Creato da Silentvoid il 23/01/2005
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« Messaggio #58Messaggio #60 »

Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 19 Aprile 2005 da Silentvoid

A GHOST IN THE MACHINE. AND HERE, AND NOW.

Ecco, mi siedo qui, a gambe incrociate…

E ascolto il vento, e ascolto voi.

Lo faccio. Oh, se lo faccio.

E, se non vi annoiano troppo i discorsi sconclusionati di questo vecchietto, mi piacerebbe sorridervi, e raccontarvi qualcosa…

Che magari, non si sa mai, se sono fortunato diviene qualcosa che potete fare vostro, condividere, far fiorire.

Ma sono fortunato comunque, perché mi è deliziosa la vostra compagnia…

Sto guardando proprio te, che mi leggi. Con intensità. Adesso. Non importa se qualcun altro legge. Ora tu leggi, ed i miei occhi sono proprio nei tuoi, credici o no. Sii libera, ora. Sii libero, ora.

Perché qui siamo sulla soglia. A volte la gente preferisce l’infelicità piuttosto che l’ignoto. L’ignoto sembra così pericoloso…

E la libertà è sulla soglia dell’ignoto. Libertà può voler dire muoversi nell’ignoto, senza sapere dove si stia andando e cosa accadrà il momento successivo. E’ una porta. Pochi la scelgono. E noi, si parla senza fretta, sulla soglia…

La parola responsabilità è sempre stata usata nel modo sbagliato. Dà una sensazione di peso, non trovate? E’ una cosa che devi fare, una sorta di dovere; e se non ti comporti con responsabilità, magari ti sentirai in colpa. Ma io vorrei ricordare che la parola responsabilità non ha nessuna di queste connotazioni in sé. Spezzala in due…

“ RESPONS-ABILITA’ ” ..capacità di rispondere…

e otterrai tutt’altra prospettiva, un significato completamente diverso. Respons-abilità non è un peso né un dovere. Non è qualcosa che devi fare contro la tua volontà. Respons-abilità indica semplicemente la risposta spontanea. Qualsiasi situazione si presenti, tu vi rispondi con tutta la tua totalità e intensità. E questa risposta non cambierà solo la situazione, ma anche te stessa, te stesso.

Libertà e responsabilità sembra costituiscano uno di quei problemi eterni dell’uomo. E ancora una volta, è probabile che sia una questione di problema mal formulato.

Quando si è liberi, voglio dire, si è responsabili. Non puoi dare la responsabilità a nessun altro; sei libera/o! E tutto ciò che fai, lo fai tu. Non puoi dire che qualcun altro ti ha obbligato, perché sei libero, sei libera…nessuno ti può costringere. Poiché e dal momento in cui sei libera/o, è una tua scelta fare o non fare qualcosa…curioso, con la libertà arriva anche la piena responsabilità, altro che peso…ma la mente è molto astuta ed interpreta ogni cosa a suo modo. E quanti millenari equivoci esistono nella storia dell’uomo e dell’umano pensiero…

Di solito, nei dizionari, la parola “responsabilità” indica un dovere, il render ragione delle azioni proprie o addirittura altrui…in sostanza, per essere responsabile, devi fare ciò che da te si aspettano i genitori, gli insegnanti, i preti, i politici, il datore di lavoro, e chi più ne ha più ne metta. La tua responsabilità è soddisfare alcune esigenze altrui, fondamentalmente. Se agisci in modo appropriato, sei una persona responsabile; se agisci per conto tuo diventi un individualista, un' egocentrica, un irresponsabile.

E dove sei tu? Dove si è bloccato il tuo essere in questa gabbia?

Mah, dico che la parola “responsabilità” va spezzata in due: significa “capacità di rispondere” “respons-abilità”.

