Creato da ZimoPotterComesBack il 27/08/2007

Zimo&Il Fantabosco2

La Vendetta di Cesidio

 

 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 17 Maggio 2008 da ZimoPotterComesBack
 

PARASSITOSI

Siccome non mi va di scrivere,
Siccome non è che mi ricordi proprio tutto,
e siccome la cara Arianna so che lo farà degnamente,

da brava PARASSITA, invece di fare un post sulla vacanza ad Amsterdam, mi limiterò a linkare i suoi man mano che li produce, ai quali, comunque, ho partecipato attivamente. Ecchediamine!

Giorno 0 e 1-parte prima >click<
Giorno 1 parte seconda >click<
Giorno 2 parte prima >click<
Giorno 2 parte seconda >click<
Giorno 3 e ritono >click<

(pure tu, però... quanto cazzo scrivi...)

 
 
 

Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 01 Maggio 2008 da ZimoPotterComesBack
 

Amsterdam... e due!


01/5/08 - 04/5/08
Ho solo quattro giorni per farmi arrestare e per trascinare la Cacciatrice nel baratro con me. Ce la farò? Mah... Vediamo se sono ancora capace (di non morire in aereo).


AMSTERDAM ZAL VAN MIJ ZIJN!
TOT WEERZIENS!

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 20 Aprile 2008 da ZimoPotterComesBack
 

Venerdì sera, in compagnia dei "simpaticissimi" CacciatricediSangue e Nightmist, siamo stati a cena a casa della eyes66.

E' stato complicato già dall'inizio.
Il demente, che doveva prendere un semplice treno Bologna-Roma denominato Freccia del Sud e giungere in stazione alle 20, è riuscito a sbagliare le indicazioni e salire su un'Eurostar che è arrivato con un'ora e mezzo di anticipo. Perciò, per andarlo a prendere, ho dovuto saltare l'appuntamento dall'assicuratore (che non è stato felice). E come si pavoneggiava, il gaglioffo! "Ho litigato con quell'incompetente del bigliettaio, mi voleva fare la multa, che insolente!". "Ma, Fabio, eri su un eurostar col biglietto per l'intercity...". "Eh, lo so! Ma poi, Eurostar, dico io! Manco un posto a sedere c'era!". Vagli a spiegare che sono treni a prenotazione...
E dopo averlo portato a comprare una spada, a conoscere la famiglia diSangue e averlo preso a calci, ecco che, sputtanati dalla boccaaciavatta della mamma di Hary ci dirigiamo verso casa eyes.

Il favoloso donnino ci accoglie allo squillar del telefono e si palesa in tutto il suo splendore. Ci abboffa di squisitezze come tre oche all'ingrasso (non abbiamo sentito la voce del povero Afbio per ore) e ci presenta alla sua irresistibile famigliuola: Molly senior (il marito mollicone) e Molly junior (il figlio 15enne in tempesta ormonale, al quale per un attimo ho rischiato di dare qualche dritta su come si allaga una scuola, tempestivamente bloccata dai commensali). Abbiamo passato una bella serata, schiattandoci dal ridere, anche se credo che abbiano detto un paio di cose cattive su di me che, come al solito, non ho capito (Molly senior, la pagherai!). Eyes Occhidagatta mi ha detto che sono cattivissima con Afbio, ma giuro che non è vero, è lui che è stupido come un sacco di patate marce. Ma in fondo, ormai, non credo che lo ucciderò. Ho scoperto che può arrivare a abissi di idiozia che nessuno ha mai toccato prima, perciò lo lascerò in vita per vedere se vince qualche premio. O se, scavando, scopre qualche verità assoluta sulla vita. In fondo, chi l'ha detto che per vincere bisogna salire?
Adesso, assicuratami con una telefonata del ritorno alla vita dei due dementi (Cacciatrice e Nightmist, appunto) che hanno passato il sabato a Monaco di Baviera al Paganfest a farsi picchiare da tedesconi alti e puzzolenti, ho compilato un piccolo indice di disabilità del povero Afbio per fare il punto della situazione, prima e dopo la performance Roma/Monaco. Gli sarà convenuto venire a trovare le sue tre favolose amichette?


 

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 14 Aprile 2008 da ZimoPotterComesBack
 

Ho fatto un incubo.

