IL DUBBIO

La vita non è fatta solo di terra da arare o produttiva, ma anche di montagne di sogni e di sotterranei di dolore ¨ Abraham Heschel

 

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"Quando il potere spinge l'uomo all'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe il campo dei suoi interessi, la poesia gli ricorda la ricchezza e diversità della sua esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia purifica"

John Fitzgerald Kennedy - pochi mesi prima di essere assassinato ...

 

DEDICATO ALLA CLASSE POLITICA ITALIANA

"Bisogna sempre tener presente questi due principi: primo, agire unicamente secondo ciò che ti suggerisce il bene dell'umanità; secondo, cambiar parere se trovi qualcuno capace di correggerti, rimuovendoti da una certa opinione. Questo nuovo parere, comunque, deve sempre avere una ragione, come la giustizia o l'interesse comune, ed esclusivamente tali devono essere i motivi che determinano la tua scelta, non il fatto che ti sia parsa più piacevole o tale da procurarti maggior gloria."
Tratto dai "Ricordi dell'imperatore Marco Aurelio (121-180 D.C.)

 

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CAMPANIA: 3 metri sotto 'na munnezza ....

L’insostenibile situazione della mancata raccolta dei rifiuti in Campania è sotto gli occhi di tutti. E’ veramente incredibile che dopo più di 15 anni di gestione straordinaria e commissariamenti il problema non solo non è stato risolto ma addirittura si è amplificato, ponendoci agli occhi dell’Europa come un esempio negativo passibile di procedura di infrazione da parte della Commissione Europea. Non è la mia regione, ma credo che ogni italiano, di fronte ad uno scempio del genere, vorrebbe fare del tutto per risolverlo o per lo meno capire le cause e le soluzioni da affrontare. Le immagini hanno fatto il giro del mondo: venerdì scorso, addirittura un giornale del SudAfrica riportava un articolo di Michele Serra con l’aggiunta che i 6 milioni di cittadini campani rappresentano una “comunity that is suffocating in its own escrement”, che soffoca nei propri escrementi.

Vediamo innanzitutto come e perché si è arrivati a questo disastro ambientale. Circa 14 anni fa, per far fronte sia al progressivo esaurimento delle discariche che al fenomeno di abusivismo dei rifiuti, gestito dalla camorra, la regione Campania aveva formulato un progetto ambizioso: chiudere quasi tutte le discariche, partire con la raccolta differenziata e costruire due termo-valorizzatori (inceneritori).

Sta di fatto, invece, che dopo anni di sperpero di denaro pubblico, di commissariamenti (con relativi cambi di commissari straordinari), ditte appaltatrici fallite, call-center inutilizzati, ecc. ecc., la raccolta differenziata non è mai partita seriamente (tranne che in pochi comuni dell’entroterra campano, ma molto piccoli), e dei due termovalorizzatori che dovevano andare in funzione, solo uno è stato costruito, quello di Acerra dopo innumerevoli contestazioni e boicottaggi da parte ambientalista, ma che andrà in funzione tra 12 mesi. Nel frattempo sono state “generate” quasi 5 milioni di “ecoballe”, le quali di ecologico non hanno proprio nulla, in quanto invece di essere prodotti di CdR (combustibile da rifiuto, da destinare all’inceneritore) sono degli ammassi di poltiglia indiscriminata in cui la percentuale di umido supera, e di molto, il 30%. Bruciare queste schifezze, senza prima sottoporle a trattamento, sarebbe una pura follia visto la diossina che si genererebbe dalla combustione di materiale organico.

L’altra follia è stata anche quella di spedire l’immondizia con dei treni speciali direttamente i Germania, dove i tedeschi, molto carinamente ringraziano, in quanto oltre a pensarci loro per l’incenerimento e la relativa produzione di energia, si beccano anche quasi un milione di euro al giorno per il disturbo. E intanto si moltiplicano i cumuli di immondizia nelle città con tutto quello che ne può conseguire per la salute delle persone, ma soprattutto con la somma vergogna che tutto quello che dovrebbe essere una normale gestione dei rifiuti a livello locale, sia da anni una emergenza ingestibile sia da parte della politica che da parte dei cittadini.

