Creato da deracinato il 02/02/2006
I'll be...
Non so cosa sarò domani. Però so bene cosa sono oggi.
Creato da deracinato il 02/02/2006
I'll be...
Non so cosa sarò domani. Però so bene cosa sono oggi. La mia anima è colorata come le ali delle farfalle
Le favole di ieri cresceranno, ma non moriranno mai
Posso volare, amici miei (The Show Must Go On - 1991)
Mmm...sta diventando un blog di requiem... Solo che quello dedicato al mio hard disk non era tanto importante (oddio...), questo lo è molto di più. Son passati 15 anni (azz)...
Ah, son passate due settimane ma mica ho risolto i problemi di cui sopra (e sotto)... Che bello, hard disk nuovo, tutto reinstallato ma...
a) Office non funziona
b) se installo SP1 & 2 mi si blocca all'avvio
c) MSN non funziona
d) se installo il vecchio HD in questo PC (ossia dov'era prima) dice che il disco è inutilizzabile... Nell'altro PC (vecchio) lo legge, almeno in parte, ma non posso recuperare i dati perchè non ha un masterizzatore...
e) la scheda video credo sia sul punto di dirci addio...
f) varie ed eventuali...
Anzi, ora che ci penso, riuscirò mica a pubblicare sto post molto intelligente? Se si, vediamo se riuscirò a raccontare pure le mie avventure al ristorante giapponese...
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E' in certi momenti che capisci se davvero tu sei ciò che credi di essere o non sei ciò che non hai mai creduto che saresti potuto essere MA SOLO se capisci di credere che sei ciò che sei perchè...aiuto, mi sono confuso!
Comunque, capitano delle cose nella vita che ti mettono di fronte ad un bivio: affrontare l'avversità con un sorriso (seee) o spaccare tutto?
Ieri è capitata una cosa del genere... Torno a casa, accendo il PC... Oh, che bello, un (cito) "controllo di coerenza" dell'hard disc...
Mmm...
C'è il rischio che il mio HD sia incoerente? Ho l'HD lunatico e metereopatico?
Se si, sarebbe meglio dire che avevo un HD lunatico e bla bla. Infatti, più semplicemente, si può dire che mi si è fottuta (notare il termine tecnico stile Bill Gates) tuuuuuuuuuuuuuuutta la memoria del PC, quindi *solo* 200 Gb di roba.
...
...oh, una calma zen da paura. Nemmeno mi avessero detto "Oh, è finito il sale"... non so come, non so perchè...
Mia madre: "Marò, hai perso tutto?"
Io: "Già..."
Mia madre: "..."
Io: "Già..."
Mia madre: "...e non sei arrabbiato?"
Io: "...mah!"
Mia madre: "..."
Ora spero solo non sia una di quelle notizie shock a scoppio ritardato...
Comunque, con la memoria, ovviamente, si è fottuto (notare ancora il termine tecnico) anche il computer stesso. Quindi se per qualche giorno non dò segni di vita...beh, chiamate la polizia.
Ah, dimenticavo: Murphy non solo diceva cose vere, ma era pure un ottimista. Difatti MAI il PC m'è servito più che in questo periodo (per motivi che dirò in seguito)...
Son cose.
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Al matrimonio, come accennato, ha partecipato anche mia cugina. Sedici anni, molto carina, tutta vestita a festa.
Proprio per questo motivo (leggi: per far vedere quanto fosse carina alle amiche, una volta tornata a casa) mi ha chiesto di farle delle foto.
Non mi piace la banalità, così ho allestito una specie di studio fotografico (sotto le tre navate, ovvio), nemmeno stessi realizzando un book professionale...e nonostante io arrivi tuttora a scambiare una macchina fotografica per una caffettiera e conosca di fotografia quanto un vegetariano conosce e apprezza il menu in un ristorante argentino, devo dire che...
a) o ho scoperto una vocazione
b) oppure ho avuto un discreto cul...ehm, -turalmente affinato senso artistico
...perchè son venute fuori delle foto paurose. Luci e ombre, un uso secondario dei faretti alle pareti che nemmeno in una discoteca, fiori ripresi in primo piano con lei dietro essi con il tutto perfettamente a fuoco...Incredibile proprio.
Al punto che c'ho preso gusto...
...e le due foto son diventate una ventina, tra dentro il rustico e fuori (dove c'era il banchetto alcolici), ivi compreso il vialetto. In pratica si camminava sempre assieme, tra uno spostamento e l'altro.
