SUPPOSED TO BE WHITE

CHISSÁCCHESSARÁ

Mandando un po' di curriculum in giro son riuscito ad organizzare un bel tour del triveneto. A dir la verità, avevo mandato mie notizie anche alla Lombardia, alle Marche e all'Emilia Romagna, ma queste regioni hanno deciso di ignorarmi completamente -almeno fino ad adesso-: così non si fa! (... e perchè non in Norvegia?!?... mhm, ci penso solo, per l'intanto... però...)

Comunque, proprio un bel giro di colloqui in varie ditte.

Una delle prime da cui sono andato è una azienda che -giusto per smentirmi subito- è ad un tiro di schioppo da casa, operante già da diversi decenni ma a conduzione familiare. Vengo attirato come un topo col formaggio con la prospettiva di fare il tecnico commerciale, ruolo che mi libererebbe dalle mie dieci ore quotidiane di viso sul monitor (stando sveglio, s'intende...).

Mi accoglie una signorotta bella in carne sui 55-60 anni, che mi pare molto alla buona. Bene, penso io, perchè proprio non mi piace lavorare negli ambienti formali. Bene due volte, dato che -ormai lo sapete- quella è l'età su cui di solito faccio colpo: il colloquio è in discesa...

Subito però lei fatica ad inquadrarmi, spara infatti immediata un: "E allora hai già una laurea in ingegneria meccanica!"
Per completezza devo precisare che pur avendo ormai i miei trent'anni e pur essendo per me l'università un lontano ricordo, a prima vista inganno sempre perchè sembro, che vada proprio bene bene, un venticinquenne.

Però il curriculum ce l'ha sottomano... e allora mi limito a sottolineare come siano già quattro anni che lavoro. La signorotta prosegue imperterrita dicendo che stanno cercando due profili professionali, ma si dimostra ritrosa a specificarmi quali. Io sto per chiedere dei chiarimenti, ma lei decide di portarmi a fare un giro per l'azienda.

E qui mi si spalanca la bocca  -chiudila và che è meglio- l'azienda lavora dei componenti giganti per navi, per centrali atomiche, e -udite udite- (due opere di fronte alle quali il sottoscritto rimane sempre estaticamente in rispettoso silenzio) turbine eoliche e sommergibili.

Li lavora però, non li progetta. Al che la domanda mi sorge spontanea: ma che ci sto a fare io qua?!? O mi mettono a lavorare al tornio (tra l'altro enorme, lungo trenta metri, la signora mi ha detto il più grande d'Europa... mah, quello non so... comunque grande davvero!), o di cosa hanno bisogno visto che in pratica son dei terzisti?

Sollecitata adeguatamente la boss mi mette al corrente che si stanno divertendo con un giocattolino, una specie di tritarifiuti in grado di tritare spazzatura, scarti vari, e anche cose un attimo più grandicelle come profili metallici o frigoriferi, anche quelli doppi. In prospettiva vorrebbero buttarci dentro pure automobili. Ah però, faccio io.

Servirebbe un qualcuno che sviluppasse e industrializzasse la macchina. Però io ero arrivato con la prospettiva di fare ben altro, e quindi rimango un attimo perplesso. Ammicco alla signora facendo leva sul sex appeal Akillyneo , e candidamente glielo faccio notare.

Lei allora mi spara brutale un: "Cercavamo un profilo più maturo per il ruolo tecnico-commerciale" (già io mi vedevo dentro un sommergibile a ispezionare la qualità di prodotti o di fronte ad una turbina eolica a roteare la testa in fase con le pale... whoom whoom whoom... fa bene alle cervicali dicono roteare così la capoccia...) "comunque vedremo, mi faccia pensare, lei mi ha fatto davvero un'ottima impressione."

Mah... son io però che non son molto convinto, e spiego anche il perchè, in comodi punti:

COSE CHE HO IMPARATO DA ALTRE ESPERIENZE:

- quando ti accolgono con un approccio alla buona e non sanno spiegarti bene cosa devi fare e perchè ti vorrebbero assumere, significa che finirai a fare di tutto e di più in una azienda male organizzata, i cui capoccia molto probabilmente saranno affascinati dal solito furbo pronto di lingua (utilizzata non solo per parlare...) di turno che li rigirerà come vuole;

- il furbo linguapronta poi non sarò io di sicuro, il che mi metterà in una posizione di insofferenza verso certi tipi di situazioni;

- quando ti chiamano senza nemmeno aver capito che età hai dal curriculum, significa che se fosse arrivato un imbianchino o un avvocato o chiunque altro avrebbe ricevuto il tuo stesso trattamento e avrebbe sentito gli stessi discorsi che hai sentito tu;

- quando ti mostrano tutta l'azienda fuorchè l'ufficio tecnico e quello di cui forse ti dovresti occupare, significa che lì ci son davvero delle enormi inimmaginabili magagne;

- quando ti dicono che cercano un profilo più maturo ma non sanno specificare bene per che tipo di lavoro significa che sono sommersi di casini logistico-produttivi-organizzativi-commerciali e stanno cercando il tipico mago che con un tocco di bacchetta risolva tutta l'ingarbugliata situazione.

Comunque mi sento un attimo perplesso anche per altri motivi, di carattere ben più generale-esistenziale.

RIFLESSIONI PROFONDE CHE SCATURISCONO DA QUESTA E ALTRE SIMILI ESPERIENZE:

- forse dovrei smetterla di mandare curriculum, dato che gira e rigira quel che mi si propone è sempre di mettermi davanti ad un computer e rimanere svariate ore al giorno lì a disegnare cose che proprio proprio non è che siano il massimo (ma avete neanche un'idea di che razza di mostro sia un trita-automobili?!? e di che vita dovrà fare l'operatore a contatto con questa insana opera della mente umana?!?);

- devo cominciare a considerare il fatto di essere "imprigionato" dalla mia attuale esperienza lavorativa: se ad un qualsiasi colloquio con una agenzia per la selezione del personale accenno che son più che disponibile anche a cambiare totalmente ambito lavorativo, o a rimettermi in gioco in situazioni diverse da quella che è la mia esperienza, vengo guardato come fossi un animale raro e pericoloso, un baco del sistema... e nessuno poi prende in benchè minima considerazione tutto ciò;

- Akilleys, se stai iniziando a perdere il tuo tradizionale e collaudato fascino con le signore col doppio della tua età, significa che è davvero il momento di preoccuparsi...