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Messaggi di Dicembre 2005

Le cose da evitare che si ripetano...

Post n°62 pubblicato il 31 Dicembre 2005 da Boycott
 
Foto di Boycott

   Eccoci giunti alla fine dell'anno, un anno non facile, come è risultato dai vostri messaggi...Grazie mille a tutti quelli che hanno partecipato, tra i commenti e i PVT siete stati molto numerosi...Oggi pubblico le cose negative del 2005, mentre uno dei prossimi giorni (probabilmente il 2) metterò le notizie positive che vorremmo succedessero anche nel 2006.
   Ecco quindi le cose che ci hanno disgustato e da evitare che si ripetano:

- l'uccisione del vicepresidente della calabria Francesco Fortugno da parte dell'ndrangheta
- l'arrivo di una tecnologia obsoleta e già superata da internet: il Digitale Terrestre
- Tronchetti Provera, l'uomo più indebitato nel mondo, ancora in libertà!!! La magistratura deve sbatterlo in gattabuia!
strage a NewOrleans...esempio che non si può continuare a produrre senza tener conto delle reazioni che può avere la natura...e pensare che Bush non voleva firmare il Protocollo di Kyoto
-
in Italia finalmente si dimette chi ha il conflitto di interessi: l'arbitro Collina . 5 volte miglior al mondo per la Fifa e noi lo costringiamo ad andarsene...visto che ne abbiam di bravi...
- La giunta Bassolino privatizza il 49% dell'acqua a Napoli e dintorni...vergogna! L'acqua è un diritto per tutti!
- La UE fa un sondaggio alle imprese per sapere se vogliono che ci sia sui prodotti l'obbligo di scrivere la provenienza...cos'avranno risp le imprese?
- La bilancia commerciale italiana nei primi 3 mesi dell'anno aveva un disavanzo di 3.743 milioni di euro...non ho poi avuto il coraggio di guardare a fine anno com'era!
- l’amministratore delegato dell’ENI Vittorio Mincato è stato destituito dal governo (perchè ne sapeva troppo) e al suo posto è stato messo Paolo Scaroni ( che dice delle cavolate e in vita sua ha rubato!), ex amministratore delegato dell’ENEL
- L'esultanza alla proclamazione della sentenza assolutiva di Giraudo e di Agricola...come a dimostrare che sono colpevoli!...anche i giudici hannno assunto sostanze proibite!...per fortuna che sono tutte toghe rosse schierate contro il potere!
- Emessa una legge che i bar non possono più vendere il classico bicchiere d'acqua, ma solo in bottiglia...classico esempio di come non togliere Traffico, inquinamento, guerre, ecc
- 90° Minuto è passato a Mediaset...quando dicevo che è pericoloso che nella stessa frase ci siano la parole "Galliani", "calcio" e "tv" per conflitto di interessi, mi hanno riso dietro!...ora non tirano più fuori l'argomento!
- Tutte le televisioni censurano o ridimensionano le quotidiane manifestazioni contro la Coca-Cola!
-
lo Tsunami Fazio-Fiorani-Consorte-Ricucci-Billè-Gnutti, che ha fatto vergognare l'Italia in Europa e nel Mondo
- la scomparsa di Giovanni Paolo II, uomo amato dalle folle, ma inascoltato dai governatori e presidenti di stato

Peggio di così...c'è da augurarsi solo che il prossimo anno la gente dimostri più coscienza o almeno che in caso di errore o sbaglio chieda scusa

BUONA FINE E BUON PRINCIPIO

 
 
 

Arriva Draghi a dare prestigio all'Italia

Post n°61 pubblicato il 30 Dicembre 2005 da Boycott
 
Foto di Boycott

La nomina di Draghi piace molto al leader dell'Unione Romano Prodi: ''una scelta di alto profilo e credibilità a livello internazionale, sapra' restituire a Bankitalia quella dignita' messa a dura prova dalle drammatiche vicende che hanno scosso il sistema finanziario italiano''. 
    Il ministro Tremonti (che piu' di ogni altro si e' battuto per l'allontanamento di Fazio) giudica la scelta fatta ''fortemente positiva'' 
   Sostiene il ministro Roberto Calderoli, secondo il quale ''la Lega non avra' problemi ad andare d'accordo con lui'', anche perche' Draghi, nonostante sia romano (che centra? ), ''ama molto la montagna''(che significa? ). 

   Fabrizio Cicchitto vice coordinatore di Forza Italia ''Sara' un governatore super partes'' 
   Maurizio Gasparri  ''sapra' dare stabilita' e certezza''.
   Il segretario dell'Udc Cesa  ''la risposta con i fatti alle giuste sollecitazioni di Montezemolo''.                
   Lamberto Dini
, che e' stato in passato direttore generale dell'Istituto di Via Nazionale, e' stata compiuta ''un'ottima scelta''.
 
Vannino Chiti (Ds), sostengono che la nomina del nuovo governatore ''per la sua competenza, autorevolezza e prestigio corrisponde alle necessita' del nostro paese''.

   Apprezzamenti arrivano poi dalla Rosa nel Pugno, da Antonio di Pietro, dai verdi, e dall'Udeur che mette in evidenza la religiosita' di Draghi ''un cattolico rigoroso e riservato'' (vorrei ricordare che anche noti mafiosi sono cattolici).
   Fuori dal coro solo Rifondazione comunista e i comunisti italiani (e te pareva!) ''Mario Draghi non rappresenta il migliore dei governatori possibili'', sostiene Paolo Ferrero, responsabile economia del partito di Bertinotti. Rifondazione lo considera ''l'uomo delle privatizzazioni selvagge degli anni '90''
   Marco Rizzo del Pdci : ''Vogliamo giudicare dai fatti''.
  
