Vi parlo di me...

...ai miei figli...

 

EPPUR MI SON SCORDATO DI TE...

Eppur mi son scordato di te
come ho fatto non so.
Una ragione vera non c'è
lei era bella però.
Un tuffo dove l'acqua è più blu
niente di più.

Ma che disperazione
nasce da una distrazione
era un gioco
non era un fuoco.
Non piangere salame
dai capelli verde rame
è solo un gioco
e non un fuoco
lo sai che t'amo
io ti amo veramente.

Eppur mi son scordato di te
non le ho detto di no
ti ho fatto pianger tanto perchè
io sono un bruto lo so.
Un tuffo dove l'acqua è più blu
niente di più
ma che disperazione...

Che disperazione nasce da
una distrazione nasce da
una distrazione che
disperazione nasce da
una distrazione nasce da
una distrazione che
disperazione nasce da
una distrazione nasce da
una distrazione che
disperazione.

Un tuffo dove l'acqua è più blu
niente di più...

 

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« Sabato mattinal'inizio della fine - 2 »

...e questo fu l'inizio - 1.

Post n°34 pubblicato il 28 Novembre 2007 da Eppur.mi.SonScordato

All'inizio di questa storia, scrissi un documento: la narrazione di quello che era l'inizio della fine. Ho ritrovato quel file, oggi lo pubblico.

Tutto poteva andare liscio. Tutto … e invece….

[...]. Il mio fidanzamento con Grazia è durato 9 anni, quanto il mio corso di laurea in Informatica. Nel maggio del 1991 mi sono laureato e il 20 luglio dello stesso anno ci siamo sposati. Il nostro è sempre stato un amore contrastato dai suoi genitori. Una madre succube di marito libertino. Ma questo ci ha uniti e fortificati ancora di più e il matrimonio l’ha cementato definitivamente. Un solo corpo, un’anima sola, una sola mente che pensava all’unisono. Piano piano, con l’amore è venuta anche l’intesa sessuale. Facciamo l’amore tutti i giorni, a volte anche più volte al giorno. A letto ho imparato quali erano le cose che più le davano piacere e lei altrettanto con me. Ovviamente a casa nostra c’era un PC che feci sparire con la nascita di Vincenzo nel 1993, il nostro primo figlio.

Non so se sono stato un buon padre. Dicono che quello dei genitori sia il mestiere più difficile del mondo. Sono d’accordo. Non hai tempo di fare corsi di aggiornamento o consultare manuali. Lo devi fare nel migliore dei modi e basta.

Ma la nostra famiglia cresceva come il nostro amore ancorpiù allietato dall’arrivo di Piero il biondo nel 1997. Due bambini diversi, due caratteri diversi. Intanto Grazia, concorso dopo concorso, riesce a lavorare come supplente in diverse scuole. È una donna forte, una donna che ammiro e sarà la mia compagna per tutta la vita. Le faccende di casa, come pure i bambini, ce li dividiamo come in una buona democrazia. Sono sempre stato orgoglioso del fatto che in casa so far tutto: lavare, stirare e fare da mangiare. Per amore faccio tutto. Per amore. Nel 2000 ho comprato un PC nuovo. Il mio lavoro di informatico mi tiene davanti al PC per tutta la giornata, perciò quando torno a casa non ho voglia di rimettermi al lavoro, lo faccio raramente. L’ho comprato piuttosto per avvicinare i miei figli all’informatica. La riuscita è stata strabiliante! Vincenzo riesce a fare cose meravigliose (non so nemmeno come riesca a farle…. Io non ci riuscirei) e Piero, per cercare di emularlo, si cimenta anche lui. Poi mi chiamano per farmi vedere, orgogliosi, i loro lavori.

Io sono orgoglioso di loro.

Grazia non mi ha mai voluto regalare il piacere di imparare qualcosa di informatica. Il suo era un rigetto, diceva. Ma come è possibile rimanerne fuori di questi tempi? Infatti….

Ho conosciuto la chat di Libero qualche anno fa, Mi piaceva chattare e lo facevo dal posto di lavoro quando non avevo nulla da fare. Mi piaceva passare il tempo chiacchierando con chicchessia uomo o donna, sapendo che erano dei perfetti sconosciuti. Così avevo degli amici e delle amiche in chat. I pomeriggi noiosi trascorrevano allegramente tra una battuta e una risata. Per me questa è la chat: un modo di strascorrere il tempo libero, senza impegno, senza restrizioni spaziali, senza aggressività o volgarità  [...]

Ho sempre tenute separate le due cose: il virtuale, il finto, gli amici e le amiche virtuali dalla realtà, la mia famiglia il mio lavoro. Non ho mai permesso che le due cose si mischiassero. Sono una persona semplice che non vuole crearsi complicazioni di nessun tipo, mai un colpo di testa, mai una puttanata fatta con gli amici, tutto per salvaguardare il mio matrimonio. L’amore per mia moglie è troppo grande e per niente al mondo la tradirei, nemmeno per mille scopate con le donne più belle del mondo.