Qualche settimana fa ho letto l’articolo che un noto giornalista del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella, ha scritto a proposito della differenza nel trattamento dei rifiuti tra due città, Venezia e Napoli, che riporto integralmente qui di seguito:

Inceneritori La paralisi campana e l’impianto ecologico veneto
Rifiuti, se Napoli copiasse Venezia

In laguna realizzato un grande impianto modello, al Sud è sempre emergenza
Riuscirà Babbo Natale a raggiungere tutti i bambini facendosi largo con la slitta tra montagne di spazzatura? Ecco il dubbio di tanti piccoli napoletani. I quali, oltre al gran freddo che il buon Gesù ha mandato loro a rendere meno fetida l’aria, avrebbero diritto ad avere in dono un po’ meno di ipocrisia. Cosa ci hanno raccontato, per anni e anni? Che il pattume partenopeo, ammucchiato senza uno straccio di raccolta differenziata così com’è («tale quale», in gergo) non può essere trattato, ripulito, riciclato, trasformato in combustibile e bruciato.
Falso. Succede già. A Venezia. Dove lo stesso tipo di immondizia viene smaltito senza problemi dal più grande impianto europeo di Cdr (Combustibile Derivato dai Rifiuti) che manda in discarica solo il 6% di quello che arriva coi camion e le chiatte. E dov’è l’inceneritore? Dov’è questo mostro orrendo le cui fiamme fanno inorridire i campani che da anni, dipingendosi già avvolti dai fumi neri della morte, si ribellano all’idea di ospitarne qualcuno? A tre chilometri dalle bancarelle del mercato di Marghera. A cinque da Mestre. A otto dal campanile di San Marco. Senza che nessuno, neppure il gruppuscolo ambientalista più duro e puro e amante delle farfalle, abbia mai fatto una manifestazione, un corteo, una marcetta, un cartellone di protesta. Prova provata, se ancora ce ne fosse bisogno, che sotto il Vesuvio sono troppi a giocare sporco.
Pare una clinica, l’impianto in riva alla laguna, ai margini di Marghera. La bolzanina «Ladurner» l’ha costruito (dal primo scavo nel terreno al fissaggio degli interruttori elettrici) in dodici mesi. Contro i millenni necessari, non per l’indolenza delle persone quanto per la rete di veti e ricatti, nella sventurata Campania che, stando ai dati Apat, rappresenta da sola il 43% del territorio italiano inquinato dallo smaltimento scriteriato, o addirittura criminale, della «munnezza». Impianto pulito. Silenzioso. Efficiente. Apparentemente quasi deserto. «Quanti dipendenti? Meno di un centinaio. Al Cdr, su tutto il ciclo, 28 persone», spiega Fiorenzo Garda, dell’azienda altoatesina. Sei in meno di quanti bivaccano al call-center napoletano del Pan (Protezione ambiente e natura) dove, stando al rapporto della commissione parlamentare, ogni centralinista riceve mediamente una telefonata a testa alla settimana.
Risultato: le «scoasse» veneziane sono uguali alla «munnezza» napoletana. Con più nero di seppia e meno pummarola, ma uguali. E infatti, caricate sulle barche a da lì trasbordate su enormi chiatte alle spalle della Giudecca, quando arrivano alle banchine di Marghera potrebbero essere perfettamente confuse con quelle che vengono scaricate dai camion nelle fosse dantesche degli impianti partenopei. È lì che i destini si dividono.