Perplesso il democristiano Paolo Cirino Pomicino (se non sbaglio uno dei parlamentari condannati in via definitiva...quindi le sue parole per me valgono come il 2 di picche a briscola!), che rimprovera a Draghi la provenienza da una banca d'affari inglese: ''E' la prova che l'Italia e' in vendita'' 
   Francesco Cossiga. ''Eccellente, a Draghi l'ex  avrei preferito un solo nome: quello di
Giuliano Amato".
   
  Banca centrale europea :''ha un'ampia esperienza nazionale ed internazionale e contribuira' in maniera sostanziale al lavoro del consiglio direttivo e del consiglio generale della Bce''.

   Ma chi è il nuovo governatore di Bankitalia, Mario Draghi? Cos'ha fatto?
    
Mario Draghi, 58 anni, sposato con due figli, si è laureato nel 1970 in Economia all'Università di Roma con Federico Caffè, il grande professore di economia misteriosamente scomparso, per poi conseguire un Phd in uno delle più prestigiose università statunitensi, il Massachussetts Institute of Technology.
  
Da lì prosegue la carriera accademica, ricoprendo per 10 anni, dal 1981 al 1991, la cattedra di professore ordinario di economia internazionale all'Università di Firenze.
   Il suo ingresso al ministero del Tesoro è nel 1983, con la nomina a consigliere economico. Nei successivi sei anni la sua carriera si svolge a Washington, prima come direttore esecutivo della Banca Interamericana di Sviluppo e poi alla Banca Mondiale . Carica quest'ultima che ricoprirà fino al '90, quando viene assunto come consulente economico dalla Banca d'Italia . Nel '98 firma il Testo Unico sulla Finanza con le nuove regole sulle Opa e sulla tutela dei piccoli azionisti, quella che sarà conosciuta come "Legge Draghi". E proprio in occasione della «madre di tutte le Opa», quella di Roberto Colaninno su  Telecom Italia della primavera del 1999, la legge Draghi venne messa alla prova per la prima volta.
   Nel 1991 è nominato direttore generale del Tesoro
   Dal '91 al '96 è nel Cda Imi e dal '93 presiede il Comitato per le privatizzazioni.
   Dal 2001 passa a lavorare con
Goldman Sachs, di cui attualmente è vicepresidente per l'Europa.
   Nei dieci anni a via XX Settembre ha lavorato al servizio di nove diversi governi : Andreotti, Amato, Ciampi, Berlusconi, Dini, Prodi, D'Alema, ancora Amato e ancora Berlusconi

Ps: continuate a scrivermi PVT o commenti sul sondaggio delle cose da salvare e quelle da buttare del 2005...le pubblichero quanto prima

 
 
 

Sondaggio: il Bilancio del 2005 e le proposte per il 2006

Post n°60 pubblicato il 29 Dicembre 2005 da Boycott
Foto di Boycott

 Ieri sera, mentre davano il televisione il concerto di Biagio Antonacci (vedi foto), mentre sentivo le sue parole: "Non so più a chi credere", "Nessuno dice la verità", "Liberatimi", ecc...mi è venuto in mente di lanciare un sondaggio!
  
Certe canzoni di Biagio trasudano voglia di gridare "Basta!" a certe cose, di far sentire la nostra voce...
   Allora propongo a tutti voi che leggete e che frequentate questo blog di scrivere cosa in questo 2005 non vi è piaciuto, cosa o chi vi ha dato fastidio e che vorreste non rivedere più, cosa vi ha indignato, cosa vi ha fatto provare disgusto, ecc...ma non guardate solo gli ultimi giorni, prendete in esame tutto l'anno, che si è aperto con le immagini dello scandalo del Sud-Est asiatico  e si sta concludendo con lo Tsunami Fazio-Fiorani-Consorte & compani ... 
   Ma il sondaggio non finisce qui...è giusto non solo criticare, ma anche proporre qualcosa di positivo; quindi vi chiedo anche di scrivere quello che si può salvare da questo 2005 e che magari vorreste che si ripetesse nell'anno che verrà...

   Di tutte le risposte e commenti che riceverò poi il 31 farò un riassunto, anzi, un bilancio, come si fa nelle aziende in questo periodo...

    Vi consiglio di andarvi a vedere i blog o le testate dei giornali passati, scorrete tutte le notizie principali, ma anche quelle più curiose...meglio ancora tutte quelle che i giornali non han voluto riportare  ma che in internet si trovano ...perderete un po' di tempo ma il bilancio dell'anno lo faremo noi, non i tg che in questo periodo ci stanno proponendo i loro riassunti come "un anno di sport", "Un anno di calcio", "il 2005 della politica", ecc

 
 
 

Mamma li turchi!

Post n°59 pubblicato il 28 Dicembre 2005 da Boycott
 
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Interessante...  
  
Dal 1 gennaio 2005, la Turchia ha una nuova moneta, la "nuova lira turca", Yeni Turk Lirasi (in foto), che sostituisce la vecchia lira ,hyper, svalutatissima.
  
Quando si guarda la nuova moneta di 1 lira, ci si accorge che assomiglia stranamente ai 2 euro . Se si paragonano queste 2 monete si constata che hanno esattamente la stessa apparenza, un anello di nickel che cinge la parte centrale in rame, e quasi la stessa dimensione.
  
Parimenti, un lato riporta, come molti euro, una testa, si tratta qui di Ataturk, come gli euro ci mostrano il re della Spagna, il re dei belgi, Dante, ecc.). La sola differenza è che al posto del 2 c'è un 1.
  
Ed ancora può notarsi che questo 1 è graficamente molto vicino al 1 del locale di 1 euro.
  
La lira turca vale circa 50 centesimi di euro
La somiglianza permette di utilizzare la moneta, in tutta la zona euro, traendo dei sostanziali benefici, dunque.
  
Quindi, siate prudenti, e verificate che quando vi viene dato di resto una moneta da 2 euro, non si tratta di una lira turca, perché hanno cominciato a circolare.

 
 
 

Come un'azienda può condizionare la politica...

