Creato da a.mori1961 il 11/07/2011
Tra il serio e il faceto

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Ultimi commenti

viva gli idealisti !
Inviato da: mario ambuchi
il 26/02/2017 alle 01:00
 
post veramente molto carino. Complimenti da kepago
Inviato da: diletta.castelli
il 07/10/2016 alle 17:41
 
grazie a questo post mi si sono schiarite le idee. Grazie....
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 26/08/2016 alle 12:48
 
molto bello questo articolo complimenti. Ciao da Maimeri
Inviato da: generazioneottanta
il 16/07/2016 alle 20:22
 
Rido per non piangere. Previet
Inviato da: sols.kjaer
il 28/05/2016 alle 16:33
 
 

SICUREZZA STRADALE A SIGNA

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VARIE DI POLITICA E SOCIETA': elenco dei post pu

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post. 131 gli affari della politica ed il museo delle cere

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post 95 proseguono le indagini della magistratura sulla Bretella

post. 88 l'equiparazione della polizia municipale

post. 84 così poteva essere piazza stazione

post 58 - la crisi vista da M. Castellari

Post. n. 41- festa democratica: in 60.000 per il gioco dei tappi

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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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post 100 Bretella: Rossi (non) risponde al buon padre di famiglia 

post 56 ancora Bretella

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post 110 LA COSTA: il disagio quotidiano

post 120, 114, 104 e 103  il Processo Partecipativo AFFONDA LA BRETELLA a favore del TUNNEL: SIAMO TUTTI BUCAIOLI

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Post 91: in bicicletta San Mauro / Varlungo

post 76, 77, 78, 79,  81, 82, 83 il processo partecipativo volge al termine: quali i risultati?

post 52, 53, 54, 55, 56 62, 63  BRETELLA e tunnel RACCONTATE DA ALCUNI POLITICI LOCALI E DA CIAMPI

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post 30 progetto partecipatevo e tunnel 1

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Post25 in bicicletta da San Mauro a Vaiano

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Post21 a piedi lungo il Bisenzio da San Mauro a Prato

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Post12 ciclabile SIGNA/CASCINE/LASTRA

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post 6 viabilità signa/lastra: nasce il processo partecipativo

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POST 28. PUBBLICA ASSISTENZA DI SIGNA LUNGO LA CICLABILE DELL'ARNO

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post. 60 lo sport che conta, quello degli amici - il Signa 2007

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Post. 15 fra il serio e il faceto Al Drinking Team l'Europa Leauge

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RECENSIONI

 

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Post. 16 Ristorante IO OSTERIA PERSONALE

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POST N . 7: RISTORANTE BOCCONI BRUXELLES

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POST N. 4: BAR DI' TREBBIO

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STORIA E TRADIZIONE SU RUOTE

PER LA RICERCA DI POST SU QUESTO ARGOMENTO DIGITA: STORIA E TRADIZIONE SU RUOTE

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POST 144 - XI RADUNO DI FIRENZE

http://blog.libero.it/SIGNA/11350521.html 

post. 49 E 64 RADUNO DI SIGNA

http://blog.libero.it/SIGNA/10700031.html 

post. 43 RADUNO DI EMPOLI

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Post. 37 - 17 raduno 500 Prato

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il volo dell'anatra

il lavoro di gruppo

Come le anatre che volando in formazione, aumentano l'autonomia,coloro che condividono una direzione comune e un senso di comunità arrivano dove vogliono,  piu' rapidamente e facilmene, perchè viaggiano sulla spinta l'uno dell'altro.

Quando la prima anatra si stacca, si sposta lateralmente e un'altra anatra prende il suo posto alla guida. Così nessuno si sente primo come nessuno ultimo.

 

 

 
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Asilo di San Mauro: oltre la magistratura penale anche il TAR e intanto si pagano errori nelle assunzioni

Post n°474 pubblicato il 26 Agosto 2015 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Lo scorso 8 aprile avevamo denunciato le lungaggini burocratiche e la mancanza di programmazione del comune di Signa, nel gestire la costruzione del nuovo asilo nido di San Mauro e nella messa in sicurezza antincendio della materna. http://blog.libero.it/SIGNA/13171255.html  

Dopo appena un mese, la Digos intervine e sequestra la documentazione inerente l'affido dei lavori del predetto asilo e di piazza della stazione http://www.comune.scandicci.fi.it/rassegne/bancadati/20150529/SIQ5116.PDF   Guarda caso, il Fronte Nazionale il 27 gennaio 2014, aveva denunciato l'aumento dei costi della riqualificazione di piazza stazione di quasi il 50% http://blog.libero.it/SIGNA/12626788.html  

Evidentemente non avevamo sparato alla cieca, o perlomeno le nostre denunce politiche su una gestione del denaro e della cosa pubblica non erano totalmente campate in aria se la magistratura penale si interessa degli stessi argomenti.  Ma non basta, in questi ultimi giorni una società che era stata esclusa dalla gara per il nuovo asilo nido, ha presentato ricorso al TAR per, a suo dire,  come si è svolta la gara di assegnazione dei lavori. Che dire, denunce e ricorsi non sono certo sentenze, ma dimostrazioni che l'operato lascia forse qualche incertezza interpretativa di troppo. Da parte nostra siamo certi che in entrambi i casi si giungerà a sentenze favorevoli per l'amministrazione di Signa, anche nell'interesse della collettività che amministra. Per adesso dobbiamo prendere atto che il Comune di Signa, in altra vicenda, si prepara a pagare 27.648,71 attraverso una transazione bonaria in una controversia con una ex dipendente per una gestione di assunzioni temporanee evidentemente non ben gestite (Delibera Giunta Municipale n. 117 del 27/07/2015).

In ultimo, un'informazione di attualità: il PD di Signa sarà presente alla festa de L'Unità di Firenze con lo stand del gioco dei Tappi. 

 

 
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Un barbecue stellato

Post n°473 pubblicato il 25 Agosto 2015 da a.mori1961
 

Capita che il tuo barbecue si sfondi e sei indeciso sul da farsi. E' un'estate torrida, chi se ne frega del barbecou, piatti freddi o cotture veloci al riparo dall'umidità della piana fiorentina. Poi un giorno il pischello ti dice che il 25 agosto i suoi colleghi vengono a cena e portano un barbecou. Boia della miseria, non sia mai detto! Mi rigiro e trovo un bidone

Due attrezzi li ho, l'ingegno del sammorese testa grossa non manca ed allora vai. si fa il barbecou fai da te. Smerigliatrice, saldatrice, trapano, sega e seghetto, da non confondersi con attributi ed organi sessuali maschili.

