Non capisco perché, d'improvviso, alcuni blog scompaiano... no, non riesco proprio a comprenderne il motivo.
Come è possibile che, d'improvviso, si prenda una decisione così drastica.
Come se le parole scritte diventassero, d'improvviso, nemiche, cose estranee da distruggere e cancellare, senza pietà, con rabbia, con odio, con disprezzo.
Eppure penso alle idee, alle emozioni, ai lampi di genio, ai lazzi beffardi, ai sorrisi, celati dietro ogni semplice parola e continuo a non capire come si possa voler cancellare tutto questo.
Io ho un sacro rispetto per le parole scritte, sono convinta che nel momento stesso in cui diventano pubbliche, fosse pure in blog letto da pochi amici o in una lettera d'amore per una sola persona, ecco da quel momento non ci appartengono più, diventano di tutti.
Già, le parole una volta scritte non appartengono più ai legittimi proprietari, ma acquistano vita propria, diventano parole degli altri, nutrono i sogni e le fantasie di quelli che leggono.
Perché le parole vere, quelle scritte col cuore e con l'anima, viaggiano su canali speciali, arrivano direttamente al cuore e all'anima di chi è pronto ad accoglierle.
Senza passare per gli occhi e la mente e la ragione e il giudizio e l'istruzione.
Le parole vere sono parte stessa del mondo, sono voce dell'anima.
Eppure tanti cancellano le tracce della loro esistenza, con la facilità e la perfidia innocente con cui si rompono le bolle di sapone.
Un plof leggero ed un attimo dopo la bolla, che prima volteggiava nell'aria, sparisce così, d'improvviso.
Tanti cancellano i propri blog allo stesso modo, cancellando così anche gli stati d'animo che li hanno portati a scrivere proprio quel preciso messaggio, quell'emozione fluida condensata in parole.
Ne ho persi già molti per strada, di blog infranti come bolle di sapone. Gli ultimi, in ordine di tempo, mi hanno dato un dispiacere vero, sincero.
Quello di BOLD_AS_LOVE48... scoperto per caso, da pochissimo tempo, letto tutto di un fiato dall'inizio alla fine.
Prosa cruda, diretta, quasi dolorosa, con la penna che affondava nella memoria di un passato vissuto intensamente.
La bolla di sapone che lasciava intravedere un ricco mondo interiore, fatto di solitudine ed armonia.
La seguivo questa fragile bolla, col fiato sospeso, conscia che era diversa dalle altre, ma poi, un lieve tocco d'incaute dita la ha cancellata, fatta sparire per sempre.
Ed oggi è toccato al blog di ParoleMaddalene, un'altra bellissima bolla di sapone, forse troppo consapevole della propria bellezza.
Ho riconosciuto immediatamente in questa ragazza il talento puro, l'indiscussa bravura stilistica, l'abilità virtuosistica alla prosa.
Non mi piaceva, invece, la sua ampollosità, il compiacimento auto celebrativo che ne limitava l'autenticità. Per questo l'avevo cancellata dai miei preferiti e preferivo leggerla senza commentare.
Per questo credo suscitasse invidie e commenti poco graditi.
Oggi ha deciso anche lei di fare quel gesto, forse in un momento di rabbia impulsiva ha allungato le dita e rotto una bellissima bolla di sapone dai contorni perfetti.
Mi mancherete fragili bolle dal destino breve, mi mancherete ancor più, perché so di non potervi rivedere.
Sono ancora quella bambina assorta che le bolle preferiva osservarle volteggiare nell'aria, fino a perdersi nell'azzurro del cielo. Libere.