I rifiuti campani, in attesa dei termovalorizzatori (quello di Acerra che doveva essere acceso a ottobre, dopo 14 anni dalla prima dichiarazione di emergenza, è bloccato dall’inchiesta dei giudici e i lavori per quello di Santa Maria La Fossa devono ancora cominciare) vengono imballati alla meno peggio e ammassati in gigantesche piramidi su terreni comprati a prezzi sempre più folli, con misteriosi rincari anche del 500% in dodici ore. Piramidi che ormai stoccano sette milioni di tonnellate di «ecoballe» (che «eco» non sono) le quali potrebbero, se allineate, coprire la distanza che c’è da Parigi a New York. Una situazione esplosiva. Che costringe da anni i commissari via via nominati a recuperare nuove discariche (l’ultima è a Serre, a 102 chilometri dal capoluogo campano e per farla hanno buttato giù centinaia di querce) o a riaprirne di chiuse sfidando la collera degli abitanti. Collera spesso accesa dalla camorra, che vede a rischio i suoi affari. Che si nutrono proprio dell’emergenza campana. Costata fino ad oggi almeno un miliardo e duecento milioni di euro. I rifiuti veneziani no, quelli i soldi, agli azionisti pubblici, li fanno guadagnare. Dice Gianni Teardo, responsabile tecnico degli impianti, che quest’anno il complesso di Marghera, costato 95 milioni di euro (un dodicesimo dei soldi spesi in Campania) va in attivo. Spiegare come la spazzatura venga «bollita» per una settimana in enormi cassoni («biocelle »), asciugata, sminuzzata, passata al setaccio per separare quello che può essere riciclato tra i metalli, la plastica o la carta, sarebbe lungo. Basti sapere che, mettendo insieme questo lavoro con quello a monte della raccolta differenziata e poi una seconda e una terza operazione di filtraggio, l’impianto veneziano si vanta di mandare in discarica nell’entroterra di Chioggia solo il 6% del pattume trattato. Che dovrebbe essere ridotto entro un paio di anni al 3%. «Anche se puntiamo a ridurlo ancora, fino ad azzerare il ricorso alla discarica ».
Ferri, plastiche e carta vengono venduti sul mercato. La metà del Cdr prodotto e compattato in «brichette » simili a corti bastoncini è ceduto all’Enel che lo brucia al posto del carbone per fare energia. Tutto ciò che può essere usato allo scopo diventa «compost» per fecondare i terreni troppo sfruttati e in fase di desertificazione. E quel che resta, infine, viene bruciato.
Direte: oddio, vicino a Venezia! Esatto: in faccia a Venezia. Senza una protesta. Sotto il controllo dell’Arpav. Con un rapporto giornaliero sui fumi emessi. E sapete cosa salta fuori, a vedere i dati certificati dalle autorità sanitarie? Che un inceneritore di ultima generazione come quello veneziano, tra filtri e controfiltri, sta molto al di sotto dei limiti fissati, che sono da cinque a quindici volte più rigidi rispetto a quelli delle centrali termoelettriche o dei cementifici. Ma c’è di più. Fatti i conti, quel camino che smaltisce ciò che resta dei rifiuti di 300mila abitanti butta nell’aria ogni ora circa 60mila milligrammi di polveri. Pari a quanti ne escono, stando alle tabelle Ue, dai tubi di scappamento di quindici automobili di tipo Euro2. Per non dire di quelle più vecchie, che inquinano infinitamente di più. Direte: e se queste polveri fossero più aggressive? Massì, esageriamo: ogni camino come quello di Marghera inquina come una cinquantina di auto Euro2. E sapete quante ce ne sono, in Campania, di auto così o più vecchie e inquinanti? Oltre 2 milioni e 200mila. Pari a 44mila inceneritori come quello di Marghera.  (Gian Antonio Stella)