Berlusconi vinceva le elezioni.
E tutti lo acclamavano a gran voce, sventolando bandiere di rivalsa nei confronti della sinistra ladra tartassatrice, macchinatrice, prodiana e senza scrupoli.

Silvio ci liberava dalle tasse.
E le bandiere sventolavano.
Silvio ci liberava dall'inflazione.
E le bandiere sventolavano.
Silvio ci liberava dall'Ici.
e le bandiere sventolavano.

Il debito pubblico cresceva, ma nessuno lo poteva sapere perché, nel frattempo, una legge imponeva la segretezza sui bilanci dello stato.
La gente si trovava bene con Silvio, e lo riconfermava di elezione in elezione.
E le bandiere sventolavano.

Le nuove politiche sul lavoro impedivano a qualsiasi giovane di comprare casa perché i nuovi contratti a progetto (esentasse per gli industriali) non permettevano l'accensione di un mutuo. Ma Silvio, in compenso, ci faceva avere stipendi più alti e affitti meno cari. Quindi della proprietà della casa, chi se ne importava?
E le bandiere sventolavano.

Poi un giorno, Silvio, moriva.
E il buco nero lasciato alle sue spalle tornava per vendicarsi.

Un buco nero di centinaia di migliaia di miliardi di euro di debiti contratti per il gusto di mantenere il potere ed il favore della gente, togliendo le tasse.

Ed ora che succede?
Ho 50 anni, e non ho più l'energia di 20 o 30, anche se lavoro e sono forte.
Adesso tutti devono tirare la cinghia.
C'è un governo provvisorio che cerca ti far quadrare i conti, ma si dimettono un tesoriere dopo l'altro per disperazione. Siamo sul lastrico. Le banche, armate fino ai denti, minacciano di farci vendere anche la terra e lasciarci tutti in braghe di tela su delle imbarcazioni di fortuna, raminghi per il Mediterraneo.

Allora l'idea geniale.
Basta pensioni, basta case, basta agevolazioni, basta tutto.
Vige la legge della jungla.

Adesso ho 55 anni.
Il governo ha deciso che a 60 anni non sei più abile al lavoro, perciò veniamo tutti fucilati.
Mi godo il mio ultimo lustro.
Viviamo tutti in case popolari con camere 12x12. Le ville, gli appartementi e le città sono stati venduti agli americani e ai giapponesi come case vacanze.
Andiamo la mattina a lavorare, alle 18 stacchiamo e passiamo con la tessera a ritirare pane, latte, due fette di carne a settimane, legumi, pasta (che fa energia), frutta e verdura per mantenere il corpo sano. Non sia mai tocchi far fuori qualche Unità Lavorativa perchè si ammala.

Forse ho sognato, forse no.
Forse è storia, forse lo sarebbe stata se non ci fosse stata una guerra e qualche partigiano a metterci la coda. E li ringrazio ancora, per questo.

Fatto sta che stamattina ho votato e mi auguro solo che in molti abbiamo apposto la crocetta dove l'ho messa io.

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 07 Aprile 2008 da ZimoPotterComesBack
 

Da un pò di giorni soffro di parestesie alle mani e ai piedi, dovute agli effetti collaterali di un farmaco che prendo. Ovviamente, questo nella mente della mia berlusconiana madre non è possibile.
Secondo lei mi sto, infatti, lentamente fulminando.
Nel senso che, a parer suo, sto subendo un avvelenamento da termocoperta. La suddetta truffaldina attrezzatura di riscaldamento del letto, teoricamente, rilascerebbe durante la notte al mio corpo una piccola dose di elettricità, che si tramuterà in MORTE al raggiungimento di un voltaggio adeguato al mio arrostimento. Indi, questi formicolii non sono dei segnali del mio sistema nervoso che mi dice di modificare le dosi di farmaci neuroattivi, bensì delle scossette (magari con tanto di saettina colorata che collega i palmi delle mani alle piante dei piedi) che mi avvertono che tra 7562 giorni avrò raggiunto il voltaggio adatto per diventare un bel tacchino ripieno.
Che Dio benedica la scienza!

