Creato da bimbadepoca il 16/03/2005

Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

TAG

 

ULTIME VISITE AL BLOG

carima68Marquez36santiago.gamboacassetta2mariomancino.mannisexantaSherrileeniopaldoCherryslacquasalata111QuartoProvvisoriodolce.melodia1bugiardogl0la.cozza
 

IL CUORE E LE STELLE

Per chi sente la necessità di guardare in faccia l'autrice di questo blog.
Si ringrazia Seduzir64 per il sottofondo musicale.

My windows Live spaces 

 

LA MIA LIBRERIA

 

in continuo aggiornamento su aNobii

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Il fotografoOggi ho voglia di cantare... »

Il binomio fantastico

Post n°142 pubblicato il 09 Marzo 2007 da bimbadepoca
 

Nei giorni scorsi ho comprato il primo fascicolo di "Scrivere". Il suggerimento che viene dato agli aspiranti scrittori è quello di sviluppare la propria immaginazione (ma và!!! Si parte proprio dall'a bi ci).
Meno male che per farlo viene consigliata una tecnica di Gianni Rodari, chiamata binomio fantastico, che consiste nell'aprire il vocabolario a caso e scegliere alla cieca due parole. Le due parole saranno il binomio fantastico sul quale costruire una storia.
L'ho fatto! Ed il caso ha voluto affidarmi due parole, parco e stoffa, da trasformare in una qualsiasi trama.

Signori... prove tecniche di narrazione:

Il telegiornale della sera faceva scorrere i titoli di testa.
L'uomo cenava come ogni sera, da solo, la televisione come brusio di sottofondo per farsi compagnia.
"Cresce l'allarme per il maniaco del parco" A quella notizia strillata nei microfoni, l'uomo rimase con la posata sospesa a mezz'aria.
Il telegiornale cominciò la sua sfilza di guai e lui riprese a mangiare tranquillamente. Ma poi andò in onda quel servizio sul parco, alcune donne raccontavano piangendo la loro brutta esperienza, avevano l'aria smarrita di un cucciolo bastonato. Il telecronista non risparmiava all'indirizzo del maniaco epiteti gratuiti, "Mostro", "Folle", "Psicopatico", e poi con la telecamera indugiava in quegli occhi spauriti, per cercarvi il terrore da dare in pasto alla morbosità della gente.

L'uomo aveva alzato il volume ed ascoltava incredulo quella notizia. Perché no, non potevano avercela con lui, non potevano parlare proprio di lui, perché lui non era un mostro. No, non lo era.
E corse in camera sua per non ascoltare oltre, si buttò sul suo letto affondando il viso nel cuscino.
Per respirare l'odore.
Per ritrovare quell'unico profumo.

Tirò fuori dalla federa del cuscino brandelli di stoffa di vario colore, li sparpagliò sul copriletto fino a formare un macabro mosaico.
Li sfiorò con le dita delicatamente, nella testa continuava a ripetersi quella terribile parola "Mostro".
Prese un frammento di stoffa leggero, chiffon chiaro per abiti estivi, e se lo portò alle narici per aspirarne il profumo rimasto.
Ricordava ancora la ragazza a cui apparteneva, aveva lunghi capelli bruni ed era seduta su una panchina del parco, la stessa panchina che piaceva anche a loro, quella di fronte alla vasca centrale, ombreggiata dai rami dei tigli.
La ragazza leggeva quando lui le si sedette accanto, la guardava timidamente e lei non seppe trattenere un sorriso compiaciuto mentre accavallava le gambe con studiata noncuranza, in modo tale che la stoffa del suo vestito leggero le scivolasse morbidamente sul grembo.
Fu allora che lui tirò fuori la forbice nascosta nella giacca e nel ricordarlo quasi tremò di piacere.
Lei rimase impietrita quando lui le tagliò un pezzetto di gonna.

L'uomo appoggiò quella stoffa leggera insieme alle altre. Se avessero potuto vedere la delicatezza di quel gesto nessuno mai avrebbe potuto chiamarlo mostro.
E poi che ne sapeva quel giovanotto impomatato di quella primavera che lui aveva passato nel parco, quando loro ancora si promettevano amore.
Che ne sapeva di quante notti era rimasto sveglio abbracciato al cuscino a respirare l'odore di tutte le donne per cercare di risentirne uno solo.
Quell'odore di femmina che il solo pensiero gli induriva il membro. Inutilmente. Crudelmente.

