Finalmente le feste sono finite, tra lasagne, torte pasqualine, minestre maritate, agnello coi piselli, casatielli, pastiere e uova di cioccolata, le mie care culotte de cheval si sono trasformate in due bei prosciuttoni di cochon.
Ad ogni boccone ingerito, ripensavo con lieve rimorso, ai 900 euro che elargirò prossimamente alla mia estetista, per un dimagrimento garantito per iscritto di 11 e dico 11 cm. per coscia.
Come ogni anno, in vista della bella stagione, ipotizzo di rivoluzionare il mio look, arrivando a convicermi che basterebbero un paio di ritocchini ad hoc per regalarmi quell'avvenenza che non ho mai avuto.
E' da tempo che mi cullo nel pensiero di un aiuto chirurgico, un bel lifting da diva. Ogni primavera mi metto tutta nuda davanti allo specchio e mi studio minuziosamente, analizzo uno ad uno i miei difetti, senza alcuna concessione all'indulgenza.
So che mi ci vorrebbe una stiratina alle zampe di gallina, un pò di botulino per le rughe della fronte, un pò di restylane per gonfiare le labbra, un bel pò di silicone per rimodellare completamente il seno, una bella risucchiata generale alla pancia, alle braccia, alle gambe e ai fianchi per perdere questa sagoma da quadrato molle che mi ritrovo.
Questo mio aspetto che fece esclamare, il giorno in cui mi conobbe realmente, ad uno dei miei corteggiatori da chat " Nancy, non vestirti mai di bianco, chè potrebbero scambiarti per la vasca da bagno".
Ma poi, un pò per la paura di finire sotto i ferri senza essere ammalata, ed un pò per la consapevolezza che per migliorarmi sarebbe più facile rifarmi tutta daccapo, ci rinuncio e mi affido ai palliativi, dalla aerobica alla cyclette, dalla dieta da ergastolana alla crema scioglipancia di Wanna Marchi.
Per fortuna sono soppravissuta anche a questa Pasqua mangereccia, anche alla Pasquetta con annesso pic-nic fuori porta, anche al mio onomastico di venerdi scorso e alla girandola di auguri veri e falsi, sentiti e di circostanza, commuoventi e scanzonati, circolari e personali.
Tra gli altri ho ricevuto l'sms da uno dei miei ex amori " Nancy, da quanto tempo non assaggio la tua bocca carnosa", questo messaggio mi ha fatto battere il cuore e non nego che mi ha fatto piacere essere ricordata in questo modo.
L'autore è un ispettore di polizia della provincia di Napoli, poco più che quarantenne, ancora piacente nonostante quache capello in meno e qualche chilo in più, sarà stato un impenitente dongiovanni in gioventù, ne conserva ancora tutte le caratteristiche.
La nostra è stata una relazione piacevole, uno dei rari incontri fatti che non ha deluso in alcun modo le mie aspettative.
Ma quando la nostra conoscenza da epistolare divenne telefonica, successe un episodio che vale la pena raccontare.
Era un sabato sera, siccome ero indisposta ero in casa piuttosto che al circolo a ballare il liscio come ogni sabato.
Inaspettatamente, mi chiama quest'ispettore "Nancy, tesoro sei sola?", io ero con Pippo Baudo che dalla televisione mi faceva compagnia.
" Dove sei ora Nancy?" ero in cucina a spignattare che il giorno dopo avevo ospiti a pranzo, e da buona napoletana stavo preparando il ragù, ma non mi sembrava fine dirgli la verità, così con voce soave rivelai che ero languidamente adagiata sul sofà.
" Come sei vestita Nancy, sopra e sotto il vestito?"ho la tuta di ciniglia blu, il grembiule con le mucche sporco di ragù, i calzettoni fatti ai ferri e le pantofole rosa, e sotto ho la pancera color nudo e non ho il reggiseno.Ma non era chic nemmeno dirgli questo, così mi inventai che avevo un abito nero, con filo di perle, guepiere nera con reggicalze e calze di seta.
" Ti sto immaginando Nancy ed il tuo pensiero mi eccita" e lo so, ci mancherebbe altro, conciata così sono la quintessenza della femminilità.
" L'hai mai fatto Nancy"-il ragù, tutte le settimane caro ispettore-
"Parlo del sesso virtuale"ma, credo proprio di si, ogni sera, da quarant'anni a questa parte, mi siedo sul bidet e con il getto dell'acqua faccio sesso virtuale, anzi le dirò ispettore che a volte lo faccio così spesso che ho la pussy tutta smerigliata.
" Hai un oggetto con te?" ho il cucchiaio di legno con cui giro il ragù, ma non credo proprio che sia adatto allo scopo.
" Che stai facendo Nancy?" sto girando il ragù, che se non sono attenta si attacca tutto sul fondo della pentola.
E mi parlava con voce profonda, accompagnando le parole a sussuri e sospiri " Levati le mutande Nancy, lo faresti per me?"
Ebbene, l'ho fatto, mi sono veramente adagiata sul sofà, ho sfilato la pancera ed ho seguito i suoi ordini su come, dove e quando muovere le dita, i suoi sussuri sono diventati i miei sussuri, i suoi sospiri i miei sospiri, ad un certo punto ho urlato di piacere come mai avevo fatto in vita mia, e se normalmente sul bidet mordo l'asciugamano per non farmi sentire, quel giorno mi ha sentito tutto il condominio, perfino Pippo Baudo in televisione.
E la domenica a pranzo...penne al burro per tutti.