Interessante, vero? Fa riflettere soprattutto perché dimostra che quando c’è volontà politica di decidere veramente sulle cose di bene ed interesse comune non ci sono né proteste e né blocchi stradali che tengano. L’inefficienza della pubblica amministrazione è una bruttissima cosa soprattutto se accompagnata con la rassegnazione, come spesso, purtroppo spesso accade nelle regioni del Sud d’Italia. Lo stesso dicasi dei “localismi” del territorio che non fanno altro che rallentare (vedi TAV) la modernizzazione  dell’ Italia.

Come si potrebbe quindi uscire da questa assurda situazione? Occorrono responsabilità e decisione: togliere innanzitutto immediatamente tutta l’immondizia sulle strade ed arrestare chi la incendia. Per l’immediato vanno riaperte le discariche della Campania: è il male minore rispetto a lasciare i rifiuti per strada. Un discarica ben fatta con la dovuta coibentazione non dà nessun problema dal punto di vista ambientale. Però vuol dire anche che se c’è una legge di apertura, questa va fatta rispettare anche con l’utilizzo dei carri armati!

Allo stesso tempo bisogna procedere subito con la raccolta differenziata porta a porta. E’ un simbolo di civiltà che viene fatto in moltissimi comuni in Italia, tra cui il mio che ha più di 20.000 abitanti. Vuol dire che ogni nucleo abitativo differenzia i rifiuti direttamente a casa propria (umido, plastica, carta e secco non riciclabile) mentre la ditta di nettezza urbana provvede più volte alla settimana al ritiro porta a porta. Occorre però che, a livello regionale o provinciale, si realizzino degli impianti di compostaggio, riciclo e separazione, che consentano di riutilizzare i rifiuti già separati dai cittadini. Il materiale prodotto dal secco non riciclabile sarà destinato alla combustione negli impianti di termovalorizzazione e solo una minima parte finirà in discarica. Questo è l’unica maniera che consente di diminuire drasticamente la quantità di rifiuti.

Quando qualche hanno fa il sindaco del mio comune aveva preso la decisione di fare la raccolta differenziata totale porta a porta, c’erano stati molti mugugni da parte degli abitanti, ma ora ci si è accorti che è stata presa una decisione giusta per il bene di tutti, anche perché molti altri comuni ci stanno seguendo.

Occorre quindi formazione per i cittadini sul come differenziare ma, soprattutto, imposizione, altrimenti non si riuscirà mai a partire seriamente. E si deve partire assolutamente sui comuni più grandi a cominciare da Napoli che, da sola, produce 1/3 dei rifiuti della Campania.

Rimane il problema delle eco balle le quali prima di essere bruciate debbono essere assolutamente liberate dalla loro composizione umida ed organica, pena la formazione di pericolose diossine.

Poi occorrerà affrettare l’apertura del termovalorizzatore di Acerra che, comunque, non basterà per il futuro ed avviare subito la costruzione di almeno altri 2 impianti di incenerimento, i quali, come abbiamo visto per Venezia si possono aprire in 8 mesi senza nessun disastro ambientale.

So che il mio amico Joice ha molto a cuore tutta la situazione nella sua regione ed ha scritto nel suo blog numerosi, interessantissimi ed appassionati articoli sul problema dei rifiuti. E’ contrario al termovalorizzatore di Acerra in quanto ritiene che possa avere emissioni inquinanti e pericolose in quanto costruito con una tecnologia già obsoleta. Può anche essere vero, ma credo che nella situazione catastrofica in cui si trova attualmente la Campania, questo sia il male minore, come descriveva Stella nel suo bell’articolo.

Riguardo alle proteste dei cittadini per la riapertura della discarica di Pianura, vicino Napoli, ritengo che questa volta si sia passato il limite. Troppo spesso in Italia c’è la sindrome del “not in my garden”, e cioè puoi costruire ovunque, ma non vicino a casa mia. Dovremmo avere tutti a cuore la bellezza e la salute di Napoli e, quindi, se c’è una legge, questa va fatta rispettare.

Poi credo che le amministrazioni della regione Campania e dei comuni che non sono riusciti a gestire per anni un problema di normale amministrazione come i rifiuti urbani, dovrebbero avere il buon senso di dimettersi. Sono stati sperperati, in 14 anni, quasi 2 miliardi di euro senza nessun riscontro positivo. La responsabilità politica imporrebbe quindi la presa atto di un fallimento. Almeno in questo caso la camorra con i rifiuti non centra proprio nulla, trattasi solo di incompetenza e negligenza della pubblica amministrazione.