Ora...A metà serata già sentivo sentore di casino. O quantomeno c'era qualcosa di strano nell'aria.
Ancora un pò euforico (te credo, avevo solo alcolici in corpo e qualche atomo di risotto all'uva/vino nello stomaco), mi siedo al tavolo dei parenti.
Zia: "Bla bla...sto risotto era proprio buono..."
Io: "..."
Zia: "Bla bla bla..."
Io: "..."
Zia: Bla bla bla credono sia la tua fidanzata bla bla..."
Io: "..."
Zia: "Bla bla bla..."
Io: "...no, spe, che hai detto?!?!?"
Zia: "Bla bla il risotto era buono e..."
Io: "No, dopo!"
Zia: "Bla bla...che credono sia la tua fidanzata? Si, l'ho appena sentito. Lo pensano tutti a quanto pare, visto che è la seconda domanda che fanno a tuo fratello dopo 'ah, ma allora ti sei sposato?'."
Io: "!!!"
Zia: "Eh..."
Io: "Ma...Ma...MA...ennò, dai! Punto primo: mi scambiano per maniaco! Punto secondo: io dimostrerò pure diciotto anni, non sedici (voi direte: che cambia? Non lo so, però mi veniva da dirlo)! Punto terzo: ... ... ... ARGH!!"
Comunque, questo è stata l'ultima cosa da raccontare di quella sera (credo...mmm...vabbè, è comunque sufficiente). Resta solo da raccontare cosa gli sposini hanno portato a casa dal viaggio di nozze...
[continua...]
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In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto. Se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti...
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Il tavolo con me, mia madre e mio padre era esattamente davanti il trio non-so-cosa che avrebbe "allietato" (...) la serata con dolci note (...)
Ora, che canzoni vi aspettate durante un ricevimento di nozze? Musica classica? Ci può stare. Musica romantica? Ci può stare. Jazz? Brrrr!!! ...ma ci può stare.
...ecco...
Prima canzone: "Uomini soli" (...)
Seconda canzone: "Perdere l'amore" (...)
Terza canzone: "Buonasera dottore" (...)
Mancavano "Bella stronza" e "Vaffanculo" di Masini per chiudere il cerchio di sfighe, tradimenti, amori finiti e via dicendo.
Arriva la sposa e intonano "Bella senz'anima" di Cocciante...EHM...
Il cognato di mio fratello, che si pavoneggia da anni di essere stato in gioventù un Joey Tempest de no artri e che adesso va in depressione se gli ricordi che col canto non si campa mentre con un negozio si (sapendolo, ho preso l'argomento...ghghghgh), decide di cambiare tendenza alla serata, così afferra il microfono e...
Mi dispiace di svegliarti
forse un uomo non sarò
ma d'un tratto so che devo lasciarti
fra un minuto me ne andrò.
forse un uomo non sarò
ma d'un tratto so che devo lasciarti
fra un minuto me ne andrò.
..."Tanta voglia di lei" dei Pooh...Alè, si sentiva la mancanza di un'altra canzone per l'amante!
Ma il capolavoro è stato nel finale. In preda ad un attacco di iper-fantasia, al momento del brindisi, parte "Champagne" di Peppino di Capri (argh). Iniziano a cantare...
"Champaaaagne...per brindare a un incontro..."
E fino a qua...
"...con teeee che già eri...EHM EHM COFF COFF"
Io (perfezionista): "...di un altroooo...."
Uao, che scelte azzeccate! Sembrava di rivivere la scena in uno dei vari Fantozzi, quando -commissionata l'orchestrina guidata dal rag. Filini allo scopo di fare una serenata alla signorina Silvani- la scelta dei pezzi romantici (...) cadeva sempre attorno a robe improponibili tipo "C'aveva n'occhio de veee-trooooo...."
[continua...]
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Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine
(Jean Cocteau...profonda...)
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Veniamo al menu, uno dei pezzi forti della serata.
Ci son mancati solo gli intossicati, perchè per il resto s'è visto di tutto, ivi compresi commenti tipo "Orrore", "Marò che orrore" e "Aiuto, l'intossico...no, spe, che orrore!". Questo perchè il menu piaceva agli sposi (che non hanno toccato una briciola) e faceva completamente schifo al resto degli invitati. E te credo...
