Creato da fiumecheva il 06/05/2005

Fiumecheva

E continuo a camminare

 

Messaggi di Dicembre 2006

Post N° 305

Post n°305 pubblicato il 17 Dicembre 2006 da fiumecheva
 
Tag: Diario

Avevo appena messo giù la cornetta del telefono e finito l'ennesima discussione.
Era certo, ormai era l'ultima.
Ora avrei pianto per un po' e poi mi sarei lavata la faccia e la mia vita avrebbe seguito il suo corso.
Sì, un po' di lacrime e tutto sarebbe finito e invece...
Mi sono buttata sul letto e ripensavo alle tue ultime parole:
"L'importante che tu stia bene!"
No, non stavo affatto bene e ho iniziato a tremare, il freddo non mi dava tregua e poi, si, sono arrivate le lacrime.
Il mio cuore sembrava impazzito, ogni tanto lo fa, il medico le ha chiamate extrasistole, ma ieri sera sembravano non voler smettere.
Ti ho scritto:
"No, non sto bene!"
Tu mi hai risposto
"Se vuoi stasera vengo da te e ne riparliamo."
Ho accetato.
Sono scesa in cucina a preparare la cena ai ragazzi, svuotata e con gli occhi gonfi, il cuore aveva ripreso il suo ritmo.
Finita la cena mi sono stesa sul divano, continuavo a non stare bene e, sentendomela, ho misurato la febbre: 37 e mezzo.....
Quando sei arrivato stavo dormendo e non avevo parole da dirti,
tu hai ribadito le tue cose
e lo so che in parte hai ragione,
ma, come ti avevo detto al telefono poche ore prima, non posso e non voglio dare di più,
perchè farlo vorrebbe dire cancellare me.
E siamo rimasti li, fermi sulle nostre idee, tu non cedi e io nemmeno.
Poi mi abbracci e per me è sempre come tornare a casa
e tu lo senti:
"Sciocca, sciocca bambina.... che ti amo più della mia vita!"

E la lotta continua...

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Post N° 304

Post n°304 pubblicato il 15 Dicembre 2006 da fiumecheva
 
Tag: Diario

"Che dire?
Sono arrabbiata?
No, direi che è peggio, sono delusa.
Essì, amore mio, delusa......
Nel momento in cui avevo tanto bisogno di conforto ti ho chiesto specificatamente di starmi vicino.
Vedi, io posso capire che tu non puoi leggere i miei pensieri, ma queste quattro semplici parole: "HO BISOGNO DI TE" non sono difficili da interpretare se poi le metti in relazione con la mia situazione.
Ho bisogno di te significa semplicemente:stammi vicino, fammi sentire che ci sei ancora per me.
Ma tu come il solito dai una tua versione e te la prendi e pensi che il mondo e, nello specifico, io, stiamo tutti li a  pressarti, tu che hai mille problemi, tu che solo con le tue spalle questo mondo lo reggi.
E allora ti chiedo scusa.
Scusa se mi sono permessa chiederti un po' di conforto morale.
Scusa se pensavo che avere un conpagno significasse poter contare su di lui.
E scusa se non ho spalle abbastanza forti per sgravarti del tutto dal peso di questo mondo infame.
Sono stanca?
Sì.
Non ti amo più?
Non lo so... non lo veramente....
ho investito tanto su noi due e tu non lo vedi nemmeno.

Oggi pomeriggio, dopo tanto tempo,
da settembre credo,
insomma da quando ma' sta male,
mi sono presa ore di libertà per dedicarmi un po' hai miei figli.
Avevo già preso un regalino per te e le mi.. tue bambine, ma ancora non avevo pensato a cosa regalare ai miei figli e al mio nipotino Tremendino. Stamattina mentre lavoravo mi sono venute delle idee e così nel pomeriggio con Topino sono andata al centro commerciale.
Sono felice, ho trovato pensierini carini e utili, proprio quello che avevo in mente dalla mattina. E, visto che la mia ricerca è stata poco affannosa e veloce, a Topino è venuta la bella idea di recarci al cinema.
Sì, è stata una buona idea, abbiamo visto "Boog ed Elliot, a caccia di amici" un cartone animato molto divertente.
Topino ed io siamo usciti dal multisala ridendo e abbiamo pensato di finire la serata andando a mangiare al MacDonald e siccome Rory sarebbe rimasta sola per cena, visto che Il bel Tenebroso mangiava fuori pure lui, l'abbiamo invitata a raggiungerci.
Mi è piaciuto un sacco fare finamente qualcosa diverso, deciso così, all'ultimo minuto.
  E poi prima di lasciare il fast-food mi è accaduta una cosa simpatica.
Dopo aver mangiato la mia insalata, mi era avanzato un pacchettino di grissini ancora sigillato  e ho pensato di regalarlo  a un bambino carinissimo che era seduto  accanto a me (tu sai bene quanto mi piacciono i bimbi piccoli) allora mi sono girata verso di lui e:
"Ciao! Ti piacciono i grissini?"
E glieli ho porti, lui ha guardato il pacchettino e mi ha detto:
"Sì, mi piacciono... mi piaccono quelli corti..."
"Beh!" gli faccio io" questi sono lunghi, ma forse ti piacciono lo stesso. Li apriamo?"
Il piccolo che avrà avuto si e no 4 anni mi ha ridato il pacchetto per farselo aprire e:
"Li vedi? Che dici sono come quelli che piacciono a te?"
Lui si è illuminato ha allungato le manine per prenderli:
"Oh! Si! Questi mi piacciono!"
Mi sentivo molto soddisfatta di come andavano le cose, lui ha completamente scartato i grissini che...
erano solo tre!
"Così pochi?"
La delusione nella sua vocetta mi ha fatto tanto ridere.
"Oh! Scusa, ne volevi di più. Mi dispiace, se lo sapevo gli altri tre che avevo non li mangiavo."
I suoi genitori seguivano la scenetta divertiti e dicevano al bambino di ringraziarmi e lui molto educatamente lo ha fatto.
Poi l'ho salutato:
"Ciao! Ti prometto che la prossima volta che ci vediamo porto più grissini"
Lui ha sorriso:
"Ciao!"