Quando ho parlato della chat a mia moglie, lei si rifiutava di capire! Che gusto c’era a chattare? È tempo sprecato! E se io insistevo, finivamo per litigare.

Poi, a maggio, con l’arrivo dell’ADSL, s’è convinta. S’è seduta vicino a me, davanti al PC e io, da buon maestro, le ho spiegato prima i fondamenti dell’informatica, e poi come si deve usare la chat.

Per prima cosa le ho creato un nuovo nick, bello e intrigante,quello di una bambina protagonista di un bellissimo film, dai poteri paranormali che ha voglia di leggere e di conoscere il mondo attraverso i libri.

Poi le ho insegnato ad entrare in chat, a girare per le stanze, ad usare il linguaggio di chat. Quando lei non ce la faceva a battere i tasti per la lentezza, io prendevo il suo posto e scrivevo quello che lei mi diceva.

Il nick ha riscosso subito un enorme successo in chat. Riceveva PVT a dozzine fino a quando non ha conosciuto NADIR. Matilda ed io abbiamo cominciato a parlare con lui sempre più assiduamente, con qualche supporto mio alla tastiera. Lui sembrava avesse completamente perso la testa per Matilda e noi ci facevamo tantissime risate alle sue spalle. Ridi, ridi…..

Ovvio che alla fine lui ha chiesto le foto di Matilda.

Grazia diventava ogni sera più esperta e il mio aiuto non le serviva più . Così mentre lei chattava io guardavo la televisione sul divano del salotto fino a che non mi alzavo e me ne andavo a dormire. Lei continuava a chattare.

A metà giugno Vincenzo finisce la scuola. Il suo esame di 5° elementare è stato un successo e una gratificazione immensa per me e per noi.

Sono orgoglioso di Vincenzo. Sono orgoglioso di Piero.

Ogni anno, chiuse le scuole, ci trasferiamo alla casa di mare a San Nicola Arcella. Io faccio il pendolare fino a quando non prendo anche io le ferie, Poi a fine agosto ce ne torniamo a casa.

ESTATE 2004: Ci prepariamo per il mare.

Così Matilda, la sera prima della partenza, entra in chat e saluta tutti i suoi amici dando loro appuntamento a settembre..

Partiamo il venerdì sera.

Ma le mie ferie sono le prime due settimane di agosto. Così la domenica sera li lascio e torno a casa.

Per me tornare a casa e rimanere da solo non mi fa paura. La solitudine non mi ha mai fatto paura, tanto più che mi so anche arrangiare da solo. Ma lei, Grazia, adesso deve gestire i 2 bambini. Per lei non ci sono pause, non c’è riposo ne vacanza perché le due piccole meravigliose pesti, sono bambini esigenti. Per fortuna quest’ anno ho comprato un lettore DVD a basso costo, così, quando proprio non hanno nulla da fare, si guardano un film. È stata un’ottima idea!!

In ufficio riesco a strappare al mio capo un’altra settimana di ferie, l’ultima di luglio, da aggiungere a quelle di agosto. Ma non voglio dirlo a Grazia, voglio farle una sorpresa. Che bello, trascorrerò tre settimane di vacanza con la mia famiglia.

In ufficio, per esigenze di lavoro, mi affidano un portatile che, con una connect card, si collega a internet. Lo accetto ben volentieri.

In uno dei miei WE da pendolare, Grazia mi racconta che un giorno, al lido, ha incontrato una donna con  2 bambini, originaria di Reggio Calabria, che da Diamante, veniva a fare il bagno a san Nicola. Boh, pensavo io, col mare che c’è a Diamante….. Mi racconta che tra loro è subito nata una simpatia e Nicoletta, così si chiama, le confida che sta per separarsi dal marito. Il motivo non lo so o non lo ricordo. Fatto sta che Nicoletta invita Grazia per una giornata a Diamante da trascorrere senza figli, solo per loro due e mi racconta che sono state molto bene insieme. Un altro giorno Grazia ricambia la cortesia e porta Nicoletta a spasso per Praia. Le due vanno molto d’accordo. Nicoletta parte per casa sua a Reggio e invita Grazia a trascorrere qualche giorno lì da lei. In quei giorni Nicoletta si sta per laureare in odontoiatria a Reggio Calabria e si sta separando dal marito, Più che mai ha bisogno di qualcuno con cui parlare, ma non vuole crearle problemi col marito, me. Quando Grazia mi parla dell’invito di Nicoletta io trovo molto bello che avesse trovato l’occasione per riposarsi un pò, lontana delle piccole pesti. Nicoletta è meravigliata quando sa che Grazia va da lei, ma la tranquillizza ”Non conosci mio marito… mi ama e farebbe qualsiasi cosa per farmi felice”. Le due decidono le giornate: da venerdì 30 luglio a lunedì 2 agosto. 3 giorni di vacanza anche per lei…. Le compro il biglietto del treno.

Quando l’ultima settimana di luglio ho iniziato le mie ferie, ho portato con me il portatile. Grazia è stata felice della sorpresa che le avevo fatto… più tempo da trascorrere insieme e per fare all’amore.

Il venerdì mattina l’accompagno alla stazione di scalea a prendere il treno per Reggio e lei parte.