E la risposta è davvero possibile solo se sei spontanea, qui ed ora. Risposta vuol dire che la tua attenzione, la tua consapevolezza e la tua coscienza sono totalmente qui ed ora, nel presente. A quel punto, qualsiasi cosa succeda, la tua risposta è frutto del tuo essere. Il punto non è essere in sintonia con qualcun altro, ma semplicemente con il momento presente. E questa capacità di rispondere, io la chiamo responsabilità.

La vita, l’esistenza porta tutti i giorni nuove situazioni. Ma se aspetti che a guidarti siano le esperienze passate, magari perderai l’opportunità di agire in modo spontaneo e responsabile.

Non puoi fare nulla di più, né l’esistenza può domandarti qualcosa di più. Se sei totalmente, intensamente focalizzata sul presente, cosa potresti fare di più?

Stai impegnando tutta la tua energia e consapevolezza per uscire dal problema, per risolvere la situazione. Più di questo non è possibile. Per cui, qualunque cosa accada, andrà bene. Davvero, lo dico a te con la massima serenità e quiete. Andrà bene. Davvero.

Insomma, “mie” gentili ospiti, “miei” gentili ospiti…così, per parlare, se ancora il sottoscritto idiota non vi ha tediato fino al sonno (che comunque veglierei) …

Voglio dire, tutte queste storie sulla responsabilità e sul farsi guidare dal passato e/o da chi ha tracciato con la SUA esperienza cosiddette regole ed istruzioni varie, sono state raccontate da gente che non vuole che tu sia qui ed ora. Tutti continuano a darti consigli su come comportarti e cosa fare, eppure sanno, tutti lo sappiamo, che l’esistenza non segue le loro né le nostre indicazioni. Ed è probabile che la loro guida ti porterà fuori strada al primo problema autentico.

Non preoccuparti più di troppo del passato. Ne puoi soffrire, magari, se davvero non puoi farne a meno soffrine, (ma solo per un po’) fallo pure....

Ma il passato è lì, passato, e tu sei qui, nel presente.

Non scordarlo, se puoi.

Solo pochissime cose ancora, tanto oramai mi sono esposto…vi dirò una cosa di me, non che io sia così interessante, ma mi va di raccontarvelo.

Qualcuno ti insulta: quella è la sua azione. Tu ti arrabbi, ti irriti…magari quella è la tua reazione. Non agisci spontaneamente, in un certo senso; qualcuno ha schiacciato un interruttore. E ti ha azionato. Non sei tu a decidere veramente l'azione...

Le mie azioni sono mie, non sono reazioni. Difficile forzarmi o influenzarmi a fare qualsiasi cosa. Normalmente agisco, non reagisco.

Così, giusto per dire una cosa futile o due…

Ma vi ho davvero trattenuto oltre i limiti della decenza, spero mi perdonerete…

Sono certo che non sono le parole che ho detto che potranno smuovere qualcosa in voi.

Che se qualcosa si muove, è vostra e vostra solo.

Anche perché, magari non ve ne siete nemmeno accorte, io non sono più lì seduto da un bel po’…

Dunque ogni cosa voi possiate aver sentito, ogni possibile corda fatta vibrare dentro di voi, eravate voi a farla vibrare, non io.

Non mi dovete credere. Credere non serve a nulla.

Vedete, sentite, vivete, esperite. Allora non vi servirà credere, avrete visto, starete vivendo.

La mia voce è quella di un fantasma.

Chissà, il famigerato spirito nella macchina…

Eh già…

 

A chi posso offrire un caffè?