Post n°58 pubblicato il 27 Dicembre 2005 da Boycott
 
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Guardiamo in che modo la multinazionale Altria  può condizionare le istituzioni e propagandare scelte interessate.
  
Altria è il nuovo nome assunti il 27 gennaio 2003 Philip Morris, che è un vasto conglomerato con società dislocate in 46 paesi  e classificato al 24°posto della graduatoria mondiale.
  
Sorta a Londra nel 1847 e successivamente registrata a New York, oggi Philip Morris è la decima società degli Stati Uniti e la prima impresa mondiale di sigarette vendute con i Marchi Chesterfield, Diana, Malboro, Marit, L&M, Lark e altri ancora . Oltre che nel settore del tabacco (57% del fatturato), Philip Morris è presente anche in quello alimentare (38%) e della birra (5%). Il settore alimentare fa capo a Kraft Foods e possiede i marchi: Fattorie Osella, Invernizzi, Jocca, Philadelphia, Susanna, Legeresse, Mato Mato, Mayonaise, Hag, Splendid, Milka, Toblerone, Simmenthal e Spuntì .
  
E’ fra le imprese che finanziano i partiti statunitesi. Nel 2002, a tale scopo, Altria ha speso oltre 3,8 milioni di dollari (23% al Partito Democratico, 77% al Partito Repubblicano). Complessivamente nel periodo 1990-2002, Philip Morris è stata la quinta impresa per finanziamento ai partiti statunitensi (www.opensecrets.org 10/02).
  
Philips Morris fa parte di USCIB  (United States Council for International Bussines), un’associazione che sostiene gli interessi delle imprese di fronte ai politici americani e europei, alle Nazioni Unite e ad altri organismi internazionali (www.uscib.org 10/02).
  
Philips Morris fa parte di BRT  (Bussines Round Table), un’associazione statunitense creata per rappresentare gli interessi delle multinazionali presso le istituzioni statunitensi (www.transnazionale.org 2/03).
  
Kraft è membro della Camera di Commercio Internazionale  (ICC), un’associazione con sede a Parigi, che raggruppa imprese di 130 paesi. Promuove la liberalizzazione del commercio e degli investimenti, mantenendo rapporti con le maggiori organizzazioni internazionali, come l’OMC e l’ONU (www.iccwbo.org 2/03).
  
Philip Morris partecipa al World Economic Forum  (WEF), un’organizzazione che ha l’obiettivo di fare incontrare i rappresentanti delle multinazionali e dei paesi più potenti per definire le politiche economiche mondiali più consone agli interessi delle imprese. Di norma gli incontri si tengono a Davos, in Svizzera (MM 10/00).
  
Da anni Philip Morris e altre multinazionali del tabacco sono impegnati in una colossale campagna per evitare che le autorità statunitensi adottino dei provvedimenti contro il fumo  . L’obiettivo è far diminuire le tasse sul fumo e smantellare controlli e divieti. Tra i mezzi utilizzati c’è il finanziamento di partiti e candidati politici, la costituzione di false associazioni di fumatori  che si oppongono alle attività e alle normative della Food and Drug Administration, il sostegno a gruppi che rivendicano meno tasse, la pressione su governatori e organi legislativi dei vari stati (CCR 22/4/96).
 
Nell’agosto 2000 è stato pubblicato un rapporto commissionato dall’OMS sulle iniziative assunte dalle multinazionali del tabacco per neutralizzare gli organi di vigilanza sanitaria che lottano contro il fumo. Il dossier afferma che, sulla base dei documenti esaminati è ragionevole ritenere che l’azione dell’aziende contro l’OMS sia andate ben oltre il consueto lavoro di lobby, spingendosi a veri atti di sabotaggio   . Sotto accusa sono soprattutto British-American Tabacco (BAT) e Philip Morris (Il Manifesto 3/8/00).

 
 
 

Banche: In questo mondo di ladri

Post n°57 pubblicato il 26 Dicembre 2005 da Boycott
 
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  Nel 1988 Antonello Venditti conquistò il mercato discografico con il suo album "In questo mondo di ladri". Canzone che oggi come oggi potrebbe tornare in auge visto che il testo è ancora moderno...
   Poco più di un anno fa mi trovavo a casa di una signora (che per la privacy chiameremo “Efil Knip”), impiegata in banca come mio padre, a ragionare sul fatto che le banche rubano.
  
Dissi che nel Medioevo le banche scoprirono che non era necessario tenere a disposizione dei clienti tutti i depositi che avevano in cassaforte, ma che bastava tenerne solo una piccola. Il resto lo potevano prestare in cambio di un interesse (che percepivano avendo prestato del denaro che non apparteneva a loro! …quindi l’interesse deve essere diviso per i clienti). Così ebbe origine l’attività creditizia, un servizio tipico delle banche dei nostri tempi.
  
Dissi inoltre che le banche è che si sono sempre lanciate anche in altri affari, oltre l’attività creditizia, come l’acquisto di case e terreni per affittarli o rivenderli ad un prezzo più alto (speculazione a danno delle persone ).
  
Aggiunsi che con l’avvento della rivoluzione industriale le banche hanno cominciato a comprare anche quote di imprese per goderne dei profitti o per guadagnare tramite la vendita di titoli rivalutati.
  
Inoltre, ribadii che tutti sappiamo che siamo in un’epoca di rapide trasformazioni, perciò non deve sorprendere se la banca moderna si sta orientando anche verso un’altra attività che rompe totalmente con la sua tradizione. Si sta trasformando in un’agenzia di vendita di “prodotti finanziari”  che comprendono polizze assicurative, titoli obbligazionari emessi dallo stato e dalle imprese, titoli azionari, sottoscrizione di fondi di investimento. La banca, è bene precisarlo, si limita ad una funzione di intermediazione salvo trattenere una commissione per il servizio svolto.
  