Prese tra le mani un altro pezzo di stoffa, di fustagno color ciclamino, apparteneva allla giacca di quella signora seduta ad ammirare i suoi bambini che giocavano poco lontano.
La ricordava bene perché aveva lo stesso vezzo di arrotolarsi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Ma non aveva il suo odore di pelle, quel profumo di buono che già cominciava a sbiadire nelle cose appartenute al passato.
Non riusciva più a ricordarlo, aveva impresso nel naso soltanto l'odore dell'ultimo giorno, il puzzo di disinfettante dell'ospedale e di sangue rappreso.
Ma no, non era questo che doveva ricordare e con un gesto brusco risistemò i pezzetti di stoffa nella federa del cuscino.

Si distese di nuovo sul letto cercando di ricordare il modo in cui lei rideva, le passeggiate nel parco ed i progetti teneri e arditi.
Era tutto così nitido che si ritrovò a sorridere di gioia. Ma poi ripensò al suo profumo che continuava a sfuggirgli. Doveva ritornare nel parco, trovare un'altra donna ed un altro lembo di stoffa. Inseguire un altro odore sperando che gli somigliasse.
Già, ma poi qualcuno avrebbe potuto riconoscere il mostro. E dargli la caccia come ad una volpe braccata. E sbatterlo dentro.

Fu allora che ritrovò nelle orecchie il suo ultimo grido, prima dello schianto, lei che chiamava il suo nome. E poi furono solo lamiere accartocciate ed odore di morte.
E d'improvviso sentì nella testa anche le altre urla, quelle a cui non aveva mai badato.
Urla di sorpresa. Urla di spavento. Urla di rabbia. Urla mute di  troppa paura. Voci di donne che imploravano pietà.
Ed era un mostro per aver tagliato loro solo un pezzo di vestito.

Nascose il suo viso nel cuscino per respirare ancora una volta un odore che non c'era.
Sul comodino accanto al letto aveva le forbici per tagliare altre stoffe.
Nelle mani prese le forbici con cui decise di pugnalarsi il cuore
.

Commenti al Post:
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 09/03/07 alle 13:44 via WEB
Mah! Meno male che è una storia inventata. Ciao Nancy
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/03/07 alle 10:44 via WEB
Inventata sì... però potrebbe essere verosimile come storia, in fondo il confine tra amore e follia è talmente labile.
 
Bauessina
Bauessina il 09/03/07 alle 14:35 via WEB
intenso........da brividi....
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/03/07 alle 10:46 via WEB
Se sono riuscita a farti provare questa sensazione Bauessina, vuol dire che ho toccato le corde giuste e ne sono lusingata.
 
come_sei_veramente
come_sei_veramente il 09/03/07 alle 19:01 via WEB
L'ho sempre pensato, tu scrivi troppo bene! Presto leggerò di te sui giornali... e non come mostro del parco! ;-) Brava davvero!
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/03/07 alle 10:48 via WEB
Se mai riuscissi a scrivere sul quotidiano locale leggerai sicuramente il mio nome sul giornale... come corrispondente dalla sagra del cinghiale ;-))))
 
Marquez36
Marquez36 il 10/03/07 alle 07:47 via WEB
Brava, hai avuto fantasia...e allora voglio rivelare una cosa...Qualche anno fà ho voluto bene ad una persona...poi per motivi insormontabili abbiamo dovuto rinunciare. Oggi gli voglio ancora bene e tanto, non è amore, ma un profondo sentimento fatto di rispetto, considerazione e affetto. Bene una volta lei mi fece dei regali chiudendoli in alcuni sacchetti di stoffa, bagnati un pò del profumo che lei usava. Ancora oggi li conservo chiusi in una scatola di latta che qualke volta apro per respirarne un pò...Nel caso finisca l'odore nun te preoccupà non diventerò un "mostro" :)..Baci m31
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/03/07 alle 10:55 via WEB
Lo sai Marquez che anch'io mi sono ritrovata a vivere una cosa simile. Ero uscita con un uomo un bel po' di tempo fa, quello stesso a cui ho dedicato il post "Lettera d'amore", non so nemmeno io come ma mi sono ritrovata il vestito che avevo indosso impregnato dal suo profumo. Non l'ho più indossato da quella sera, l'ho tenuto nell'armadio come una reliquia, ogni tanto dovevo andare ad annusarlo e respirare un pezzettino di lui. Ma è stato tanto tempo fa, il profumo è svanito ed io non sono ancora diventata un mostro... almeno credo :-))
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 10/03/07 alle 08:50 via WEB
le statue del parco
immobili fantasmi che ci balzano incontro
spettri bianchi dietro cortine di rami e di nebbia
nascoste da stoffa di marmo
consunta dal tempo
consunta da storie di incubi e sogni
stoffa che si sfarina
polvere di marmo sui sentieri del parco.