 

 

 

 

 

 
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Commenti al Post:
queenfrancy
queenfrancy il 19/04/05 alle 07:41 via WEB
...intensamente focalizzata nel presente... qui e ora... si... (caffé, si grazie!)
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 18:36 via WEB
Nulla di più bello...ne sono felice come non occorre dire...ah, il tuo caffè...
(Rispondi)
liosase
liosase il 19/04/05 alle 10:25 via WEB
che sia solo per reazione, le tue parole fanno vibrare sempre qualcosa in me...il mio fantasma protettore. un caffè è proprio quello di cui avrei bosogno in questa lunga mattinata. ti bacio
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 18:39 via WEB
Ogni cosa danza e vibra...l'unisono, il sincrono, quell'emozione che gonfia e scalda...quando c'è freddo, e quando le guance sono rigate da troppo...di sicuro ti proteggo. Permettimi di servirti il tuo caffè...
(Rispondi)
nimriel
nimriel il 19/04/05 alle 11:00 via WEB
vada per il caffè ma l'argomento trattato necessita di accurati mumble mumble. Chi sa perchè ma la parola responabilità è qualcosa che ricorre sempre per me. Di fatto da lungo tempo la applico principalmente ma non egoisticamente a me stessa. Non mi piace pensarti come ad un fantasma. E poi i fantasmi non bevono il caffè! o sì?
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 18:42 via WEB
Mumble mumble sia, dunque, se necessita...ma senza che si freddi il caffè...oh sì, ogni fantasma beve un sacco di caffè...;)
(Rispondi)
ParoleMaddalene
ParoleMaddalene il 19/04/05 alle 11:21 via WEB
Nero, lungo e dolcificante. Grazie :)
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 18:43 via WEB
E' un piacere davvero servirti il caffè...dolcificato, mai edulcorato, però..
(Rispondi)
unika99
unika99 il 19/04/05 alle 13:56 via WEB
a me...e allora un giorno forse potremo confrontarci su quel "...solo per un pò"
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 18:44 via WEB
Certamente. Un giorno, io sarò lì. Mi troverai, e ci si potrà confrontare...certamente...ecco il caffè...
(Rispondi)
ladymore
ladymore il 19/04/05 alle 14:48 via WEB
mai un fantasma ricordalo...sempre presente...nel mio cuore e nella mia anima...un abbraccio...fortissimo
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 18:45 via WEB
Lo terrò a mente...tu ricordamelo, ogni tanto...bello abbracciarti...
(Rispondi)
lonewolf67
lonewolf67 il 19/04/05 alle 16:16 via WEB
buongiorno, Silent... un caffé sempre volentieri, e poi una sigaretta, mentre soffro ancora un po' (ma poco poco) per il passato e un po' troppo per il presente... a presto Lone
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 21/04/05 alle 01:37 via WEB
Ecco il tuo caffè, Lone...se ti va, mi fermo a sorseggiarlo con te...piccoli piaceri del presente...non sono cose da poco, ma è una lunga storia...certo che tempo ne abbiamo un sacco...oh sì, tempo ce n'è...a presto, Lone...
(Rispondi)
SHARON_MO75
SHARON_MO75 il 19/04/05 alle 17:37 via WEB
Non mi piace pensare che tu sia un fantasma...Le tue parole sanno far riflettere e mettere le mie problematiche su di una luce o su di un profilo che da sola credo non riuscirei a fare...grazie di esserci..e grazie x i tuoi pensieri...Un caffè??? sarebbe l'ora del thè ma ho una sonno boia...x cui caffè doppio con zucchero di canna ... Grazie!
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 18:48 via WEB
Benissimo, Sharon dai mille pensieri...ecco il caffè doppio e con zucchero di canna...ed ecco che ti ringrazio davvero, ed ecco che nulla davvero io faccio, che la tua analisi, le tue riflessioni sono fatte alla luce della tua luce...io posso esser al massimo specchio, dove ti puoi riflettere...grazie...
(Rispondi)
 
