Il diario di Nancy
Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.
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Si ringrazia Seduzir64 per il sottofondo musicale.
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Le prime cotteQuando andavo alle elementari, ero magra come un chiodo, con capelli cortissimi, sempre spettinati e tante lentiggini sul naso troppo grosso. Non ero quella che si può definire una bella bambina, eppure ho avuto un innamorato cronico che ogni anno riempiva il suo diario di cuoricini con i nostri nomi. Lunedì pomeriggio mentre osservavo la mia bimba giocare, ho, inaspettatamente, ripensato a quel ragazzino saputello e occhialuto, dalla testa sproporzionata rispetto al corpo. Come tutte le madri che rivivono attraverso le figlie, i fasti della propria giovinezza. Sia chiaro A. non somiglia per niente al mio spasimante bruttino delle elementari, A. è oggettivamente un bellissimo bambino, di quelli come vedi nelle pubblicità, la sua vivacità e lo sguardo impertinente lo rendono immediatamente irresistibile. Elle lo sa che Emme, sorellina di uno dei suoi migliori amici, è innamorata di lui, è abituato a riconoscere quei rossori, quei segnali apparentemente illogici che noi donne lanciamo a chi ci piace davvero. E proprio per questo ha preso le distanze da lei, trattandola come si conviene. Da bambina. Ed io riconosco nella mia Emme, nei suoi atteggiamenti innati e nei suoi vezzosi comportamenti, i difetti atavici di noi donne, di quando ci ostiniamo a volere l’impossibile senza accorgerci di quello che già abbiamo, a portata di mano. |