Andate e proclamate

 

andate e proclamate

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: At 4,13-21

Salmo: Sal 117 (118)

Vangelo: Mc 16,9-15

 

Gesù, dopo aver rimproverato i suoi di non aver creduto a coloro che lo avevano visto risorto, disse: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». Malgrado la loro incredulità e durezza di cuore, c’è una fiducia che supera questa difficoltà. La chiamata del Signore è più forte della debolezza e questo ci è di consolazione, perché essa non si basa sull’essere capaci, ma sull’amore che Dio ha per noi.

Tutti i battezzati sono chiamati dal Signore, poiché: “rinascendo dall’acqua e dallo Spirito Santo diventano nuova creatura: per questo vengono chiamati e sono realmente figli di Dio”. (Dall’introduzione generale all’iniziazione cristiana, nel rito del battesimo dei bambini pag. 15 n.2)

In virtù di questa figliolanza che ci unisce a Dio, e nonostante i nostri sbagli, possiamo davvero riconoscere per noi la Sua fedeltà, che si manifesta ancor più nella fragilità.

Siamo di fronte a una Parola capace di farci comprendere la grandezza del Suo amore, tale da portarci fuori da quell’incredulità, da quella caduta, per dirci: tu non sei quell’errore commesso, sei mio Figlio!

In quell’ “andate e proclamate”, c’è anzitutto un invito a fare memoria del nostro essere nuove creature dal battesimo; ma anche ogni giorno, ogni volta che cadiamo e sperimentiamo il Suo amore che ci ha raccolti, possiamo annunciare il Vangelo a ogni creatura con la nostra stessa vita.