 
SHARON_MO75
SHARON_MO75 il 20/04/05 alle 22:32 via WEB
Ciao volevo ringraziarti x il passaggio nei miei meandri del web...Serata tranquilla tutto sommato serena..senza sorrisi però...dolce notte
(Rispondi)
nef29
nef29 il 19/04/05 alle 19:42 via WEB
"…in sostanza, per essere responsabile, devi fare ciò che da te si aspettano i genitori, gli insegnanti, i preti, i politici, il datore di lavoro, e chi più ne ha più ne metta. La tua responsabilità è soddisfare alcune esigenze altrui, fondamentalmente". Ahimè. Sono un'insegnante e sto dalla parte di chi ha, per definizione, aspettative, pretese su un gruppo, per giunta un gruppo di bambini. Trovo assolutamente terrificante quest'aspetto del mio lavoro. In realtà si gratifica e si premia lo studente che risponde esattamente come ci si aspetta che faccia. Quindi lo studente più prevedibile, e anche quello più facilmente controllabile... inutile fare finta di non saperlo. Sono talmente consapevole di ciò che cerco in tutti i modi di cambiare il sistema, di privilegiare il processo al risultato, di lasciare confini imprecisi lungo i quali i ragazzini possano muoversi... eppure. Eppure. Non è semplice e la RESPONSABILITA', proprio come la intendi tu, è un qualcosa tutto da costruire... parlo di me ehi, non dei miei alunni, sia chiaro. Se non sono io "responsabile", come posso trasmettere questo atteggiamento, questa serenità a qualcun altro? Poi ci sarebbero un milione di altre cose da dire e almeno altrettante da non dire, però resta il fatto che io sto in quel gruppo lì, vicino ai preti e ai capoufficio... mannaggia.(Che sia davvero così?) E lo sai perchè ci sto? Perchè l'ho odiata la mia maestra e per molto tempo ho odiato la scuola, anche se ero molto brava. Avevo tutto per possibilità, ma ho scelto di fare questo. Per provare, penso a me stessa, che poteva essere fatto in un modo diverso. Che non è così che si tratta con le persone, con i bambini... Ma non so se ci riesco... so solo che ci provo, ogni giorno... tu parli bene Silent, dici cose giustissime, e le dici in modo carezzevole (lo so non va bene, ma non trovavo altro aggettivo)... dimmi: senti mai questa difficoltà che sento io? di rendere realtà e pratica quotidiana, questa consapevolezza? Non parlo dei limiti imposti dalla fantomatica "società", dagli altri o dal sistema... parlo proprio dei miei limiti personali, quelli che mi portano a volte verso percorsi più facili e più facilmente condivisi... P.S.: rileggendo vedo che sono andata un po' fuori tema, ma so che qui posso farlo. Bacio
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 19:47 via WEB
Nef...innanzitutto desidero ringraziarti di sincero cuore per la ricchezza del tuo commento. Innazitutto. Tali e tanti sono gli ambiti carezzati o stretti, che davvero diviene difficile cercare di dare risposta attraverso un mezzo come questo. Ma, anche in questo caso, prediligo il processo al risultato. Ambiguo il tuo "sto dalla parte". Come ambiguo è il mio riferirmi con grossolano pressapochismo a generalistiche categorie. Ma, lo sai, io uso le parole in modo che sia il meno possibile per chi mi legge legarsi ad