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 06 Aprile 2008 da ZimoPotterComesBack
 

Ieri ho avuto una pessima notizia lavorativa*, quindi stamattina, stremata da una notte semiinsonne ed agitata, mi sono seduta a fare colazione vicino a mia madre che cuciva. Stretta sulla sediuola, con la tazza del latte di soia in mano, cercavo conforto. Lei: "ma dai, tutto si risolverà, non preoccuparti. Troverai il modo di sistemare anche questa faccenda. Peccato che la campagna elettorale sia già finita, potevamo sfruttare il momento...". Io: "ben, dai, speriamo che vada meglio col nuovo governo. Non si può andare avanti così, con i fondi per la sanità sempre più bassi". Lei: "Berlusconi risolverà tutto!".

Cosa odono le mie orecchie?

COSA ODONO LE MIE ORECCHIE?

Io: "Berlu..chi? Mica vorrai votare il nano malefico?"
Lei: "Certo! Mica vorrai votare il nuovo manichino di D'Alema?"
Io: "Ma manco per sogno! Ma non di certo il peggior cancro che ci sia capitato dopo Mussolini! Se ti sentisse tuo padre**..."
Lei: "Il voto è mio e ci faccio quello che mi pare! Se mio padre e mia madre fossero vivi voterebbero quel tizio che voti tu!" (come se lei sapesse chi voto)

ORA IL DILEMMA E'
come posso vietare a mia madre di votare quel coso senza incorrere nei reati di:

a) rapimento -perchè potrei chiuderla in casa vietandole di andare alle urne-
b) corruzione -potrei offrirle dei soldi o della cioccolata-
c) ricatto -e figuriamoci se non ne ho elementi-

Il nano malefico in casa mia no, per favore...


*Stavolta faccio una strage. Se leggete di una folle che è entrata in un centro accreditato asl di Latina con un mitra, avvolta in una bandiera rossa baffuta, ed ha massacrato tre segretarie snob che si dipingevano vicendevolmente le unghie di rosa, una direttrice amministrativa che arrotondava troppo gli assegni, un coordinatore gay dall'aspetto infernale che faceva la lista dei terapisti buoni e cattivi, un figliodelcapo senza un lavoro meglio definito che girava per il centro senza fare nulla e senza mai parlare sorridere respirare vivere, un capo che ha assunto 70 terapisti quando poteva permettersene si e no 50 ed ora ha deciso di dimmezzare il lavoro a tutti (per evitare di licenziare, o verrà ucciso) e che mentre ce lo dice in una riunione indetta di sabato mattina alle 10, fa campagna elettorale per berlusconi...
...beh, se leggete tutto questo su un giornale, e se tutti i suddetti soggetti sono stati eliminati fisicamente in maniera estremamente cruenta da una donnina che poi è stata portata in trionfo dai colleghi, prima di essere arrestata da poliziotti basiti dalle innumerevoli resistenze della folla, sappiate che costei sono io.

** Mia madre viene da una lunga stirpe di Comunisti. Mio nonno ed i miei zii materni, nonchè tutti gli zii di mia madre e le loro mogli ed i loro figli sono stati (e sono) tutti iscritti al Partito Comunista o, attualmente, ad una sua ramificazione. Ricordo da bambina che nella tv di casa di mia nonna le reti mediaset non erano nemmeno memorizzate.


 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 02 Aprile 2008 da ZimoPotterComesBack
 

La par condicio è par condicio:



Questa è terribile. I Village People si staranno ribaltando nelle piume di struzzo. Quando ho sentito cominciare l'introduzione ho detto alla Hary al telefono "se al posto di young man comincia con walter, io chiudo la pagina e non vado oltre". E invece non l'ho fatto. L'ho sentita fino in fondo, distrutta da cotanta idiozia. Ma come potrò scegliere quest'anno? Come potrò? La destra no, Silvio non se ne parla, la sinistra me fa sti giochetti, Fausto me tratta male...
MA CHI DEVE VOTA' UNA POVERA COMUNISTA!?


Profondamente rammaricata e disperata, mi ritiro nei miei appartamenti per deliberare. E forse deciderò di non delideberare affatto.
(Siori politici, avete rotto tutti il cazzo, come dicono ad Oxtiaford)


 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 19 Marzo 2008 da ZimoPotterComesBack
 

Titolo: POTEVO DIVENTARE UNA SAPONETTA

Sottotitolo: "Come se chiama tu sorella?"
"Elsa, perchè?"
"ERZAAAAA ERZAAAA EEEEEEEEEERZAAAAAAAAAAAAAA!!!"


