Quella forza del Risorto

 

Quella forza del Risorto

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: At 5,12-16

Salmo: Salmo 117 (118)

Seconda lettura: Ap 1,9-11a.12-13.17-19

Vangelo: Gv 20,19-31

 

Il Signore come ai suoi discepoli, così anche a noi, si rende presente nelle “nostre porte chiuse”, in quei luoghi dove il timore, la fatica e il peccato prendono il sopravvento, facendoci quasi dimenticare il Risorto.

Nella domenica della Divina Misericordia, il Vangelo della liturgia odierna entra nel nostro cuore per prepararci a questa consapevolezza: la certezza di essere parte di un amore perdonato. Le mani e i piedi di Gesù hanno le cicatrici di un male che ora non c’è più, ma sono anche segni di un amore più grande, che ci ha perdonato al punto da offrire se stesso.

Il Signore oggi, entra nelle “nostre porte chiuse”, per farci comprendere che facciamo parte della Sua Risurrezione, e i nostri errori in Lui sono stati perdonati, affinché per noi ci fosse una possibilità di vita. Risorgere per noi è comprendere che possiamo tornare vivere!

Tanto quanto è profondo il nostro errore, tanto possiamo sperimentare quanto è profondo l’amore di Dio, da scendere fino al nostro abisso per recuperarci e ridonarci la speranza.

La Sua Misericordia diventa per noi esperienza di un perdono tangibile, e dopo aver toccato quei segni, poter sentire da essi quella forza del Risorto, quella vita che ritorna come il sangue nelle vene ed esclamare come Tommaso: “mio Signore e mio Dio!”.