Saldatrice si, ma manca il saldatore. Ovvero ci sono io ma non so saldare. Cassio, se saldano tutti. salderà anche il Mori. Ed allora via, anche se sono più i buchi delle saldature

Lascia perdere, il bidone, ovvero metà di questo. è a posto, con il suo bruciatore alla base, ed una vecchia griglia ritirata fuori per l'occasione. Due tondini per variare le tipologie di cottura e cisiamo

Già. la sega. Ecco quindi che viene fatto il piano sottostante il braciere che serve anche per mantenere caldi i cibi e due piccoli punti di appoggio laterali, il tutto con delle perline avanzate da vecchi lavori

Boia della miseria, siamo il 25. Allora via, di primo pomeriggio si da fuoco con i pini reduci dalla bufera del 5 marzo u.s. per far si che la vernice esterna che deve andar via se ne vada con tanti saluti; poi, verso le 19  si parte con la carne che seguirà la carrellata di verdure e crostoni: rosticciana, alette di pollo speziate e marinate

salsicce e arrosticini di agnello

mortadella 

non c'è spazio per il filetto che se ne resta in panchina.  Ri boia della miseria, ma per chi tutto questo sgranare? O un tu l'ha letto il titolo? A sgranare ci sono i cuochi della brigata del Winter GArden By Caino, il ristorante stellato del St Regis Firenze, quelli che fanno quelle porzioni belline ma tanto piccine, in quei piatti tanto grandi. Cazzo, agli altri fanno le porzioni piccine, ma loro sgranano e quanto BEONO! A dire il vero, si inserisce bene anche Luca, che in quanto spina ed ospite, alla maniera militaresca deve pagar pegno

Pegno un tubo, si bee ma tutti. Bonaaaaaa

 

Buona notte  con l'inno dì fagiolo

 
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LECORE, frazione dimenticata

Post n°472 pubblicato il 22 Agosto 2015 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Lecore è una piccola frazione del comune di Signa di neppure 300 anime che danno vita ad un fiorente associazionismo sia laico che religioso: due circoli ricreativi, sagre, rievocazioni storiche ed un presepe che negli anni sta avendo sempre più notorietà. L'amministrazione comunale è presente sul territorio con un cimitero, la piazza, un edificio inizialmente adibito a scuola, poi ad ambulatorio e naturalmente il sistema fognario e la rete stradale.

Vediamo adesso in che condizioni si trova il patrimonio comunale.

Il cimitero ha un lato perimetrale puntellato come si vede in foto, mentre un'altro è franato e sostituito da temporanea rete a maglia sciolta

La piazza viene inserita nei piani triennali ormai da una decina di anni, ma ad oggi a fronte di una spesa prevista di oltre 309.000 euro, la disponibilità economica è di soli 31.000. Nella primavera del 2014, in campagna elettorale, furno  abbattuti gli alberi come per .... dare un segno di inizio lavori; dopo un anno e mezzo solo transenne.

L'ambulatorio ormai è solo un ricordo. quasi un reperto storico di quando l'amministrazione comunale aveva una sua presenza nella frazione. Anzichè ristrutturare l'immobile, si è preferito abbandonarlo e nel tempo l'edificio è diventato pericolante,

 

Il sistema fognario, gestito da Publiacqua, rappresenta il fiore all'occhiello, con le sue fogne a cielo aperto, dove acque luride si mescolano alle piovane e dove il depuratore resta un miraggio. Non piove? Tranquilli, gli scarichi di lavandini e cessi garantiscono un flusso continuo che non lesina ad interessare l'olfatto.

Che dire della viabilità? Signa prima era nota per aver dedicato l'uscita della A1, adesso rischia di esserlo per via del Ponte alle Palle, un nome bizzarro per una strada che sembra una barzelletta, se non si parlasse di soldi pubblici, i soldi delle tasse. Inaugurata pochi anni fa, da subito ha evidenziato deficit strutturali tanto che nel 2013 è stata chiusa totalmente al transito. Dopo oltre due anni di renderla nuovamente agibile non si parla, troppo costoso e non ci sono i soldi. E quelli già spesi? Paga pantalone

Il problema è che Pantalone continua a pagare: si paga per il mancato utilizzo delle strutture, si paga per il degrado evidente, ma si paga anche per l'utilizzo di transenne e cartelli che le ditte fornitrici, nello specifico Giuntini e Michelagnoli, non hanno apposto e mantengono certamente a titolo gratuito. 

Lecore, terra dove ormai la tradizione contadina è solo un ricordo, dove gli olivi non ci sono mai stati ed il vino evocato dal Redi appare imbevibile, non può che auspicarsi nel prossimo volo di Cecco Santi se non buon raccolto, almeno un senso di responsabilità da parte di chi sempre chiede e niente da.

 

 

 

 

 

 

 
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Firenze: il menestrello, il gregge e Nardella

Post n°471 pubblicato il 17 Agosto 2015 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Ieri sera mi sono trovato a rispondere "di slancio" ad un post del capogruppo PD di Signa che, in un contesto vacanziero, aveva postato una foto dove risultava accerchiato da un gregge. Avevo affermato che era destino del PD essere accerchiato da pecore, avendo immediatamente correlato tale affermazione ad una foto che lo scorso anno andava per la maggiore nella satira politica del web. 

