trampolinotonante
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Non è il mondan romore altro ch'un fiato
di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi,
e muta nome perché muta lato.
****** ( Purg. XI)
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Post n°302 pubblicato il 12 Gennaio 2013 da trampolinotonante
************************ *************** la Sonata n.31, Op.110 di Ludwig van Beethoven
Il Finale della Sonata n.31 interpretato da Glenn Gould * dopo tanto frastuono e dopo tanto can can, le orecchie e il cervello sono andati in frantumi. Ma ho sentito e ho fatto anch'io tanto di quel baccano, che proprio ne son piene le otri!! Allora è bene tornare alle cose serie e fra queste alla calma della bella e sublime musica. A sto punto un lettore su tre già se n'è andato. Ho scelto la Sonata n.31( Opera 110) per pianoforte di Ludwig van Beethoven Ora se n'è andato anche il secondo lettore! E va bè! Sta Sonata è stata composta nel 1821 , l'anno della scomparsa di Napoleone, e terminata proprio il giorno di Natale dello stesso anno. il 1821: un anno terribile nella vita di Beethoven: condizioni drammatiche dell'udito ( praticamente era quasi sordo. Ma si può?); problemi familiari relativi al nipote Carl; difficoltà economiche ( ora sarebbe miliardario!). Prticolare interessante: sta Sonata è una delle poche opere senza dedica. E allora la "dedico" io alla gentile mpt, che mi aveva chiesto qualche delucidazione a riguardo. E' la penultima delle ultime grandissime cinque Sonate per pianoforte: Op.101 - Op.106 - Op. 109 - Op.110 - op.111 La 110 è la Sonata che più delle altre appare pervasa "dai moti dell'anima, laddove sono i sentimenti a condizionarne la struttura formale! ". E' suddivisa in tre movimenti: Moderato - Allegro - Finale. Il Finale è il movimento più espressivo. Comprende un Adagio e un Allegro ma non troppo con Fuga( punto 4.40). Figura nel video di sopra. L'Adagio si apre con uno dei momenti più sconvolgenti della storia della musica e definito come " la più straziante espressione di dolore , apparsa in Beethoven". Bellissime le iannotazioni dell'agogica nelle ultime battute: " perdendo le forze" - "; dolente" - "poco a poco di nuovo vivente". la musica finale sembra invocare la salute dello spirito e della ragione, come per chiedere di trionfare sulle miserie del mondo. Potrei dire ancora tantissimo su questa Sonata ma perchè rovinare l'ascolto all'unico lettore rimasto? :) Chi vuole ascoltare , ascolti. La durata è breve : 10 minuti circa. Avevo bisogno di un pò di calma e di bellezza. *
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E' proprio vero che per tutto c'è una prima volta, come ora mi sta succedendo di far colazione sulle note di questo, a me, sconosciuto finale, scrutando Glenn Gould, il tocco delle sue mani, le sue espressioni che ben rimarcano "i moti della sua anima", speciale quanto questa musica sublime. E il mio occhio si sposta di tanto in tanto sulla sedia in legno massiccio, costruita da suo padre, dalla quale egli non si separava mai e che credo si trovi conservata in qualche museo, non so quale.
E come ringrazio chi mi ha portato, in passato, a sapere almeno della sua particolare esistenza, così ringrazio te per avermi dato l'opportunità di sentirmi coinvolta nel sentimento che si sprigiona come una luce nella sinistra oscurità del bosco, a contrasto di lupi in agguato. Ecco, questo ti volevo dire, grazie Tramp!
