Ilmondodellefate

La Folletta Berilla e la Fata Kalima

La Folletta Berilla e la Fata Kalima

Ancora tutte le Fate del Mondo eran piccine piccine, e dovevano ancora crescere, crescere: nessuna Fata ancora era grande….

Ma già viveva, nella terra in cui le fate abitavano, una piccola Folletta: era una Folletta piccina, assai giovane, ed aveva il nome, quasi prezioso, di Berilla….

La famiglia della follettina Berilla era composta da tanti folletti,  tutti un bel po’ dispettosi: spesso, essi andavano, in gruppo, a caccia di esserini piccoli come loro per divertirsi alle spalle…..Così, i Folletti della famigliola di Berilla si divertivano a disturbare soprattutto le Fate: frullavano quelle che ancora non avevano imparato a volare, e legavan persino le ali a quelle che già potevano farlo….

Ma, una luminosa mattina, Berilla volava verso la regione dove vivevano le Fate, e lì si imbatté in una piccola Fata, la Fata Kalima: Kalima era una Fata, ancor del tutto inesperta del volo, e ancora tutta da formare…. Subito, le due piccine fraternizzarono, e Berilla era felice di avere finalmente un’amica…Berilla non aveva mai visto una Fata, in vita sua, e fece a Kalima tantissime domande: voleva saper tutto di lei e delle Fate… passò l’intera giornata, e le due piccine si salutarono, promettendosi di rivedersi il giorno dopo.

Passaron giorni, e giorni, e Berilla apprese tutto sulle Fate, ma fu poi lei poi tanto diverse da quelle Fate….Kalima era felice e guardava la sua amica con la fiducia che si ripone più care….Ogni cosa che i due esseri del Piccolo Popolo, la facevano oramai sempre insieme, perché erano felici di stare assieme, di confidarsi, di crescere insieme….

Una mattina, le nuvole eran più cupe dei bei giorni che si erano avuti ultimamente, ma la Folletta Berilla volò come sempre per raggiungere la sua così cara amica Kalima, la Fata:….i cugini Folletti di Berilla, dispettosi più che in altri giorni, erano arrivati prima alla casa della Fatina, e le avevano ridotto le piccole alucce in brandelli… Piangeva  fitto, la piccola  Fatina, terrorizzata… Berilla la trovò così: dolorante, e mortificata: come la vide sentì una stretta al cuore, la piccola Folletta… Guardava la Fata Kalima, e lacrime salate sgorgavano dalle ciglia: volle che la Fata le raccontasse cosa aveva fatto i perfidi suoi cugini, ed era disperata per la mutilazione che avevano inferto alla sua amica più cara….. Poi, Berilla alzò gli occhi luminosi verso il cielo, come a pregar la Dea dei folletti… C’erano in lei una convinzione solita ed una devozione fortissima: pregando, abbracciò forte la sua amica Fata e non si staccò più da lei, ricoprendone il viso con le sue Follettose lacrime….Ebbene….In quella nuvolosa mattinata di colpo il cielo si liberò d’ogni schermo e divenne blu, il blu più bello che mai si fosse visto quelle terre ed il primo sereno che poteva vedersi dopo un inverno freddo e carico di piogge…… E appena il cielo fu tutto Blu, la Fata Kalima si levò di nuovo in volo: in un volo sicuro, veleggiante sulle sue ali viola venate di rosa e d’argento: Berilla non era più lì per gioirne, perché era del tutto scomparsa; la dolcissima Follettina aveva chiesto alla Dea dei Folletti di poter donare le sue ali alla sua amica Fata. Ma la Dea dei Folletti, che poi era la stessa Dea delle Fate, aveva fatto molto di più: aveva deciso di unire per sempre le due inseparabili amiche….. Ed ora le ali di Berilla sostenevano la sua amatissima amica, e lei stessa era nella sua stessa amica, unite per sempre, fuse nell’abbraccio di quel Bene che sempre si eran volute per sempre si erano augurate tra loro!

Da quel lontano giorno, i Folletti impararono che mai si deve turbare l’ordine della Natura, e mai fecero dispetti o recarono alcun male agli altri esseri del Piccolo Popolo…..

 Tratto dal Sito: Extremelon.leonardo.it

(dal Web)