Attivo a Molfetta Il Nuovo Numero Del Centro Antiviolenza Di;Redazione World News Web 24

Molfetta(Bari)E’ attivo il numero verde 800744006 del Centro Antiviolenza Pandora rivolto alle donne italiane e straniere residenti nell’ambito territoriale Molfetta – Giovinazzo.Un servizio che riteniamo essenziale e utile per tutte le donne che avranno la possibilità di contattarci gratuitamente in qualsiasi momento.Il servizio è accessibile h24 gratuitamente dai telefoni fissi e mobili.Nei momenti più problematici, più drammatici, quando una donna è in pericolo, il numero verde da’ il via alla rete di supporto e assistenza, mantiene i contatti costantemente, fornendo informazioni e offrendo supporto psicologico e conforto morale.Da qui nasce la consapevolezza che il numero verde diventa un aiuto concreto soprattutto per le questioni più gravi e nei momenti di crisi umana.«Ancora un passo in avanti nel rafforzamento dei servizi a tutela della persona umana», il commento del Sindaco, Tommaso Minervini, e dell’assessore alla socialità, Germana Carrieri.

“La nave dei veleni. Il caso Cavtat”, la presidente Loredana Capone dialoga con Alberto Maritati Di;Redazione World News Web 24

La Nave Dei VeleniGiovedì 17 giugno, alle ore 19, presso il Convitto Palmieri, piazzetta Carducci, Lecce, si terrà la presentazione del libro “La nave dei veleni. Il caso Cavtat” di Alberto Maritati, edito da Laterza, sostenuto dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito della linea editoriale “Leggi la Puglia”.Alla presenza dell’autore, il volume sarà presentato dalla Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone. Interverranno Rita Auriemma e Genuario Belmonte dell’Università del Salento.Modererà l’incontro il giornalista Marcello Favale.Si tratta del racconto in prima persona della vicenda della nave cargo iugoslava Cavtat affondata nel 1974 a poche miglia al largo di Otranto ‒ un caso giudiziario dai risvolti politici, sociali e mediatici ‒ da parte di chi, all’epoca pretore della piccola città di Otranto, si è impegnato, con tutti gli strumenti che le leggi e la Costituzione consentivano, in una corsa contro il tempo per evitare il disastro ambientale.“Il nostro territorio, la nostra Puglia – ha detto la Presidente Capone – ha conosciuto negli anni le ferite di un progresso scritto senza guardare alla qualità del nostro ambiente. Tante, troppe, sono le vertenze aperte dal Gargano al capo di Leuca, con stabilimenti produttivi e industriali che sono ormai diventati una sorta di simbolo dello “sviluppo” che non possiamo più volere.Alberto Maritati ci aiuta a ripercorrere una pagina della nostra Regione, fatta di coraggio, di scelte, di visione, partendo proprio da quella giornata estiva di metà luglio del ‘74, dove, una delle perle della nostra Puglia, Otranto, fu scossa dalla notizia di uno scontro tra due imbarcazioni, una delle quali contenenti 909 bidoni di sostanze tossiche.