INCUBO

Spesso esprimo le mie emozioni attraverso la poesia, quando ho scritto questa provavo un malessere interiore…simile a un vulcano…

incubo

immagine presa da internet

INCUBO

Il mio capo fatica a vedere

chiuso nell’incubo della follia.

Il mio cervello, socchiuso in una scatola senza fine

combatte all’uscita del mondo

per parlare con altri cervelli,

ma la follia ritorna,

ritorna l’incubo dell’ignoto.

Il corrotto dice al mondo che il mio animo gentile

fratica a parlare,

il mio animo gentile dice al corrotto di non parlare di me.

Perché non sa!

LOLA – Legnago, 07/04/1992

 

IL MOSAICO CHE SIAMO

MOSAICO

La costruzione di un mosaico ricorda un po’ la costruzione di noi stessi; è certo un lavoro lungo e complesso, ma se abbiamo pazienza ed attenzione, arriveremo a sistemare ogni ‘pezzo’ di noi stessi al giusto posto.

Certo, si può dire che siamo un bel rompicapo…

Ma è proprio bello vedere il soggetto completato!

p.s.: ho montato mosaici per anni!

Nack

GIOCHI AMOROSI

donna che coglie la lattuga

Sì, giocheremo ancora assieme,

tu farai il bimbo ed io sarò la tua dea.

Ti accarezzerò, ti bacerò, ti sussurrerò parole dolci e infinite.

Farò del tuo corpo una armonia, farò a modo che il tuo viso

giocherà con i miei capelli.

Poi farò ancor più

per un attimo un lungo attimo farò di te un uomo.”

FRIBURGO, SVIZZERA 30/12/1988

Lola.

FANTASMI

Questo mio scritto è il ricordo di un Amore soffiato via, che mi ha ispirato questa poesia.

L’ho scelta per condividerla con voi. So che è ‘tosta’, è proprio per questo che è interessante.

Lola

amore soffiato via

Ballate voi tutti!

Ballate con il vostro cuore allegro, sgozzatevi di eccesso. Ubriacatevi, concedetevi le orge più primitive, non frenate i vostri impulsi bestiali.

Sporcatevi tutti!

‘’Voi sporcate un lenzuolo bianco, voi sporcate un anima!’’.

Come erano nobili e pulite queste lenzuola,

questa seta a volte ha protetto il mio corpo, mi ha protetta per lungo tempo, mi ha gioìta.

‘’ Ancora voi! No! Andatevene! Non toccate. Non toccate nulla,

lasciatemi sola, lasciatemi qui.

Ricordi queste lenzuola?

Ricordi come gli angeli ci proteggevano, e come ci sussurravano memorie dolci e divine?

Questi ubriachi! Come primitivi! Non vogliono più che le nostre anime rimangano pulite.

Tu dal cielo mi guardi, e soffri…

Tu… perché tu…

Lola, 7 settembre 1989