Esperienzaemozionale

Viaggio del cuore

VIAGGI DEL CUORE (I)

Oggi il sole riscalda un vento freddo che sferza i volti e il cuore. Le emozioni si alternano come il tempo in cielo: un giorno scuro e piovoso, l’altro terso e sereno. L’anima delle persone rispecchia il tempo del cielo, la durata delle stagioni, il susseguirsi dei cicli. Con facilità ritroviamo la stabilità, però nel farlo chiudiamo il cuore.

Decidere di non soffrire, di non provare dolore, di non venire attratti dalla vita, quella in cui si vive tutto all’ennesima potenza, significa chiudere, chiudere per vivere in tono minore, anche la felicità!

Quando permetti al tuo cuore di essere libero di viaggiare, di percepire, di soffrire, di gioire e di seguire la propria strada, tutto è più difficile, perché richiede sofferenza e dolore, richiede scelte che possono ferire e fare molto male. Tuttavia, questo significa vivere, vivere veramente, perché in questo modo tutto prende più forza, più intensità, più verità.

La monotonia viene sostituita da sentimenti contrastanti, come le nubi che viaggiano in direzioni opposte e si scontrano nel cielo, provocando tempeste, fulmini, lampi, grandine, colori forti e sfumati. Decidere di lasciarsi trasportare, di non rinvenire la forza per cambiare, di rassegnarsi alla consuetudine, che dona stabilità, certezze, il ripetersi continuo del giorno dopo giorno, inevitabilmente spegne il cuore, spegne la luce e annebbia i colori. Conseguentemente la gioia e il dolore diminuiscono di intensità e si allineano alla mediocrità, alla linea piatta che conduce alla morte interiore.

Nella tempesta è presente l’energia del mondo, la forza e la vitalità. Il nostro cuore è nato per essere libero, per gioire e soffrire, non certo per rintanarsi in una scatola ovattata, dove lo scorrere del tempo diviene monotonia e nulla, dove il senso di ogni cosa perde forza, valore e motivo.

 Tratto dal libro: " Stati d'animo"

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