Creato da fiumecheva il 06/05/2005

Fiumecheva

E continuo a camminare

 

Messaggi di Agosto 2005

Post N° 80

Post n°80 pubblicato il 30 Agosto 2005 da fiumecheva
 
Tag: pause
Foto di fiumecheva

 E dire che non ci penso quasi più
il mio pianeta ormai, é piccolo laggiù.
Quanta libertà oltre queste nuvole
nuovi mondi ma, io sto cercando te
Sto cercando te da tanto tempo ormai
nel vuoto dentro me, una cometa sei.
E io vivo fra le nuvole,
vivo senza regole
infinito viaggio verso te.
Pavimento liquido un amore solido
nello spazio aperto io vorrei, vorrei
La velocità é al limite rallentare solo un po'
Ti riprenderò, -non é facile-,
fra le stelle che non muoiono sarò
non ritornerò, non posso farlo più.
Sto cercando te, da tanto tempo ormai
nel vuoto dentro me una cometa sei
E io vivo fra le nuvole,
vivo senza regole
infinito viaggio verso te.
Pavimento liquido un amore solido
nello spazio aperto io vorrei, vorrei oh vorrei
Tempo ci sarà finchè mi manchi tu
lo spazio finirà, se non ti cerco più
Vivo fra le nuvole,
vivo senza regole
infinito viaggio verso te - senza limite-
Pavimento liquido un amore solido
nello spazio aperto io vorrei -non é facile-.
Vivo fra le nuvole,
vivo senza regole
infinito viaggio verso te. - senza limite-
Pavimento liquido un amore solido
nello spazio aperto io vorrei,-non é facile.
(Pavimento liquido- Alex Baroni)

 
 
 

Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 30 Agosto 2005 da fiumecheva
 
Tag: ricordi
Foto di fiumecheva

"                                       1/08/80

Dopo tanto tempo ricomincio a scrivere un diario.
Oggi 1 agosto proclamo l'inizio di una vita nuova, non è accaduto nulla di particolare in questo momento, ma so che oggi è un inizio. Nel periodo in cui ho smesso di scrivere mi sono fidanzata e precisamente il 19 luglio. Lui si chiama Mario non è bello, ma lo amo e di lui posso dire solo cose belle. Ha un buon carattere, ma a volte ci sono cose di lui che mi sfuggono, lo sento lontano ed è come se lo vedessi scivolare in un pozzo buio e senza fine e questo mi rende tanto triste perchè sento che anche lui lo è. Sono attimi, ma questa cosa mi fa star male.
Ore 20,45. Sto aspettando Mario. Tutto il giorno non ho fatto altro che chiedermi:Lo amo? Ma nel pomeriggio è venuto a trovarmi, il mio cuore non ha fatto balzi particolari, ma nel momento che lui è entrato in casa ho capito che fa parte della mia vita. Il mio amore sta crescendo, ne sono felice, ma nello stesso tempo dispiaciuta, non sono più una ragazzina e forse alcuni miei atteggiamenti sono fuori luogo....
Dentro mi sento ancora una ragazzina e ho l'impressione che mi sentirò così per tutta la vita."

"                                 2/08/80

E' sabato e sono terribilmente giù. Forse sono stanca oppure è il peso di questa nuova vita, mi piace, ma mi rende anche tutto ancora più complicato
Questa mattina alla stazione di Bologna c'è stata un'esplosione. Che disastro! Mi vien da piangere a pensare a quante famiglie sono distrutte dal dolore...
Mi manca Emy, non sa quanto mi manca, questa sera ci vediamo, ma per poco lei poi andrà con Roberto per fatti loro e io con Mario. Vorrei avere un giorno da passare tutto con lei, ma chissà? Forse ci ritroveremo troppo cambiate, forse sarebbe una delusione.
Quando penso a Mario sono felice e se questo è amore mi piace, abbracciata a lui ci starei tutta la vita."

 
 
 

Post N° 78

Post n°78 pubblicato il 30 Agosto 2005 da fiumecheva
 
Tag: ricordi
Foto di fiumecheva

Ci frequentavamo da appena un mese e Mario una sera mi disse:"Ti voglio sposare"
Al momento sorrisi e non feci nessuna domanda e passai ad un  altro argomento, ma quindici giorni dopo mi chiese di conoscere i miei genitori e di fidanzarci ufficialmente. Presa dall'onda del momento (le mie amiche si erano tutte fidanzate o sposate) dissi di sì e il sabato successivo Mario era a casa mia a prendere un caffè con mio padre.
Mio padre aspettava che Mario dicesse qualcosa,
in poche parole doveva giustificare la sua presenza li anche se io avevo già annuciato ai miei il perchè voleva conoscerli ed era chiaro il motivo.
Io me ne stavo in disparte, mia madre trafficava in cucina, mio padre stava seduto a capotavola e Mario era seduto sulla punta della sedia alla sua destra, intimidito non aveva avvicinato la sedia al tavolo e mescolava il suo caffè tutto allungato in avanti.
Ad un certo punto mio padre disse in dialetto:" Bene! Visto che qui non parla nessuno parlo io!"
e fece un discorso lungo e tutto intricato come solo lui sa fare che per capirne bene il significato dovevi concentrarti al massimo.
Mia madre venne in nostro soccorso e disse a mio padre che poteva bastare e che avevamo capito e di lasciarci uscire.
Così quella sera usci per la prima volta con un ragazzo col permesso dei miei genitori. Bella forza, ormai eravamo fidanzati!

 
 
 

Post N° 77

Post n°77 pubblicato il 28 Agosto 2005 da fiumecheva
 
Tag: Diario
Foto di fiumecheva

"Ti manco.."
Non vede l'ora di tornare a casa.
La sua casa ormai è dove sono io.
A volte è triste, a volte i suoi messaggi sono appassionati, altre volte sono indagatori:
" Dove sei? Cosa fai? Ma stai bene?"
Ecco!
Quando mi chiede:"Ma stai bene?"
Sento che teme qualcosa...
Lo conosco, lui fa sempre così... 
E come un leone in gabbia va su e giù passando davanti alle sbarre.

 
 
 

Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 28 Agosto 2005 da fiumecheva
 
Foto di fiumecheva

"Mi manchi..."
La vita va avanti come ogni giorno coi suoi ritmi e i suoi riti: la sveglia presto, la colazione il lavoro, i pranzi le cene , le visite a ma' che si lamenta sempre...
Dove sono le mie piccole gioie?
Non mi sento triste, e neppure allegra, vado, osservo, mi riempio l'anima di suoni e immagini, profumi e sensazioni, ma l'immagazzino senza un vero sentimento, sento il silenzio dentro me.
Sono di nuovo una spettatrice che osserva tutto da dietro il vetro di una finestra.
Stanca e stanca mi lascio scivolare le cose addosso...
ora...
Fra qualche minuto invece ...
Alti e bassi nel giro di pochi minuti....
Piove!
Ieri in spiaggia mi sono addormentata, ho comprato un materasso nuovo e ci devo fare l'abitudine, la prima notte non ho dormito molto.
25 anni con lo stesso materasso, era distrutto, il mio amore spesso se n'è lamentato, mi sono decisa e l'ho cambiato...
Non è più il mio letto...
Ma era giusta l'ora di cambiare.
Mi ci riabituerò,
ma come sono diventata sensibile anche a questi piccoli cambiamenti?
Tagli col passato....
E andare avanti...
Devo uscire da questo torpore...
Ma non ora...
Fra un momento...

 
 
 

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