Vi parlo di me...

...ai miei figli...

 

EPPUR MI SON SCORDATO DI TE...

Eppur mi son scordato di te
come ho fatto non so.
Una ragione vera non c'è
lei era bella però.
Un tuffo dove l'acqua è più blu
niente di più.

Ma che disperazione
nasce da una distrazione
era un gioco
non era un fuoco.
Non piangere salame
dai capelli verde rame
è solo un gioco
e non un fuoco
lo sai che t'amo
io ti amo veramente.

Eppur mi son scordato di te
non le ho detto di no
ti ho fatto pianger tanto perchè
io sono un bruto lo so.
Un tuffo dove l'acqua è più blu
niente di più
ma che disperazione...

Che disperazione nasce da
una distrazione nasce da
una distrazione che
disperazione nasce da
una distrazione nasce da
una distrazione che
disperazione nasce da
una distrazione nasce da
una distrazione che
disperazione.

Un tuffo dove l'acqua è più blu
niente di più...

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

 

« Messaggio #45Messaggio #47 »

La rabbia e la furia

Post n°46 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da Eppur.mi.SonScordato

Il giorno dopo sono solo in casa. Grazia ha portato i ragazzi dalla madre perchè la sorella ha voluto che l'accompagnasse a fare un intervento chirurgico. Mi rimetto al pc, rileggo tutto. "Amore mio ti prego, stai attenta. Sei sicura che nn si è accorto di nulla? sono preoccupato per te" "Stai tranquillo, Nicola, nn sospetta nulla..." Piango, piango per la disperazione, piango per la rabbia, piango perchè mi ha tradito. Grido, fortissimo, c'è la rabbia che sta montando sempre più su, fino ad oscurarmi gli occhi. Suona il telefono, è Grazia. "Passo a prendere i ragazzi, poi veniamo su". "Lascia stare i ragazzi da tua madre, li passiamo a prendere dopo. Vieni su che stiamo un pò da soli". Sono le parole che mi sono uscite dalla bocca, ma nn ero io che le pronunciavo. Arriva. Suona alla porta, io apro. Mi parla dell'operazione della sorella, io nn ascolto. La prendo per mano e la porto in camera da letto. Le tolgo gli occhiali, lei nn capisce. Un furore cieco si impossessa di me. Schiaffi e pugni, le sono sopra che la sto picchiando. Io nn vedo niente, so solo che la sto picchiando e grido con quanto fiato ho in gola. "Me lo merito, me lo merito, lo sapevo che prima o poi sarebbe successo, me lo merito". Smetto di picchiarla, giro per la casa come un toro impazzito dando calci a tutto quello che mi si trovava davanti, urlo a quarciagola fino a perdere la voce. Ritorno i camera da letto, prendo il suo cellulare e lo distruggo contro il muro. Le urlo "Ora te ne devi andare, fatti le valigie e vattene da qui, nn farti più vedere". Lei piange "Ma dove vado? Che diciamo ai ragazzi?" "Vai dove cazzo ti pare, nn me ne fotte un cazzo". Penso che le parole che mi uscirono da bocca in quel momento avrebbero fatto impallidire uno scaricatore di porto (che saranno invece persone bravissime). Prendo il telefono e chiamo l'amica di Capri "Lo sai che quando la tua amichetta diceva di stare con te cosa faceva? Si scopava il bravo Nadir mentre a me diceva che stava con te" "Lello ma che succede? Che le hai fatto?". Chiudo. Sono esausto. Mi sento svuotato di qualsiasi energia. La rabbia sta svanendo, mi accascio su una sedia e la guardo. Lei piange. "Lello..." Non ho la forza di piangere, nn ce la faccio. "Lello..." la guardo che sta facendo le valigie. "Dammi un'altra possibilità". "Vaffanculo". "Ti prego, dammi un'altra possibilità". Non le rispondo, piange.
Non sono mai stato una persona violenta, odio la violenza e nn mi riconoscevo in quell'uomo che ha picchiato la donna della sua vita, la madre dei suoi figli, nn ero io. Quando quel toro infuriato ha abbandonato il mio corpo, il mio essere marito ha ripreso il suo posto. La guardavo. guardavo quello che avevo fatto alla luce dei miei occhi e nn capivo, una strana calma si impossessa di me. Figlio di puttana. IO. "Va bene Grazia, ti do l'ultima possibilità, ma alle mie condizioni". "Si". "Per prima cosa, ti revoco l'utenza, nn chatti più. Ora chiami Nicola e gli dici che è finita per sempre. ORA". Lei chiama, davanti a me, piange. Me lo faccio passare. "Sono Lello, nn ho il piacere di parlare con te. Dammi la tua parola di uomo che nn la cercherai più". "Va bene Lello, ti do la mia parola. Ti auguro buona Pasqua". Rispondo "Buona Pasqua a te e ai tuoi figli".

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: Eppur.mi.SonScordato
Data di creazione: 24/09/2007
 

Ho ricevuto

Premio D eci e lode 

Da EquilibrioImperfetto di Primula979 

"perchè ogni volta che leggo i suoi racconti comprendo quante volte la vita sia ingiusta proprio con le persone che meno lo meritano."

Da A.Z.A. di Rabiusena 

"perche' e' un Padre come pochi...un Amore di padre...e spero che questo lo aiuti a continuare a lottere per loro..."

Da Il danno di nolibibi 

"per l'amore grande che traspare dalle sue parole."

Da DondolandoUnEmozione di Dolcetetide 

"perché trova ogni giorno la forza di sorridere e il coraggio di andare avanti e per la sua bontà d’animo..."

A voi il mio ringraziamento.

 

IL GOLFO DI NAPOLI E IL VESUVIO

 

VISITATORI ON LINE

web tracker 
 

COSì è PIù FICO

Visitor Map
 

CHE TEMPO CHE FA

 

ULTIME VISITE AL BLOG

Eppur.mi.SonScordatotosca59Sprofondo.RossoFiona222cz.cristinaarch.viaggioemanuelemiloneblondenikitastefania.c79c.derosealecrosyforestales1958massidifluciacasolaro
 

LA MIA STORIA

  1   2   3   4   5   6   7   8   9 10

11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

21 22 23

 
 
>
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963