Infine per mettere un po’ di sorriso in una vicenda che non avrebbe nulla di divertente, c'è la fantasia di molti napoletani i quali pensano seriamente che l’unico rimedio di porre fine all’emergenza sia quello di gettare i rifiuti nel cratere del Vesuvio.

Bene, così alla prossima eruzione del vulcano, avremo veramente Napoli come Pompei ed Ercolano, ma non sotto la lava, bensì con 3 metri sotto ‘na munnezza (liberamente ispirato dal libro di Federico Moccia).

Un saluto a tutti.

Vito

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L’emergenza rifiuti sta soffocando Napoli e rovinando l’immagine dell’Italia nel mondo, ma nonost...

 
Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 06/01/08 alle 19:56 via WEB
Il problema del sud è la malavita organizzata. Senza camorra Napoli sarebbe meglio di Venezia.
 
 
svitol5
svitol5 il 07/01/08 alle 11:06 via WEB
E' vero quanto affermi: in questo caso però tieni presente che la camorra non centra nulla. Anzi addirittura è molto infastidita di questo can can mediatico che si è sviluppato in quelle zone per colpa di questa nuova emergenza. Ciao Vito
 
   
upmarine
upmarine il 07/01/08 alle 16:16 via WEB
E' vero. La camorra è infastidita dal can can ma non dall'emergenza. Più emergenza c'è più soldi le arrivano. Buona giornata. UP.
 
maxsof1
maxsof1 il 07/01/08 alle 14:34 via WEB
Sai perchè l'inceneritore di Acerra ancora non è entrato in funzione? Leggiti questo post Su questo problema ci hanno lucrato in molti non solo la politica e la camorra.
 
 
svitol5
svitol5 il 07/01/08 alle 17:24 via WEB
Quando girano molti soldi è evidente che tutti sono interessati ... Ciao Vito
 
lightdew
lightdew il 07/01/08 alle 14:43 via WEB
volontà e politica..due vocaboli che a mio avviso legano ben poco..tu credi veramente, mio caro vito, che la volontà possa decidere la politica? io no..spero solo di sbagliarmi..come spero che si risolva subito la situazione emergenza rifiuti, che stà diventando emergenza sanità, decoro, rivoluzione..dew
 
 
svitol5
svitol5 il 07/01/08 alle 17:26 via WEB
Vedo che sei molto pessimista e non posso darti torto. 14 anni di emergenza per un qualcosa che doveva essere solo di ordinaria amministrazione. Ciao e grazie per il commento. Vito
 
SogniSullaLuna
SogniSullaLuna il 07/01/08 alle 15:19 via WEB
Già, chissà per quale strano motivo risolvere i problemi del sud sembra sempre una cosa difficilissima. Nessuno oserebbe mai pensare che tutto questo fa comodo e non solo alla camorra, alla mafia o a chi per loro. Sia mai detto che tutto questo fa comodo anche alla classe politica!
 
 
svitol5
svitol5 il 07/01/08 alle 17:28 via WEB
Come ho detto sopra sono stati sperperati quasi 2 miliardi di euro. Tutto ciò ha fatto comodo a molti, ma non ai cittadini, purtroppo. Quello che mi fa molto arrabbiare è che questi molti dicono che sia impossibile far partire a Napoli la raccolta differenziata come se si trattasse di un altro pianeta. Ciao e grazie per il tuo contributo. Vito
 
luce1001
luce1001 il 07/01/08 alle 15:43 via WEB
Grazie di cuore carissimo amico,Un abbraccio per te e felice serata.Luce (mi fa tanto piacere vederti nel mio blog) :-)
 
 
svitol5
svitol5 il 07/01/08 alle 17:29 via WEB
Grazie carissima Luce, anche a te. Ciao Vito
 
stella112
stella112 il 07/01/08 alle 16:18 via WEB
Molto bello ed interessante questo post, ora sono di corsa ma torno per commentarlo. Complimenti Vito... a dopo
 