Sempre una veloce correlazione di idee, resa forse più frenetica dall'alcol assunto la stessa sera dall'amico Ceppo di Prato, mi ha ricondotto a quanto avvenuto due settimane prima a Firenze, dove Ponte Vecchio è stato teatro del "teatrino" imbastito da un musicista che sul suo blog si definisce menestrello,  sanzionato dalla Polizia Municipale. Nell'epoca della comunicazione, dove la politica non si pratica nelle sedi istituzionali ma attraverso i media ed i voti sono appannaggio non dei programmi ma degli slogan, epoca che ha generato leader che hanno basato i loro curriculum  sui programmi a quiz (rischiatutto, il pranzo è servito, o fantastico), non stupisce il fatto che una persona sanzionata perchè non rispetta le norme imposte dalla collettività, sia dalla stessa collettività assunta a vittima di ingiustizie epocali, grazie al fatto che può esporre la sua unica e non verificata verità: espone quanto la gente vuol sentir dire in merito a vessazioni e ingiustizie. 

https://www.facebook.com/dottor.zed.3/videos/10204630037615671/?pnref=story

Il video è stato immediatamente visualizzato e condiviso da decine di migliaia di persone, con commenti che andavano in unica direzione e a niente è valso un comunicato stampa della polizia municipale che tendeva a puntualizzare altri e diversi motivi della contestazione: il menestrello, che anche a specifiche richieste non ha esibito il verbale, affermava che stava subendo un'ingiustizia per dieci minuti di anticipo e questo bastava al gregge per seguire il suo pastore temporaneo. La foto quindi che indica un gregge di pecore seguire il pastore/Renzi, reca verità parziali, poichè quel gregge non rappresenta la sola comunità del PD ma tutto il popolo italiano, un popolo che da tempo ha perso quella qualità che si dice distinguere l'uomo dagli animali: la razionalità.

La vicenda  conferma  inoltre come la classe politica sia emanazione della società che rappresenta, ove la superficialità, ignoranza e irrazionalità coinvolgono non solo i comuni cittadini, ma anche i politici, non esclusi coloro che si ergono a moralizzatori e detentori del senso civico da cittadino. Ecco allora che sul blog di   Beppe Grillo, il parlamentare (ripeto, parlamentare) del M5* Giorgio Sorial, posta il video con un suo personale ed "approfondito" commento che ha per titolo: TRATTATO COME UN CRIMINALE E MULTATO PER AVER INIZIATO A MONTARE I SUOI STRUMENTI 10 MINUTI PRIMA DELL'INIZIO DEL TEMPO A LUI CONCESSO: TUTTO QUESTO SUCCEDE IN ITALIA!  - http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/08/13/lo-sfogo-del-musicista-trattato-come-un-criminale/  Il parlamentare ha visto il contenuto del verbale? Macchè, si è basato sulle affermazioni del musicista, tanto bastava per sputare merda sulle istituzioni di cui lui stesso fa parte e non certo a titolo gratuito.

NOTA A MARGINE

Il sociale autolesionismo ormai divagante nella nostra società è comunque ancor più vistoso in certi ambienti di lavoro, dove il rapporto fra datore di lavoro e lavoratori è fondato più sull'ostilità che sul convincimento di un obiettivo comune.

Chi ha avuto modo di collaborare con società internazionali, svolgendo con queste attività formativa, si sarà reso conto di come queste tendano ad inculcare nella mente dei dipendenti, il senso di appartenenza e l'importanza di ciascuno per il successo di tutti: la cosiddetta squadra. 

In passato, abbiamo avuto modo di far notare,  come nessun programma elettorale abbia mai posto al vertice, l'importanza dell'operato dei dipendenti di un'amministrazione, sia essa locale che nazionale; quando se ne parla, è esclusivamente per la parte della spending review tendente alla diminuzione della spesa e non per quella della riorganizzazione. In particolar modo, mai nessun politico locale o nazionale, ha parlato di incentivazione che non si deve ricondurre meramente allo stipendio, ma ad adottare quei provvedimenti e quell'atteggiamento che rende ogni singola parte importante di uno stesso meccanismo.

La vicenda del menestrello evidenzia quanto sia elevato il distacco fra l'amministrazione comunale di Firenze, in questo caso nella figura del Sindaco Dario Nardella, ed i suoi dipendenti. 

Il menestrello cita più volte il sindaco, addirittura con fare di persona molto familiare "Non vedo l'ora di parlare con Dario, non vedo l'ora" con il quale afferma di condividere anche esperienze non comuni a tutti i mortali  "Vado a suonare fra pochi giorni per il sindaco, per il sindaco" atteggiamenti ed affermazioni che avrebbero richiesto una posizione del sindaco in merito alla vicenda, posizione che ad oggi non ci risulta esservi stata, con disagio per i suoi dipendenti che forse avrebbero preferito una "tirata d'orecchie" alla sua indifferenza,  una sensazione di ulteriore abbandono, il contrario di quella tecnica manageriale incentivante sopra più volte citata.

In conclusione, coloro che vogliono avere una visione più ampia della vicenda, possono quindi andarsi a cercare come abbiamo fatto noi, il comunicato stampa della polizia municipale e sopperire così alla "latitanza" del sindaco e a certe "deficienze" tipiche di organi di informazione che troppo spesso effettuano approfondimenti esclusivamente nell'interesse commerciale e raramente nel rispetto dell'informazione a 360°, Così facendo, non solo ciascuno potrebbe fornirsi di più elementi di valutazione, ma emergerebbe anche che pochi giorni prima nello stesso luogo (Ponte Vecchio), due vigili sono stati presi a sprangate da un abusivo marocchino di 34 anni.

Qui chiudiamo il post con due domane:  

1) fa più male la sprangata del marocchino o il linciaggio morale del gregge?

2) il vero degrado è dato dai venditori abusivi o dagli pseudo moralizzatori spesso clienti dei predetti venditori, come testimonierebbe una banale legge di mercato?

Viva l'ItaGlia!

 

 

 

 

 

 
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PASSO DELLA CROCE ARCANA E CAPANNO TASSONI

Post n°470 pubblicato il 19 Luglio 2015 da a.mori1961
 


Contro la calura estiva cos'è meglio di un salto sull'Appennino al Capanno Tassoni, via Passo della Croce Arcana, dove oltretutto si "sgrana anche bene?"

Per raggiungere la meta, con Franco e Franca, questa volta non utilizziamo i camper ma due più agili scooter di modesta cilindrata: un Yamaha 150 ed un Kymco 200, chiamati a sopportare il non trascurabile peso dei quattro protagonisti.

Partenza alle 9 da San Mauro con sosta a Prato dove si accodano gli amici (accodano è un termine improprio, poichè sono loro che ci conducono alla meta).

La strada scorre via rapidamente e piacevolmente anche nei curvilinei tratti della regionale 66 che ci porta a San Marcello Pistoiese da dove imbocchiamo la 12 per Cutigliano, il grazioso comune posto a 678 metri s.l.m. che conta 1500 anime che si moltiplicano in queste giornate afose. Avevamo già fatto tappa lo scorso anno in questo splendido paese, oltretutto incasinato oggi da una corsa podistica. Quindi, il tempo di una veloce passeggiata, due foto demenziali e via, si riparte. 