ogni tuo commento è una poesia!! Hai na capacità piacevolissima nel descrivere bene le tue sensazioni ed esporre le tue riflessioni. Anzitutto son felice che tu abbia potuto conoscere sto brano di musica assoluta di Beethonen, perchè+ di musica assoluta si tratta laddove la costruzione contrapputtistica è svincolata già di per sè da descrivere situazioni, fatti, ambienti naturali, e quant'altro. Anceh se i moti dell'animo che sono alla base potrebbero per loro natura far parlare di musica a programma. Ma non è l'autore a dir questo, siamo moi che abbiamo individuato nel brano tanti moti dell'anima beethoveniana. La Fuga, con il suo perfetto e rivoluzionario impianto contrappustistico, non è altro che una cattedrale di elevatissime sensazini spirituali. Vi possiamo scorgere veramente la lotta contro il dominio passione e dell'istinto, e la vittoria finale!! Grazie! sta Sonata, assieme alle altre quattro di cui ho parlato nel post, mi perseguita fin dalla prima giovinezza!! Esse sono state le prime cose serie comtro cui ho incocciato!!! e io percorso è stato d'una gioia infinita, che non si spegne anzi si ribnnova ogni volta, specie con la l'Op.111 , della quale ho già parlato! Grazie del tuo passaggio! Bè, siete in due ed è già tanto, ma a dire il vero, vi aspettavo! Siete persone particolari! tt
mi rincresce dirlo, mi da fastidio, ma lo devo dire: questo è un post serio, nel senso che è impostato su sentimenti che sono profondi e su sensazioni che giungono da molto lontano e che fan parte del nostro spirito. In parte c'è l'inconscio che permea tutto in parte c'è la realtà che si affaccia e si impone nella mente e nel cuore!! Come una premonizione dell'accadere, appunto, come qualcosa di sospeso che si agita sopra le nostre teste e ci coinvolge tutti! Sono sensazioni , sensazioni, plasmate dalla bellezza de sta musica! Grazie! tt
sapessi che piacere m'ha fatto la tua visita e anche sta domanda dei lupi!!!
Non saprei come definire sto stato d'anima chenerato da questa sublime musica alla quale dopo infinite ricerche ho abbinato un immagine casualmente per fortuna reperitain giro. Sembrano due cose nate insieme , l'una sottintende l'altra!! Non c'è serenità in questo post, ma uno stato d'animo strano,una necessità di chiarezza, un torpore quasi dell'agire, un coinvolgimento emitivo che è fermo come un cielo grigio che non si muove, rimane lì fisso. Chi si muove sono i lupi, è la bellezza che si svela all'uomo conme crudeltà, sti lupi si agitano nel buio, camminano nascosti nell'ombra, non appaiono ma ci sono, scavano nell'anima, sono come un rumore di fondo, un latrato nella notte nera, Una notte che vorrebbe essere tranquillità e torpore ma nel suo dipanarsi temnporale si porta dietro sto rantolo dei lupi, ... non so come dire ancora! Sono sensazioni che ho voluto mettere in evidenza, sensazioni particolari generate dalla musica!! da questa musica in particolare, nata da un dolore di fondo dell'autore, dolori che come lupi nel buio della foresta sono lì, si fanno sentrire e che non danno scampo. E' il dolore della sordità ormai totale nel compositore, il dolore per il nipote Carl, il dolore per nion godere di un amore serio, che fosse anche continuo, e tante altre cose. Ma più che altro il dolore per la sollecitudine dei fatti socialim della giustizia, dei mali che lui vede nella società, del bisogno di elevarsi sopra la miseria!! Trovare qiuellìimmagine è stata una fortuna!! Grazie infinite del passaggio! tt
non ho voluto parlare di me, ma dello stato d'animo che in Beethoven ha generato questa musica. Uno stao d'animo comune a tanti di noi, in momenti particolari della vita, allorquando si è innamorati della bellezza e si avverte l'inevitabilità della perdita!!! Ecco, questo è il vero senso del post!! Grazie! tt
ma intendevo dire nel senso che ho bisogno di cose serie, di riflessioni attente, e non di can can e di rumori. A sto punto le cose serie possono essere anche le tragedie di Sofocle. Ecco quello che volevo dire! e mea culpa, non sono stato chiaro!! Tu sei stata gentilissima a commentare e spero diuvederti ancora! I tuoi interventi sono sempre mirati.Grazie e un inchino!! tt
è una vita che me la trascino diettro questa sonata!!! conosco ogni singola mnota e l'Adagio lo so suonare pure al pianoforte, non la fuga però, purtroppo!! Ahimè!! è difficilissima! tt
la musica vera, come quella che ho postato, può dare tantissimo, e solo di gioia e serenità!!! grazie! tt
grazie per la dedica, non pensavo di meritarmi tanto per quelle quattro cose che ti ho chiesto:) buona fine serata spero per te in buona compagnia.ciao! mp