Dopo gli alcolici (hic), ecco il buffet di robe strane. Non sto qui a fare la lista, ma ricordo di aver presto una strana pappetta beige che, assaggiata, prima di far diventare anche me beige, s'è rivelata una vellutata di funghi e -temo- cipolla o qualcosa del genere. Mi butto allora sull'altra vellutata verde che avevo preso: urgh, era al basilico. Asciugandomi su qualunque cosa (per uno strano fenomeno fisico le vellutate te le ritrovavi ovunque...sarà mica perchè le sputavo?), passo a cose solide: un tortino di verdura con dentro peperoni, zucca o qualcosa del genere. Ma mettiamolo un pò da parte, va...Passiamo ad una bruschetta sulla quale avevo spalmato su una strana crema arancione...Assaggio. Ma...ma....ma che è, MARMELLATA!?!?
Finiti gli antipasti (nell'accezione esatta del termine: era un insulto ad un pranzo e ti toglievano la fame), ci rilassiamo un attimo, pronti per ricevere finalmente qualcosa da mangiare. Vediamo un pò cosa....cosa... uhm... "Risotto all'uva"...?!
Mi ritrovo davanti una roba VIOLA, dal tipico aspetto "chiccoso" del riso ma molto più pappetta-style, con... orpo, l'uva c'era davvero. Ecco perchè si chiamava "Risotto all'uva", pensavo parlasse degli ultravioletti (...) Assaggio... ri-assaggio... ri-ri-assaggio... me lo stavo finendo non perchè mi piacesse, ma per capire che sapore avesse, dato che alla quinta porzione in bocca ancora non ne avevo sentito uno. Mi capita finalmente quella saporita: te credo, c'era dentro il pezzo d'uva. Con un sapore dolcissimo in bocca, che faceva il paio con quello tendenzialmente salato del riso, poso tutto e finisco di masticare con un'espressione moooolto beata, finchè non mi accorgo della presenza di un altro ingrediente... le noci.
E mio fratello è allergico alle noci...roba da diventare gonfio come dopo un incontro con Mike Tyson...
...fortuna che, come detto, non hanno toccato cibo, sennò si sarebbe gonfiato modello zampogna entro venti minuti.
Il secondo era l'unica cosa mangiabile: tocchetti di maiale fatti in non so che modo.
Arrivati ai dolci, c'è stata la guerra: tutti gli invitati, evidentemente digiuni come me, non guardavano in faccia nessuno. Ecco così gente che si portava dietro tre pezzi di torta, due di parfait di mandorle, due di parfait di pistacchio....Per la cronaca la "gente" suddetta ero io.
Per il resto, vi risparmio quanto suddetto prima sullo stato clinico di mio padre al ritorno dal conto, che forse è meglio... Mai gli avevo visto gli occhi così lucidi... e non credo li avesse al ricordo della cerimonia di poche ore prima.
[continua....]
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Il ricevimento si è tenuto a 100 Km da qua...
...
...su, per favore, non fate come tutti gli altri a cui l'ho detto (che mi hanno guardato come fossi IO quello con seri problemi psichici)...
E non è che fosse in provincia e basta. Dopo 80 Km di autostrada, eccone venti lungo tutta una strada tortuosa dove le righe bianche a terra -a zig zag- erano fatte col gesso (!) e ogni tanto si incontravano delle voragini colossali. Niente illuminazione, niente asfalto, classica zona che ti sembra (ti sembra!?) possa franare da un momento all'altro.
Ed in tutto questo, due sole domande:
a) ma come %$£%$£%$£%£ l'hanno trovato?
b) ma se è l'unica costruzione nell'arco di cinque chilometri e non penso ci siano così tanti genialoidi a fare ricevimenti là, come caspita fanno a tirare avanti la carretta?
L'avrei scoperto presto. Beh, anche mio padre quando è andato a pagare il conto, tornando con occhio ancora più vitreo di quello post-coro e non riuscendo a dire altre parole di "blip....blip..."
Arriviamo, scendiamo dalla macchina e...BRRRRRR!!! Alla partenza c'erano 28°C, qua DIECI?!?!?
Evabbè...agriturismo per agriturismo, casale per casale, le pompe di calore ci saranno. E in effetti c'erano. Peccato che gli sposi avessero organizzato tutto l'ambaradan di antipasti fuori...!
Finita qua? Macchè.
Gli antipasti manco c'erano. I tavoli e i camerieri si, come anche una cesta con della focaccia che, causa clima, era surgelata... Tuttavia, in quanto unica cosa commestibile là attorno, è sparita come nulla, nonostante davvero paresse corteccia di albero.
Uhm, in realtà c'era qualcos'altro di commestibile, là fuori: gli alcolici.
Mi guardo in giro: focaccia finita fuori, il nulla dentro. Ma, uff, avevo lo stomaco vuoto....
