Il diario di Nancy
Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.
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Si ringrazia Seduzir64 per il sottofondo musicale.
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Quando andavo alle elementari, ero magra come un chiodo, con capelli cortissimi, sempre spettinati e tante lentiggini sul naso troppo grosso. Non ero quella che si può definire una bella bambina, eppure ho avuto un innamorato cronico che ogni anno riempiva il suo diario di cuoricini con i nostri nomi. Lunedì pomeriggio mentre osservavo la mia bimba giocare, ho, inaspettatamente, ripensato a quel ragazzino saputello e occhialuto, dalla testa sproporzionata rispetto al corpo. Come tutte le madri che rivivono attraverso le figlie, i fasti della propria giovinezza. Sia chiaro A. non somiglia per niente al mio spasimante bruttino delle elementari, A. è oggettivamente un bellissimo bambino, di quelli come vedi nelle pubblicità, la sua vivacità e lo sguardo impertinente lo rendono immediatamente irresistibile. Elle lo sa che Emme, sorellina di uno dei suoi migliori amici, è innamorata di lui, è abituato a riconoscere quei rossori, quei segnali apparentemente illogici che noi donne lanciamo a chi ci piace davvero. E proprio per questo ha preso le distanze da lei, trattandola come si conviene. Da bambina. Ed io riconosco nella mia Emme, nei suoi atteggiamenti innati e nei suoi vezzosi comportamenti, i difetti atavici di noi donne, di quando ci ostiniamo a volere l’impossibile senza accorgerci di quello che già abbiamo, a portata di mano. |
Ma lo sai che io non riesco proprio a ricordare la prima dichiarazione ricevuta. Mah!!! Probabilmente avrò riso in faccia all'aspirante "fidanzato".
Per quanto riguarda A. carino com'è troverà presto qualche altra bambina da cui farsi consolare ;-))
Ma non tocchiamo questo tasto, una delle mie più care amiche ha vissuto una storia con un tipo sbagliato, non ascoltava nessuno, genitori, sorella, amici, tutti diventavano suoi nemici se osavano parlare male di costui. Ha dovuto sbattere la testa da sola per capire di chi si era innamorata... ed intanto ha perso 16 anni della sua vita.
Ehm... di solito Emme indossa sempre i pantaloni (come la mamma), ma proprio domani vuole andare a scuola con la minigonna. Speriamo bene, io per precauzione le metterò le calze di lana :-))