Ebbene, ho rischiato di diventare una saponetta per andare a sentire i Redska. La storia comincia sabato quando vado a prendere l'ignara Arianna che sembra, però, quasi contenta di essere rapita, giacché le sarebbero altrimenti toccati i lavori di casa (mica scema). Viaggio sereno, giusto il tempo di arrivare da Roma a Cesena (ce lo hanno già detto che siamo esaurite, si...) e ci incontriamo lì con Mister X, cioè quello psicolabile di Afbio (si, si, non Fabio, bensì proprio Afbio). Beh, Arianna ha sicuramente raccontato già degnamente quello che è successo (QUI e QUI), fatto sta che dopo una simpatica passeggiatina per l'allegra cittadina, una nonnetta (la signora Elsa) s'è messa a fissare Arianna con aria famelica e poi ha attaccato discorso per un tempo infinito. Era pure simpatica, ma ad un certo punto (quando ormai eravamo entrati a casa sua con la scusa di un caffè) ha cominciato a farci venire i brividi. Non so... sarà stato che ha ripetuto sei volte in mezz'ora tutta la storia della sua vita, sarà che le pareti erano tappezzate di foto di morti, sarà stata la puzza di uovo marcio nel frigo, sarà stata la mancanza della maniglia o forse il fatto che ad un certo punto ha cominciato a raccontarci la storia di tale Leonarda Cianciulli, assassina del periodo della seconda guerra mondiale che attirava la gente in casa sua, la sezionava, la mescolava con la soda caustica per farne saponi e poi usava il sangue essiccato come condimento per gustosi pasticcini, ma ci siamo inquietati non poco e la fuga è stata un sollievo. Come al solito Arianna attira gli psicopatici.

Non so con che coraggio abbiamo cenato, ma le nostre fameliche bocche non si sono fatte scrupoli. Ed eccoci appena dopo cena (tutti e tre perché ormai ad Afbio era saltata la serata a Bologna) arrivare trionfanti al Vidia Club, in quel di Borgo San Vittore. Con sorrisi a 104 denti entriamo da ospiti dei Redska (com'è bello tirarsela perché sei in lista) e ci mettiamo alla ricerca di beveraggi. Un salutino veloce al Veggente che passava di lì e nel giro di pochissimo ci rendiamo conto che sta succedendo qualcosa di strano: una serie di omini pigiamati girovaga inespressiva per il locale. Tutti emo. Azz... Arianna inizia a grattarsi, Afbio, antropologicamente interessato, se li studia. A me non fanno nè caldo nè freddo. Ciò che conta è la musica. Ma sfido chiunque a non mettersi le mani nei capelli davanti ad una scena così *click*...