Morale della favola: dieci minuti e tre drink alcolici dopo, ero sul brillo andante. Molto andante. Al punto che sono arrivato a chiedere al "barman" se il party alcolico non potesse spostarsi all'interno e, ricevuta come risposta "E' stato deciso così dagli sposi", me ne sono uscito con un "Sono il fratello dello sposo, la autorizzo io."
Fortunatamente non è passato molto prima che la situazione cambiasse radicalmente. Infatti si è passati dalla focaccia surgelata ad UN tizio (e sottolineo: UN) che, con UN vassoio (e ri-sottolineo UN) vassoio in mano, ogni quarto d'ora passava lungo la sala interna, offrendo della roba non meglio identificata. Essendo UN tizio contro 90 persone, di cui 102 affamate (la matematica non è mai stata il mio forte), potete immaginare che fine facesse il piatto e, diciamocelo, pure lui, circa dieci secondi dopo il suo ingresso.
So già che questa domanda è balenata, delfinata e pure un pò polpata nelle vostre menti: ma perchè quel posto sperduto a 100 Km di distanza?
Beh, perchè dentro sto casale c'erano tre navate molto belle...mica caz...ehm, broccoletti, eh!
...il problema è che io conosco un posto UGUALE a tre chilometri da casa mia. Ma UGUALE.
[continua....menu e musica da divorzio...]
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Nel nuovo rito scelto dagli sposi, è mancato il classico dei classici. Il "ora puoi baciare la sposa", che di solito c'è all'atto della dichiarazione dell'avvenuta unione. Certo, la cerimonia è stata lo stesso un amore (dettagli tecnici e musicali a parte) ma tale assenza ha turbato un pò tutti.
Io (alla cugina): "Ma non c'è la parte bla bla bla"
Cugina: "Boh, forse lo dicono alla fine..."
Questo ho scoperto essere il pensiero comune. Mio, suo, dei parenti degli sposi, dei fotografi, dei chirichetti...
...di mio fratello...
Difatti, dopo averla tirata un pò per le lunghe, il prete si rivolge a mio fratello con un sorrisone, gli scocca un'occhiata un pò così, sul malizioso, ed esclama:
Prete: "Ora finalmente puoi..."
Scena cult: mio fratello non aspettava altro e parte in direzione bocca della sposa.
Prete: "...firmare l'atto che sancirà in modo non solo spirituale ma anche burocratico la vostra unione."
Mio fratello fa una marcia indietro d'antologia e fa finta di togliere qualcosa dal vestito di lei.
Finisce la cerimonia, ci si prepara per il lancio del riso. Prendo un sacchettino (molto fashion e costashion, che avrebbe reso fiero il Maestro) e, uscendo fuori dalla chiesa, l'occhio mi cade sulle damigelle (tre...!) della sposa e sul cesto con petali di rose che avevano in mano. Ripeto: stavo solo guardando i petali, chiedendomi a) chi avesse avuto l'idea e b) quanto fosse costata l'idea. Una di loro mi fulmina con lo sguardo e, col tono più acido di questo mondo, credendo che io volessi farmi il bagno in quei petali o volessi fumarmeli, mi dice "No, tu devi prendere il riso...e sbrigati!"
Marò, non c'ho visto più. Ma non potendo dare spettacolo, ho preso il mio bel sacchettino di riso e, acquisita una posizione strategica, mi preparo al lancio. Con un piccolo particolare.
Il bersaglio non sarebbe stato lo sposo. No, nemmeno la sposa. Esatto, il bersaglio sarebbe stato proprio quello che avete capito.
...
...no-ooo, non il prete! La damigella! (...)
Gli sposi escono, il lancio comune parte...come anche il mio. Una scarica di proiettili bianchi ad alta velocità becca la damigella in pieno e giustizia è fatta.
Salutati tutti, si torna a casa. In previsione del ricevimento, scarichiamo le foto delle due macchine digitali al PC e gli diamo un'occhiata.
Uhm, questa è carina...Uh, questa è un orrore...Argh, che espressione che avevo qua...
Ma l'imprevisto era dietro l'angolo...
C'è una foto che mi ritrae mentre, ehm, mi "metto a posto i pantaloni"? Nah...
Una in cui mi faccio il bagno nei petali di rosa suddetti? Nah...
Una in cui faccio le corna al prete durante le foto? Nah...
Una in cui si vede PERFETTAMENTE il mio braccio in movimento mentre lancia il riso in una direzione inequivocabile e sicuramente qualche metro lontana dagli sposi?