Infine portai esempi lampanti di truffe smascherate, come il Banco Ambrosiano, i bond argentini, i casi Cirio e Parmalat, la Enron, ecc.
  
Tutti discorsi che in casa mia, pur avendo un impiegato in banca in casa si posso fare e si può discutere portando ciascuno i propri punti di vista…anzi, mio padre, pur non essendo sempre d’accordo con queste cose ha attaccato sulla porta del suo ufficio questo post di Grillo.
  
Beh, Efil Knip è sbottata in un’invettiva nei miei confronti e in chi faceva questi tipi di ragionamenti ed esco dalla porta sentendomi etichettare come “comunista” …(che fantasia!). Evidentemente non è il caso di far sentire un’opinione differente dalla sua in casa … Comunque questi discorsi li faceva già San Bernardino da Feltre che istituì, in alternativa alle banche, i Monti di Pietà (oggi si chiamerebbe Banca Etica). Chissà se si avrà il coraggio di dare del comunista anche ad un santo!?
  
A distanza di tanti mesi scoppia il caso Banca AntonVeneta, Banca di Lodi, Banca d’Italia, Unipol, Fiorani in galera, Fazio costretto a dimettersi, in Parlamento si vota un cambio delle regole sul ruolo del governatore, ecc.
  
E Pink Life dov’è? Cosa dice? Ammette forse che qualcosa nel sistema bancario non funzioni? Dice forse che ci sono persone di vertice nelle banche che hanno rubato?  Mi chiede scusa per avermi trattato come un comunista, quando a me interessa solo l’onesta delle persone? Ammette che qualche ragione per dire certe cose le avevo?
  
Questo blog è libero…ciascuno può scrivere la sua (sempre se non compaiono parolacce o offese, in tal caso cancello il commento). Chi vuole farsi sentire è sempre ben gradito anche se ha opinioni completamente opposte alle mie…
  
Le persone degne di ammirazione e di stima sono quelle che ammettono i propri sbagli… Quindi, Efil Knip vuoi cantare con me “in questo mondo di ladri”?

          

Ps: oggi è un anno dallo Tsunami, spero che ne arrivi uno globale che spazzi via dai nostri cuori tutti i "sospesi" che abbiamo l’un con l’altro in modo da poter ricostruire dei rapporti umani più siceri

 
 
 

A Natale nasce la non violenza attiva

Post n°56 pubblicato il 25 Dicembre 2005 da Boycott
Foto di Boycott

   A te che mi fai lavorare nei campi tutto il giorno pagandomi una miseria, mentre tu guadagni una vita da nababbo
   A te che non hai neanche il coraggio di guardarmi negli occhi, ma abbassi lo sguardo
   A te che quando ti ho schiesto aiuto perchè ero disperato mi hai risposto che non dovevo rivolgermi a te
   A te che, appena uscito da messa dove hai pregato e cantato la pace, mi minacci di metterci le mani addosso
   A te che, per non incontrarmi e salutarmi perchè sai che mi hai trattato male, cambi strada per dei mesi
   A te che mi impedisci di entrare in un luogo pubblico perchè la mia presenza non ti è gradita
   A te che hai premiato i più disonesti ed irrispettosi e hai punito chi proprio non se lo meritava
   A te che non ascolti il mio grido di aiuto perchè ti è più comodo non sentire e tiri avanti
   A te che non ti assumi le tue responsabilità dei danni che mi hai procurato, ma preferisci credere che me li sono procurati da solo
   A te che non hai saputo dire la verità al tuo amico per paura di perderlo e gli hai dato ragione mettendo in crisi altri
   A te che, come nella mafia, metti davanti la famiglia all'etica, gli amici alla giustizia
   A te che per "sopravvivere a qualunque porcheria, lasci che succeda e dici: 'Non è colpa mia' "
   
A te che per coprire le tue malefatte hai stravolto e distorto i fatti agli occhi delle persone a cui voglio bene
  
A te che no hai la cultura del dialogo e del rispetto altrui e per questo non hai ancora chiesto scusa
   A te che non rispondi ne alle mie telefonate ne alle mie lettere pur sapendo che non aspetto altro di parlarti
   A te che continui a fare "booo" come i cretini, mentre i bambini fanno "oooh"

BUON NATALE


NON DOBBIAMO PROVARE RANCORE,
NON DOBBIAMO ABBASSARCI A CERTI LIVELLI,
CONTINUIAMO A CREDERE NELLE PERSONE CHE CI HANNO FATTO E CONTINUANO A FARCI MALE

MA NON STIAMO IN SILENZIO

PERCHE' LA MAFIA UCCIDE, IL SILENZIO PURE,
FACCIAMO TRIONFARE LA NON VIOLENZA ATTIVA,
SAPPIAMO MANIFESTARE IL NOSTRO DISSENSO IN MANIERA PACIFICA E CIVILE, PERCHE':

"UN VINCITORE E' UN SOGNATORE CHE NON SI E' ARRESO"

                                                 (Nelson Mandela)
       

  

 
 
 

Non più la parola camorra, ma "il sistema"

Post n°55 pubblicato il 24 Dicembre 2005 da Boycott
 
Foto di Boycott

   Oggi lascio la parola ad un amico che ho avuto modo di incontrare più volte a Verona e con il quale ci scriviamo delle lettere ricche di incoraggiamento reciproco: Alex Zanotelli (in foto):
   "La barbara
uccisione dell'on. Francesco Fortugno , vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria ci ha riportati tutti a toccare con mano lo strapotere della 'ndrangheta, oggi regina delle mafie . Ci rendiamo conto che le mafie, dalla Sicilia alla Campania, sono ritornate a controllare il territorio come e più di prima. E non è semplicemente un fenomeno meridionale ma è ormai un cancro che rode l'intero tessuto nazionale . «Il problema oggi - ha detto il coraggioso vescovo mons. Bregantini ai funerali di Fortugno - non è solo a Locri ma è soprattutto a Roma. C'è una dimensione nazionale e non solo locale». É quanto mi avevano ripetuto i ragazzi tossicodipendenti del rione Sanità di Napoli: «Alex, non usare più la parola camorra, ma parla di 'o sistema'» . La 'ndrangheta ha un fatturato di 35 milioni di euro, superiore al Pil della California. É sempre più ricca e sempre più internazionale, spiazzando la stessa Cosa Nostra. «Si è rafforzata nel silenzio - ha scritto recentemente Attilio Bolzoni su "La Repubblica" - nelle complicità vicine e lontane, ha stretto patti con i cartelli colombiani, si è inserita nelle logge massoniche o nel sistema economico come neanche i siciliani erano riusciti a fare» . É importante oggi sottolineare questi intrecci tra cosche mafiose e logge massoniche."

