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Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

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Gli abbandoni

Post n°140 pubblicato il 02 Marzo 2007 da bimbadepoca
 

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A breve saranno due anni che ho questo blog. Nato per gioco e diventato col tempo una parte importante di me, un taccuino dove annotare svariati pensieri, un diario dove custodire momenti, un palcoscenico dal quale raccontare le strane trame della mia fantasia.
In questi mesi ho incrociato diverse persone e per un tratto di strada abbiamo spiato, con reciproca curiosità, l'uno la vita dell'altro. Non in maniera morbosa ed invadente, ma partecipando con affetto sincero alla vita dell'altro.

Qui dentro siamo uomini e donne che scrivono senza difese. Siamo persone reali, la gente comune che incontri per strada, eppure siamo privi della nostra fisicità. Siamo solo parole digitate su fogli virtuali.
Non abbiamo nemmeno la pelle dietro la quale proteggerci, siamo un fascio di nervi scoperti pulsanti pensieri.
Quei pensieri che celiamo ai nostri vicini per la vergogna d'apparire banali o saccenti.
Ma sono proprio quelli i pensieri che ci urlano dentro.
La rabbia.
La paura.
Le delusioni.
Il dolore.
L'inquietudine.
L'inadeguatezza.
La malinconia.
E la gioia.
L'allegria.
L'ironia.
Le romanticherie.
Le piccole facezie.

Sono quasi due anni che leggo migliaia di frammenti di vita. Sono quasi due anni che leggo nel profondo dei cuori. Un romanzo corale che è uno sguardo sul tempo a cui io stessa appartengo.
Sono davvero tante le persone che ho incrociato in questi due anni, molti si sono allontanati strada facendo in una sorta di selezione naturale, ma troppi hanno scelto di cancellare definitivamente le tracce del loro passaggio.
Ed ogni volta che qualcuno tra voi decide d'interrompere il gioco, di tranciare il legame e mettere un punto d'arresto alle cose da dire, io ammutolisco come stordita. E' una scelta che rispetto ma non condivido.
Non capisco come si possa, con un gesto perverso, distruggere in un lampo gli stati d'animo ed i pensieri della propria evoluzione personale.
Niente è per sempre lo so, lo so bene, ma mai dovrebbe finire la voglia di raccontare se stessi ed il mondo nel quale si vive, perché è proprio sulla parola scritta che è fondato il nostro sapere.

Sono già troppe le persone che mi mancano, troppi vuoti che non sarò capace di sostituire.
Avevo cominciato a scrivere per ognuno di loro un riassunto di ciò che hanno rappresentato per me, ma poi rileggendomi sembrava quasi che avessi scritto dei necrologi, degli ipocriti coccodrilli giornalistici. Ed ho cancellato.

Vorrei solo che queste persone sapessero che hanno lasciato una traccia preziosa del loro passaggio che custodisco gelosamente dentro di me. Ed anche a costo d'apparire stucchevole vorrei che sapessero che mi mancheranno. Sempre.

Questo post è dedicato a :
Aeesha - Medusa - La_non - Streghella16 - Orpheus62 - UnBimboaCavallo - Raymond_Radiguet - LinguaRomana - Stylus62/Be.Side - Kidgloves - Alexis

P.S. Io non sono superstiziosa, ma siccome tanti vi piangono come morti, una bella toccatina me la farei lo stesso...

 
 
 
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" E quello che lei mi disse
fu in idioma del mondo,
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Così vero
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(Pedro Salinas)

 

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(Patrizia Valduga)

 

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(J.L. Borges)

 

"Quello che ora diamo per scontato, un tempo fu solo immaginato"

(William Blake)

 
 
 

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