Bisognosi di risurrezione

 

Bisognosi di risurrezione

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: At 10,34a.37-43

Salmo: Sal 117 (118)

Seconda lettura: Col 3,1-4 Oppure: 1Cor 5, 6-8

Vangelo: Gv 20,1-9

 

La Risurrezione di Gesù, diventa la chiave per vedere e comprendere la Scrittura. Tutto quello che sembrava incomprensibile, diventa chiaro, è come se si fosse accesa una luce nell’oscurità. Gesù è risorto, quella sofferenza, quel dolore, trovano in Lui una nuova via.

Tutti i personaggi di questo brano, hanno in comune un ritornare a sperare. Maria di Magdala non vuole arrendersi, sta in attesa di qualcosa e va al sepolcro, quando ancora era buio. Pietro e Giovanni corrono a cercare il Signore. E noi, come loro, abbiamo bisogno di sperare, desideriamo che il Signore risorga, per risorgere con Lui.

Ci siamo anche noi in questo brano di Vangelo, in quella scoperta, in quella corsa, nel ritornare a credere, tutti abbiamo bisogno di Risurrezione. Indipendentemente da ciò che facciamo, o a che punto siamo del cammino, oggi è Pasqua! Il sole è sorto!

Il Signore è venuto a dare alle nostre vite, la luce che mancava, a risollevare gli animi stanchi e consolare gli afflitti. Ci troviamo a festeggiare la Pasqua, e può darsi che alcuni stiano ancora vivendo il venerdì Santo; coraggio il Signore è con noi e la Sua Risurrezione ne è il segno: quel buio finirà, tornerà la luce e risorgeremo.

Le nostre notti sono abitate da Colui che dal sepolcro risorgerà, ed è proprio da lì che ricomincerà la vita. Non siamo soli, Gesù ha spostato quell’enorme pietra, affinché possiamo aver la forza di vivere. Guardiamo la nostra esistenza alla luce della Sua presenza, così che tutta la sofferenza, la fatica, la fragilità, può anche non essere annullata, ma viene rialzata, recuperata, perché risorta con Cristo.

Alleluia! Oggi la vita ha trionfato sulla morte, e possiamo correre per le strade del mondo ad annunciare a tutti di aver coraggio, perché il Signore è risorto per noi, per tutti.

 

 

Sabato Santo

 

sabato Santo

 

Nel silenzio del Sabato Santo, in attesa della Risurrezione del Signore, riportiamo due stralci di un’antica «Omelia sul Sabato santo», presente nell’ufficio delle letture di oggi:

“Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi”.

[…]

“Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi, mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura”.

 

Buon Sabato Santo a tutti noi, pellegrini, cercatori del volto di Dio, a tutti coloro che fanno fatica o devono ancora incontrarLo. Nel silenzio di questo giorno, nell’attesa della Sua Risurrezione, affidiamo a Lui il nostro cuore, tutte le nostre fatiche, sofferenze, e lasciamole lì in quel sepolcro, che accoglie il corpo di Gesù, affinché risorgano con Lui e nel nostro cuore ritorni la speranza.