IL DUBBIO

La vita non è fatta solo di terra da arare o produttiva, ma anche di montagne di sogni e di sotterranei di dolore ¨ Abraham Heschel

 

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LA POESIA

"Quando il potere spinge l'uomo all'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe il campo dei suoi interessi, la poesia gli ricorda la ricchezza e diversità della sua esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia purifica"

John Fitzgerald Kennedy - pochi mesi prima di essere assassinato ...

 

DEDICATO ALLA CLASSE POLITICA ITALIANA

"Bisogna sempre tener presente questi due principi: primo, agire unicamente secondo ciò che ti suggerisce il bene dell'umanità; secondo, cambiar parere se trovi qualcuno capace di correggerti, rimuovendoti da una certa opinione. Questo nuovo parere, comunque, deve sempre avere una ragione, come la giustizia o l'interesse comune, ed esclusivamente tali devono essere i motivi che determinano la tua scelta, non il fatto che ti sia parsa più piacevole o tale da procurarti maggior gloria."
Tratto dai "Ricordi dell'imperatore Marco Aurelio (121-180 D.C.)

 

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LA FABBRICA DEGLI IGNORANTI ...

Post n°146 pubblicato il 16 Settembre 2008 da svitol5
 

Ogni inizio dell’anno scolastico in Italia, se in concomitanza con un nuovo governo, ha sempre vissuto momenti di contestazione, travaglio, polemiche, manifestazioni.

Quest’anno in particolar modo con la riforma voluta dalla ministra Gelmini la quale, nella sua parte più significativa, reintroduce dopo decenni il maestro unico alle elementari.

Le argomentazioni addotte dalla ministra sono molte e, da un’analisi superficiale, tutte molto convincenti.

La più importante è quella che il bambino ha bisogno di un punto di riferimento che ora, con l’attuale organizzazione di modulo scolastico, non avrebbe, favorendo in tal modo una sorta di dispersione e confusione nell’insegnamento.

Tutti noi abbiamo avuto da bambini la classica maestra unica che sapeva tutto, figura emblematica di quella società arcaica del piccolo paese di provincia la quale, insieme al medico, al farmacista, al maresciallo ed al prete, rappresentava una sorta di pilastro fondamentale per tutto il territorio.

Leggere, scrivere e far di conto … Non sono cose da poco, ma solo quelle ci poteva insegnare la nostra maestra, anche perché i nostri interessi e la nostra voglia di sapere non erano poi così elevati.

Ricordo benissimo quando ci fu la riforma scolastica con l’introduzione del modulo e, conseguentemente, della triplicazione degli insegnanti. Si doveva passare da una cultura prevalentemente rivolta alle materie letterarie ad un insegnamento più approfondito delle materie scientifiche (matematica in primis) con i primi rudimenti della lingua straniera.

Quella fu una vera Riforma con la R maiuscola: ci si era accorti che i tempi erano profondamente cambiati così come erano cambiati i bambini. Quindi la riforma scolastica che ne seguì  prendeva atto di tutto questo e ne prese le dirette conseguenze.

Per questo quella che la ministra Gelmini ha introdotto non può essere considerata una riforma. Trattasi piuttosto di RESTAURAZIONE. Reintrodurre il maestro unico in un mondo complesso e variegato come quello odierno è solo tornare indietro.

Accanto alla didattica classica sono necessari gli insegnamenti dell’inglese e dell’informatica ad un buon livello. E’ MOLTO difficile trovare in un unico docente tutte le conoscenze necessarie agli scopi preposti.

Oltretutto lo studio che ha fatto l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sulla scuola ha stabilito che le nostre elementari sono tra le migliori, mentre difettiamo molto nelle medie inferiori e moltissimo nelle medie superiori, vere e proprie fabbriche di ignoranti. Non avrebbe senso quindi modificare un qualcosa che funziona e che dà buoni risultati. O meglio, avrebbe un senso se si ammettesse che in questo modo si avrebbe un risparmio economico notevolissimo che potrebbe essere dirottato sulle scuole carenti.

Ma perché in Italia non possiamo avere un livello di eccellenza? Dobbiamo per forza essere sempre gli ultimi? I risparmi operati sull’istruzione non sono sicuramente un investimento per il futuro dei nostri ragazzi. Non possiamo essere sempre una “fabbrica di ignoranti”!

A tal proposito riporto le prime parti del libro del famoso conduttore di Ballarò, Giovanni Floris, intitolato proprio “La fabbrica degli ignoranti”:

<

La fabbrica degli ignoranti, però, è la scuola italiano. Non è la scuola che ognuno di noi ricorda di aver frequentato, quella in cui abbiamo studiato, quella grazie alla quale abbiamo conosciuto il mondo e noi stessi. La fabbrica degli ignoranti è la scuola italiana presa nel suo complesso, valutata per quello che costa e per quello che produce, analizzata per il modo in cui gestisce le risorse umane che da essa dipendono e che in essa di formano ….  La definizione di “ignorante” che vi propongo è questa: è ignorante chi non sa farsi capire dagli altri e non riesce a comprenderli. Prima di approvarla pensateci bene, perché non si attaglia solo a chi non studia, ma anche a molti che hanno studiato tanto. Persino a chi ha studiato tantissimo, o troppo. Una persona intelligente resterà quindi sempre e comunque intelligente, anche se non andrà oltre la quinta elementare, e un ignorante resterà tale anche se si laurea.

Il punto è: a che livello vogliamo che la persona intelligente esprima le sue potenzialità?>>

Un saluto a tutti.