La Croce Arcana ci vede arrivare dopo un novantino di Km alle ore 12 circa e cosa fareste voi a 1669 metri di altezza, con un venticello fresco che addolcisce il sole limpido tipico delle giornate splendide in montagna? Io mi berrei un birrino freddo, sempre e comunque, ma poichè il birrino non c'è, mi porto alla vetta dove il mio narcisismo più che comprensibile, si merita un autoscatto (selfie fatelo dire agli anglosassoni), mentre le signore si superano con una cicchina ad alta quota. Ceppo? Lui mostra il fisico non proprio da alpino. 

Basta ciance, stanco per i cento metri fatti a piedi (ma in salita) e bisognoso di un "rinforzino", ci portiamo al Capanno Tassoni, che si trova a circa 10 minuti di scooter e 45 a piedi dal passo. Abbiamo prenotato per le 14 ma un tantino di anticipo non guasta. Giungiamo sul posto nel caos più completo di un assembramento di persone che sembra abbiano abbandonato in massa Modena per il vicino appennino. Infatti nella moltitudine di persone siamo unici e non solo perchè i più belli, ma perchè forse gli unici toscani. Ci sentiamo un pò stranieri, ma qualcosa ci accomuna con gli altri, la lunga coda per il WC. Infatti il locale ha un solo servizio unisex per i clienti, mentre per la moltitudine delle persone che hanno invaso il bosco circostante, un solo ulteriore WC. 

Dopo questa doverosa informazione, nel senso che domenica prossima chi vi si recalo faccia con un WC chimico a corredo, è tempo di sgranare. Acqua di fonte e vino locale, per bagnare primi particolari e con pasta fatta in casa, ad esclusione degli gnocchi. Il menu è di due tipi: solo primi a 6 euro, oppure pranzo completo con secondi a buffet per 18 euro. Come primi gli gnocchi ai 4 formaggi e speck, oppure tagliatelle con varietà di farine e di sughi, non sempre indovinati. Per secondi nel buffet vi erano tre tipi di cinghiale, formaggi e salami, accompagnati da tighelle. Quindi il pranzo completo con coperto (2 euro), caffè (1 euro) e grappa (2 euro) viene 23 euro più il vino il cui prezzo chiaramente varia anche non poco. Credo che ci si possa stare, tuttavia non in alta stagione o nei fine settimana: si mangia meglio e non importa portarsi il wc da casa. Da dire che all'esterno vi erano un paio di gazebo dove si cucinavano dei prodotti locali, valida alternativa, ma anche in questo caso fila e prodotto tirato via.

Per il ritorno, il cerchio si chiude passando da Fanano e Lizzano, dove le soste sono obbligatorie rispettivamente per un mercatino dell'antiquariato e per la festa della birra. Dobbiamo specificare che ogni gruppetto di case attraversato nel tratto appenninico, ospitava sagre di ogni tipo, quindi se si dispone di liquido (e non parlo di acqua), lo stomaco è servito.

Dobbiamo dare atto che sul lato toscano, è presente dalla Doganaccia, all'inizio della strada sterrata, un cartello di divieto di transito verso il passo della Croce Arcana, segnaletica che non è invece presente sul lato opposto in provincia di Modena. 

Un piccolo appunto di carattere storico.

Correva l'anno 1930 quando il rifugio Capanno Tassoni fu costruito per servire come ricovero e base operativa per quanti lavoravano nel progetto di rimboschimento della vallata. Risalgono infatti a quell' epoca alcuni importanti provvedimenti governativi tesi a creare occupazione nel tentativo di contrastare la massiccia emigrazione degli abitanti locali alla ricerca di lavoro e di condizioni di vita meno ostili. L'edificio nasceva al posto di una precedente baracca ed era di proprietà privata, presa in concessione dallo Stato e gestita dal Corpo Forestale, adesso è parte del patrimonio della Regione Emilia Romagna. Siamo infatti ad un passo da Fanano, comprensorio del monte Cimone, che ospita al suo interno un importante installazione militare i cui lavori iniziarono nel 1937 e che è rimasta attiva per tutti i successivi anni della guerra fredda. La stessa croce sul passo fu apposta nel 1933, come la fontana esterna da cui attingono l'acqua sia il ristorante che gli ospiti esterni, è datata 1930. Quindi in quel decennio fu rinvigorito il verde, canalizzata l'acqua, migliorata la viabilità e creata una stazione militare di vitale importanza, ma l'unica targa commemorativa è quella che parla di una azione militare dei partigiani, chiaro esempio di come la storia viene scritta da .... da chi? 

 

 

 
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Signa: minor servizi, cittadini più poveri e case con minor valore. La cura PD: tasse più alte!

Post n°469 pubblicato il 19 Giugno 2015 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Il 16 giugno scorso abbiamo pagato tasse che prima del 1992 non avremo mai pensato di pagare. L'abitazione, che da sempre per gli italiani rappresenta il senso di sicurezza, la certezza di un tetto sopra la testa, una necessità primaria ancor più del cibo, dal 92 in poi è diventata un lusso. Chi possiede un edificio, magari a costo di tanti sacrifici per mutui da tassi esosi, magari perchè ereditati oppure per garantirsi un luogo sicuro dove trascorrere le vacanze o ancor meglio creare una dote per i figli, adesso deve sentirsi colpevolmente ricco e quindi salassato da sempre maggiori tasse.

Tanti i nomi che si sono succeduti negli anni, spesso al solo scopo di mascherare nuove regole ancor più vessatorie: ici, imu, tasi, tari, iuc ...... I comuni piangono e scaricano la responsabilità sul governo centrale per la diminuzione di entrate locali. La TASI, che raccoglie i servizi erogati, dovrebbe esser in proporzione alla qualità degli stessi. Tuttavia, se andiamo ad effettuare un piccolo controllo sui tassi deliberati dai comuni a noi vicini, notiamo che non è così anzi. Verrebbe naturale pensare che dove ci sono i cittadini più ricchi e dove gli edifici hanno un valore più alto, si debba intervenire con le aliquote più alte. Questa la logica, ma sappiamo che la politica ed i nostri amministratori hanno litigato da tempo con tale qualità.