 
 
 

Abuso di potere

Post n°54 pubblicato il 23 Dicembre 2005 da Boycott
 
Foto di Boycott

   Le imprese per condizionare l’opinione pubblica e il potere politico rispetto alle scelte politiche, sociali, economiche e tecnologiche, si comprano l'informazione, i partiti e quant'altro!

  Costituiscono motivo di abuso di potere il possesso di giornali, di radio e di reti televisive, il finanziamento lecito o illecito ai partiti.
  Ad esempio, in Italia una corretta informazione non è di certo l’impegno dei mass media perché condizionati dal potere economico. Lasciando da parte il caso Berlusconi, relativo alle tv, e concentrandoci sui quotidiani a livello nazionale, troviamo che tutti i giornali appartengono o a imprese o a ricche famiglie:
-“Il Giornale” a Berlusconi e chi sia lo sappiamo abbastanza
- “La Stampa” alla Fiat (quindi Agnelli e vari Lapo) ,
- “la Repubblica” a De Benedetti (in foto),che possiede il settimanale l'Expresso.Anni fa uscì da Fiat perché le sue proposte innovative non piacevano ai fratelli Agnelli (e forse aveva ragione De Benedetti ) e comprò l'Olivetti. Fondò l'Omnitel,ora Vodafone.Non dimentichiamo poi che controlla l'ISP Kataweb.
-“Il Messaggero” a Caltagirone  , la cui Spa è una holding di partecipazioni quotata in borsa cui fanno capo le attività del Gruppo nei settori dei grandi lavori, del cemento (Cementir), immobiliare, finanziario e dell’editoria (Piemme).

- “La Nazione” a Monti, la cui la famiglia è l’azionista di maggioranza della Poligrafici Editoriale Spa
(che controlla anche Il Giorno - Il Resto del Carlino - Onda Magazine Tv - Cavallo Magazine - Lo Sperone)
- il “Corriere della Sera” a una cordata di imprese tra cui spiccano Fiat e Mediobanca, e andirettamente Berlusconi, Della Valle e altri di cui si è parlato non molto tempo fa 
-“Il Sole 24 ore” alla Confindustria ,
-“L’Unità” a vari imprenditori e gruppi fra cui Marco Boglione, padrone di Kappa , e Alessandro Dalai, padrone di Baldini & Castaldi e Dalai Editore .
  Solo due testate su dieci sfuggono al controllo dei poteri economici. Si tratta de “Il Manifesto, che fa a capo a una cooperativa, de “L’Avvenire, che appartiene alla Conferenza episcopale.
  Sarebbe illusorio aspettarsi un’informazione corretta da parte di ha interesse a mantenere l’attuale stato di cose.

   

 
 
 

La gente ha una coscienza e protesta contro la Coca-Cola che non ce l'ha!

