Creato da fiumecheva il 06/05/2005

Fiumecheva

E continuo a camminare

 

 

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Post N° 290

Post n°290 pubblicato il 20 Novembre 2006 da fiumecheva
 
Tag: Diario
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Sono tornata da poco dall'ospedale dopo esserci stata dalle 10 di stamattina.
Ma' mi voleva vicina, nel pomeriggio il medico aveva detto, il giorno del ricovero, che sarebbe passato e avrebbe fatto un ultimo tentativo per salvarle il dito.
Ma il dito dall'oggi al domani è peggiorato e il medico ha solo potuto constatare e confermare che purtroppo l'intervento si deve fare.
Inutile dire che mia madre non l'ha presa molto bene ha iniziato a piangere e mi ha chiesto a che piano dell'ospedale ci trovavamo,
al che l'ho sgridata dicendole che siamo al primo piano e che la smettesse di far certi discorsi.
Poi le ho stretto la mano e le ho chiesto di ragionare e di farsene una ragione, che, si, è un dispiacere, ma una volta guarita avrebbe potuto continuare a far la vita di sempre, camminare come prima.
Lei mi ha guardato e ha detto:
"Io non ce la faccio, io non sono come te!"
"E io dico invece che ce la farai, pensaci. Pensaci bene, come ha detto il dottore, non è la fine del mondo"
E sono rimasta con lei fino a stasera, fino a quando non sono venuti i miei fratelli a darmi il cambio, così lei ha potuto ricominciare a piangere un po' anche con loro.
Usita dall'ospedale, l'aria fresca mi ha quasi ubriacato.
Sono salita in auto e mi sono diretta all'uscita del parcheggio.
Ero ferma allo stop e stavo per ripartire quando una bici a fari spenti (che i fari spenti me lo sono ricordato solo ora) mi ha tagliato la strada, ho buttato subito il piede sul freno, ma il ciclista si è spaventato e ha iniziato a inveire contro di me.
Ho abbassato il finestrino e preoccupata ho chiesto se si era fatto male, ma lui continuava a gridare e si è avvicinato,
al che io ho iniziato a ripetere:
"Lo so, non l'ho vista,... è tutto il giorno che sono in ospedale... ma lei si è fatto male?"
(Era evidente che stava benissimo, ma a me veniva da piangere)
a un certo punto lui mi ha guardato e ha cambiato subito tono, mentre io continuavo a chiedere:
"Sta bene?"
e quasi mortificato mi ha detto:
"No no, tranquilla sto bene.... non è accaduto nulla... vada tranquilla, ma stia attenta mi raccomando.... è tutto a posto...."
Dovevo avere veramente una faccia terribile da farlo sentire così dispiaciuto.

"Cara mamma è vero io non sono come te.
Io sono una Rocciadura.
Ti stringo la mano e faccio la fredda.
Ti stringo la mano e ti faccio forza
perchè io non sono come te
Io sono una Rocciadura."

Ma intanto ci deve essere una falla da qualche parte, perchè i miei occhi perdono acqua....
e penso....
penso che se devo piangere per tutte le volte che ho ricacciato indietro le lacrime in passato,
questa falla non riuscirò mai più a ripararla....

 
 
 
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