Stupori

Il mio sguardo si sofferma su un’irripetibile

gioco di luci ed ombre dove la penombra si fa morbida

ed esalta forme rese trasparenti e fragili,

mentre i colori quasi traslucidi di un crepuscolo

mai apparso prima mi ha resa spettatrice di tale incanto

Tale splendore fa replica sulle acque del mare,

che diventa specchio di una smisurata bellezza

e ritorna a riflettersi  nel cielo.

Estasiata ad ammirare  il misterioso fascino

di tal fatta natura mi libero degli abiti

e mi inoltro lentamente

senza mai staccare lo sguardo dall’orizzonte,

sino a toccare le leggere onde

che si infrangono gentili sulle mie gambe nude.

Un vento leggero ondula l’estensione  del mare,

svigorendo i colori del cielo in un ballo indolente e fluido

dentro il quale volli abbandonarmi sfidando il freddo.

Rimasi immobile

trafitta dal gelo che non mi invadeva,

ma arricchita dal silenzioso mormorare del mare

che colmava  la mia struggente malinconia,

e senza dire una parola sorrisi dolcemente.

Distaccandomi dalla riva raccolsi le braccia intorno a me,

e nella poesia del silenzio dignitoso nel calore

raccolto del mio corpo rimasi così

come in un inedito dipinto.

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Emozioni mute

Pensieri densi mi cagionano un sussulto

capaci di travolgermi l’anima.

Un movimento improvviso carico di emozioni

somiglia  alle  luci abbaglianti

in grado di rivoltare la mia pace.

Le notti senza luna mi fanno compagnia

e nell’assenza di parole e di appelli mal riusciti

prevalgono le silenziose illusioni

che franano immancabilmente.

Vorrei far tacere il mio cuore

che trasuda di strazianti note

e faccio appello al giudizio

che dimora nel raziocinio.

Lacrime versate nel silenzio

tra il segreto racchiuso nella notte

tra le dispersioni di abbracci falliti

vorrei narrare a Dio la mia inquietudine

tra le segrete buie di un dolore

che non si racconta.

Il gelo contemplato

in momenti ambigui e seducenti

simili a coltelli

che lambiscono i polsi senza mai toccarli

e la delusione si proietta

come frammenti impazziti muti

che si sottraggono alla salvezza.

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Per non dimenticare

Un soffio vitale fatto di cemento

tra i singulti silenziosi nelle tarde serate  cupe

esprimono  disperazione e privazione

nella conclusione di giornate ostili

dove i corpi sfiancati e ossuti

si consegnano ai letti da campo sguarniti.

Negli sguardi feriti privi di luce

dove  il tagliente   dileggio colpisce e infierisce

insieme alle ombre di parole urlanti

ammutolisce la volontà e blocca le voci mute.

Mani tremule

coprono i volti impressi

di un dolore senza fine.

Odo un suono angosciato che accarezza

pagine meste scritte nel fango di miserie

di quel tempo

per non dimenticare

per ricordare

per rimandare alla memoria

le disumane  coercizioni.

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Passione e follia

La bellezza indecifrabile  della luna

ricopre  di una magica follia

un momento interprete di libertà

dove brividi perfetti coprono la  pelle.

La  barba incolta segnala il suo viso stanco,

la sigaretta trattenuta al lato delle labbra,

e il fumo si eleva in alto

per poi dirigersi nella direzione del vento.

Appare  spossato.

Aspira una boccata

alla maniera di volere   ingoiare

il dolore  fedele.

Gode  e soffre del singolare privilegio

della sua diversità.

Gradevole è il suo sorriso

espresso nella pazienza delle sue labbra,

mentre una lacrima sfuggita

dai suoi occhi lo rendono attraente.

Le mani inquiete

si aggrappano l’una nell’altra,

e si stringono nervosamente.

Mani protese in una delicata carezza

diventa prosa  ispiratrice di deboli deliri,

e le sue parole incantevoli

formano la dimora della sua verità.