Vito

PS: non è in tema con il post, ma visto che ieri è morto il grandissimo Richard Wright, tastierista storico ed uno dei fondatori del gruppo dei Pink Floyd, volevo fargli un piccolo ricordo.

Nella splendida cornice di “The Great Gig in the Sky” si parla proprio di morte e della sua ineluttabilità.
http://video.google.it/videoplay?docid=5068046123413527826&ei=ybXPSKW8G4_
EiAKnxKDBAg&q=richard+wright&vt=lf&hl=it

La loro musica comunque rimane e rimarrà per sempre IMMORTALE

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/09/08 alle 16:52 via WEB
Anch'io l'ho ricordato nel blog di un amico di cui allego il link. Senza la sua tastiera non ci potranno essere più i Pink Floyd. Ciao Rich. Gio.
 
bil37
bil37 il 16/09/08 alle 21:37 via WEB
Ciao Vito, anch'io, come sai, ho ricordato i grandi Pink Floyd con questa song veramente straordinaria :) Per quel che concerne la tua analisi sullo stato di salute della scuola italiana, mi sembra ineccepibile l'impostazione del tuo discorso. Come scrivi tu, " le nostre elementari sono tra le migliori, mentre difettiamo molto nelle medie inferiori e moltissimo nelle medie superiori, vere e proprie fabbriche di ignoranti". Ed è su quel versante che bisognerà agire, per colmare un deficit rispetto agli altri paesi europei ed internazionali. Ricordandoci sempre che i nostri licei sono stati per moltissimi anni il "fiore all'occhiello" dell'Italia nel resto del mondo e che noi siamo il Paese dell'arte, delle tradizioni millenarie, della civiltà e della cultura. Non capire questo, nel goffo tentativo di imitare l'America o altre culture diverse dalle nostre, sarebbe un grossolano errore di prospettiva. Buona serata, Paolo
 
upmarine
upmarine il 17/09/08 alle 02:14 via WEB
Caro Vito, ho l'impressione di non capire e di non farmi capire. Sarò ignorante?
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 17/09/08 alle 13:20 via WEB
secondo me prima di tutto dovrebbe tornare ad essere Insegnanti veri, come i vecchi maestri di una volta.. Sono rari, ma per fortuna ancora ci sono, però sempre più rari! ciao buona giornata
 
amicagio.ad
amicagio.ad il 17/09/08 alle 14:54 via WEB
Il tornare sui propri passi,se da una parte può essere normale riconoscimento di cose che andavano meglio prima, dall'altra mi mette un po' di tristezza perchè mi rendo conto di quanta gente incompetente ci sia ad organizzare la nostra società. Un felice pomeriggio caro Vito e un sorriso Ambra
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 17/09/08 alle 15:25 via WEB
Bel post! Mi fà riflettere che forse quello che la scuola italiana ha perso in questi decenni non è tanto la capacità di trasmettere nozioni, ma di "educare" nel senso più completo del termine i ragazzi, di trasmettere valori, spunti di riflessione sulla vita che magari saranno capiti più tardi....
E non mi si venga a dire che il corpo insegnate non è "preposto" a questo come da qualche insegnante ho sentito affermare con supponenza...
 
gioe.rita
gioe.rita il 17/09/08 alle 18:27 via WEB
ciao..ti auuro un sereno pomeriggio un bacio RITA
 
brividosognante
brividosognante il 18/09/08 alle 22:05 via WEB
da insegnante precaria mi astengo dal commentare: potrei usare espressioni turpi. Ma grazie di aver sollevato la questione... come sempre sei grande.
 
ventididestra
ventididestra il 20/09/08 alle 23:56 via WEB
Non si può accollare tutte le responsabilità alla scuola. Tra le cause del degrado scolastico credo che ci sia la mancanza di autorità (postumi del '68), l'eccesso di televisione, i falsi miti, la mancanza di ideali comuni, l'indebolimento del concetto di famiglia, l'eccesso di denaro a disposizione dei giovanissimi, ecc, solo per citarne alcuni. Ciao!
 
elena.c.q.d
elena.c.q.d il 12/10/08 alle 14:59 via WEB
grazie a te.....incrociamo le dita....una riforma ci vuole si ....ma pensata e non buttata lì. buona domenica
 
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INFO


Un blog di: svitol5
Data di creazione: 18/05/2007
 

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"Il Signore ci conceda di navigare con vento favorevole su una nave veloce, di sostare in porti sicuri, di non conoscere prove più gravi di quanto possiamo sostenere, di non incorrere nei naufragi della fede, di possedere una calma profonda e, nel caso che qualche evento sommuova contro di noi i flutti di questo mondo, di avere vigilante al timone il Signore Gesù il quale plachi la tempesta e stenda sul mare la bonaccia"

Sant'Ambrogio - padre della Chiesa (339 - 397 d.C.)

 

LA GOCCIA E LA PERLA

"Partì la goccia dalla sua patria, trovò una conchiglia, vi entrò e divenne perla. O uomo, viaggia da te stesso in te stesso, perché da un simile viaggio la terra diventi oro purissimo"

Gialal Al-Din Rumi - poeta (1207 - 1273)

 

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"Spero che non sia lontano il giorno in cui l'economia occuperà quel posto di ultima fila che le spetta, mentre nell'arena dei sentimenti e delle idee saranno protagonisti i nostri problemi reali: i problemi della vita, dei rapporti umani, del comportamento, della religione"


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"Se nel secolo scorso si diceva che la maggioranza dell'umanità non aveva niente da perdere, tranne le sue catene, oggi bisogna dire che la maggioranza crede di possedere tutto grazie alle sue catene di cui non s'accorge"

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