QUALCHE CONSIGLIO PER STARE IN FORMA

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Oggi abbiamo come ospite un operatore laureato in Scienze Motorie, un… motorista 🙂 (scherzo) e quindi ne approfittiamo subito per fargli qualche domanda su come stare in forma (o piuttosto per tornare in forma!).

– Cosa può essere più utile per perdere peso?

La camminata è l’esercizio migliore, bisogna camminare almeno trenta minuti continuativamente a passo spedito (senza avere il fiatone) perchè nei primi 15/20 minuti si bruciano gli zuccheri e solo dopo circa trenta si iniziano a bruciare i grassi. La camminata è la cosa migliore per chi non è pratico e rischia di eseguire male gli esercizi, e per chi ha problemi di salute come ad esempio l’ipertensione.

– Come faccio a controllare l’alimentazione?

Con una dieta varia, come quella mediterranea, facendo più pasti al giorno di piccola entità, questo potrebbe essere un adeguato compromesso per poter controllare le kcal introdotte, così come lo stimolo della fame. Dieta varia essenzialmente significa: un po’ di carboidrati, un po’ di proteine e un po’ di grassi. Un dolce si può mangiare ma magari solo una volta alla settimana. I cibi poco complessi sono i migliori da assumere.

– Il cervello brucia calorie?

Sì certo, il glucosio, che è la prima fonte energetica del corpo.

Chi vuole avere un aiuto specifico per l’alimentazione farebbe bene a rivolgersi ad un nutrizionista.

Per chi non fa sport conviene iniziare con attività semplici e leggere, mangiare un po’ meno e magari iscriversi in palestra.

– E’ possibile saziarsi mangiando meno?

Secondo me può aiutare masticare di più, mangiare più lentamente, perchè la digestione comincia in bocca. Stare di più a tavola serve a dare il tempo al cervello di capire che hai mangiato a sufficienza e al senso di sazietà di prodursi. Gli enzimi della saliva aiutano nella fase digestiva ad utilizzare tutti i nutrienti prùdotti, cosa che non avviene se il cibo viene ingurgitato perchè il corpo non riesce ad utlizzare tutto quello che si è introdotto.

ARTICOLO SCONCERTANTE

Sfogliando l’inserto del Corriere della Sera  IO DONNA del 15 luglio 2017 mi sono imbattuto nell’articolo  CIAK; COME FARE FUORI LA MAMMA, di Costanza Rizzacasa.

COME FAR FUORI LA MAMMA 1 COME FAR FUORI LA MAMMA 2

Sono rimasto sconcertato. Penso che sia giusto parlarne.    Questo è il mio commento. A voi la palla……                     

Questione di lana caprina?

Forse.

Ma le prove sono concrete.

In effetti l’animazione pullula di orfani, e non solo l’animazione; anche il cinema con attori.

Viene davvero il sospetto che qualcosa della figura materna disturbi registi ed autori  .

Può darsi che si tenda un pò ad esagerare, come, a mio parere, nel caso di Toy Story.

Nè mancano  eccezioni: voglio segnalarne altre

LA CARICA DEI 101

GLI ARISTOGATTI

IL RE LEONE

ma in definitiva mi schiero con la fumettista Sarah Boxer.

Nel suo libro LA NATURA DEL PREGIUDIZIO Gordon Allport segnalava che spesso il cinema ritraeva le minoranze etniche come stereotipi e raramente come individui.

Allora il cinema è causa o effetto?

Comunque sia è sintomo di quella sinistra “invidia dell’utero”?

Sebbene non sia troppo raro che anche il padre muoia o manchi,condivido quanto scritto sulla pellicola GLI INCREDIBILI, forse il miglior film della PIXAR. 

I DEVOTI DI KRISHNA

I DEVOTI DI KRISHNA

Seguo gli Hare Krishna da molti anni e ho letto parecchi dei loro libri, questo mi ha spinto a condividere con voi il mio pensiero che di seguito espongo…

Un giorno di circa trent’ anni fa, animato da un forte desiderio di cercare non sapevo bene neanch’ io cosa, decisi di andare a trovare gli Hare Krishna (dopo che avevo ascoltato un disco di Claudio Rocchi).

Il primo impatto con una concezione di esistenza completamente differente dalla mia (ammesso che ne avessi una) fu molto negativo. Dovendo fare a meno delle sigarette, del caffè, del vino e della carne… scappai. Ma, mi colpirono i loro volti sorridenti e beati; mi domandai come facessero ad essere sempre così felici.

Dopo quella volta, visitai diversi loro templi e con il tempo imparai ad apprezzare gli Hare Krishna. Lessi molti dei loro libri. Visitai i temoli di Milano, Bergamo, Brescia, Firenze… In seguito mi accorsi che avevo investito in un affare straordinario che rendeva il centuplo e anche di più.

Non voglio dire che tutti gli Hare Krishna siano perfetti e irreprensibili, ma certamente hanno qualcosa da insegnare in fatto di umiltà, umanità e spiritualità.

E poi i Veda: fantastici! Se non avete mai letto la Bhagavad Gita, vi consiglio di farlo.

Un’ opera così sublime merita di essere conosciuta.

Nick

gli U.F.O. A VOLTE RITORNANO… E GLI ufe?

U.F.E.

AIUTO!!HO VISTO UN …..U.F.E.

UNIONE FAMILIARI E UTENTI ESPERTI

Intervistiamo un esponente del gruppo:

– Cosa vuol dire l’acronimo U.F.E.?

UNIONE FAMILIARI E UTENTI ESPERTI

– Da quante persone è composto?

– A quale scopo si sono riunite?

– Quali figure ne fanno parte?

Il rappresentante ha partecipato a degli incontri di formazione che si sono tenuti presso il CSM di Alessandria. Che sono stati fatti con i medici e utenti. E’ stata fatta una panoramica su dove sono, come operano e a quale scopo. Gli UFE sono utenti del servizio di salute mentale e loro familiari che hanno maturato negli anni una buona esperienza.

Si sono formati per aiutare le persone con la loro esperienza, avendo vidùssuto delle difficoltà

A volte sono più di aiuto dello psicologo

I genitori cercano un modo per aiutare i figli………

L’dea di aiutare altre persone che sono in difficoltà, sono state raccontate esperienze positive…di utenti che hanno ripreso in mano propria vita e ora vogliono aiutare utenti che sono agli inizi.

SI SONO SVILUPPATE AMICIZIE

Sono al posot dello psichiatra o dello psicologo

Fare UFE vuol dire entrare in relazione con le persone, essere in sintonia, avere un dialogo spontaneo diretto e fidarsi della persona. Gli U.F.E. possono lavorare anche nei gruppi appartamento e nelle comunità.

Mettere a disposizione la tua esperienza di utente/familiare a supporto di chi si avvicina per la prima volta al servizio di salute mentale.

In quale posto puoi trovare aiuto? qui

L’ufe viene molto coinvolto dal punto di vista emotivo. la riservatezza di ciò che un malato dice…aspetti legati alla risonanza emotiva. Deve essere tutelata.