Fiero e indomabile da inalterabili conflitti,

e colpevole delle sue follie

va oltre l’indifferenza altrui,

e si incammina oltre le sue paure,

e usa la sua perseveranza

per rifugiarsi nella scrittura e nelle sue parole

colme di passione della sua  verità.

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E’ solo questione di vita

Credo che ammettere le proprie colpe risulti  ragionevole più che sensato.
A volte i giudizi rendono le cose diverse da come in realtà sono, o forse,  da come le vediamo.
Riflettere sulle considerazioni conduce ad una direzione,  ed io quella direzione voglio percorrerla.
Adesso voglio tornare alla  semplicità delle cose, ed immergermi quel tanto che  basta in esse,  per potermi sentire serena.
La vita comporta delle responsabilità ed essere sempre attenti,  e sempre presenti alla lunga stanca.
E’ solo questione di forza e di volontà, ma se ti mancano,  in alcuni casi,  gli eventi ti conducono alla deriva. Succede agli amori che finiscono, a quelli che si sciupano,  e che maldestramente si lasciano vivere senza pretese.
E allora tutto diventa inutile,  e ti senti svuotare il cuore,  e pensi che quello che hai dato è stato inutile.
I rimpianti non sono ammessi, le lacrime idem, serve soltanto la forza per andare avanti, e andare oltre quei momenti  privi  di ogni cosa.

Mi  rendo conto che vivere questa vita può sembrare facile, ma saperla vivere che è difficile.

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Voglio, voglio, ma cosa sto dicendo

E pensare che ci soffro, eppure  sto facendo di tutto per allontanarmi senza volermi voltare indietro a guardare quello che ho vissuto.
Le decisioni prese,  senza ripensamenti,   ma tutto appare  impossibile e inesplicabile.
Penso a lui, comunque, anche se non voglio, e me ne faccio una ragione per il  mio voler andar via il più lontano possibile.
Non ha senso tenermi legata a lui,  quando il resto della mia vita è fatta d’altro.
Dove le responsabilità si diffondono come il riverbero di una fiamma nel buio.
Immersa nelle problematiche della quotidianità mi sono ritrovata a vivere un sogno pieno di cose,  che hanno fatto rinascere la mia anima, ma che l’hanno rovinosamente lacerato.
Posso apparire egoista, ma in realtà credo che il mio gesto, quello di allontanarmi da lui  mi renda altruista. Poi mi guardo dentro,  e vedo che così non è.
Sono soltanto vigliacca e fragile,  con le paure che mi assalgono per timore di perdermi nell’amore.
Non ho più voglia di soffrire per un uomo, non ho più voglia di essere amata.
Voglio solo vivere la mia vita con razionalità, credo sia questo che voglio in questo periodo così difficile e complicato: voglio lasciare il mio cuore vuoto da emozioni d’amore.

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Sorrisi e profumi

Labbra carnose si schiudono come petali
e mani distese sulle ginocchia
si muovono con lentezza incessante.
Tamburellano le dita nell’attesa di parole mute
espresse da uno sguardo intenso
e impaziente
che somiglia ad una poesia inspiegabilmente
speciale di diversità.
Sostenere la magia imbarazzante
che regna attraverso l’emozione
di labbra unite
che adagio si dirigono lungo la pelle
in momenti di desueto incanto.
Si avvertono profumi
e sensazioni nobili
tra sorprese assaporate da sorrisi insoliti
di donna che concede ad un uomo
quando l’orizzonte si tinge di rosso
con la sensazione generosa di costante meraviglia
fra il cielo degli angeli ed il mare degli uomini
in un complesso di voci di silenzio puro
diventa concerto dell’anima.