...ehm...
...già...
...ehm...
[continua...]
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Eravamo arrivati all'impellente bisogno di una sgrat-sgrat-ata...
E no, non per scaramanzia causa canzoni su dipartite varie, morti e inferni vari, il prurito m'era venuto per davvero, EHM...e, si, proprio nella zona T2.
Piccolo dettaglio tecnico: non mi potevo grattare. Motivo? Ero esattamente sullo sfondo della ripresa video perennemente puntata sugli sposi. Sai che bella visione uno che si, ehm, "aggiusta i pantaloni" in quel modo? Risultato: ho imparato a resistere al prurito per circa un'ora, record mondiale.
Tornando a bomba, qualunque fosse la fonte dei testi ottimistici, non si poteva spiegare quel prezzo con sta performance così allegra.
All'improvviso, però, ho finalmente capito tutto, ricredendomi.
Dei CINQUE canti totali fatti (ricordo: 270 euro), quello centrale è stato semplicemente epico. Se non ricordo male è seguito al rito del matrimonio, come a sottolineare la solennità della cosa. Dopo i vari "Io prendo te bla bla" ecco che si sente un rullo di tamburi leggero leggero...
...
...poi aumenta un pochino...
...
...poi un altro pochino...
...
...giusto un filo in più ancora...
...
...no, spe, forse non è il coro, forse sono lavori fuori in strada...
...
...uhm, no, era proprio il coro...Marò...e andava pure aumentando...
...
Tempo dieci secondi, pareva di stare a Fracassonia. Io devo assolutamente vedere il video per assistere alla mutazione degli sguardi dei presenti via via che aumentava l'apocalittico ritmo delle percussioni, il mio per primo. Era un misto tra L'Olandese Volante, il coro delle Valchirie, Innuendo dei Queen, la scena degli elicotteri in Apocalypse Now e il Bordello con la B maiuscola. E più passavano i secondi, più sto tum-turutu-tum-tumtum aumentava di vigore. Mancava solo uno che, come nelle vecchie navi-galere, urlasse "Vooooooga, voooooga" dando il ritmo.
In tutto questo, l'allegria regnava sovrana. Dopo la canzone sulla morte e quella sul dolore, ariecchice a...
Canzone: "tum-turutu-tum-tumtum...e allora la morte..."
Io (alla cugina): "Daje..."
Cugina: "Ghghghghghg!!"
Tum-turutu-tum-tumtum
Tum-turutu-tum-tumtum
TUM-TURUTU-TUM-TUM TUM
TUM!
Miracolo: sarà stato lo shock, sarà stato un autocontrollo leggendario, avevo evitato di ridere. Ok, piangevo per quanto mi trattenevo, ma quantomeno poteva essere scambiata per commozione.
Folla (scioccata): "..."
Prete: "Uhm..."
Folla: "..."
Prete: "...non dimenticheremo facilmente sti tamburi, che..."
Io (scoppiando): "GHGHGHGHGHGHGHGHG!"
Prete: "...però...ehm...uhm...cioè..."
Folla: "..."
Prete: "...uhm, quindi....beh, sono tamburi di pace, non di guerra..."
Io (soffocando): "GHGHGHGHGHGHGHGHG!!!!"
Ennò, cacchio, uno fa i salti mortali per passarci sopra e te mi pugnali alle spalle così?
E dire che ancora non sapevo quanto la musica sarebbe stata protagonista del resto della serata...
In tutto questo, mio padre si fa il segno della croce (e non certo perchè eravamo in chiesa) e va a pagare il coro. Torna con occhi vitrei e fa in tempo a riferire che le tizie del coro sono rimaste affascinate dallo sposo. A parte questo, hanno chiesto a mio padre se "quello (io) fosse pure suo" (e che sono, un cane?) perchè c'era davvero da invidiarlo ad avere due figli così.
Tizia del coro: "Peccato che l'altro abbia solo 18 anni..."
...
...
...argh! Ne ho 25 !
[continua...]
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...quando scopri un nuovo gruppo (sconosciuto ai più) che ti piace tantissimo fin dall'inizio e le prime canzoni che ti colpiscono, sia come musica che soprattutto come testo, sembrano scritte per te e per il momento della vita che stai vivendo, facendoti pensare -come ogni tanto succede- che
poco o nulla capita per caso...
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Mi siedo in seconda fila, con accanto i miei cuginetti. Davanti, primissima fila, c'erano in miei genitori.
