RIASCOLTATI PER VOI – CCCP – 1964-1985 AFFINITÀ E DIVERGENZE TRA IL COMPAGNO TOGLIATTI E NOI – DEL CONSEGUIMENTO DELLA MAGGIORE ETÀ. By Jankadjstrummer

CCCP  –  1964-1985 AFFINITÀ  E DIVERGENZE TRA IL COMPAGNO TOGLIATTI E NOI – DEL CONSEGUIMENTO DELLA MAGGIORE ETÀ.

I CCCP nascono nel 1982 in un locale di Berlino, dall’incontro di Giovanni Lindo Ferretti con il chitarrista Massimo Zamboni. I due suonano, per un bel po’, in giro per la Germania, tornati in Italia hanno una grossa intuizione che farà la loro fortuna, si convincono che è possibile appropriarsi della cultura emiliana, tradizionalmente comunista, e fonderla con il punk, magari prendendo il ballo liscio e portarlo a tutta velocità ed immergerlo nel suono “industriale” del rock tedesco.

Il loro primo lavoro è del 1984 “Compagni, cittadini, fratelli, partigiani”, una piccola raccolta di brani della primissima produzione ma il loro primo vero album i CCCP lo pubblicano nel 1986 “Affinità e divergenze fra il compagno Togliatti e noi. Del conseguimento della maggiore età”. E’ un disco eversivo, impetuoso e paranoico, una grossa scossa elettrica  per la musica Italiana. La  loro è pura provocazione, mi ricordo di averli ascoltati per la prima volta in una festa del 1° maggio del 1985 all’Auditorim FLOG di Firenze, uno spettacolo quasi circense in cui abbondavano le bandiere sovietiche, le performance dell’artista del Popolo, Fatur che mimava i mestieri, il mondo delle fabbriche URSS, abbigliato con corazze ed effigie che richiamavano al socialismo reale e accompagnato dalla bella e “benemerita Soubrette” Annarella Giudici. Fu uno spettacolo esaltante  da seduta di elettroshock. Ma torniamo al disco, in copertina sullo sfondo una foto di Togliatti mentre all’interno la scritta “Punk filosovietico/ musica melodica emiliana”, il disco parte a razzo al grido di  “CCCP”, con le chitarre gracchianti e un ritornello che mette subito in chiaro le intenzioni politiche del gruppo: “Fedeli alla linea e la linea non c’è”. Musica al vetriolo,il basso e la batteria che reggono un tempo martellante e creano un disordine mentale che sarà il loro biglietto da visita. Ripartono subito con “Curami”, un pezzo mitico quasi una preghiera con cui i CCCP consapevoli delle psicosi di una generazione di giovani non integrati e eternamente fragili ed insicuri chiedono una terapia, una medicina che riesca i liberarli dalle ossessioni e dagli incubi che affollano le menti di una generazione di giovani:  “Prendimi in cura da te, curami, curami”, chiede Ferretti ma non è dato sapere a chi, se al suo psichiatra, ad un demiurgo o allo sciamano, cantando su un tappeto di chitarra punk addolcito dal suono dello xilofono. Il brano si chiude con una richiesta ripetuta ossessivamente, una modalità peraltro molto usata dai CCCP che in questo caso fa “Solo una terapia, solo una terapia!”. Poi parte uno dei brani che preferisco “Valium Tavor Serenase” che rappresenta il manifesto del Ferretti pensiero, della sua musica e del messaggio che vuole che passi: Le droghe non sono importanti non aumentano le nostre percezioni né servono come eccitanti perché sono meglio i calmanti e i sonniferi  “Il Valium mi rilassa/ il Serenase mi stende/ il Tavor mi riprende” ma queste parole, quasi concilianti, sono seguite da ritmi violenti di punk hardcore e sono sintomatici di un forte malessere. Questi suoni all’improvviso si fermano per lasciare il posto ad un giro di ballo liscio alla Casadei. Invenzione azzeccatissima!  Ancora ritmi punk con “Trafitto” e “Noia”, il primo brano si apre in maniera malinconica “nell’era democratica simmetriche luci gialle/ e luoghi di concentrazione/ nell’era democratica strade lucide di pioggia/ splende il sole fa il bel tempo…”, poi il ritmo sale vertiginosamente e Ferretti esalta l’indolenza e la svogliatezza (“Trafitto sono/ trapassato dal futuro/ cerco una persona/ Fragili desideri/ a volte indispensabili/ a volte no”) nell’altro si parla di una cupa e triste noia.

Poi la trasgressione sessuale di “Mi ami”, l’attesa di una situazione estrema contro un rapporto a due senza amore, freddo ed annoiato  “ Un’erezione, un’erezione triste per un coito molesto, per un coito modesto/ Spermi spermi indifferenti, per ingoi indigesti/io attendo allucinato la situazione estrema” Poi il brano “Morire” una cruda invettiva, probabilmente autoironica, ai giovani in cui uno sprezzante Ferretti ammonisce “Produci, consuma, crepa/ Produci, consuma, crepa/ Cotonati i capelli, riempiti di borchie/ rompiti le palle/ rasati i capelli/ crepa/ crepa”.

Il cerchio della depressione e del post edonismo anni ’80 si chiude con  “Io sto bene” uno dei brani più azzeccati dell’album “Non studio, non lavoro, non guardo la tv, non vado al cinema, non faccio sport”. Qui è forte l’inadeguatezza e la fragilità e il vuoto esistenziale: “Io sto bene, io sto male, io non so come stare “.
Si ritorna a i toni cupi con “ Allarme”, un basso lieve ma ripetitivo, una chitarra distorta, il suono della fisarmonica che intona un tango e l’invocazione dell’allucinato Lindo Ferretti (“Muore tutto, l’unica cosa che vive sei tu. Solo tu, solo tu”) sono il preludio ad un The end, al delirio conclusivo di “Emilia Paranoica”, il brano in assoluto più bello  dell’album. Inizia con delle urla, un basso flebile e una  batteria elettronica anch’essa rallentata crea un clima apocalittico, Ferretti recita “Aspetto un’emozione sempre più indefinibile” , con accordi di chitarra  che seguono il canto monotono, l’atmosfera dark che si dissolve piano, le chitarre che graffiano e questo lungo recitativo che diventa più veloce, il ritmo che sale e i suoni che diventano violenti, è l’apoteosi prima del ritorno al punto di partenza  che risale questa volta ancora più intenso e sofferto. E’ l’Emilia che da terra evoluta, gioiosa e fiera  diventa una terra nebbiosa e sen’anima , una terra affollata da tossici e sbandati, una terra in cui l’unica seduzione è dormire. L’album è un capolavoro del rock italiano e consacrerà i CCCP come la più grande rock band italiana.

cccp

Da ascoltare e riascoltare Jankadjstrummer

Tracklist

  1. CCCP
  2. Curami
  3. Mi ami? (remiscelata)
  4. Trafitto
  5. Valium Tavor Serenase
  6. Morire
  7. Noia
  8. Io sto bene
  9. Allarme
  10. Emilia Paranoica
RIASCOLTATI PER VOI – CCCP – 1964-1985 AFFINITÀ E DIVERGENZE TRA IL COMPAGNO TOGLIATTI E NOI – DEL CONSEGUIMENTO DELLA MAGGIORE ETÀ. By Jankadjstrummerultima modifica: 2020-05-21T23:04:30+02:00da giancarlopellegrino