Ecco vedi, amore, se tu fossi venuto stasera, ti avrei raccontato questo, ma tu prima mi hai mandato un messaggio per informarti dov'ero e poi mentre tornavo a casa me ne ha mandato un altro con questo tono:
"Volevo passare da te stasera, ma visto che non ne hai voglia me ne vado a nanna"
Ti ho risposto tranquilla che ero appena tornata che se avevi voglia di passare ti aspettavo, che ero felice del pomeriggio appena passato.
"Sono contento per te. Cmq dormi. Se devo far tutto io."
"Tutto tu? Mi sembri ingiusto :-( Cmq Buonanotte."
"Ingiusto io?! e perché?"
"Perchè non mi sembra che sia come dici tu."
"Tutto io nel senso che ci vediamo o non ci vediamo. Non è così??"
"Ti ho chiesto tante volte di venire e il più delle volte, non potevi o non volevi. E così ora aspetto che sia tu a chiederlo così non rimango delusa e non piango e tu non ti lamenti se lo faccio. Oggi, da quando sta male ma', mi sono concessa un pomeriggio da dedicare hai miei figli e sono felice."
E non ti sei più fatto vivo e io non ti ho cercato.
Di solito sono io che mi do da fare per rimediare le cose, ma ora aspetto te.
Silenzio.
Ecco cosa è il tuo grande amore per me:silenzio.
Niente risposte....."

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Pensare a te in questa notte...

Post n°303 pubblicato il 13 Dicembre 2006 da fiumecheva
 
Tag: sogni

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Pensare a te in questa notte
non significava pensarti col mio solo pensiero,
in solitudine, non significava trovarti dentro me.
Era invece pensarti attraverso me,
estesamente, nel mondo intero.

Il grande sonno della campagna, le stelle,
il mare silenzioso e le erbe invisibili,
solo presenti in profumi asciutti;
in tutto ciò, da Aldebaràn al grillo,
ti stavo pensando.

Con quale leggerezza
si raccoglieva la pace
tra le pietre, le stelle,
l'acqua muta e la tremula boscaglia,
la natura intera,
e la mia anima,
in quella dedica che così ti si offriva!
E tutto si presentava
mansueto alla mia voce, al tuo servizio,
asceso adesso a volontà, a forza di amare.
Le luci e le ombre costruivano
la possibilità di desiderarti; edificavano
il grande silenzio, attraverso la terra, docile,
e voci di nuvole delicate, perse in cielo,
orientavano a te quel canto
che ora si andava componendo.
Ed era una simbiosi di essere e mondo,
di anelito e tempo, tregua inverosimile;
stava entrando in me,
alla maniera della stessa felicità,
che ti raggiunge senza fretta, ad ogni bacio.
Tanto che, quasi,
smisi di amarti
solo per amarti di più,
oltre me, immensamente affidando
quell'impegno di amare
alla notte profonda
viaggiatrice del tempo e già soverchia
di una missione importante,
missionaria
di un amore reso stelle, calma, mondo,
affrancato ormai dalla paura,
dalla salma che permane
ovunque vi sia oblio.

(Pedro Salinas) 


 
 

 
 
 

Post N° 302

Post n°302 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da fiumecheva
 
Tag: Diario

La febbre è passata e mi è rimasto un gran mal di gola.
E' un segno, devo starmene buona e zitta.
Ieri ho telefonato al medico di ma', un po' per me, ma soprattutto per far star
tranquilla lei.
Lui è stato gentilissimo e mi ha detto di non preoccuparmi che sta andando
tutto come previsto.
Anche il mio medico, al quale ho telefonato per dire che l'ultima cura che mi
ha dato ha iniziato a non funzionare, mi ha detto di tranquillizzarmi e mi ha
suggerito un accorgimento da seguire fino alla fine del mese.
Dovesse far fiasco pure questo, tornerò a farmi visitare da lui.

Ieri ero sfinita, mi sono alzata con la febbre, ma sono andata la lavoro
ugualmente e dopo aver sistemato una piccola faccenda in banca, aver fatto
spesa, medicato ma', la sera alle 16,30 ho finalmente seguito il consiglio dei
due medici con cui avevo parlato al telefono e mi sono:

tranquillizzata,

rilassata,

spattasciata e

sparsa a macchia d'olio sul divano.

Bellissimo!

Un piacere immenso!
Ho aperto il mio libro e sono fuggita da questo mondo.
In questo periodo sto seguendo le avventure di Eragon. E quando uscirà la
versione cinematografica, vorrei tanto andarla a vedere, il promo mi ha
affascinato. Tutto ciò che è magico e fantastico mi affascina....
Fuggire un po' dalla vita di tutti giorni, a volte ci vuole...

E sto pensando a quando a volte mi sento triste.... già, quando mi sento triste
o depressa, o mi sento arrabbiata con il mondo intero.
Questo è il bello:"Mi sento" e non "Sono".
Per quanto profondamente possa provare dolore, so per certo che io sono come il
cielo:
sempre azzurro.



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Post N° 301

Post n°301 pubblicato il 09 Dicembre 2006 da fiumecheva
 
Tag: Diario

E mi sento triste.
Veramente tanto triste

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