Il diario di Nancy

Dopo sette anni di onorata carriera, improvvisamente, qualche settimana fa, la mia lavatrice è venuta a mancare.
Tragedia!!! La tapina aveva scelto uno dei periodi peggiori dell'anno per abbandonarmi, così inaspettatamente, senza darmi nessuna avvisaglia di malessere.

Come potevo fare per fronteggiare gli ospiti in arrivo, con conseguente aumento di tovaglie, tovaglioli ed asciugamani da lavare???  Non volevo certo ridurmi a fare la bella lavanderina, che con cenere e lisciva sbiancava il suo bucato nelle pubbliche fontane.

La soluzione era semplice ed a portata di mano.
Compriamo una nuova lavatrice.

Quindi la settimana scorsa, io ed il mio compagno, ci siamo recati in uno di questi immensi centri commerciali per elettrodomestici, che tra l'altro nella mia città ha aperto nemmeno un mese fa.
Entriamo e... meraviglioso, una città dentro la città, il paese di Bengodì, con decine di allegre famigliole a passeggiare per gli scaffali, pronti ad indebitarsi di cambiali per la vita.

Sono rimasta affascinata dai milioni di cellulari in vendita e mi sono innamorata a prima vista di un Nokia rosa ultrapiatto.

Per arrivare alle lavatrici sei obbligata a passare per il reparto televisori, che ormai nulla più hanno dei vecchi modelli a valvole e transistor, di quelli che quando l'accendevi compariva una riga bianca orizzontale.
Macchè, questi sono veri e propri cinema in miniatura, il modello più grande era uguale uguale allo schermo della quarta sala del Modernissimo, a Napoli. Quando qualcuno ebbe la brillante idea di trasformare un vecchio cinema del centro storico in un moderno e funzionale (sigh!) multisala.

Al reparto lavatrici m'aspettavano centinaia di modelli diversi , ho cominciato a vagare senza capire che differenza ci fosse tra modello e modello, convinta che le lavatrici servissero esclusivamente per lavare i panni sporchi.
Ed invece non è così, il ragazzo incaricato alle vendite mi spiegava con sussiego la diversità dei consumi a seconda della fascia A B o C, poi ha preso ad illustrarmi le differenze sulla velocità di centrifuga.
Alla fine ero così frastornata da tutta quella varietà che ho scelto il modello che mi piaceva di più esteticamente, anche perché mi assicurava la consegna pressochè immediata.

Ed oggi... oh Gaudio!!! oh Tripudio!!! Finalmente la lavatrice è arrivata.
E' bella la mia nuova lavatrice, sembra una navicella spaziale, ha ben dieci pulsanti sul display, che ignoro completamente a cosa servano ed una manopola con una quantità infinità di programmi, anche quello dei sette giorni (?) e perfino la partenza ritardata.

Mi è stata consegnata con due e dico due libretti d'istruzioni, uno per esperti (???) e l'altro facilitato.
Se sarò assente nei prossimi giorni sappiate che starò studiando come far funzionare la mia nuova lavatrice.

E poi dicono che la vita di una casalinga sia facile...