Nessuna sfumatura, solo due colori intensi

La camera avvolta dalla luce soffusa della lampada.

Tu ferma, seduta su quella sedia.

I pensieri come brezza, come foglie sugli alberi,

gocce di pioggia che scendono tra i tuoi sensi.

Senti i miei passi avvicinarsi. Tremi e il buio che ti circonda trattiene il piacere.

Tremi, ma non hai freddo. Sei lì, indossi la mia camicia

e la fragranza del mio profumo.

Impaziente mi cerchi. Impaziente aspetti.

Muovi la testa. Prima a destra, dopo a sinistra.

E in quel momento ti abbraccio e appoggio la mia bocca sul tuo collo.

Solo una manciata di bottoni separa il nostro godere.

Scivola il primo. Sospiri.

Dall’occhiello il secondo. Socchiudi la bocca.

Salta il terzo. Dici si.

E in un attimo le mie mani si riempiono di te.

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In quell’angolo della mia mente

Quello che mi ha colpito di lei è stata la sua semplicità. Quella sorta di luminosità e di trasparenza che difficilmente si trova in una donna. L’ho immaginata subito come una sognatrice. Di quelle che si perdono e sognano dopo aver letto una frase, una poesia, un libro. Sì, proprio così. L’ho immaginata bella, lo ammetto. Non appariscente ma raffinata, con quel qualcosa che ti prende, che ti acchiappa. E ti accende, eccome se ti accende. Ho colto le sfumature che la caratterizzano e le ho ammirate, quasi perso le ho fatte mie. Quel tipo di donna che quando ti circonda con il suo abbraccio sai con sicurezza che è lì con te, in quel momento, e in nessun altro posto.

Una donna difficile da spiegare, ma rara e stupenda nel suo genere.

 E non si può descrivere l’effetto che provochi dentro di me:

saresti capace di descrivere quello che si prova quando mordi

un pezzo di cioccolato? 

O la prima goccia d’acqua che tocca le labbra quando hai sete?

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