Carteggio

Contrariamente al mio solito, questa volta mi

 «immergo» in una giornata DEDICATA A:

Questo perchè ho voglia di dedicare un pensiero

 a mio padre...perchè da un po' di tempo

 riflettendo sul mio modo di essere, ritrovo

 quello che era il SUO e che mi ha

 comunicato..testimoniato..trasmesso con fare

 silente, lasciandomi libero di scegliere i percorsi

 per la mia vita, non interferendo, ma

 osservando attento!

ELIO..uomo semplice con valori forti, mi hai

insegnato il rispetto per il prossimo, e la grande

 dignità nell'esercitare un mestiere umile, mi hai

 comunicato il piacere e l'accrescimento

 derivanti dalle buone letture, mi hai reso visibile

 l'indignazione che si può provare dialogando di

temi sociali, hai smosso qualcosa in me, il

giorno che tornasti dal lavoro, e piangevi dal

 nervoso, per quel sindacalista che aveva tradito

 se stesso ed i valori in cui credevate, per un

 posto di lavoro per un parente.

Non mi hai mai messo i bastoni tra le ruote...le

 hai lasciate girare libere anche quando

 portavano su strade ed in situazioni che non

gradivi...ricordo ancora quando ti comunicai

 che ero riuscito ad entrare in una società di

 atletica leggera: Ehi, finalmente ho trovato una

 società con cui praticare atletica. Si

chiama.......... fiamma tricolore!

Ancora rido al ricordo del TUO sguardo

 spalancato e la bocca aperta!

E quando conobbi colui che diventò il mio

 migliore amico...e la sua famiglia, che mi

accolse da subito come un altro membro, e che

 di fatto diventò una mia seconda famiglia.

TU non eri geloso, sebbene «trasmigrai» per un

 periodo, dai TUOI esempi di operaio

magazziniere, comunista e senza macchina, a

 quelli di un tenente colonello dell'esercito,

 liberale e pure con la barca a vela.

Ricordo il sorriso, quella volta che ci mettemmo

 a vedere vecchie foto in cui TU...giovane

barista al testro Sistina, armeggiavi con la leva

della macchina del caffè, preparandone uno per

 quella bella mascherina, che accompagnava gli

 spettatori in sala, e che poi.....accompagnò TE

 all'altare.

Ricordi...ti sfottevo dicendo che sembrava una

 storia in bianco e nero della vecchia commedia

 all'italiana.

Non sei mai stato facile al complimento, questo

 mi ha creato delusioni e dubbi...specialmente

nell'adolescenza, ma......quella volta che, da

 poco patentato accompagnai il TUO collega a

 casa...che bello sentirgli raccontare il TUO

 orgoglio di padre, di quanto eri fiero del mio

 impegno nel quartiere e di come osservavi,

 ancora una volta in disparte, la squadretta di

 calcio che avevo creato, per portare un po' di

solidarietà e qualche briciola di felicità all'interno

della famosa struttura nel nostro quartiere, che

 accoglieva i malati di mente.

Mi hai insegnato a credere nelle persone...forse

 troppo ingenuamente...ma sono contento, ho

imparato a valutare e poi...mi è sempre piaciuto

l'approccio fiducioso con il quale ti accostavi al

 prossimo.

Elio....sono sicuro....in questo momento stai

facendo «capoccella» da dietro una nuvoletta,

 per continuare a scrutare il mio

 percorso....tranne la domenica, quando prendi

posto in tribuna paradiso, e le tue attenzioni

 sono rivolte alle gesta della ROMA, altro grande

 VALORE che mi hai insegnato a VIVERE.

Elio, queste parole te le scrivo sfruttando un

 mezzo che ti ha fatto inorridire: «Dopo la

televisione ce mancava 'nantra stronzata pe'

 favve sta' tutti chiusi dentro casa»

Ma abbi ancora una volta fiducia....è un mezzo

 che permette la conoscenza di tanta bella

 gente che ha ancora voglia di dialogare.

Infine Elio....GRAZIE di avermi reso uomo,

romano e....ROMANISTA.

CIAO PAPA'.