SUPPOSED TO BE WHITE

NONNA DOCET

La nonna sa sempre fornirmi delle perle di saggezza. Oggi, in un compendio di rara sintesi, mi ha espresso questo concetto:

"V'altri tosi de unquò me fè pecà. N'ialtri ierimo pì poareti, se fea fadiga, ma se ghea pì el senso dea fameja. Se stava de pì ben insieme. Invese desso, tutto sto benessere nol gha portà tanto de bon"

(Trad. Voi giovani d'oggi mi fate pena. Noi eravamo più poveri, si faceva fatica, ma si aveva di più il senso della famiglia. Si stava meglio assieme agli altri. Invece adesso, tutto questo benessere non ha portato molto di buono.)

Il discorso prendeva spunto ovviamente dalle mie vicissitudini sentimentali (ma perchè poi deve essere sempre questo l'argomento! ), e dal fatto che una mia seconda cugina si è separata dal marito dopo due anni e mezzo di matrimonio.

Certo riempie sempre di profonda gioia esser considerato oggetto di pena dai parenti più prossimi e che ti hanno allevato nella prima infanzia.

Comunque la nonna abbracciava un discorso a più ampio respriro. La sua tesi è che si fanno le cose troppo alla leggera, che si è tutti un po' confusi da tanti spunti inessenziali e troppe comodità, e che non ci si focalizza bene sugli aspetti importanti. Ci si districa a fatica, ma si ha sempre molta fretta.

Io mi ero iscritto al movimento della decrescita, ma continuo a pensare che i più ferventi sostenitori di un certo modo di pensare li ho attorno a me.