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Felicità Anelata

Parlare senza mai capirsi per raggiungere chissà quale meta, e quale obiettivo  diventa sempre più difficile, se non addirittura impossibile.
Guardo oltre la finestra mentre le mie dita scorrono lungo la tastiera e vorrei descrivere  di quello che ho dentro.
Liberarmi dai pensieri opprimenti che gravano la mia mente, e potermi sentire leggera lontana dai pesi che la mia vita mi impegna  a sostenere.
Non ho il coraggio di cambiare le cose, non ho il fegato per modificare le cose, perché sono diventata  vigliacca ed incapace persino di reagire.
A volte mi sento come se avessi vissuto per millenni in questa vita ed aver vissuto tante vite sempre diverse tra loro, ma con un comune denominatore  collettivo.
Ho bisogno di respirare perché mi sento soffocare da questa vita, avverto l’affanno che comprime il respiro e vorrei urlare contro il mondo la  rabbia che mi pervade.
Non ricordo cosa sia la felicità, ma nonostante mi senta quasi morire dentro avverto la necessità di riprovare ancora una volta la sensazione della felicità.
Ma  la felicità non si manifesta a comando, purtroppo.
Non so  descriverla,  non trovo le parole che ne possano garantire la veridicità e le fattezze.
Le sensazioni spesso sono inesplicabili e volerle riferire comporta una buona dose di impegno narrativo, ed io non so narrare,  e tanto meno sono una scrittrice, pertanto  dovrò soltanto nominarla questa parola che appare spesso così ridondate ed espressiva.
Felicità.
Forse un giorno la sentirò nel cuore e mi porterà la luce che adesso è spenta, e mi ridarà il coraggio e la voglia di andare oltre il muro invalicabile dei miei pensieri opprimenti.

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Le sue parole

Le sue parole somigliano ad una armonia  fatta di note musicali  stese su uno spartito,  e rese vive dagli  strumenti che animano quei segni.
Trasformano in  carezzevoli melodiose armonie le carezze che giungono sino al mio viso, lui è lontano e parla mediante la sua musica fatte di parole.

Lo fa per dirmi  del suo amore, di quello che nutre per me, e di tutto quello che racchiude il suo cuore.
Le sue parole rendono tutto così impalpabile,  simile a quanto trasmette l’aria di un sogno.
Tuttavia le giornate incalzano senza tregua e le parole sempre presenti a farmi compagnia spesso diventano come gocce diafane che si poggiano lungo i miei occhi per poi rigarmi  le guance.
Sono gocce dal sapore acre che risultano incomprensibili a chi è intento a guardarmi.
Avverto  quegli sguardi  e  la mia  mano si dirige sul viso per asciugarlo dalla scia di  lacrime appena versate.
Il mio cuore è pieno di una soffocata sofferenza tenuta a lungo dentro.
Il cuore  volenteroso e  capace  regala l’amore che contiene.
Vivo  la mia vita oltraggiando la mia  anima, tenendo prigioniero l’amore.
Con tanta spontaneità,  senza mai chiedere nulla e senza mai pretendere.
Il tempo ha trasformato le cose della vita che mi sono piovute addosso e che non sono scivolate via, ma  mi sono rimaste attaccate dentro.
Il mio  cuore è stato trafitto più volte e la mia anima è diventata  rugosa, ma tra le pieghe si sono  conservati i miei più puri sentimenti,  quelli che manifesto apertamente senza mai chiedere la contropartita.
Spontanea  nel dare, nonostante non conosca più la felicità.

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Desiderio di un Sogno

Parole che commuovono,  e che rendono capaci di assecondare le lacrime che imperversano,  quando la commozione si fa strada.
E’ quello che ho provato leggendo le sue parole, quelle di un uomo fornito di un intelletto abbondante e di un grande cuore colmo d’amore.
Sono eventi che possono capitare nella vita, ma quando capitano perché ci si innamora delle parole lette diventa tutto più complicato, quasi insormontabile, perché si giunge prima o poi al momento nel quale le parole non bastano più a colmare il cuore, e si vorrebbero   braccia che stringono in abbracci avvolgenti, si vorrebbero labbra sulle quali poggiarsi  in baci senza fine, si vorrebbe sentire il profumo della pelle di chi ti ha fatto sognare.
E nonostante si vorrebbe tutto quanto questo,   come il desiderio di un sogno ci si scontra con la realtà che appare dura, perché lei o lui vivono una vita quasi piena insieme ad una persona che non somiglia affatto a colei o a colui al quale si dedicano intere pagine e fiumi di parole cariche d’amore e di desideri mai compiuti.

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