esse. Stai dalla parte, Francesca (posso permettermi di usare il tuo nome?), o SEI dalla parte di queste persone?. La differenza è forse fin troppo sottile ma può esser sostanziale. Che poi, in ciò che scrivevo (e ti ringrazio anche per gli immeritati ma graditissimi apprezzamenti) la "controparte" è la "gente che non vuole che tu sia qui ed ora". Tutte le categorie che ho elencato, seppur in un certo qual modo statisticamente vicine alla tipologia detta, potrebbero essere cambiate, è indifferente. Esistono individui, persone, prima che categorie. E, a dirla tutta, da una parte affermi e riaffermi il tuo "schieramento", eppure ciò che emerge ai miei occhi è che tu non vi appartieni. E magari non vi appartieni proprio. Non che ci sia nulla di male nell'essere alcunchè, intendiamoci. Ma v'è un contrasto così forte, talvolta, nel tuo vivere ciò che senti e ciò che sei e ciò che magari dovresti essere. Ciò che la gente, bambini compresi, si aspetta da te che tu sia. Contrasto, non contraddizione. Che quasi fa male, a volte. Che è mortificante dell'impegno e del cuore riversati in ciò che fai, tal altre volte. Ti dirò qualcosa ancora, se ti va...tu stai davvero, davvero già cambiando le cose. Solo che i processi di cambiamento sono lunghi, e spesso non abbiamo il tempo o la prospettiva per poterli vedere e/o riconoscerli come tali. Non resta per niente il fatto che tu sia in nessun gruppo definito. Se lo vuoi, è un fatto. Sennò, semplicemente sei tu, fai gruppo a parte. Essere gruppo a parte non significa in modo necessario diventare Don Chisciotte contro i mulini a vento. Può significare cambiare le cose. Non occorre che tu dica o faccia alcunchè, e il tuo stesso essere tu, diversa o meno che tu sia, è il tuo modo di essere, la vicinanza a te che cambia le cose. I tuoi alunni non possono non ricevere questo. In maniera inconsapevole, probabilmente, ma il tuo essere emerge al di fouri delle nozioni, ed anche al di fuori della mera didattica. Io, in una delle molte cose che faccio, ho talvolta la responsabilità di centinaia di persone. Pesa, a volte. Ma non più di tanto, sai. Certo che sento la difficoltà che senti tu...anzi, l'hai espressa meglio di quanto io abbia mai perfino con me stesso mai fatto...eppure, (uso Nef o Francesca? dubbio...) io vivo quei momenti in quei momenti. E non credo potrei fare di meglio, comunque vada. Ed ogni momento è davvero unico e diverso ed irripetibile, dunque non accumulo tutto sommato alcuna insicurezza. Intensità. Certo, è difficile essere sempre intensi, sempre al massimo livello di consapevolezza. Ma non ci penso. Se lo facessi, sarebbe come tentare di esprimere l'essenza di un silenzio parlandone. Lo falserebbe. Se stai vicino ad una fiamma, ti scaldi. E' un fatto. Se tu sei una fiamma, i "tuoi" bambini lo sentiranno, in maniera inconsapevole, probabilmente, ma saranno riscaldati. E' un fatto. E anche i tuoi colleghi lo sentiranno. E si scotteranno, magari. Chissà... Solo una cosa ancora, o due...qui puoi fare assolutamente tuuuutto quello che vuoi, sempre...e...sicura che non lo prendi, un caffè con me? Grazie ancora, un bacio...
(Rispondi)
 
