Creato da fiumecheva il 06/05/2005

Fiumecheva

E continuo a camminare

 

Messaggi di Luglio 2007

Post N° 416

Post n°416 pubblicato il 12 Luglio 2007 da fiumecheva
 
Tag: Diario

Ore 9,15
Giorno dell'intervento:
Siamo in attesa che portino ma' in sala operatoria.
Ancora non le hanno fatto indossare il camice verde.
Continuo a leggere poesie di Salinas.
Come spesso mi capita la prima cosa che mi colpisce in una poesia è il suono della parola, ancor prima di capirne il significato.
Il suono poi rileggendola diventa musica e allora sento il bisogno di rileggerle ancora e ancora fino a che alla musica si accompagna il colore dapprima sfocato e poi a mano a mano più vivo e brillante.Il colori e la musica girano e si trasformanoed ecco che lentamente se ne distinguono i contorni e prendono forma.
Sempre più nitide le figure finalmente capisco perchè la poesia mi è piaciuta così tanto.....

Ma', piange, per il dolore e l'ansia di quello che l'aspetta.
Non so come aiutarla.

Ore 9,40
Ma' è entrata in sala operatoria....


Ne è uscita dopo un paio d'ore, piangente e ancora più dolorante di quando è entrata. Il medico mi ha detto che l'operazione è andata come doveva e che ora speriamo che la pelle che ha usato per ricoprire riesca a cicatrizzare.
L'ho visto molto fiducioso.
Speriamo.
Più tardi nella stanza ho lottato un po' con ma', che alternava stati di lucidità ad allucinazioni.
E mi ha chiesto la cosa più brutta:di farla morire. per poi mettersi a piangere subito dopo perchè non avrebbe più visto i suoi nipotini.
Ho sollevato il lenzuolo per sistemarle meglio le gambe e la vista del moncherino mi ha straziato il cuore.
Certo anche prima non era uno spettacolo quel povero piede martoriato, e di certo non le sarebbero ricresciute le dita, ma ora ha un che di così definitivo.
Povera la mia mamma, che farà quando si vedrà il piede?
Quanto starà male!.....
E ho tanta paura che la stessa cosa accada anche all'altro piede....


 
 
 

Post N° 415

Post n°415 pubblicato il 11 Luglio 2007 da fiumecheva
 
Tag: Diario

Ore 10,53
Oggi non mi hanno fatta uscire neppure in occasione della visita medica così ho potuto parlare col medico.
gli ho fatto vedre le ultime analisi che ma' ha fatto da casa per confrontarle con quelle fatte in ospedale e visto che le cose non sono migliorate (intendo che l'emoglobina è ancora bassa) si è deciso per una trasfusione di sangue per prepararla meglio all'intervento di domani.
Una brutta novità è che sono apparse della vesciche sospette sulla gamba, cosidetta, sana, il medico non ha saputo darmi una spiegazione, dice che forsi sono i cerotti che le provocano allergia.
Io ho visto vesciche simili anche sulla gamba ammalata il giorno che d'urgenza l'ho portata in prontosoccorso ed è iniziata questa via crucis.
Ho espresso questo mio pensiero al medico, ma lui mi ha detto che non hanno attinenza.
Speriamo abbia ragione...
Comunque ho una brutta sensazione...

Ore 12,30
Ma' sta mangiando con gusto.
Tutti, quà dentro sono gentili con lei.
Da mesi ormai sta passando prove sempre più difficili e la mia mammona che è sempre stata piùttosto debole in realtà si sta dimostrando molto forte.
Poco fa mi ha bagnato la camicia con le sue lacrime, il dolore non le dava tregua, mi ha stretto forte la mano e si è appoggiata a me mentre io le accarezzavo i capelli:
"Sei forte mamma... veramente, più di quel che credi.."
E a crisi è passata...

E ora sono qui a ricopiare queste parole.
A volte fatico a ricordare come vivevo prima che iniziasse tutto questo.
Mi sembra di aver sempre vissuto così, nell'ospedale e in mezzo alla gente che soffre.
Gli ammalati, ma anche i loro parenti che li assistono.
Il marito della nonnina della camera di fronte ha l'aria tristissima quando è fuori nel corridoio.
"Come va oggi?"
"Non tanto bene"
Un po' sembra distogliersi dai suoi pensieri, parlare a volte fa bene.
Si sfoga, poi si arma di un sorriso ed entra nella stanza da lei che è sempre stata la sua vita....