Il concerto comincia con il gruppo di pazzi fusiosi che vien fuori con le maschere dei nostri politici italiani. Ci sono: Romano, Silvio, Umbertinocelhoduro, Ndonio, il Gianfry, Massimo e lo zio Fausto (sant'uomo). L'atmosfera si scalda, la gente incuriosita li guarda fin quando, al primo battito di cassa, parte il delirio, destinato ad iniziare e finire col concerto. Serata favolosa!
In quest'occasione è stato presentato il nuovo disco, "Le mie prigioni", che segue "Mi son sbagliato nel confondermi" di ben 4 anni. E si sente perché i giovanotti, benchè non avessi dubbi che avrebbero fatto un album ottimo, hanno fatto di più, stupendo tutti. Più maturo nei testi e nella tecnica, carico di tutto quello che fa 'muovere un rube boy'. Rispetto all'album precedente (che a me è tanto piaciuto, voglio precisare) ha l'energia di chi ha appena cominciato a dir la sua, ma anche la rilassatezza di chi sa di avere un riscontro. Diciamo che si son concessi di più, ma con più oculatezza. Perché se nel primo lavoro l'unica cosa che si poteva contestare era questa 'sete' di dire più cose possibili (nei testi ma anche musicalmente) che slegava un pò i vari pezzi, ne "Le mie prigioni" il filo conduttore è così forte ed evidente che è impossibile skippare anche un solo pezzo. Rimane conservata intatta la peculiarità nello stile, che mi colpì quando li sentii la prima volta dal vivo. Non è raro, nel mondo della musica ska-punk di trovarsi davanti ad assonanze (come credo in tutti gli altri generi, poi), gente che per far piacere un pezzo lo fa, diciamo, somigliare ad altri già di successo. E non farò nomi perché in mezzo c'è anche il mio gruppo preferito (ormai sciolto) che ha trovato una propria 'via' solo negli ultimi due album. I Redska non hanno fatto questo errore: la loro impronta è come un marchio di fabbrica, una certezza di continuità e di crescita. Dai testi più semplici a quelli più impegnati, dall'amore alla passione, dalla rabbia alla politica, c'è tutto. "Tu che sarai" è un inno all'Amore assoluto: nel testo l'autore non esplica l'oggetto del suo cantare, quindi ognuno di noi può trovarci dentro la propria Passione per una persona, per la musica, per un luogo, un ricordo, una cosa o anche per la vita. Un pezzo che il termine 'emozionante' non riesce a spiegare. "Rabbia e Libertà" definisce il concetto fondamentale dell'antifascismo, non inteso come anti-destra, ma come distacco da tutte le forme di razzismo e pregiudizio tipiche dell'ideologia (se così vogliamo definirla) del ventennio che, purtroppo, sono ancora vive nel cuore di qualche povera anima sconsolata che non ha capito che il tempo passa ed è inutile star lì a piangere su un ditattore che ha fatto del bene solo quando era nel partito socialista (lo specifico perché molti che si definiscono 'fascisti' nemmeno lo sanno). "Il partigiano", il pezzo che preferisco, raconta in termini semplici e chiari una grande verità che in Italia spesso sottovalutiamo per ignoranza e per oscurantismo: la realtà di quella specie di 'polizia segreta' che ha liberato tutti i nostri antenati a costo della propria vita, purtroppo troppo spesso dimenticati. Degna di nota in questo pezzo è la mano di Macola, feticcio della musica folk romagnola e oltre, che si sente 'vibrare' anche ne "Le mie prigioni", ottimo pezzo dal sapore amaro che mira a svegliare le coscienze di chi ancora crede che essere ridotto in uno stato di non-vita, vilipeso, macchiato, torturato e spogliato di ogni personalità, sia una pena giusta da applicare ad un essere umano. Altre collaborazioni importanti sono quelle con Antonio, cantante dei Matrioska (mitici!) nel pezzo "Ogni mio sbaglio", coinvolgente e ballabilissimo, due grandi della Banda Bassotti che compaiono rispettivamente Maurizio in "Tu che sarai", e Maurizio e Sandokan in "Non cambiare mai" e "Il castello", poi c'è Enrico de Los Fastidios che se l'è canticchiata in "Rabbia e libertà", c'è lo zampino di Mr Lucky Luciano dei Good Fellas in "Romagna e Sangiovese", nonchè Enri e Susy delle Charleston in "Datemi un martello". Insomma dei nomi che nell'ambiente della musica fanno sudare le mani e non solo... eppure eccoli lì a suonare con sta banda di debosciati che non sono altro. Beh devo dire però che un piccolo difetto a "Le mie prigioni" l'ho trovato: non esce dallo stereo manco con le tenaglie, mi sto drogandoooo!!!

Contentissima di aver comprato l'album, sono tornata a Roma la sera stessa con la mia fedele compare Arianna (la donna con due facce identiche: una anterosuperiore e l'altra posteromediale) che sonnecchiava sul sedile, dopo aver salutato Afbio ed esserci promessi di vederci tutti insieme al più presto (poveraccio, non sa cosa l'attende). Insomma ho dormito 45 minuti sulla E45 e 2 ore e mezzo la mattina dopo a casa di Ari. Il lunedì credevo di morire... ma poi mentre, ferma la semaforo, sfogliavo il libretto dei testi del cd dei Redska, ad un certo punto proprio poco sopra l'orecchio di Aflo leggo il mio nome e quello della mia consorte tra i ringraziamenti... commossa e felice come una pasqua, stavo pre festeggiare infrociandomi ad un palo.
Ma in fondo, sempre meglio che diventare una saponetta. No?