 
nef29
nef29 il 20/04/05 alle 20:03 via WEB
Ora devo uscire e non ho tempo per una risposta adeguata, ma il mio "sto dalla parte" era ironico... volevo mettere in luce che non è sempre così come può sembrare... c'è un certo modo diffuso di vedere determinati ruoli... ruoli che, invece, non tutti vivono in modo a-problematico. I contrasti poi ci sono ugualmente in me, in effetti... Caffè macchiato caldo e un bicchiere d'acqua minerale per me, grazie. Posso dirlo? Adoro leggerti. Ah, Francesca va benissimo.
(Rispondi)
Bosiby
Bosiby il 19/04/05 alle 21:23 via WEB
secondo il mio modesto parere...il passato non è dolore...è dolore quando si vive il passato e quello che si è fatto come sbaglio...dal momento che si osservano le esperienza passate semplicemente come passate e in questo nuova eseprienza acquisita e non si vive di "se" e di "ma"..posso dire che ripensare al passato non è esperienza dolorosa...senza il passato non sarei quello che sono ora e non potrei vivere determinate esperienze come le vivo ora...che poi mi manchi ancora molto da imparare..questo assolutamente non lo metto in dubbio...ma ognuno vive come meglio preferisce...e se tu dici che speri che quello che tu dici...smuova qualche interruttore in noi..s.embra che ci esorti a reagire...reagire a cosa???al passato???alle tue parole?mi è sfuggito il collegamento...devo essere sincera...e...niente caffè grazie...generalmente non ne prendo :)
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 20:06 via WEB
Niente caffè per la sempre brillante Bosiby, dunque...berrò io anche il tuo, vorrà dire..il collegamento non ti è sfuggito, o guida nel bosco...semplicemente non vi è alcun collegamento! Io, e mi sembra di dirlo spesso, non esorto nessuno a fare alcunchè. E come potrei farlo? Io solo ni auguro e spero e m adopero per fare alcune cose perchè ognuno stia bene, se possibile, nel tempo... ma non di certo non è merito mio, nè alcunchè esorto a fare che non sia l'ascolto con le proprie orecchie e la propria anima, il vedere con i propri occhi ed il proprio essere. Ed ogni cosa tu sia, ogni cosa voi siate, mi va bene così com'è. Non tenterò di cambiare alcunchè. Perchè mai dovrei? Cambiamenti avverranno, può darsi che io li veda, può darsi di no, ma è irrilevante. Solo sono felice, se sei felice. Sono felice, se il passato non ti fa soffrire. Lo sono. Cos'altro di più bello potrei mai fare? Ti abbraccio forte...
(Rispondi)
picks
picks il 20/04/05 alle 09:15 via WEB
"Non preoccuparti più troppo del passato"... io davvero non lo faccio più... e vorrei che nessuno e dico nessuno più se ne preoccupasse... ma non è sempre così, ma non è facile raggiungere tale consapevolezza... ognuno deve fare il proprio cammino e così auguro ad una cara amica di riuscire a fare il suo... caffé???? naaaaaa.... BIRRA e tu sai quale ;-) un bacio, anzi due, anzi tre... anzi mille ;-)
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 20/04/05 alle 20:23 via WEB
EVVAI!!! Finalmente una birra che ho l'immenso, immenso, IMMENSO piacere di sorseggiare guardando quanto luminosa tu sia...beh, OVVIO che so quale...mi associo allìaugurio che fai volare alla tua cara amica...lo faccio con intensità...e magari, chissà, in due qualcosa si muove..ma di certo non ti svelo ora tutti i miei segreti, eh...;) la consapevolezza non è facile, no...però non va nemmeno raggiunta..è qui, è sempre stata qui. Basta guardare...e non è facile, no. Come sei viva, Claudia. E' bellissimo. Vada per i mille baci, e, magari lo sai, io non mi stanco davvero mai, di baciare...
(Rispondi)
unariaemezza
unariaemezza il 20/04/05 alle 23:45 via WEB
a me il caffè e la respons-abilità: capitano a taglio entrambi.
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 23/04/05 alle 01:30 via WEB
Ecco un ottimo caffè caldo corretto respons-abilità per te...quasi che ti abbraccerei, che era così tanto che non ti vedevo...ma rovesceresti il caffè, e non lo so se è il caso...;)
(Rispondi)
SHARON_MO75
SHARON_MO75 il 21/04/05 alle 17:18 via WEB
Spero sia stata una serena giornata anche x Te! Un bacio..
(Rispondi)
nef29
nef29 il 22/04/05 alle 19:47 via WEB
Volevo ringraziarti per il messaggio 58, lo scrivo qui così so che mi leggi. Non ti spiego perchè ti ringrazio, diciamo che è arrivato al momento giusto. Un bacio...
(Rispondi)
SHARON_MO75
SHARON_MO75 il 22/04/05 alle 23:26 via WEB
Dolce notte e grazie ancora!!!! X esserci in un qualche modo...
(Rispondi)
queenfrancy
queenfrancy il 03/10/12 alle 02:42 via WEB
...ancora qui.. dopo tanti anni... ogni volta che riascolto questa parola spezzata, respons - abilità ... il pensiero ritorna a questo post... una pietra miliare del mio cammino... un abbraccio, ovunque tu sia... queen
(Rispondi)
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