ma la tua riflessione è complessa e bellissima e mi obbliga a riflettere. Tu hai spostato il discors sull'ineluttabilità deòlòa perdita, alla quale io avevo pur fatto caso e tu a quella ti sei aggrappata!!! Difatti l'atmosfera richiamata dalla musica e dall'immagine è proprio quella: sembra che nell'aria viaggi un grumo densissimo di pasione, di palpito ( mi sembra il termine giusto) greve, che non dà tregua e che opprime più di quel che dovrebbe. E' uno dei pezzi più " terribili" ( concedimelo!) che possano esistere in musica, per l'intensità espressiva e coloritura timbrica e ritmica!!! Non dà tregua, e non per niente esso è quasi l'icona del movimento romantico, quello del cuore di Wertwr o di Ortis, ma forse è diverso. Qui si sente il cuore che è gonfio e che alla ricerca disperata di uno sbocco, di una via d'uscita, di un qualcosa su cui riversare tanta pena!! ma proprio tanta pena!! Ma pensa te, che dopo sembra averl0o trovato nelle maglie della rete contrappuntistica, ecco ritornare il dolente recitativo ( 7.00 circa a sommergerci di angoscia. ma poi con uno sforzo supremo di volontà Beethoven si lancia a raggiungere la ragione, per ottenere la pace e languidamente spegnersi per riaccendersi in un fulminante guizzo!! I lupi nella foresta hanno una parte determinante in questo discorso, come un agirtarsi, un sottofondo incessante di dolore e di angoscia, che agita il tutto, mare , cielo e terra! Grazie! tt
che tu sia rimasta è sommamente gratificante. non succede spesso, anzi, come vedi , molto raramente!! Però il premio finale c'è: c'è la voglia di essere al fianco de sto mostro di musicista, che soffrendo per sè, soffre per tutti! E' la magia dei grandissimi, quelli che ragionando su di sè, parlano al mondo intero!! grazie! tt
splendida!! mi sento tanto Rosendo Jarez!!! sei fantastica!! grazie! tt
e poi Borges non si abbandona, è peccato mortale!!! tt
tu mi fai morire!!!! è bellissima!!! degna del grande Bardo o di Moliere o di Benigni!!!!! grazie! tt
bontà dei miei lettori, sicuramente! ho avuto poca fiducia al principio, è vero, ma penso che abbia preso piede o affascinato l'idea dell'accoppiata Musica-Immagine, laddove ai toni profondi , solenni ma soprattutto misteriosi della Sonata si accompagnava la visione dei lupi che si aggirano misteriosi nella foresta, come sconvolgimenti e costatante rododendro e voce della coscienza. Hai detto bene: " risvegli e s'invigorisca"!! ci hai preso in pieno. Difatti come è stato anche scritto" in questa Sonata Beethoiven volle trascrivere in musica il dramma spirituale che lo tormentava e proprio questa Sonata è un aspro e terribile combattimento contro il princiupio di distruzione e poi il ritorno alla vita celebra un inno di gioia trionfale!". Lo stesso Glenn Gold diceva che questa Sonata è uno scalo breve ma idilliaco sulla rotta di un intrepido navigatore!grazie della tua sana riflessione. tt
parlammo pure della 106, dell'Hammerclavier, laddove il brande di Bonnsi sforzava di neutralizzare la voce del suo io nella grande razionalità della musica assoluta. Qui è diverso, qui son le ragioni del cuore a prevalere, il sentimento, il patetico, e così vengono a condizionare tutta la struttura. Questo mesto canto dell'Adagio ma non troppo ne è la prova più significativa, fa di questa Sonata il trionfo dello Spirito , come dice Demus!! Ma non avverti nell'Adagio quasi la voce umana?? lo strumento che diventa voce, la voce dell'uomo Beethoven: è un vero recitativo, con la voce umana che , come nel quarto movimento della 9^ Sinfonia, mostra come sia nobile ed elevata la concezione beethoveniana della voce umana!Beethoven sente la necessità di ricorrere alla parola per far lievitare l'eloquenza di un pathos giunto ai limiti dell'immaginabile!! Sin d'accordo con coloro che sostengono che dopo le ultime cique sonate per piano, la Forma Sonata , e la musica stessa , non abbia più fatto dei passi avanti mel raggiungere l'intimo dell'animo e lo sviluppo musicale stesso. Son d'accordissimo!! Ma vai a pensare a un'altra cosa dopo la 110 e la 111??? Impossibile!! siamo ai limiti!!! tt
ti sei ricordata di me!!! penavo che sto post fosse lagnoso alquanto e poi sta musica!!! ma poi mi son detto che è carino vedere che alcune persone, come te, si sentano attratte da sta immensa musica del grande di Bonn!!!!! si addice a questo periodo invernale , contiene in sè tanta di quella bellezza da lasciare shoccati. Son felice che tu l'abbia potuta ascoltare e gustare!! Nel caso ti capitasse, riascoltala fra qualche tempo, per due-tre volte - finchè non la riconosci , finchè quell'Adagio ma non troppo non diventa parte del tuo cuore e sarai sempre in compagnia di una cosa bellissima! Grazie! tt