Post n°53 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da Boycott
 
Tag: Sport
Foto di Boycott

La Reboc ha indetto dall'8 Dicembre al 10 febbraio una mobilitazione nazionale contro Coca-Cola , sponsor della fiaccola olimpica e accusata allo stesso tempo di gravi violazioni dei diritti umani e sindacali in Colombia.
   Dopo lo sgombero da parte della Polizia del presidio di protesta avvenuto il giorno della partenza della fiaccola a Roma, la
Reboc si è riorganizzata con forme sempre pacifiche  ma meno convenzionali di manifestazione, riuscendo a portare il boicottaggio in tutta Italia e unendo spesso le forze con le mobilitazioni contro la Tav in Val di Susa.
   "Sono già dieci le tappe della torcia olimpica - dichiara un rappresentante della REBOC - in cui siamo riusciti a portare le ragioni del boicottaggio della Coca-Cola, nonostante il divieto assoluto della piazza e la completa blindatura del viaggio della fiaccola da parte delle forze dell'ordine. Roma, Ciampino, Cecina, Siena, Empoli, Firenze, S. Giuliano Terme, Livorno, Pisa, e da ultimo Genova , si sono mobilitate per ricordare la stridente contraddizione tra la fiaccola, simbolo di pace e fratellanza, ed il suo sponsor Coca-Cola, sotto boicottaggio per la repressione del sindacato Sinaltrainal in Colombia e l'assassinio di 8 leader sindacali".
   In via XX Settembre, strada principale di Genova, almeno 150 persone sono riuscite a bloccare la carovana olimpica. All'arrivo della fiaccola i manifestanti hanno esposto le bandiere della pace, una grossa sagoma di cartone in ricordo degli otto sindacalisti assassinati, diversi striscioni inneggianti al boicottaggio della Coca-Cola e contro la TAV e hanno effettuato un massiccio volantinaggio di informazione che ha coinvolto i genovesi, in strada più per lo shopping natalizio che per lo spettacolo olimpico. A questo punto la fiaccola è stata spenta, la fiamma trasferita dentro l'urna (come se fosse morta...in effetti lo spirito che la contraddistingueva è morto grazie al suo sponsor )e trasportata da un'auto della carovana, il tedoforo è stato imbarcato su un bus navetta, presto tappezzato con i manifesti raffiguranti un teschio con due torce olimpiche al posto delle tibie e la scritta "boicotta Coca-Cola sponsor della torcia olimpica e degli squadroni della morte colombiani".
   Le stesse scene si sono verificate nelle altre tappe, con i manifestanti che più volte sono riusciti a ritardare il percorso della fiaccola e ad esporre striscioni di protesta sui palchi ufficiali della cerimonia.
   "Nonostante le proteste siano una costante in questi giorni - prosegue il rappresentante della Reboc - esse continuano ad essere quasi ignorate dai media ufficiali ( per forza! la Coca-Cola finanzia le televisioni facendo centinaia di spot al giorno per rincoglionirci!), che, nei rari casi in cui ne parlano, tendono a ridimensionare la contestazione - come a Genova dove i 150 manifestanti sono diventati 10 secondo La Repubblica (giornale vicino alle lotte dei meno abbienti, ma se gli si tocca uno dei suoi sponsor maggiori...cambia linea e difende questa azienda assassina!) - o a travisare il messaggio - come a Firenze dove lo striscione "Boicotta Coca-Cola" è diventato "Boicotta i Giochi" grazie all'agenzia stampa Ansa (  se ci si mette anche l'Ansa a fare la "sporcacciona"...). La diffusione delle proteste è tuttavia la conferma che il messaggio sta passando ugualmente tra la gente con il passaparola e la comunicazione dal basso" .
   "Sono quasi 19.000 - conclude la Reoboc - le persone che si stanno impegnando attivamente nel boicottaggio  e le proteste contro Coca-Cola sponsor della fiaccola continueranno anche nelle prossime tappe,
a meno che:
- il Comitato Olimpico non cancelli Coca-Cola dagli sponsor o
- Coca-Cola non faccia passi concreti per diventare degna di rappresentare i valori che la fiaccola vorrebbe proporre
".
   Ma l'azienda Coca-Cola sta subendo il colpo e lo si capisce dal fatto che ora si è messa a fare i messaggi promozionali , cosa che non aveva mai fatto) all'interno di Striscia la Notizia! Di solito Antonio Ricci si batte per le questioni importanti come questa e sono sicuro che se fosse dipeso solo da lui si sarebbe rifiutato di concedere alla Coca-Cola uno spazio promozionale, ma evidentemente ci saranno state delle pressioni dall'alto... 
   Intanto La Corte di Miami sta valutando le accuse nei confronti di una società di imbottigliamento che opera in Colombia con un contratto di franchising per la Coca Cola Company ed è accusato dal sindacato colombiano Sinaltrainal di crimini contro sindacalisti e lavoratori, riporta
La Repubblica.

 
 
 

Olio di colza: perchè pagare di più?

Post n°52 pubblicato il 21 Dicembre 2005 da Boycott
 
Foto di Boycott

Riporto un articolo della Repubblica sull'olio di colza, nella speranza che a Natale , dove ci si riunisce tutti a tavola per il cenone o il pranzo, si parli di questo argomento.
   "Oggi sulle strade italiane fare un pieno di biodiesel, il carburante ricavato dal trattamento degli scarti delle lavorazioni agricole di diverse colture (la colza appunto, ma anche girasoli e barbabietole) è praticamente impossibile, ma sempre più automobilisti hanno scoperto che per far funzionare le loro macchine diesel va benissimo anche il comunissimo olio di colza, e persino quello di semi vari. Il rifornimento non si fa più quindi al distributore, ma al supermercato, dove basta comprare del banalissimo olio da frittura a un prezzo che si aggira solitamente sui 65 centesimi al litro . Il tam tam di quella che può sembrare l'ennesima leggenda metropolitana, ma non lo è affatto  , è partito dal nordest, dove sono più diffusi i discount della Lidl, uno dei pochi supermercati che ha sui suoi scaffali l'olio di colza, un prodotto che in cucina viene decisamente snobbato dagli esigenti consumatori italiani. 
    Per rendersi conto di quanto questa alternativa stia appassionando gli italiani, stretti nella morsa dello smog  e del caro petrolio , basta digitare su Google le parole "olio di colza". Il motore di ricerca vi svelerà un mondo di decine e decine di forum dove gli automobilisti si scambiano consigli su come passare all'olio, dove trovarlo e quanto pagarlo. Sul solo forum dell'autorevole "Quattroruote" i messaggi arrivati sul tema dallo scorso settembre sono più di dodicimila.
   Le testimonianze sul fatto che il "trucco" funziona davvero sono tantissime  e del resto non c'è da meravigliarsi più di tanto visto che il primo motore messo a punto da Rudolph Diesel nel 1893 andava proprio a olio di canapa e cereali. Sulle accortezze da usare per fare il grande salto con le automobili di oggi, i pareri però divergono ed è difficile capire chi ha ragione  . C'è chi lo consiglia in piccole o medie percentuali da aggiungere al diesel normale, chi lo usa assoluto, ma solo con auto vecchie, chi sostiene che assoluto va bene ma con i motori nuovi, chi suggerisce di cambiare la pompa e prenderne una più resistente.
   Un dato però è certo: usare olio di colza acquistato al supermercato, in qualsiasi quantità, è illegale perché chi lo fa froda il fisco. Il Testo Unico del 1995 in materia di accise stabilisce infatti che qualsiasi prodotto venga usato come carburante o come additivo deve essere soggetto a tassazione. 
   C'è da augurarsi quindi che gli italiani non diventino in massa evasori fiscali, ma l'aver scoperto anche grazie all'informazione "dal basso" di internet  che i carburanti vegetali sono una realtà a portata di mano potrebbe dare una scossa alla diffusione del biodiesel ufficiale, che rispetto all'olio di colza oltre a essere in regola con la legge dà maggiori garanzie per i motori grazie al processo di esterificazione che priva il carburante della glicerina. I vantaggi per la collettività sarebbero enormi.
   Innanzitutto per l'ambiente e il portafoglio. Il biodiesel, una volta prodotto su larga scala, avrebbe prezzi molto competitivi e riduce drasticamente molte emissioni nocive: le polveri sottili, gli idrocarburi policiclici aromatici e lo zolfo, i nemici più temibili dell'aria delle nostre città, mentre l'anidride carbonica responsabile dell'effetto serra viene riassorbita dalla crescita delle nuove piante . Inoltre, a differenza del petrolio, l'Italia, per quanto in ritardo rispetto ad altri paesi europei, potrebbe soddisfare in proprio buona parte delle sue necessità di biodiesel. Un obiettivo auspicato dalla stessa Unione Europea che nella direttiva 30/2003 fissa per il 2010 in Italia un consumo di 800.000 tonnellate annue di biodiesel in grado di garantire una sostituzione compresa tra il 2% e il 5,75% del totale consumo di carburante con biocarburanti.
   L'autorevole voce di Beppe Grillo consiglia anche delle alternative  :"Esistono casi limitati e particolari dove l’ecobilancio dei biocarburanti è più favorevole. Esempio:
- Alcoli (metanolo e etanolo) di origine agraria prodotti in paesi ad alta produttività (es. etanolo in Brasile)
- Alcoli prodotti da fermentazione di scarti di produzione agricoli, alimentari o industriali
- Carburanti oleosi autoprodotti da agricoltori in paesi o zone specialmente favorevoli oppure poco accessibili ai carburanti fossili e usati in motori diesel specialmente modificati (es. Ing. Elsbett)."

