“Mai un uomo ha parlato così!”

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Ger 11,18-20

Salmo: Sal 7

Vangelo: Gv 7,40-53

 

All’udire le parole di Gesù, nasce un dissenso riguardo a Lui. Una lotta che a volte può accompagnare le nostre giornate, quando umanamente ci troviamo in difficoltà a percepire la Sua presenza. In questo brano di Vangelo non viene narrato cosa dice Gesù, ma l’effetto che lascia: “Mai un uomo ha parlato così!”.

Le guardie, nonostante siano condizionate dai capi dei sacerdoti e dei farisei, sentono in Gesù delle parole che lasciano il segno. Gesù ci lascia un segno, la Sua Parola, per scoprire chi Egli sia; non è solo un testo che ci affina la conoscenza, ma è un’esperienza del Cuore, e ci permette di conoscere noi stessi alla luce di essa.

Mettersi di fronte alla Parola, è stare di fronte a Colui che ci ama profondamente e conosce tutto di noi, persino quei momenti di lotta, di dissenso che vorremmo eliminare.

Gesù desidera comunicarci il Padre e il profondo legame che CI unisce! Si! Siamo immersi in questa relazione, anche se a volte non lo sappiamo e la nostra vita diventa un cammino di scoperta di un Volto, che è presente da sempre! La Parola è il mezzo con cui possiamo trovare pace in noi, perché riconosciuti come figli amati, voluti, perdonati.

Siamo davanti a Lui, lasciamolo parlare al nostro cuore; la Sua Parola dirà, ciò di cui abbiamo bisogno, e sarà la forza per alzarsi al mattino, trovare il coraggio e affrontare la giornata.

Non si tratta di cercare una Parola adatta a noi, ma di allenare il cuore a cogliere il Suo passaggio nella nostra vita, con la certezza che Egli c’è sempre. Si tratta di vivere non solo della Parola, ma di quell’effetto che dona quest’ascolto: Egli è lì, in quella situazione, in quel dolore, in quella fatica, in quella gioia. A volte basta solo questo: rafforzare la consapevolezza per poter dire anche noi: “Mai un uomo ha parlato così!”.