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Noh frame dal video Il volo dell'Airone

dal Kagami no ma alla scena l’ultima performance di Udaka- sensei il maestro Il volo dell’Airone

Il teatro Noh “è come la vita, il cui tempo e le azioni sono limitate. Potresti non avere la possibilità di interpretare un certo ruolo.”

Il teatro Noh risale al XIV secolo ed è  una forma teatrale  tuttora in vita. Con la presenza dei Kami del rituale shintoista, divinità e spiriti e guardiani, è considerato la più antica rappresentazione nō.  Incentrato sulla danza ed il suono,  il nō è l’espressione della bellezza nella lentezza e nella grazia di movimenti essenziali, nelle maschere originali e i costumi allestiti con estremo rigore, dal Kagami no ma alla scena.  Il gesto, il rito, nella cultura giapponese è sempre dettato da eleganza e gentilezza, ed ogni piccola cosa o pensiero diventa centrale all’esistenza, assieme all’importanza dei ruoli e dei tempi di  apprendimento.  L’arte del teatro Noh  è tramandata in cinque scuole importanti e riconosciute tra cui la scuola Kongo rappresentata dalla famiglia di Udaka Michishige, Udaka – sensei il maestro, il cui  suo ultimo lascito è Il volo dell’Airone.

La straordinaria mostra multimediale allestita al  Museo d’Arte Orientale – Ca’ Pesaro di Venezia e curata da Marta Boscolo Marchi sino al 3 Luglio 2022, presenta  una serie di  dipinti, stampe e fotografie, e documenti, costumi, strumenti musicali e maschere legati al teatro nō; espressione artistica che solo  grazie al XIII Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia del 1954  arrivò per la prima volta in Europa con un dramma Sagi ad opera delle scuole Kanze e Kita con esibizioni al Teatro Verde dell’Isola di San Giorgio il 6 e il 7 agosto 1954 per il settecentesimo anniversario della nascita di Marco Polo.

Non essendo disponibili le riprese effettuate dalla RAI in quell’anno, l’atmosfera, ma anche la lunga pratica che si cela dietro ogni singolo gesto della rappresentazione Noh, è stata documentata nel 2016 da Giuliano Cammarata,  ingegnere formatosi al  politecnico di Torino nell’ambito de La preservazione del materiale audiovisivo in pellicola. In occasione della celebrazione della straordinaria carriera,  Udaka Michishige, per i suoi settant’anni,  ha messo in scena il Noh di rango “Sagi” (L’Airone).   Con Cammarata, Alessio Nicastro e il sostegno dell’International Noh Institute di Kyoto dedicato all’attività del maestro, il lavoro scritto diretto e pubblicato da Cammarata e Nicastro  presenta tutto il rituale dalla preparazione dell’attore con i costumi e le maschere originali alla scena;  da  dietro le quinte – nella stanza dello specchio detta kagami no ma – o lungo il ponte che da questa conduce alla scena; all’accompagnamento musicale del nō affidato tradizionalmente allo hayashi, l’ensemble che accompagna il canto-recitazione, l’entrata e l’uscita degli attori.

Noh

La bellezza della testimonianza di Cammarata e Nicastro risiede in questa unica occasione in cui il maestro ha potuto recitare questo tipo di nō poichè ci si può esibire nel Sagi in solo in due momenti della vita, una volta da bambino e una volta da anziano.  Udaka Michishige non lo potuto recitare in giovane età in quanto ancora uchi deshi (discepolo) di Iwao II, il venticinquesimo patriarca della scuola di attori Kongō di Kyoto. In quell’occasione lo ha interpretato per la prima e unica volta nella vita. La narrazione del docu è arricchita dai racconti partecipati dei figli di Udaka che ne stanno raccogliendo l’eredità.

Attraverso la famiglia Udaka si scopre, nel suo lato più umano, la ricchezza artistica del nō,  e la profondità dell’uomo al contempo attore di una forma teatrale che  viene ancora trasmessa in un Giappone contemporaneo, e in continuo mutamento: “forse a noi – raccontano i figli di Udaka nel docufilm – potrà sembrare sempre lo stesso attore e padre, ma si  è preparato a lungo per realizzare nell’opera la forza immensa dell’ultimo volo dell’airone, che raggiunge la libertà ( e non torna più); questo perchè il tempo e le azioni sono limitate. Il noh è come la vita: potresti non avere più la possibilità di interpretare un certo ruolo. Da qui la concentrazione e i valore dei gesti del noh in cui donare tutto se stessi”.

Udaka Michishige è stato Inoltre unico fra gli attori di nō della sua generazione ad essere stato anche scultore delle particolari maschere noh intagliate e decorate con espressioni suggestive che appaiono mutevoli secondo la posizione del capo; l’ovale che non copre tutto il volto e  le fessure strette degli occhi che obbligano l’attore a piccoli misurati passi. Il maestro si è spento il 28 marzo del 2020.

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The Flight of the Heron” prende spunto dal decennale progetto fotografico di Fabio Massimo Fioravanti, e il suo lavoro di ricerca sul teatro nō a contatto con la scuola Kongō dal 1989 e con il maestro Udaka Michishige conosciuto  nell’aprile del 2012, in occasione del primo dei suoi tre viaggi in Giappone, fatti specificatamente per produrre il libro La Via del Noh.

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Nell’esposizione al Museo d’Arte Orientale di Venezia una serie di 18 fotografie inedite di Fioravanti evocano la messinscena contemporanea dei drammi, insieme alla gran  parte degli oggetti e delle opere esposte che fanno parte della collezione del Museo, a sua volta costituita per lo più dalla raccolta del principe Enrico di Borbone Parma.

Costumi di scena  acquistati dal principe Enrico nel corso del suo lungo viaggio intorno al mondo tra il 1887 e il 1889,  e mai esposti al pubblico nel loro insieme fino ad ora e a corredo dei costumi maschere della collezione di Renzo Freschi di Milano.

In esposizione saranno presentati tutti gli strumenti dello hayashi facenti parte della collezione del Museo in una sezione dedicata: strumenti a fiato (flauto, fue o nokan) e strumenti a percussione: kotsuzumi, otsuzumi e taiko.

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La mostra “Trame giapponesi – Costumi e storie del teatro no” al Museo d’Arte Orientale di Venezia, è promossa e sostenuta dalla Direzione regionale Musei Veneto del Ministero della Cultura e che si avvale del patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano, della Fondazione Italia Giappone, dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma e dell’International Noh Institute, sarà documentata attraverso un catalogo pubblicato da Grafiche Antiga realizzato grazie al sostegno del Comitato Giapponese Venezia aVvenire, nell’ambito delle iniziative dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia.

 

Foto e frame di Giuliano Cammarata, Alessio Nicastro, Fabio Massimo Fioravanti

 

 

TRAME GIAPPONESI Last performance Noh di Udaka Il volo dell’Aironeultima modifica: 2022-04-28T12:01:49+02:00da Dizzly