Creato da fiumecheva il 06/05/2005

Fiumecheva

E continuo a camminare

Post N° 637

Post n°637 pubblicato il 14 Agosto 2008 da fiumecheva

Stamattina mi sono svegliata prestissimo nervosa e agitata.
Per quanto cerchi di stare calma e mi ripeta che andrà tutto bene, non è facile sopportare l'idea che su tre, due dei miei figli nei prossimi mesi dovranno subire un intervento.
La mia mente frulla e frulla, per cercare di capire e di organizzarmi al meglio.
Abituata ormai a non fare molto affidamento sul sostegno morale di chi mi sta vicino, non lo cerco neanche più, ho altro per la mente e forse, mi rendo conto, sono diventata pure un po' acida, ma del resto, qualcuno al mio posto credo che si comporterebbe peggio e ne ho avuto le prove in più occasioni, forse ora è giunto il momento che siano gli altri che sopportino un po' me.....
e facciamo conto che questa sia una specie di prova del nove......

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Post N° 637

lucrezya62 il 14/08/08 alle 15:49 via WEB

Ciao..piano piano ti leggo..

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fiumecheva il 14/08/08 alle 17:10 via WEB

E io leggo te :-) Ciao :-)

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barbona0 il 14/08/08 alle 22:08 via WEB

Un po' di tempo fa, in un momento di sconforto, mandai una mail a un amico. Non mi ricordo bene cosa ci fosse scritto, però era uno di quei momenti in cui avrei proprio voluto piangere. Lui mi rispose: "A volte ci vuole più coraggio ad essere deboli che ad essere forti". E aveva ragione. A volte abbiamo bisogno di ammettere, prima a noi stessi e poi agli altri, che non siamo di acciaio. Abbiamo anche noi bisogno di aiuto. E spesso le persone che ci attorniano aspettano di poterci aiutare. Il vero problema è che per chi, come noi, è da sempre abituata a sorreggere, ribaltare la situazione ci pare impossibile. Non siamo capaci di farci aiutare. E dobbiamo proprio impararlo.

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fiumecheva il 15/08/08 alle 07:43 via WEB

Quello che scrivi è vero e spesso mi rendo conto che ho questa brutta tendenza a far da sola e non chiedere mai, proprio perchè mi rendo conto di qiesto mio atteggiamento di solito non me la prendo più di tanto. Me la prendo invece quando, comprendendo che gli altri non possono leggermi nel pensiero, esprimo a voce e nell'italiano più semplice il mio bisgono di certe cose e nonostante la chiarezza della richiesta questa mi viene negata e tacciata di essere un capriccio e soprattutto un immane sciocchezza e l'immagine che ho è di una persona che sta affogando e chiede aiuto e non solo gli viene negato ma pure gli affondano di più la testa sotto l'acqua.....

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dianavera il 17/08/08 alle 14:00 via WEB

Voler bene a una persona è un lungo viaggio – rupi, cadute d’acqua e bui improvvisi, dilatati il chiuso di foreste, lampi a volte sul silenzio così vasto del mare e strade sopraelevate, grida viali immersi all’improvviso in una luce sconosciuta. Voler bene a uno, a mille, a tutti è come tener la mappa nel vento. Non ci si riesce ma il cuore me l’hanno messo al centro del petto per questo alto, meraviglioso fallimento. Sugli altipiani di ogni notte eccomi con le ripetizioni e le mani rovesciate della poesia: non farli stare male, sono tuoi, non farli andare via. DAVIDE RONDONI ----------------------------------------------------------------------Con un abbraccio di sostegno, d'incoraggiamento e di stima.

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