 
 
 

Il Papa: no al consumismo...regalate gioia

Post n°51 pubblicato il 20 Dicembre 2005 da Boycott
 
Foto di Boycott

Nei consigli per i regali di Natale  segnalo un autorevole parere...quello di papa Benedetto XVI, il quale si è rivolto a tutti i credenti e non dicendo:
   "Il vero regalo di Natale è portare la gioia agli altri". Noi abbiamo confuso il fatto di "portare gioia" con "regalare cose". Siccome vediamo la gioia nelle persona che ricevono un nostro regalo, allora abbiam pensato che si debba regalare qualcosa a tutti quelli a cui si vuole bene.
Personalmente quest'anno chiedo a Babbo Natale e al Bambin Gesù (chiedo ad entrambi così ho più speranza) di rivedere e aver un dialogo con persone che, per un motivo o per l'altro, non riesco più a vedere e a sentire ...sarebbe per me immensa gioia, visto che è proprio quello che il papa chiede di portare in dono.
   Continua Benedetto XVI dicendo una cosa che questo blog cerca di inculcare nelle teste e nei cuori dei più fin dalla sua nascita: "No ai doni costosi che portano via tempo e soldi. Portate piuttosto un sorriso, un piccolo aiuto, un semplice gesto". 
   Quando altri dicevano queste cose sono sempre stati accusati di essere dei no-global (come se fosse un'offesa), dei disobbedienti, dei sinistroidi, dei comunisti, degli anti-americani, anti-imperialisti, ecc...spero non dicano le stesse cose al Papa...
   A quanti farebbe piacere un sorriso da una persona con la quale si è litigato , a quante persone servirebbe un aiuto minimo per star meglio  (penso nella mia città a quelli che vendono i fiori ai semafori per esempio), a quanti farebbe piacere solo il semplice gesto di esserti vicino quando ce ne bisogno ...
   I regali proposti finora da questo blog si contraddistinguono proprio perchè sono regali che, solo il fatto di acquistarli, regalano gioia non solo per chi vende, non solo per chi acquista, ma anche per chi ha prodotto e anche per il pianeta.

 
 
 

Un esempio di chi fa i propri affari mandando in rovina l'economia italiana

Post n°50 pubblicato il 19 Dicembre 2005 da Boycott
 
Foto di Boycott

Calzedonia Spa, il cui presidente è Sandro Veronesi , nasce nel 1987 alle porte di Verona, a Vallese di Oppeano.
   Ai due noti marchi aziendali CALZEDONIA e INTIMISSIMI, specializzati nella vendita di calze, costumi e abbigliamento intimo, si sono aggiunti recentemente TEZENIS (intimo, homewear e bimbo) e COAST TO COAST (abbigliamento sportivo). ha sviluppato dal 1987 una rete di oltre 1500 punti vendita.
Riporto qui sotto un annuncio di offerta di lavoro dell'azienda:

DIRETTORE DI STABILIMENTO PRODUTTIVO
    Ci rivolgiamo a professionisti del tessile con esperienza pluriennale nella direzione di stabilimenti di produzione, preferibilmente nel settore dell’abbigliamento intimo, motivati a trasferirsi all’estero.
Sede di lavoro: SriLanka

DIRETTORE STABILIMENTO ESTERO
   La funzione prevede la supervisione delle risorse e delle attività inerenti il processo del taglio, della confezione, dello stiro e dell’imbusto.La ricerca è rivolta principalmente a ingegneri gestionali interessati ad uno sviluppo professionale nel settore della produzione e motivati a trasferirsi all’estero, in particolare in SriLanka.