Abbiamo fatto una verifica per un immobile di rendita catastale 1000 euro nelle varie ipotesi, relativamente a Signa ed ai comuni confinanti, Lastra, Campi e Poggio a Caiano. Quest'ultimo risulta il comune con abitanti che hanno il reddito medio più alto dei quattro, nonostante ciò grande considerazione viene data a chi ha destinato una seconda abitazione ai figli o prossimi congiunti oppure ha affittato l'immobile a terzi con affitto concordato. Campi Bisenzio, che ha il reddito medio più basso pro capite, pesa meno degli altri comuni per la TASI, eppure i servizi non risultano inferiori e la cittadina ha visto una crescita discretamente armonizzata, Il comune dove il prezzo medio delle abitazioni è più alto, risulta Lastra a Signa, servita discretamente da mezzi pubblici sia su gomma che su rotaie, con impianti sportivi di buon livello, centri sociali e presidio sanitario; il reddito medio è alto, quasi a livello di quello dei poggesi, tuttavia la TASI risulta la più bassa come quella di Campi Bisenzio.

Come sempre negli ultimi anni, Signa detiente la media peggiore in tutto. http://blog.libero.it/SIGNA/12129380.html   A fronte di un reddito medio pro capite bassissimo e di poco superiore solo a Campi, con il valore degli immobili notevolmente più basso di quello dei comuni limitrofi, nonostante sia l'unico comune che non ha presidio sanitario e che nei giorni festivi non ha trasporto pubblico su gomma, vedendo isolate numerose frazioni, la tassazione sulla casa risulta nella media la più alta fra i quatto comuni. Se la TASI rappresenta la tassa unica sui servizi erogati, il confronto con Lastra a Signa diventa veramente insostenibile, se solo si pensa al numero di strutture sportive, scolastiche e sociali di quel comune rispetto a Signa. A parità di trasporto su rotaie, il territorio lastrigiano denota un più idoneo e razionale collegamento delle pur varie frazioni, senza contare che i signesi per una qualsiasi pratica sanitaria, devono andare di là dal ponte nel territorio dei cugini lastrigiani. E che dire poi degli incentivi all'affitto oppure agli aiuti per le giovani coppie o genitori anziani? Signa ha il tasso più alto per gli immobili affidati ai prossimi congiunti in comodato e, cosa sbalorditiva, è l'unico comune che non favorisce gli affitti, mantenendo la stessa aliquota delle abitazioni a disposizione.

Per concludere, a Signa le persone sono più povere, le abitazioni hanno meno valore, i servizi erogati sono inferiori e la salubrità fra le peggiori della provincia (non dimentichiamoci del tasso di inquinamento adesso non più monitorato in centro ma in collina!) http://blog.libero.it/SIGNA/12586900.html ; nonostante queste negatività, le tasse sono più alte. Quale altro motivo dovrebbe intervenire per dire basta a questo monocolore PD? 

Fonti: Comuni.Italiani.it - ItalianaImmobiliare - ANUTEL

Di seguito il link collegato all'articolo di PIANA NOTIZIE http://www.piananotizie.it/fronte-nazionale-a-signa-si-paga-tanto-ma-non-ci-sono-servizi/ 

 

 

 
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Riforma della giustizia: pagheranno i soliti mazziati

Post n°468 pubblicato il 15 Giugno 2015 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

In due parole: la riforma della giustizia tanto sbandierata dal governo Renzi, avrà come destinatari quei cittadini nulla tenenti o nulla rischianti, che dalle patrie galere potranno uscirne o non entrarvi in futuro, a favore di lavori socialmente utili, detenzione domiciliare o pene pecuniarie che, in quanto nulla tenenti, non pagheranno mai. Dimenticavo, dovranno comunque risarcire i danni ma, in quanto nulla tenenti.... come sopra!  Per il resto dei cittadini, quelli che sono quotidianamente vessati dalle tasse, niente cambia; opteranno per il processo vecchia maniera e dovranno risarcire il danno quando dovuto. Quindi, l'unico effetto, sarà uno svuota carceri. Ma andiamo con calma e vediamo perchè la microcriminalità festeggia.

La legge 28 aprile 2014 n. 67 che trova una sua prima attuazione con il recente Decreto Legislativo 16 marzo 2015 numero 28 è comunemente ed impropriamente inquadrata quale legge di depenalizzazione di reati minori o tenui, come meglio indicati nel nuovo articolo 131 bis del Codice Penale. Tuttavia, se il sentore comune porta all'idea di depenalizzazione, evidentemente nell'immaginario collettivo si evidenzia come la disciplina dell'irrilevanza del fatto sarà fortemente soggetta al potere discrezione del giudice che, di volta in volta e inevitabilmente anche secondo la propria sensibilità, dovrà valutare la gravità o meno di un fatto/reato.

Queste perplessità popolari, hanno un fondamento nella sensazione generale di incertezza della pena che da anni pervade il nostro sistema giudiziario e fa sentire nella popolazione una sempre maggiore insicurezza per quanto riguarda la capacità dello Stato di intervenire in quelli che sono i reati minori ma di maggior impatto con il cittadino; i reati appunto trattati dalla legge 67/2014.

Tre i criteri che hanno spinto il legislatore ad operare in tal senso:

-        Deflazione del carico giudiziario;

-        Rieducazione del reo che emerge soprattutto con la "messa in prova"

-        Riduzione della popolazione carceraria allargando la possibilità della detenzione domiciliare

Il tutto nel rispetto del diritto all'azione civile per il risarcimento del danno da parte della persona offesa.

Altro elemento di fondamentale importanza, è la cancellazione del processo in contumacia, ad esclusione di tre casi:

1.    Rinunzia espressa;

2.    Rinunzia tacita;

3.    Volontaria sottrazione alla conoscenza del procedimento o di atti dello stesso.

Non sappiamo se il combinato disposto di quanto sopra, porterà ai risultati sperati per quanto riguarda le aspettative del legislatore, sicuramente comporterà nella cittadinanza un maggior senso di insicurezza e nelle forze di polizia una maggiore frustrazione e carico di lavoro.

Fra i reati che rientrano in questa velata forma di depenalizzazione, vi sono per esempio il furto la truffa, l'appropriazione indebita, il danneggiamento e l'invasione di edifici e terreni, tutti reati lievi ma con un grande risvolto sociale, perché colpiscono direttamente il cittadino. E' evidente che fra i reati lievi, viene annoverato anche lo status di clandestino che, ad ogni buon conto, risultava fin da principio, come intervento residuale della Bossi/Fini, che aveva come criterio il respingimento dei clandestini e non la loro carcerazione. Conservano, invece, rilievo penale le condotte di violazione dei provvedimenti amministrativi (di espulsione) adottati in materia, anche se è sotto gli occhi di tutti il fallimento di tale procedura.