 
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 05 Marzo 2008 da ZimoPotterComesBack
 

Stamattina telefono alle mia amica Ale per farle gli auguri (BUON COMPLEANNO, AMOR MIO! Fai anche tu 17 anni per l'11esima volta?) e lei, saggia donnina, mi dice "Ho riso tre giorni su un video di youtube! Vai su search e scrivi 'Silvio c'è', poi dimmi che viene fuori".
Io, anima innocente, torno a casa pochi minuti fa ed accendo il pc, eseguo il comando fiduciosa. Ed ecco cosa trovo (prego, ascoltare):



Ora. O io sono impazzita o questo video è una presa per il culo. MI AUGURO. Perchè in caso contrario, voglio diventare apolide. Qual è il mio connazionale che ha partorito l'insano testo di cotal scempio? Ma proprio su di esso vogliamo soffermarci:

Titolo: A SILVIO
(Già cominciamo con le assonanze...)

Si è detto troppo.
E anche di più.
Si è usata pure la musica contro.
Oggi canto anch'io.
E dico che.
Menomale che Silvio c'è.

(evidentemente il giovanotto ha avuto il piacere di ascoltare dei pezzi ormai storici della musica alternativa italiana, perle di cultura tra cui spicca la meravigliosa creatura de La Famiglia Rossi:

Sono davvero commossa!)

Non ho interessi politici.
E non ho neanche immobili.
Ho solo la musica.
E penso che.
Menomale che Silvio c'è.

(ti assicuro, mio caro, che il tuo beneamato ha entrambre le cose in quantità sdegnose)

Ci hanno provato.
Scrittori e comici.
Un gioco perverso.
Di chi ha già perso.
Presidente questo è per te.
Menomale che Silvio c'è.

(Silvio non ha bisogno di nessuno per far ridere! Si è reso invotabile da solo il giorno in cui ha permesso la divulgazione di questa canzone)

La musica suona senza colori.
Ma i riferimenti sono reali.
Viva l'Italia.
L'Italia che ha scelto.
Di crederci un pò in questo sogno.
Per questo dico che.
Menomale che Silvio c'è.

(cos'è che ha scelto l'Italia?)

Canto così
Con quella forza
Che ha solamente
Chi non conta niente
Presidente questo è per te
Menomale che Silvio c'è.

(ma allora lo sai che non conti una cippa... bravo!)


SIGNORI.
Io sono un pò di sinistra, lo ammetto. Non è che Silvio mi stia particolarmente a cuore. Anzi, se potessi lo eliminerei dalla politica italiana all'istante. O come disse una volta la santa donna della mamma del Marcio: "gli auguro di campare fino a 100 anni, ma con una cagarella sempiterna". Ma giuro che se qualcuno avesse scritto un pezzo sul genere "Menomale che Fausto c'è" sulle note di "certe notti" di Ligabue, gli avrei impedito di muovere un solo ulteriore muscolo. E lo avrei accoppato.

POVERA ITALIA!

 
 
 

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da ZimoPotterComesBack
 

Caro OminoCheMiHaRubatoIlTappoDelSerbatoioDelMetanoDiCiTrè,

voglio dirti che io ti perdono.
Non so estattamente cosa pensi di farci, giacchè di CiTrè a metano a Latina ce ne sono solo due e l'altra è di proprietà di un insospettabile vecchietto (il cui tappo è sempre stato al suo posto). Io non posso sapere cosa vuoi farci, ma sono certa che troverai in lui molta utilità e che lo saprai utilizzare con cura.
Non so se può esserti utile per chiudere il tuo orifizio anale, visto che presto sarai colto da crampi addominali e da una irrefrenabile cagarella al fischio che, con grande dolore e sofferenza, porterà le tue budella al di fuori del tuo ladruncolo corpicino.
O forse potrebbe servirti per tappare l'emorragia cerebrale che presto ti colpirà, rendendoti paretico da un emilato del corpo, cosicchè tu diventerai un semivegetale rincoglionito.
Magari potresti chiuderci il moncherino della mano con cui lo hai, nottetempo, prelavato dalla mia adorata auto, giacché essa ti cadrà prima di quanto pensi, rinsecchita dall'immondo fare del suo padrone.
Ordunque, esposti i miei sentimenti di perdono e di plenaria indulgenza nei tuoi confronti, mi accingo a pregare per il benessere tuo e di tutti i tuoi cari, cosicchè possiate raggiungere la veneranda età di 106 anni totalmente incolumi da ogni infortunio. Quando avrò finito, andrò alla Citroen ad ordinare un nuovo tappo. Sperando che non 'cambi mano' anch'esso.

Cordiali saluti,
Zimo.

 
 
 

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