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Fiumecheva

E continuo a camminare

 

 

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Post N° 643

Post n°643 pubblicato il 22 Agosto 2008 da fiumecheva
 

Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce: lo si osserva
in mille cose. (Pascal)

E poi basta il sorriso di una bambina e tutti i tuoi propositi vanno a farsi benedire.
E ringrazi quel sorriso che ti rischiara la giornata che ti fa ricordare dove sta la felicità.
Un sorriso,
una giornata di sole,
20 minuti d'auto che ti aiutano a riflettere,
e un imprevisto che sa tanto di segno del destino.

Ieri mattina ero così nervosa e pensavo alle mille cose che mi aspettano i prossimi mesi e nel parlarne con mia madre lei è uscita con una frase semplice ma efficace:
"Vedrai che ce la farai, tutto si sistemerà. Lo vedi? Io sono guarita. Lo so sarò sempre da tenere sotto controllo, ma ce l'abbiamo fatta, no?"
E poi mi ha parlato di tutto le volte che ha chiamato la morte e di come in fondo era un modo per esorcizarla.
Mia madre che parla così.
Mi ha stupito, e mi ha reso felice.
E' vero che alla fine quello che tu dai poi ti ritorna indietro,
basta solo non darsi per vinti
E mi preparo a nuove battaglie con la speranza di vincerle tutte, ma alla fine l'importante sarà vincere la guerra col meno danno possibile.

E con Miki?
Continuo a restare sul carrello delle montagne russe.
Un po' si scende e un po' si sale...
Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce..........

 
Rispondi al commento:
dianavera
dianavera il 23/08/08 alle 21:42 via WEB
Voler bene a una persona è un lungo viaggio – rupi, cadute d’acqua e bui improvvisi, dilatati il chiuso di foreste, lampi a volte sul silenzio così vasto del mare e strade sopraelevate, grida viali immersi all’improvviso in una luce sconosciuta. Voler bene a uno, a mille, a tutti è come tener la mappa nel vento. Non ci si riesce ma il cuore me l’hanno messo al centro del petto per questo alto, meraviglioso fallimento. Sugli altipiani di ogni notte eccomi con le ripetizioni e le mani rovesciate della poesia: non farli stare male, sono tuoi, non farli andare via. Poesia n. 187 Ottobre 2004 Davide Rondoni/ Vita, battito che scandisce il ritmo
 
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