In giorni in cui da più parti si vocifera di Prefetti che sono alla ricerca di alloggi sfitti da requisire per dare in uso ai cosiddetti migranti, niente di più facile riportare gli effetti della legge 67/2014 a casi che si potranno verificare con sempre maggiore frequenza: l'invasione abusiva di edifici sfitti da parte di stranieri senza casa. Già in passato la Cassazione aveva indicato lo stato di necessità per casi simili, adesso la mancanza di impunità viene determinata dalla legge.

Per quanto riguarda invece le forze di polizia, non trattandosi di depenalizzazione, continueranno ad operare come sempre ed anzi, con ancora maggiore impegno, salvo vedere poi vanificato tutto il lavoro, con dispendio di materiale umano e denaro. Infatti come detto non siamo di fronte a depenalizzazioni e quindi l'attività investigativa proseguirà come prima e con l'accortezza delle modifiche al processo in contumacia, che vuole l'imputato informato di quanto avviene. Quindi se una qualche difficoltà può intervenire con l'italiano, vi lasciamo pensare a quando l'imputato è cittadino straniero che di norma è irreperibile per natura. Adesso, ancora di più, per indagini che andranno a finire in niente, si dovrà procedere con tutta una serie di accortezze che prevedono in primis la presenza di un interprete ad ogni atto compiuto dalla polizia giudiziaria in presenza della persona sottoposta ad indagini che, talvolta con artifizi neanche tanto consoni alla procedura penale, dovranno, per sanare una normativa eccessivamente garantista, anticipare la parte penale in una fase di per se amministrativa. Quindi maggiori spese, maggior impegno per le forze di polizia che oggi ancor di più, vedranno vanificato il loro lavoro-

Nella legge 67/2014, sono inclusi anche le lesioni personali colpose e l'omicidio coloposo; tali reati non rientrano tuttavia  fra i reati tenui  quando sono aggravati come nel caso in cui i fatti siano conseguenza di violazione della normativa antinfortunistica o di violazione di una norma del codice stradale ovvero di leggi speciali in genere. 

Rimanendo nel campo della sicurezza stradale, in un periodo dove sempre maggiore è il richiamo a provvedimenti più penalizzanti per i conducenti che si rendono autori di episodi di grande rilevanza mediatica e dove da più parte si richiede un inasprimento della sanzioni accessorie nei confronti delle patenti, la guida senza patente (art. 116 cds) in quanto punita con sola ammenda, pur legge speciale, sembra depenalizzata come tutti gli altri reati puniti con la sola pena pecuniaria ed in tal senso, i  tribunali stanno rinviando tutti i processi in attesa appunto del prossimo decreto attuativo.

A tal proposito, l'art, 1 lett. b) della legge 67/2014, imponeva che per i reati puniti con l'arresto (contravvenzioni) o la reclusione (delitti) non superiore nel massimo a 3 anni, fosse - automaticamente - prevista rispettivamente la pena dell'arresto/reclusione domiciliare - vi rientrano le fattispecie di reato previste dal codice della strada agli artt. 9-bis cc. 1 e 4; 9-ter c. 1; 100 c. 14 (sul combinato disposto degli artt. 477-482-489 c.p.); 186 cc. 2 lett. b) e c), 2-bis e 7; 186- bis cc. 3 e 6; 187 cc. 1, 1-bis e 8; e 189 cc. 6 e 7. ovvero guida sotto l'influenza di alcol e droghe, campetizioni in velocità, falsificazione di documenti e targhe.

Una rapida riflessione, porterebbe quindi a far supporre che grazie alla legge 67/2014, si assisterà ad un generale ricorso alla tenuità del fatto. Sbagliato! Infatti, il ricorrere a tale soluzione, di fatto corrisponde ad una condanna, con iscrizione al casellario giudiziario, condanna sopraggiunta quindi senza neppure lo svolgimento di un processo, con grandi perplessità di carattere costituzionale! Ma ciò che lascia pensare che solo una parte dei rei ricorrerà a tale opportunità, è la commutazione in pena pecuniaria e la salvaguardia del risarcimento del danno. Quindi chi ha uno stipendio, un qualsiasi bene immobile o mobile, difficilmente opterà per la tenuità del reato, ma si opporrà, per optare a favore del processo alla vecchia maniera, alla ricerca dell'assoluzione. In un sistema giudiziario come il nostro, dove chi niente ha niente rischia, è evidente che solo questa categoria di rei aderirà e con vera gioia, al nuovo sistema sanzionatorio, che consentirà loro di evitare il carcere e contemporaneamente di aumentare il proprio debito pecuniario con uno Stato dove chi non paga .... non paga e basta.

In un sistema carcerario come il nostro, dove al 31 maggio scorso ben 17.374 detenuti, ovvero un terzo dell'intera popolazione carceraria, era composta da stranieri, ed in un'area come la nostra, dove nel carcere di Sollicciano su un totale di 692 detenuti, ben 452 sono stranieri ovvero 2/3, è facile prevedere come la riforma voluta da Renzi, consentirà a certa fauna di tornare in libertà per poi, forte di un sentore di maggiore impunibilità, sarà ancor più portata a delinquere di prima.

Anche nella recente campagna elettorale, sono state effettuate a Signa e per la precisione al circolo ARCI dei Colli Alti, incontri con tema la sicurezza. Si è parlato di questo? E cosa si è detto? Che aumenterà il controllo del territorio? Buffonate fatte solo per un popolo di pecore! Si accettano contraddittori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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TOSCANA: Vince il PD perdono le opposizioni

Post n°467 pubblicato il 01 Giugno 2015 da a.mori1961
 

Spesso i risultati elettorali non hanno valori oggettivi o non si vogliono vedere. L'analisi oggettiva dei numeri, se fatta con vero spirito critico, questa volta in Toscana porta ad un'unica, triste, certezza: vince il PD e perdono le opposizioni.

Questi i numeri ed il raffronto con la precedente consultazione regionale:

a) nel 2010 i votanti furono 1.827.266, nel 2015 sono stati 1.441.510, con una flessione di 385.756 votanti, una voragine di voti.

b) nel 2010 il P.D. si accreditò di 641.214 voti, mentre nel 2015 sono stati 614.406 i voti a suo favore con una flessione di 26.808 voti. E' quindi spontaneo affermare che meno del 7% del totale delle nuove astensioni appartiene a quel partito, il rimanente 93% delle astensioni in aumento, è riconducibile ai partiti di opposizione.