Sono contento che vada da Nicoletta, si trovano bene insieme e si distrarrà per 3 giorni. Mi telefona quando arriva e mi racconta che Nicoletta è venuta a prenderla con la sua macchina, una Fiat station wagon, non ricorda il modello, ma l’ha comprata di recente. A Villa san Giovanni le ha raggiunte una loro amica da Palermo: Giuliana. Vanno in giro dappertutto. Mi chiama da Taormina. Lei è felice e lo sono anche io …. si sta divertendo.

Mi dice che sono state pure in chat, dal computer a casa di Nicoletta e che si sono fatte un sacco di risate, ovviamente nella stanza di Macondo, la sera sul tardi.

È proprio questo lo scopo della vacanza senza me e i bambini!!!

Lunedì la vado a prendere alla stazione. Ci abbracciamo. Mi è mancata molto ma sono contento lo stesso. Mi racconta della gita e di come si siano divertite insieme. Mi parla anche di Nicoletta e del suo rapporto col marito. Un uomo possessivo e strafottente col quale litiga sempre. Sembra che l’unico lato positivo di questo uomo che quando fa l’amore dura tantissimo tempo, perché riesce a controllarsi. Accidenti… hanno parlato proprio di tutto… anche dei particolari. Mi racconta della sua laurea. Il 23 luglio c’è stata la discussione e il 24 luglio la proclamazione. Ora Nicoletta potrà esercitare la professione di Odontoiatra in uno studio associato. Però… che donna.

La sera facciamo all’amore. Io sono emozionato e vengo quasi subito. C’è poca soddisfazione per entrambi. Io la bacio ma succede qualcosa. Grazia mi chiede di spingere la mia lingua a fondo nella sua bocca, perché dice che si è stancata di essere sempre lei a spingere la sua nella mia. Non mi sembra proprio così. Le nostre lingue si incontrano a metà strada, come sempre. Per va bene lo stesso, l’ accontento.

La mattina dopo rifacciamo l’amore. Mi vuole in piedi, di fianco al letto e lei si sdraia sulla sponda. Appoggia le sue gambe sulle mie spalle in una posizione nuova, intrecciati e chiusi in una posizione che io battezzo “ad uovo”. La nuova posizione che mi ha proposto mi piace. Io duro di più, sto riprendendo la forma, penso. Vengo… forse anche lei viene.

Intanto la nostra famiglia si prepara: la settimana dal 5 settembre al 13 settembre poi Piero partirà con la nonna per Castelfranco Veneto, a casa di Teresa, la sorella di Grazia.

Grazia continua a sentirsi e a messaggiarsi regolarmente con Nicoletta.

Io riesco a collegare il portatile a Internet. Che bello…Matilda può riprendere a chattare. Pessima idea… la sera lei col portatile sulle gambe e io col libro in mano trascorriamo le nostre notti: io dormendo e lei chattando al mio fianco. Si fa meno l’amore. Colpa mia.

Poi un giorno la bella notizia. Nicoletta ha vinto un premio messo in palio dalla sua facoltà per il corso di laurea. È un viaggio per  2 persone in un villaggio della Tunisia, tutto spesato. …. Che culo ….

La cosa ancora più bella è che Nicoletta vorrebbe portare Grazia con se. Certo, ormai è separata dal marito e Grazia è una sua grande amica. Mi racconta che Nicoletta le ha offerto il 2° posto ma è un po’ titubante perché non vorrebbe turbare l’armonia della nostra famiglia. Io sto pensando… penso….penso…. Che razza di marito sarei se per puro egoismo non la facessi andare? Una settimana di vacanza in Tunisia tutto spesato… e quando capita un’altra volta? eppoi cazzo se lo merita!!! Ha sgobbato tutto l’anno con la scuola e con i figli. Ha sgobbato ancor di più durante l’estate. Questa vacanza sarebbe un premio anche per lei. Non importa che non lo facciamo insieme, non importa che mi mancherà per un’ altra settimana. Voglio che sia felice, che si rilassi, che non pensi né a me, né ai figli, ne alla famiglia e né alla scuola.

Accetta amore mio,e non preoccuparti di niente… ai bambini ci penseremo in qualche modo...

 
 
 
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INFO


Un blog di: Eppur.mi.SonScordato
Data di creazione: 24/09/2007
 

Ho ricevuto

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Da EquilibrioImperfetto di Primula979 

"perchè ogni volta che leggo i suoi racconti comprendo quante volte la vita sia ingiusta proprio con le persone che meno lo meritano."

Da A.Z.A. di Rabiusena 

"perche' e' un Padre come pochi...un Amore di padre...e spero che questo lo aiuti a continuare a lottere per loro..."

Da Il danno di nolibibi 

"per l'amore grande che traspare dalle sue parole."

Da DondolandoUnEmozione di Dolcetetide 

"perché trova ogni giorno la forza di sorridere e il coraggio di andare avanti e per la sua bontà d’animo..."

A voi il mio ringraziamento.

 

IL GOLFO DI NAPOLI E IL VESUVIO

 

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