(vale?)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/03/07 alle 11:03 via WEB
Penso proprio che vale, è una riflessione così bella e poetica anche se condensata in poche righe. Devo ringraziarti Ody perché mi hai dato un'idea fantastica, per un'amica che mi aveva sfidato a creare una storia con osmosi e gastroenterologo. Userò il dono della sintesi :-)))
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 10/03/07 alle 11:13 via WEB
Va benissimo! Sai cosa fare. A presto
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/03/07 alle 11:04 via WEB
Ti chiamerò al più presto per avere maggiori informazioni...
 
kreislerdlg
kreislerdlg il 10/03/07 alle 15:07 via WEB
Complimenti Nancy! Ho sempre detto che hai un grande talento, in questo delizioso post ne ho avuto l'ulteriore conferma, sei riuscita a farmi vivere il punto di vista di un "diverso ", non credo che sia una dote da tutti. C'è tutta la tua geniale fantasia in questo post, c'è la tua delicatezza, c'è la tua ostinazione nel denunciare l'invadenza dei media. Brava davvero! Ma ora è tempo di mostrare i tuoi lavori ad un editore.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/03/07 alle 11:05 via WEB
Il punto di vista di un "diverso". Che bello se sono riuscita a farti vivere questa sensazione. Ne sono lusingata.
 
Radha82
Radha82 il 11/03/07 alle 23:49 via WEB
Ciao cara Nancy, è molto bello questo piccolo racconto :) Potresti scrivere con parole più banali del mondo e riuscire a farle diventare poesia, hai un dono molto bello. Passare da te mi fa sempre bene, mi fa pensare ad altro..soprattutto in questi giorni che son un po' giù. Ti abbraccio forte bella, baci Radha
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/03/07 alle 11:12 via WEB
Forse questa non era esattamente la storia per tirarsi su di morale, mia piccola Laura. Ma mi fa piacere che solo per un attimo riesco a farti pensare ad altro :-)
 
Bauessina
Bauessina il 12/03/07 alle 11:34 via WEB
grazie mille per il tuo sorriso :) lo tengo stretto al cuore ;)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/03/07 alle 13:17 via WEB
Di nulla... è sempre un piacere regalare un sorriso, anche perché di solito viene ricambiato :-))
 
Bauessina
Bauessina il 12/03/07 alle 15:44 via WEB
;D
 
releardgl
releardgl il 14/03/07 alle 12:05 via WEB
ho trovato in edicola il nr.2 che dici???
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 14/03/07 alle 12:09 via WEB
L'ho comprato ieri, non ho ancora avuto modo di leggerlo :-)))
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 15/03/07 alle 16:07 via WEB
clap clap ... bravissima .... :)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 16/03/07 alle 10:53 via WEB
Ne sono lusingata, Henry :-)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

LA TRAMA DI QUESTO BLOG:

" E quello che lei mi disse
fu in idioma del mondo,
con grammatica e storia.

 

Così vero
che sembrava menzogna."
(Pedro Salinas)

 

Sa sedurre la carne la parola,
prepara il gesto,
produce destini.

(Patrizia Valduga)

 

 "Altri menino vanto delle parole che hanno scritto: il mio orgoglio sta in quelle che ho letto"
(J.L. Borges)

 

"Quello che ora diamo per scontato, un tempo fu solo immaginato"

(William Blake)

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963