Quindi, ben 358.948 elettori che nel 2010 non avevano votato PD, non hanno ritenuto di dover dare nuovamente fiducia ai partiti di opposizione, un numero che se convogliato in un un unico partito, savrebbe valso il secondo posto in Toscana. Attualmente, secondo partito è la Lega Nord, che con 214.238 voti, è l'unico partito che aumenta il numero di elettori e lo fa in maniera oltremodo marcata. Un risultato positivo e frutto del grande impegno svolto da Salvini in Toscana in questa campagna elettorale e non certo dei quattro consiglieri che già cinque anni fa erano entrati in consiglio regionale e di cui nessuno si ricorda l'esistenza. Risultato positivo ma non eccezionale e che deve far riflettere. Infatti aggiungendo i voti di FdI ( 51.077) e Forza Italia (112.394),  porta a 377.709 gli elettori del centro destra, di gran lunga un numero inferiore alla somma della coalizione del 2010 che aveva totalizzato 510.641 voti. Quindi Salvini è riuscito a trasferire nella lega solo una parte degli elettori del centro destra, mentre oltre 140.000 hanno fatto altre scelte, fra le quali senza dubbio l'astensionismo. 

Queste regionali hanno determinato la sconfitta della sinistra, che si dimostra oltremodo incapace di presentarsi alle elezioni con modalità atte ad essere comprensibili nella linea politica e nei simboli, metodologie queste che creano sconcerto nell'elettorato, almeno quello tradizionale. Nozze gay e integrazione inoltre rappresentano argomenti per nicchie di intellettuali post comunisti ma non vanno certo a saziare né la pancia né il cervello di disoccupati e pensionati con pensioni sociali.

Scontato ma forse ancor più vigoroso, il tracollo di Forza Italia, un partito destinato a nuove frontiere e che non ha mai creduto nella Toscana

Perde il M5 stelle dove, pur entrando per la prima volta in consiglio regionale, ha ottenuto 200.583 voti a fronte dei 532. 875 voti delle politiche 2013, che vede quindi più che dimezzati gli elettori in meno di due anni.

In questo contesto generale, emerge quindi che nessun programma, nessuna forza politica, si è dimostrata in grado di fornire una risposta al malcontento generale che pervade la società civile. Crisi economica, morale, istituzionale e di identità, ognuno ha cercato più o meno di dare una risposta ad un solo argomento, senza tuttavia dimostrare di avere un progetto politico rivolto al futuro nella globalità dei problemi. Le vittorie registrate, se tali possono appunto essere indicate, rappresentano un risultato effimero destinato a perdersi nel tempo e nel breve periodo. In una visione di reale alternativa al PD, non si può sperare nella sua autodistruzione ma occorre gettare le fondamenta per un'alternativa credibile che dia seguito ai proclami con attività tangibili sul territorio. 

In Toscana il 52% degli elettori non è soddisfatto nè di chi governa né di chi sta all'opposizione.

A Signa, dove pure era presente il candidato PD Bambagioni che ha raccolto consensi oltre ogni aspettativa e dove il PD vola al 60%, la percentuale degli scontenti è superiore alla media regionale con il conseguente minor consenso per le forze di opposizione. Su questi elementi oggettivi e sulle problematiche del territorio, dovrà formarsi a Signa quel necessario consenso atto a garantire un'alternativa credibile al monocolore PD. Gli argomenti legati al territorio ci sono, occorre la volontà e la forza di sapersi slegare a livello locale, da inutili vincoli pseudo-ideologici che portano alla completa disgregazione.

DI SEGUITO ALCUNI COMMENTI SUL POST PUBBLICATI SU FB

Alberto Danese Analisi interessante, da sviluppare più approfonditamente !

Giovanni D'Uva Le giravolte di parole secondo le quali nel passato vincevano anche i perdenti non servono più. Il PD ha vinto anche se in Toscana ha perso il 10%, l'opposizione è Kaputt anche se qualche partito raggiunge un inutile 20%. IL PD vince per il potere clientelare ben radicato e siccome non sono un manicheo credo che - i cari casi - amministra anche con sovoir faire. L'alternativa sarebbe salutare per il bene dei cittadini e per il bene delle democrazia, ma se il popolo non vuole affrontare il dilemma si terrà il "baronato" vita natural durante.

Alessandro Mori La fuga dal voto indica che gli elettori non hanno trovato l'alternativa, sta a chi vuol fare politica crearla; il potere clientelare come lo hai definito, può contare su un numero sempre inferiore di elettori, il problema è convincere i non votanti, adesso la maggioranza, ad un'alternativa credibile-

Pietro Fauci caro alessandro mi dispiace contraddirti per l'ennesima volta, ma come fai a dire che per il m5s in Toscana sia una sconfitta? abbiamo piazzato 5 consiglieri ricordandoti come dici tu nell'articolo, che non eravamo presenti in regione, il confronto con il 2013 non regge perché prendendo ad esempio signa abbiamo mantenuto il nostro elettorato cosa non di poco conto visto che siamo una forza politica nuova sul territorio! perché non dici che il vero vincitore di queste elezioni é l'astensionismo? o ti piace solo dare dei dati errati a favore del pd?

Alessandro Mori io ho riportato i numeri, poi ho fatto un ragionamento personale. Non avendo paragoni con il 2010, ho preso le politiche del 2013 e il M5* ha, in Toscana, perso circa 3/5 degli elettori, così come la Lega ha più che raddoppiato i suoi rispetto alle precedenti regionali, ma non ha arginato l'emorragia del centrodestra. La cosa importante cmq, al di là delle valutazioni che saranno proprie di ogni partito, è la parte finale del post, dove si chiedeva una risposta che guardava al futuro

Pietro Fauci hai riportato solo una parte dei numeri visto che citi nell'articolo la vittoria del pd con il 60% a signa e non dici che il m5s rispetto alle comunali del 2014 ha consolidato ed addirittura migliorato la percentuale dei propri elettori