 
 
 

Post N° 414

Post n°414 pubblicato il 10 Luglio 2007 da fiumecheva
 

Ore 10,30
Secondo giorno di ricovero
E' confermato che giovedì si farà l'intervento:
Ma' sembra abbastanza serena, spesso ride e scherza col personale del reparto.
Col mio conportamento tranquillo e collaborativo mi sono conquistata la fiducia delle infermiere che una volta passata la visita dei medici con una scusa mi fanno entrare fuori orario prima degli altri parenti, per farmi restare di più accanto a ma'.
E' appena tornata dalla sal rianimazione la nonnina che sta nella stanza di fronte
Ieri in quella stanza c'è stato un gran via vai di parenti, persino due nipotini piccolissimi le sono stati portati in visita. Sembrava che stesse salutando tutti per sempre.
Il marito ora l'ha guardata con infinita dolcezza e le ha appena detto:
"Sono contento che sei ancora qui"

Ore 11,30
Ma' continua a fare pisolini in cui riesce persino a sognare.
Ho dimenticato il blocco a casa e scrivo sul retro degli scontrini della spesa.
Questa poltrona mi fa venire sonno.
Il reparto e silenzioso come piace a me, le voci del personale sono echi lontani.
Il vento passa dalle fessure delle finestre ululando.Si dice che dopo tre giorni di vento continuo poi arriva la pioggia. Oggi è il secondo giorno che non molla.

"Leggo poesie di Salinas e ti penso.
Anche stamattina ti sei svegliato prestissimo per andare al lavoro, pure io mi sono alzata con te, tu hai protestato, ma io ti ho preparato il caffè e dopo averti salutato sono tornata a letto.
Nelle due ore che avrei potuto dormire non ho fatto che rigirarmi e ne ho dormito meno della metà.
Sorrido ai pensieri che mi hai raccontato stanotte e che ti assalgono mentre guidi.
Sorrido e sento di amarti di più.
Tu pensi che io sarò sempre impegnata, ora c'è mamma e poi verranno i nipoti e tu sarai sempre in secondo piano.
Perchè, quando sarò nonnina non puoi essere nonnino con me?
Ma tu mi dici che mi vuoi tutta per te....

Sorrido e ti amo di più, se di più si può...."



 
 
 

Post N° 413

Post n°413 pubblicato il 09 Luglio 2007 da fiumecheva
 

Ore 13,30
Sono qui in ospedale con ma' che un po' dorme e un po' si lamenta per il dolore.
Ancora non ci hanno detto quando faranno l'intervento
Sono qui e ripenso a cosa ho fatto appena sveglia....
Non sono mai stata brava a chiudere le porte.
Le sbatto e le riapro, le lascio socchiuse.
Anche nella realtà le porte chiuse mi danno un senso di claustrofobia e di non ritorno.
Vorrei tornare indietro?
Forse... oppure sapere di poterlo fare sempre in un qualsiasi momento...
Ma poi penso che non è giusto, che non si può restare in sospeso..
Eppure non sto bene e continuo a fissare quella porta, è chiusa ormai e l'ho chiusa io.
Non so cosa mi manca.
Non c'era nulla di tangibile, tutto era lontano e indefinito.
Era voce e colore, un'immagine sfocata.
Eppure aveva toccato la parte più tenera di me esponendola agli urti più forti e laceranti.
Nonostante tutto ferita e dolorante continuo a guardare quella porta chiusa...
Ma tornare indietro non si può più....

Ore 14,30
Si è alzato il vento.
Qui, dal 5° piano, vedo gli alberi piegarsi.
E' un vento caldo.
Mi piace il vento,porta via con se i pensieri.
Mi piace quando passa tra i pioppi, il fruscio e la visione del movimento delle loro foglie mi rilassa e nello stesso tempo mi procura brividi piacevoli sulla pelle.
Il vento che passa dalla finestra fa vibrare le veneziane.
Ma' dorme seduta, sdraiata non riesce, sente più dolore.
Dolore...
Una fitta lancinante mi attraversa il petto, la mano sinistra s'intorpidisce.
Chiudo gli occhi.
Calma.
Niente respiri affannati.
"Abbraccia il tuo dolore... abbraccia il tuo dolore...."
Lo so ormai cos'è, e lentamente come è venuto se ne andrà....
Eppure....
Il dolore è passato, ma dentro....
Sono ancora li a fissare quel punto....

 
 
 

Post N° 412

Post n°412 pubblicato il 09 Luglio 2007 da fiumecheva
 
Tag: Diario

Ci siamo.
Fra un paio di ore si parte per andare in ospedale.
Inutile dire come si sente Ma' e di certo pure io ho una buone dose di ansia.


 
 
 

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