 
svitol5
svitol5 il 07/01/08 alle 17:29 via WEB
Ciao Stella, grazie del passaggio e a dopo. Vito
 
francilina
francilina il 07/01/08 alle 16:47 via WEB
Ciao Vito e bentornato. Ahimè la camorra c'entra tantissimo, ma soprattutto c'entra la politica malata della nostra amata Campania. Leggiti l'articolo di Saviano su Repubblica di ieri: http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/rifiuti-campania/roberto-saviano/roberto-saviano.html Un abbraccio, Francy
 
 
svitol5
svitol5 il 07/01/08 alle 17:32 via WEB
La camorra ha avuto molta parte di questo sfacelo nei primi anni dell'emergenza, con la gestione delle discariche abusive di materiali tossici. Ora, a meno che non stia lì a fomentare la rivolta degli abitanti di Pianura, non ha nessuna parte in causa. Non lo dico io, lo dicono tutte le autorità giudiziarie della zona. Ciao Franci e grazie per il tuo commento. Vito
 
bil37
bil37 il 07/01/08 alle 18:00 via WEB
Ahaha, bella questa trovata dei Napoletani di incenerire i rifiuti al Vesuvio :) A parte gli scherzi, questa è una situazione tragicomica. Tragica perché dimostra che in Campania non si può praticamente governare e decidere nulla, perché la gestione dell'ecologia e dei rifiuti è in mano alla criminalità organizzata. Comico, invece, è il tentativo, tutto italiamo, di rinviare. La politica del "laissez faire", che ci sta ridicolizzando nel mondo. Non a caso, i giornali stranieri ci stanno ricamando sopra, hanno capito che la realtà supera la fantasia e noi siamo davvero fantastici. Le eco-balle fanno notizia! Ciao...Paolo
 
 
svitol5
svitol5 il 08/01/08 alle 10:44 via WEB
Caro Paolo, è vero, i media internazionali ci stanno trattando alla stregua del Kenia o di qualsiasi altro paese del terzo mondo dentro ad una catastrofe ambientale senza precedenti. Ieri sera ho visto qualche spezzone di Porta a Porta: ci fosse stato un politico che avesse ammesso qualche responsabilità, la colpa è sempre di qualcun altro ... è davvero troppo!. Ciao e grazie per il commento. Vito
 
   
bil37
bil37 il 08/01/08 alle 10:53 via WEB
Ciao vito, anch'io ho visto qualche spezzone di Porta a Porta e francamente sono rimasto spiazzato. Come scrivi tu, la colpa nn è di nessuno...i rifiuti si saranno creati da sé :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/01/08 alle 19:33 via WEB
in tutto questo sfacelo, in cui anche l'immagine e il turismo della Campania sono certamente danneggiati in maniera massiccia, è veramente insopportabile che nessuno senta il bisogno di dire "è anche colpa mia... do le dimissioni". in questo almeno la camorra non ha responsabilità!!! ingemar
 
 
upmarine
upmarine il 07/01/08 alle 20:53 via WEB
Forse è proprio questo ciò che la camorra vorrebbe: rendere difficile la vita ai politici per mandarli via a "furor di popolo" e far insediare chi li appoggia nel malaffare.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/01/08 alle 08:25 via WEB
il mio desiderio non è quello di far insediare dei camorristi... il punto è che mi sembra che nel mondo del lavoro ci insegnano che contano i risultati... pur apprezzando l'impegno di tutti! ingemar
 
     
svitol5
svitol5 il 08/01/08 alle 10:50 via WEB
Caro Ingemar, infatti stavo dicendo proprio a Bil che ieri sera, a Porta a Porta, c'erano Bassolino, Pecoraio Scanio (lo chiamo così),Letta e molti sindaci della Campania. Ebbene, ci fosse stato uno che avesse ammesso la pur minima responsabilità. Poi, è vero c'è la malavita organizzata, ma da quello che so, in Campania, la disorganizzazione colpisce pure la camorra. Verrebbe quasi da ridere se non fosse tutto molto tragico. Ciao e grazie per il tuo contributo. Vito
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 07/01/08 alle 22:13 via WEB
Diomio che post!!! Ed io - come sempre o almeno quasi sempre ... di corsa ... e ... anche - lo confesso - un po o forse anche di più - fuori luogo, fuori tema! Però ti faccio gli auguri di Buon Anno, meglio tardi che mai! Un bacio ... Helga
 