Alessandro Mori Scusa Pietro, come prima accennato ogni partito è libero di fare la propria analisi dei voti. Il post però è chiaro, e parla di elettori e astensionismo. L'analisi non teneva conto del risultato comunale ma se proprio ci tieni, posso informarti che il M5° è passato a Signa da 957 voti del 2014 ai 700 del 2015, con una flessione di 257 voti ovvero 257 persone che lo scorso anno vi hanno dato fiducia, domenica sono andati al mare o hanno fatto altre scelte. E' evidente che le percentuali danno risultati diversi, in quanto si riferiscono ai soli votanti. Ma, ripeto, la parte importante del post era quella finale

Alessandro Mori ormai mi hai spinto a guardare anche le comunali, da dove emergono i dati che già conoscerai: 3000 elettori in meno rispetto allo scorso anno, diminuzione di elettori per tutti i partiti ad esclusione di Lega Nord che, non presente come lista, aveva candidato tre suoi rappresentanti nella lista che sosteneva Vinattieri e che nel complesso ottenne poco più di 400 voti mentre alle europee da sola Lega fu votata da 203 elettori. L'altro ieri la Lega Nord ha ottenuto a Signa 837 voti, quindi pur non avendo tappato l'emorragia dei voti dall'area centro destra e pur non godendo della mia particolare simpatia, a ragione può ritenersi l'unica vincente fra le opposizioni.

 

 
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Paolo Bambagioni confermato in consiglio regionale

Post n°466 pubblicato il 01 Giugno 2015 da a.mori1961
 

L'icona di Paolo Bambagioni per queste elezioni era data dai guantoni da pugile. C'era da combattere contro i tanti fallimenti del suo partito a livello locale e nazionale, contro i tanti avversari interni derivati da scelte coraggiose che lo avevano reso una specie di mosca bianca, ma soprattutto c'era da dimostrare che contro Renzi si poteva, lui che con coerenza e coraggio non si era mai piegato a convenienze relative ai cambiamenti di umore dell'elettorato. Per Bambagioni sulle spalle cinque anni di delusioni politiche, con il fallimento di tutto quanto era nel suo programma, dalla viabilità alla sanità; apparentemente abbandonato dal partito , ma non dagli amici, politicamente inspiegabile quindi la sua rielezione e riconducibile solamente ad una macchina elettorale capillare, alla sua vicinanza all'associazionismo e, vogliamo pensare, alla coerenza e coraggio politico dell'uomo, dove per l'ennesima volta non ci stancheremo di tornare all'argomento Forteto.

Oltre ogni aspettativa quindi il suo risultato,  secondo nella circoscrizione Firenze 4 con 6183 preferenze, di poco dieto alla renziana Monni, che godeva dell'appoggio spasmodico dei vertici del PD, e ben davanti a Vanessa Boretti, altro consigliere uscente, appoggiata dai comitati no areoporto di Campi, Sesto e Calenzano. Enormemente più lontano l'altro candidato, lo scandiccese Naldoni, che godeva del più ampio bacino elettorale. Signa, suo feudo, vedeva uno dei migliori risultati elettorali del PD in ambito regionale con 2/3 di schede che riportavano la sua preferenza, a dimostrazione che il consenso è confluito anche da elettori di diversa estrazione politica; voti alla persona e non a Rossi, grazie al voto disgiunto, che hanno consegnato il secondo seggio al politico signese.

Adesso è il momento di agire: viabilità e Renai, in unica visione coordinata, gli obiettivi. Si richiede trasparenza e partecipazione. Saranno cinque anni in cui si dovrà scegliere e scegliere bene, perchè le cicatrici urbanistiche risulterebbero insopportabili per il territorio, un territorio già troppo deturpato da interventi che ben poco a cuore avevano l'interesse collettivo. Buon lavoro consigliere.

 
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John Wayne LAMIONI: TRASFORMARE LA POLIZIA LOCALE IN POLIZIA DI CONTEA

Post n°465 pubblicato il 27 Maggio 2015 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

A tutto c'è un limite! Non è possibile che un candidato a presidente della regione Toscana faccia affermazioni così poco ponderate da risultare delle vere e proprie offese contro l'intelligenza del cittadino medio! Basta con certi politicanti che vanno avanti a slogan ritenendo di avere per interlocutori degli emeriti cretini! Questo candidato, già presidente della camera di commercio e di confcommercio,  imprenditore grossetano passato all'ultimo tuffo da Forza Italia ad una lista di UDC, NCD e quant'altro, parla di sicurezza e lancia più spropositi dell'ultimo fra gli analfabeti. Che carino, parla di proporre un Centro di Identificazione ed Espulsione per immigrati. Ma non ci faccia ridere, se il partito che appoggia da oltre 1/4 di secolo voleva farlo, aveva avuto varie opportunità di governo. E poi, non sia generico e ci dica dove vuole farlo! Afferma di voler vietare su tutto il territorio regionale l'accattonaggio! Ma vada via Lamioni, la legge dello Stato ormai da anni ha depenalizzato tale reato e lei, che si candida a percepire oltre 10.000 eurini al mese, non può essere così ignorante da ignorarlo (ci scusi il gioco di parole). A dir poco ridicola l'imposizione di parlare esclusivamente la lingua italiana nei luoghi di culto. Oh Lamioni boia della miseria, e il latino????? Il massimo tuttavia viene raggiunto quando il candidato si immedesima in sceriffo e opta per la polizia di contea. Vuole trasformare la polizia municipale e provinciale in polizia di contea!! Se il fumo da alla testa, i film western non sono da meno! Lamioni parla di assegnare a polizie locali ed esercito compiti di controllo, parificando di fatto un'istituzione amministrativa ad una militare, strutture che hanno inquadramenti giuridici totalmente diversi. Lamioni, prima di dire cazzate, leggiti la legge quadro 65/86 e ti renderai conto che, nonostante le tante richieste di chiarimenti e promesse anche dalle foze politiche che ti sostengono, la polizia locale, non rientra nel comparto sicurezza e quindi,(virgola) perchè la vuoi inserire nel tuo programma al tema sicurezza, paragonandola non solo alle cinque forze di polizia esistenti, ma addirittura all'esercito! Caro Lamioni, di una cosa ti dobbiamo ringraziare, è grazie a te, quale politico e figura di rilievo di camera di commercio e confcommercio, che comprendiamo il perchè del tracollo economico della nostra povera Italia. http://www.gonews.it/2015/05/27/lamioni-e-de-girolamo-parte-da-qui-il-centrodestra-capace-di-tornare-a-vincere/ 

 
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