Arrivano gli sposi...Commozione? Magone? Dramma?
...
...in realtà non mi pareva vero. Cioè, tutto tranne che la realtà, una specie di scherzo. Boh. Mi sa che le lacrime spese per la partenza del Pulcino mi hanno messo in pari con i pianti commossi per qualche anno. Gli sposi si sistemano sugli sgabelli che fanno molto pub inglese poco prima di una rissa con bottiglie rotte e si comincia.
Arriva il prete, una vecchia conoscenza della famiglia visto che fu un professore liceale di mio fratello. Un tipo da ricordare, vista la sua parlata ed il suo modo di porsi che ricorda molto quello di Troy McClure dei Simpson ("Salve, sono Troy McClure, forse vi ricorderete di me per film quali..."). Difatti, aspettato che aprisse bocca, ho esclamato sottovoce un "Salveeee", scimmiottandolo un pò, che ha mandato in crisi da ridarella mia madre.
D'un tratto, l'imprevisto.
Mia cugina: "Uhm, è sparita la mia borsa..."
Io: "Sarà mica caduta sotto la panca?" (dove la borsa campa...o crepa, boh, non ricordo mai)
In uno slancio di cavalleria, mi abbasso per vedere se fosse sotto il mio posto...Senza considerare l'esistenza nell'universo della panca davanti a me.
S B A M M !
Craniata terrificante contro la suddetta panca. Con non chalance mi ricompongo e faccio finta di nulla, nonostante il rimbombo fosse stato niente male.
Finite le letture, parte il coro.
Un coro particolare, mi aveva preannunciato mio fratello, aspettandosi un mio parere a giochi fatti...
Un coro particolare, mi aveva preannunciato mia madre, dicendomi che era costato 270 euro...
E parte sto caro...ehm, coro. Niente di che. Vabbè, era il primo canto.
Si va avanti...niente coro...avanti...niente coro...
Rivelo alla cugina il prezzo e la traumatizzo. Quantomeno, da quel momento, avevo una persona con la quale poter discutere di sto prezzo, alla luce delle (zero) prestazioni. E poi si è deciso insieme di mollare gli studi, aprirci un coro tutto nostro e fare i milioni senza fare una mazza.
Oh, finalmente (...) un altro canto...Niente di che pure questo, avessero messo Radio Maria sarebbe stato più intrigante. Anche perchè non so se sia stato fatto apposta o se il coro avesse sbagliato chiesa, ma una canzone allegra non c'era.
Coro: "...e bla bla immersi nella morte..."
Io: "..."
Coro: "...e la discesa verso gli inferi..."
Io: "..."
Che avessero tradotto qualcosa dei Black Sabbath?
Ed è stato in quel momento, tra discorsi di morte e via dicendo, che mi è venuto uno strano prurito necessitante una grattata.
[continua...]
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Prima di andare in chiesa, eccoci tutti ritrovati a casa mia.
Tutti vestiti di nero. Marò, l'allegria regnava sovrana e pareva di andare ad un funerale. Ora capisco il perchè delle musiche (ne parlerò dopo, è stato straordinario)...
Arriva il fotografo...Anzi, i fotografi...erano QUATTRO. E così venti minuti di flash a mio fratello in tutte pose mix tra Febbre D'Amore, le copertine dei dischi di Nino D'Angelo e "Guarda l'uccellino". Poi tocca alle foto familiari.
Io: "Ok, un attimo che..."
*clic! flash!*
Io: "No, spe, non ero pron..."
*clic! flash!*
Io: "Ehi, fermi che..."
*clic! flash!*
Fotografo #1: "Ok, fatte. Ora spostiamoci qua."
Io: "...ma...."
*clic! flash!*
E così per altri dieci minuti. Io non so cosa uscirà fuori da ste foto, anche perchè erano in tre a fotografare e quindi ognuno guardava dove gli pareva, ma confido nel fatto che, dandocele tra SEI MESI (!), avranno tutto il tempo per fare collage e togliermi un pò di cellulite dalle sopracciglia (...) col computer.
...
...no, dai, seriamente, sennò perchè ce le darebbero tra SEI MESI (!) ?
Comunque sia... Prima di partire per la chiesa, faccio un salto al supermarket con mia cugina per comprare giusto due cose. Appena mi ha visto entrare, il direttore deve aver bruciato qualche documento, visto che a detta degli altri sembravo uno de Le Iene in pieno blitz-inchiesta, e chissà che ha pensato quello alla cassa vedendosi davanti due tizi, chiaramente in viaggio verso il cimitero, che compravano fazzoletti di carta, cerotto spray, batterie e mentine.
