Fiumecheva

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Oggi ma' ha fatto la coronarografia, ma non ha portato notizie utili per capire cosa l'è capitato l'altra sera. Oggi mi hanno detto che dovrà fare ancora qualche giorno di ospedale per poter improntare meglio la nuova terapia farmacologica che dovrà seguire. Oggi l'ho vista con altri cateterini infilati nelle braccia e tubi che spuntano da ogni dove, povera la mia mammona!
Io alterno momenti di tranquillità ad altri meno tranquilli.
Stamattina presto, mentre andavo in azienda, complice il buio, il silenzio, e il ricordo del giorno prima di me che spolveravo le letterine del nome di pa', mi sono ritrovata a piangere.
Sono una persona che si adatta abbastanza, spesso mi ritrovo a cambiare programmi all'ultimo minuto, ma anch'io ho bisogno di punti fermi (pochi, ma ne ho bisogno) e di speranza che questi punti non cambino. Ecco un errore che faccio spesso: io costruisco, ma nel momento che qualcuno demolisce ciò che ho costruito, dovrei arrendermi, magari spostarmi e costruire più in là, e invece, testarda ricomincio e ricomincio.
Non so cosa c'entra questo con la malattia di ma'o con la mancanza di pa', ma mi sento così e quando solo in questo modo riesco ad esprimere quello che ho dentro e che mi fa sentire sul punto di esplodere, l'unico sistema è lasciare che le mia dita scrivano libere, anche stupidaggini, ma libere di esprimersi come io non posso e non so fare nella vita fuori di qui.
Manca un filo logico hai miei pensieri stasera, dita che corrono sulla tastiera. Cioè, zampettano in realtà, visto che come ho già scritto, non so usare tutte e 10 le dita, ma solo 4  .
Ok, vado a preparare l cena che è meglio