SUPPOSED TO BE WHITE

C'É GENTE ATTORNO A ME #4

Se proprio volete che scriva qualcosa del mio giorno di Pasqua (ho visto che ora fate tutti cenno di no col capo e mi dite che non devo, ma lo so che voi sbruffoncelli vi comportate così solo perchè siete timidi e non volete che si sappia che in realtà ardentemente lo desiderate...), non mi resta niente altro da fare che parlarvi di nonno Akilleys, che per tale occasione è venuto a farci visita.

Nonno Akilleys va per i novanta, ed è un arzillo vecchietto che da poco ha smesso di andare in motorino, ma che comunque tuttora si muove senza eccessive difficoltà, pota i tralci di vite, bada ai suoi animali, va in giro in bicicletta, taglia legna, ed è soprattutto una persona di una vivacità e di una umanità straordinarie. E non lo dico così per dire.

Nonno: "La signora che è venuta a mettermi l'apparecchio per sentirci meglio era della provincia di Agrigento. Sì di Agrigento. E allora le ho detto che io ho fatto il militare là vicino ad Agrigento. Che son stato tanto tempo là, in quel posto... come si chiamava quel posto? Aragona. Ad Aragona son stato. E lei mi ha detto che abitava a non più di 10 km da Aragona. Ed erano bei posti quelli, eh sì. Le arance anche a febbraio. E mi ricordo che alla sera andavo a dormire e c'era un bel coretto che cantava, e come cantava bene! Cantava così..."
(e qua il nonno si mette a cantare)
Nonno: "E questa canzone gliel'ho cantata anche a quella signora. Eh sì! E lei si è messa a ridere, e ha detto che la conosceva anche lei, e allora mi ha dato quattro bacetti, due per parte."
Akilleys: "Nonno, devi insegnarla anche a me questa canzone, che chissà che li rimedi anch'io quattro bacetti: mi farebbero piacere sai, di questi periodi!..."
Zia: "Ahahah... eh no no Akilleys, così non vale. Guarda che lui li ha rimediati solo perchè è sordo!"
Nonno: "Dimmi tu Akilleys: ti pare possibile? Che uno deve arrivare alla mia età, e la gente attorno a lui, i suoi figli, se ne approfittano perchè son sordo e non ci sento, e parlano di me alle mie spalle. Eh ma io ci sento adesso, e li frego tutti!"

Nonno Akilleys ha cinque figli che l'adorano, e svariati nipoti che gli vogliono davvero bene. Ti bastano due minuti assieme per capire che è una persona che vive di affetti, che è umile, fiero e pulito, e che sa già da tanto tempo cosa è importante per lui.
E' uno spettacolo vederlo con i suoi coetanei, tira loro su il morale con una positività senza fine e la voglia di scherzare. Per ogni persona ha una parola di incoraggiamento, anche per me. Quando era finita la lunga storia con la mia ex, lui viene là e mi fa: "Akilleys, cosa vuoi farci? Eh non ti voleva bene. Eh, va bene, vorrà dire che adesso te ne trovi una che ti voglia bene."
Perchè la realtà è sempre molto semplice a vederla da un certo punto di vista, e con tutto il cuore non posso che essere d'accordo col nonno.

Poi ogni tanto se ne esce con qualche vecchio aneddoto che riguarda la nonna -che non c'è più da un po' di tempo- e allora al solo suo ricordo non ce la fa e piange. Piange come un bambino, senza filtri.
E fa un certo che vedere in una persona che è stata insieme per quasi settant'anni con un'altra persona quanto possa essere ancora forte un sentimento, che non ha avuto mancanze. Perchè nonna Akilleys prima di andarsene è rimasta semi-paralizzata per molti anni, in cui nonno Akilleys ha cambiato completamente vita. Si è inventato aiuto-infermiere, ha imparato un po' a cucinare, si è adattato ad avere persone sconosciute in giro per casa. A più di ottant'anni ha stravolto completamente le sue priorità e le sue abitudini per cercare di stare il più vicino possibile alla nonna, con una dolcezza infinita, regalando a tutti una chiara percezione di come stanno le cose.
Perchè lì nitidamente intendi che tutti quelli che dicono che l'amore finisce in realtà non hanno mai capito niente, e non lo capiranno mai, perchè il loro punto di vista è completamente sbagliato: loro vedono l'amore sempre incentrato su se stessi e sui propri bisogni, non sulla persona che dovrebbero amare.
E così lui piange, di getto, ma subito dopo si trattiene e si fa forza, e in compenso mi smonto io perchè scopro in una persona di novant'anni tanto di quello che merita di essere vissuto. E non ditemi sbruffoncelli che per voi non è lo stesso.