Arriviamo in chiesa e lì fuori, in attesa della sposa (che si faceva attendere...non so voi, ma al mio matrimonio -che sarà non prima dell'invenzione dei vestiti olografici, ovvio- se la sposa sgarra di cinque minuti torno a casa), ecco uno dei momenti più tragici in assoluto.
Il momento del "Ehi, ciao! Quanto tempo! Ma...non mi riconosci?"
Tra gli invitati alla cerimonia c'era gente che io non vedevo da cinque o addirittura dieci anni. Tutti ragazzi ex compagni di mio fratello che, a distanza di anni, sembrano chi più chi meno altre persone. Per togliermi il pensiero, saluto quelli sicuri, poi passo a quelli così così (avendo chiesto prima una consulenza a chi sembrava più informato di me) ed evito accuratamente quelli di cui non avevo la minima idea.
Peccato che loro non concepissero l'utilizzo della stessa tecnica. Esempio:
Tizia: "Ma ciaaaaaaaao!"
Io: "..."
Tizia: "..."
Io: "Ciaooo" (cit.)
Tizia: "Come staaaaaai?"
Io: "Beeeeeene, tuuuuu?"
Tizia: "Beeeeene...ma hai capito chi sono?"
Io: "No... ma credo sia per la tensione" (...)
Tizia: "..."
Io: "Ma no, scherzo, certo che ti ho riconosciuta!" (ed era vero...in realtà ero andato per esclusione, ma non potevo credere fosse lei, dimostrava molti più anni di quanto ricordassi.... beh, per la verità, tutto ciò che ricordavo di lei era che fosse donna e avesse i capelli, per il resto il nulla)
Tizia: "..."
Io: "Sono che non lo volevo dire per...ehm, uhm..."
Tizia: "..."
Segue fuga strategica, stile "Scusami un attimo, mia cugina sta annegando nella pozzetta dell'acqua santa..."
[continua...]
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Un giorno qualcuno potrà chiedermi come sia stato il matrimonio di mio fratello...
...e siccome c'è da parlarne per giorni, tanto vale che mi porti avanti col lavoro :)
E' stato qualcosa di unico, indimenticabile...e non per l'evento in sè, quanto per ciò che è successo prima, dopo e durante.
Parliamo dell'antefatto. Nelle ventiquattro ore precedenti al matrimonio...
1) masticando una chewingum, mi si stacca metà otturazione di un dente...vabbè, mangio dall'altro lato fino a lunedì
2) senza masticare niente, mi si "sveglia" (sarebbe meglio dire "resuscita") l'unico dente devitalizzato che ho, situato *ovviamente* dall'altro lato...evviva!
3) mi viene la febbre a 38...
4) ...con tosse e raffreddore da ricordare negli annali...
5) passo una notte completamente in bianco
...ma soprattutto...
6) se ne va completamente la voce. Il mio bel (?) vocino diventa un mix tra Barry White, Amedeo Nazari ed il rumore dello scarico della vasca. Non potevo più cantare (una condanna, per me), non potevo più parlare perchè stonavo pure a fare quello ma, guardiamo il lato positivo, sia il "uAo" sexy, sia lo "Yeah Baby" alla Barry mi venivano splendidamente.
Che poi...La 6 credevo fosse una gran bella sfiga, poi ho capito invece che qualcuno lassù mi ha voluto fare un favore. Fossi stato nel pieno delle mie facoltà vocali, infatti, avrei dovuto leggere in chiesa...e quando io leggo in pubblico, le possibilità che attacchi a ridere in modo convulso e irrefrenabile al minimo sospiro sono pressochè totali.
Ciononostante, non è mancata l'occasione di dire ai novelli sposi di stare tranquilli, visto che fino ad ora tutte le sfighe del loro matrimonio me le sono accollate io.
[continua...oh si che continua...è successo DI TUTTO...]
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- #1 - Arruolato (da bravo "feticista"...)!
- #2 - Il primo impatto (SBAMM!!) con l'Istituto dei Ciechi
- #3 - La vocazione e le ripetizioni di matematica
- #4 - La...ehm... ''falegnameria'' interna all'istituto...
- #5 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 1): L'arrivo
- #6 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 2): In stanza con Tyson
- #7 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 3): Ululando alla luna...
- #8 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 4): A cuscinate nella notte oscura...
- #9 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 5): Sparecchiando ad Atlantide...
- #10 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 6): Albe & Tramonti in un QUACK!