Sri Lanka!capite? Calzedonia si spaccia come un'azienda italiana, ma le cose le produce in Sri Lanka, dove il costo medio della manodopera è 0.13 Euro orari!  ma che tradizione ha lo Sri Lanka nel tessile? La zona del Garda è tradizionalmente la una delle migliori al mondo per l'arte tessile, ma è in crisi grazie ad aziende come questa  che preferisce impiegati senza esperienza e senza diritti a impiegati bravi con con i diritti conquistati in mezzo secolo di lotte dei lavoratori! Del prodotto non le importa niente!
   Con i soldi risparmiati che fa? abbassa il prezzo dei sui prodotti? No, ci innonda di pubblicità!  Verona è tappezzata con cartelloni di donne bellissime e sensuali che nella realtà non esistono, che ti fanno solo venir voglia  senza soddisfarla! E' una cosa frustrante! Anche monumenti come l'Arena sono incerottati con questa pubblicità!  Così anche gli autobus, i palazzi, le strade, ecc. Ovunque tu vada c'è una donna provocante che non te la fa neanche vedere!  Non che la cosa non mi piaccia...ma ci prendono per il c..o!
   Il dottor Alessandro Zarantonello è tornato da Praga e mi ha portato un cappellino con la scritta "McShit", sull'etichetta c'è scritto che l'han fatto a Praga! Oltre ad aver capito che il McDonald's va evitato, la gente di quella città ha capito che è meglio vendere le cose che loro producono! Non sono malati come noi!
   Il Dott. Mordicchio, laureato in Relazioni pubbliche, su questo blog aveva scritto:"il dato impressionante è che il 70% dei prodotti provenienti dalla Cina sono prodotti da aziende italiane che hanno delocalizzato gli impianti produttivi nella Repubblica Popolare Cinese. Quindi prima di dire che dobbiamo difenderci dai cinesi, diciamo che dobbiamo difenderci da noi stessi... o dal tipo di percorso di sviluppo economico che abbiamo deciso di intraprendere"...forse aveva ragione...

 
 
 

Ma chi abbiamo eletto!?

Post n°49 pubblicato il 18 Dicembre 2005 da Boycott
 
Foto di Boycott

Riporto un'osservazione che il mio amico Dottor Biondani Cristian ha pensato bene che potesse esser utile far sapere...

"Il nome di Aldo Brancher è fatto dai giornali in queste giornate di turbolenza mediatica nei confronti della Popolare di Lodi e di tutto il resto...
  
Ovvio che, a fronte di questo cuore dell’inchiesta penale, rischino di apparire briciole le scie di soldi ai politici afferrate grazie al responsabile toscano della banca di Fiorani, Donto, Patrini, autodefinitosi «"l’ufficiale di collegamento"» tra Fiorani e «un personaggio romano che di volta in volta indicava i politici che la Bpl doveva finanziare»  . Il 7 ottobre — riassume il gip — Patrini ha infatti rivelato di «aver avuto da Fiorani» e a altri uomini Bpl «"incarichi fiduciari" sino all’aprile 2004, consistenti anche nel finanziamento, tramite operazioni strategiche, di uomini politici di livello nazionale». Politici che Patrini nel verbale «ha indicato, ma i cui nominativi — scrive il gip — risultano essere in gran parte "omissati" essendo al riguardo in corso delicate indagini». L’unico citato è il sottosegretario forzista alle Riforme istituzionali, Aldo Brancher  «chiamato in causa da Patrini tra i politici illecitamente finanziati dalla Bpl  ». 
  
L’ispettore Ferdinando Cutino evidenzia come, tra metà 2002 e fine 2004, il conto della correntista Maniezzo  (moglie di Brancher) abbia ricevuto un premio di 300mila euro derivante dalla vendita di un’opzione da parte della banca. Soldi, insieme ad altri 100mila euro di differente provenienza, poi trasferiti in giroconto al marito.

   Ma chi è Aldo Brancher?  Ve lo dico io...
Nato a Trichiana (Belluno) il 30 maggio 1943 e risiede a Bardolino (Verona). Coniugato, tre figli.  Eletto nel maggio 2001 in Veneto a Verona!!!  Nonostante sia stato arrestato nel mezzo del ciclone di Tangentopoli e abbia trascorso in cella un po' di tempo!  Si narra che Berlusconi e Confalonieri, insieme in macchina, passassero vicino alle mura di San Vittore per fargli sentire la loro vicinanza e il loro sostegno. E noi veronesi l'abbiamo eletto!!!  Ha
frequentato corsi di specializzazione in marketing e pubblicità, per questo è riuscito a rincoglionirci e far sì che lo votassimo!  Dirigente d'azienda, ha vissuto, con mansioni di Direttore Centrale, a contatto con il mondo della pubblicità, per la carta stampata, le televisioni (che hanno provveduto immediatamente a non far uscire una sola notizia sul suo conto ), e con il mondo delle Istituzioni locali e nazionali. Dopo le elezioni regionali del 2000, ha coordinato gli incontri organizzativi, nelle Regioni del Nord, fra i partiti della Casa delle Libertà. Artefice dell'accordo Polo-Lega . Segretario e coordinatore dell'Officina, il centro studi della Casa delle Libertà dove tutti i Partiti della coalizione hanno elaborato le 12 priorità del programma di governo per cambiare il Paese."

 

 
 
 

Non sono libri come altri

Post n°48 pubblicato il 17 Dicembre 2005 da Boycott
 
Foto di Boycott

Continua la lista dei consigli per i regali di Natale ; dopo i riduttori di flusso dell'acqua, Skype, i prodotti del Commercio Equo e Solidale, la Toyota Prius, la bicicletta, le lampadine a risparmio energetico, i pannelli termoriflettenti, oggi è la volta di libri particolari....
   Quello che vedete in foto è la "Guida al Consumo critico" (Prezzo 15 Euro per 416 pagine)  nel quale sono raccolte le informazioni che si riferiscono ai 170 gruppi italiani ed esteri che incontri più frequentemente al supermercato
  
Visto che sulla spinta del consumo critico, varie imprese hanno imboccato la strada della responsabilità sociale e ambientale , ma ancora troppe continuano a violare i diritti umani , sfruttano i piccoli produttori del Sud del mondo , vogliono imporci gli organismi geneticamente modificati , sostengono regimi oppressivi , finanziano scelte di guerra , riforniscono gli eserciti
   Con questo libro potrai scoprire quali sono le imprese che si comportano bene e quali si comportano male...In gioco non c’è solo la tua coscienza o la tua salute, ma il destino del mondo.

Se vuoi puoi approfondire l'argomento, o pensare di regale un altro libro dello stesso genere, con altre letture di questo tipo 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Boycott
Data di creazione: 14/11/2005
 

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