Esperienzaemozionale

Un viaggio nel tempo e nello spazio, come lo è la vita stessa, dove riscoprire se stessi.

 

 

LA FELICITA 'E LA PACE DEL CUORE NASCONO DALLA COSCIENZA DI FARE CIO CHE RITENIAMO GIUSTO E DOVEROSO NON DAL FARE CIO CHE GLI ALTRI DICONO E FANNO .
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Bendandi

Post n°223 pubblicato il 28 Marzo 2011 da JON.L
 

Raffaele Bendandi... l'uomo che prevedeva i terremoti

Nel 2011 atteso un violento sisma a Roma

Si possono prevedere  i terremoti? Bendandi diceva di essere in grado di prevedere le scosse di terremoto - Raffaele Bendandi, detto anche l'uomo dei terremoti, nacque a Faenza il 17 ottobre 1893.
Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saper predire una scossa di terremoto.

Nacque da un'umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato Filanda Vecchia, che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio); ciononostante all'età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi (in effetti lui era uno scultore di legno per professione). In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti, e riuscì, secondo lui, anche a predirli. Dopo l'esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d'Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell'Emilia. Durante la Grande Guerra servì come meccanico in una squadriglia aerea. Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel 1920 formulò la propria teoria «sismogenica».

La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua naja: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'Appennino tosco-romagnolo.

Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.

Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo Colui che prevede i terremoti; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.

Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.

Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all'Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare "Un principio fondamentale dell’Universo", dove descrive la sua precedente scoperta.

Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.

Solo successivamente, nel 1972 l'astronomo americano Wood e nel 1976 l'astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l'analisi ed i risultati.

Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.

Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 di Faenza.

Commenti al Post:
Io_piccolo_infinito
Io_piccolo_infinito il 29/03/11 alle 08:48 via WEB
speriamo che non si avverino!!! ciao buona giornata ^_^
 
 
JON.L
JON.L il 29/03/11 alle 12:26 via WEB
Non so davvero quanto possana essere realistiche queste previsioni, certo è che i cataclismi naturali e quelli indotti da stili di vita si sono moltiplicati esponenzialmente negli ultimi anni, definendo un enorme aumento dell'instabilità del pianeta. DEL RESTO IL NOSTORO è un pianeta relativamente giovane e vivo e ciò che nelle varie ere antiche è accaduto può riproporsi anche oggi, con la differenza che una parter dell'umanità si trova in condizioni molto più vulnerabili e concentrate di un tempo. Prova ad immaginare se il terremoto del giappone fosse accaduto in europa, con la concentrazione di persone che vive in abitazioni assolutamente non adeguate ad affrontare un sisma ben più mite di quello giapponese. E pensa al numero di centrali nucleari che esistono fra spagna, francia, germania, svizzera ecc. assolutamente inadeguate e fatiscenti con attorno una concentrazione enorme di persone... Sarebbe un disastro assoluto, la distruzione totale per una gran parte della popolazione e la chusura della vita per un numero enorme di anni a venire.
 
swala_simba
swala_simba il 29/03/11 alle 09:46 via WEB
e se le profezie riguardassero invece la decadenza dell'umanità?
Sai, quando esistono amore, solidarietà, pace, condivisione nessun evento, anche se catastrofico, mina il cuore del mondo; ma quando gli uomini perdono la loro pietas anche il sole più splendente non scalda più...
 
 
JON.L
JON.L il 29/03/11 alle 12:19 via WEB
Esiste sempre un limite, oltre il quale prevale l'egoismo alla solidarietà. Ovviamente si tratta di una linea soggettiva e variabile, ma quando questa inizia a toccare sul vivo alcuni privilegi, ogni individuo tende a chiudersi, ad alzare muri e perdere la serenità e predisposizione all'aiuto. Risulta facile per molti ergersi paladini in difesa dei più deboli, fin tanto che chi lo fa si trovi in una condizione di privilegio e benessere. Diviene molto più difficile quando questo inizia a essere carente e l'aiuto di altri significa intaccare quei privilegi fin'ora goduti. Carissima Francesca,da quanti decenni una parte minore del mondo vive una condizione di grande bnessere e spreco, fin tanto che la maggior parte del rimanente mondo si trova in condizioni di povertà, quando non di miseria assoluta? Eppure fino ad oggi oltre a piccoli e isolati interventi marginali, tutto è rimasto tale, nonostante le enormi possibilità che la minoranza del mondo possiede, privilegiando gli armamenti e uno stile di vita a volte fastidioso da quanto esagerato, per alcuni. Il discoro è lungo e complesso, ma il succo, credo risieda nell'equilibrio, il quale per forza di cose protende a ripristinarsi sempre. Non penso sarà l'umanità delle persone ne la "pietas" a ricondurre le cose ad un giusto ed equo mondo, fra l'altro non lo è mai stato, bensì la disperazione dei molti che invaderà il caldo e dorato nido dei pochi. Vedremo mutamenti apocalittici nei prossimi decenni, i quali, necessariamente, indurranno a rivedere lo stile di vita dell'intero pianeta.
 
   
swala_simba
swala_simba il 29/03/11 alle 15:41 via WEB
sono convinta che la vera rivoluzione sia quella dell'Amore che ci porterà davvero, come ben sottolinei tu, a rivedere lo stile di vita dell'intero pianeta.
 
     
JON.L
JON.L il 29/03/11 alle 16:35 via WEB
Lo spero di cuore...
 
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