- #11 - I bimbi Saharawi (#1): Pillole di storia...
- #12 - I bimbi Saharawi (#2):L'incontro e... e... etciuu!!!
- #13 - I bimbi Saharawi (#3): L'herpes unplugged...
- #14 - I bimbi Saharawi (#4): Follie di una sera (mistica) di mezz'estate
- #15 - I bimbi Saharawi (#5): Il calcio balilla!
- #16 - I bimbi Saharawi (#6): Lezioni di politica estera spicciola
- #17 - I bimbi Saharawi (#7): Mare profumo di mare...
- #18 - I bimbi Saharawi (#8): Spalle al muro!!
- #19 - I bimbi Saharawi (#9): Piscina, profumo di pisci...puzza di cloro...
- #20 - I bimbi Saharawi (#10): Soccer-time!
- #21 - Il Pulcino (#1): Come essere leggenda già a otto anni
- #22 - Il Pulcino (#2): Scusi, è suo figlio? (parte 1)
- ** Intermezzo alla "Gli Intoccabili" ** L' "onorevole" servizio civile (disgustorama)
- #23 - Il Pulcino (#3): Scusi, è suo figlio? (parte 2)
- #24 - Il Pulcino (#4): l'Identikit (parte 1)
- #25 - Il Pulcino (#5): l'Identikit (parte 2)
- #26 - Il Pulcino (#6): Un mese di fuoco, pastelli e figure dimmeee...
- #27 - Il Pulcino (#7): Aiuto, chiamate il telefono azzurro!
- #28 - Il Pulcino (#8): Il dottor Kildare?! Si, come no...
- #29 - Il Pulcino (#9): Il dottor Kildare strikes back!
- #30 - Il Pulcino (#10): La cartella clinica
- #31 - Il Pulcino (#11): La foto per il passaporto
- #32 - Il Pulcino (#12): Avventure Domestiche (parte 1)
- #33 - Il Pulcino (#13): Avventure Domestiche (parte 2)
- #34 - Il Pulcino (#14): Avventure Domestiche (parte 3)
- #35 - Il Pulcino (#15): Avventure Domestiche (parte 4)
- #36 - Il Pulcino (#16): Avventure Domestiche (parte 5)
- #37 - Il Pulcino (#17): Avventure Domestiche (parte 6)
- #38 - Il Pulcino (#18): Avventure Domestiche (parte 7)
- #39 - Le Anziane (#1): Il mistero del thè freddo scomparso
- #40 - Le Anziane (#2): Uomo Vs Piccioni 2-1 d.t.s.
- #41 - Il Pulcino (#19): La notte [in] bianc...a (parte 1)
- #42 - Il Pulcino (#20): La notte [in] bianc...a (parte 2)
- #2 - Il primo impatto (SBAMM!!) con l'Istituto dei Ciechi
- #3 - La vocazione e le ripetizioni di matematica
- #4 - La...ehm... ''falegnameria'' interna all'istituto...
- #5 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 1): L'arrivo
- #6 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 2): In stanza con Tyson
- #7 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 3): Ululando alla luna...
- #8 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 4): A cuscinate nella notte oscura...
- #9 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 5): Sparecchiando ad Atlantide...
- #10 - Il viaggio estivo da DELIRIO (parte 6): Albe & Tramonti in un QUACK!
- #11 - I bimbi Saharawi (#1): Pillole di storia...
- #12 - I bimbi Saharawi (#2):L'incontro e... e... etciuu!!!
- #13 - I bimbi Saharawi (#3): L'herpes unplugged...
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- #22 - Il Pulcino (#2): Scusi, è suo figlio? (parte 1)
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- #23 - Il Pulcino (#3): Scusi, è suo figlio? (parte 2)
- #24 - Il Pulcino (#4): l'Identikit (parte 1)
- #25 - Il Pulcino (#5): l'Identikit (parte 2)
- #26 - Il Pulcino (#6): Un mese di fuoco, pastelli e figure dimmeee...
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- #29 - Il Pulcino (#9): Il dottor Kildare strikes back!
- #30 - Il Pulcino (#10): La cartella clinica
- #31 - Il Pulcino (#11): La foto per il passaporto
- #32 - Il Pulcino (#12): Avventure Domestiche (parte 1)
- #33 - Il Pulcino (#13): Avventure Domestiche (parte 2)
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- #39 - Le Anziane (#1): Il mistero del thè freddo scomparso
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- #41 - Il Pulcino (#19): La notte [in] bianc...a (parte 1)
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