 
svitol5
svitol5 il 08/01/08 alle 10:51 via WEB
Grazie Helga, apprezzo sinceramente e ricambio gli auguri. Poi con calma rileggiti il post. Ciao Vito
 
joiyce
joiyce il 07/01/08 alle 23:02 via WEB
Carissimo VITO, perdona il mio ritardo, ho stampato e letto con calma e attenzione il tuo post.NOTEVOLE, COMPLIMENTI
Hai descritto in modo brillante,esaustivo, e autorevole, la tragedia, il disastro campano.Alla fine mi hai strappato anche una risata in merito al conferimento dei rifiuti nel cratere del Vesuvio,la soloita "fantasia" tutta napoletana.
Vito i problemi quaggiù sono tanti, ATAVICI, la camorra 40 anni fà consegnò i territori dell'alto casertano e della periferia di napoli ai rifiuti tossici del ricco nord est industrializzato, FU' ALLORA CHE INIZIO' INESORABILE IL CANCRO,LA PESTE CHE HA DIVORATO GRANDI AREE DELLA CAMPANIA".
Ai rifiuti tossici di importazione si sono sommati quelli di casa propria insieme ai rifiuti solidi urbani:Interi quartieri periferici e comuni limitrofi (Soccavo, Pianura, Quarto, Giugliano, Miano, Secondigliano, Casoria, ecc.) sono stati utilizzati per almeno tre decenni (dagli anni ‘60 agli anni ‘80) come discariche abusive a cielo aperto.Talvolta sono stati effettuati “interventi di recupero”, che in realtà consistevano in superficiali “spazzate” o in più profonde “rivoltate del terreno”, se si doveva operare una speculazione edilizia. Qualche volta si sono anche effettuati interventi di “bonifica” che consistevano nello spostamento di carovane concordate di automezzi che trasferivano il “raccolto” da Napoli in altre zone: una volta nell’Aversano, un’altra nel Casertano, un’altra ancora in Irpinia, un’altra persino fino su nel Sannio o sul Vesuvio. Così anno dopo anno, città come Benevento e Avellino (e con loro gran parte delle loro province), che erano pulite fino alla fine degli anni ‘70, sono state infettate dall’ “immunnezzamento napoletano, casertano e salernitano”. E la stessa cosa è poi avvenuta nel Cilento, nella Penisola Sorrentina e in Costiera Amalfitana.Col passare degli anni i rifiuti sono diventati un business dal valore esponenziale, le metastasi della camorra sempre più invasive, quando si parla di camorra, ovvero di criminalità organizzata, ci si dimentica che questa ha sempre risvolti sociali e culturali precisi, anche se non facilmente descrivibili senza retorica. I gangsters o i camorristi non sono serial killers, sono inseriti in tessuti sociali che li supportano e li sostengono in modo equivoco, devozionale e/o conflittuale. Tutti costoro hanno famiglie che traggono supporto vitale (e di buon livello esentasse) dai loro traffici, spesso con scarsi o nulli sensi di colpa, rispetto a quello che i loro “famigliari deviati” producono. Alle spalle, e talvolta con il supporto di gangsters e camorristi, nasce e cresce una mitologia dei “Robin Hood”, poco criticata e più spesso esaltata (soprattutto nelle fasce estreme della retorica sociale e politica). In stretta connessione con gangsters arricchiti e camorristi di successo una colorita ciurma di professionisti, artigiani, commercianti e imprenditori mette in atto i propri affari, voltando più volte al giorno la faccia dall’altro lato; perché, si sa, gli affari sono affari (e con questo tipo di affari il condono fiscale è sempre garantito).
Purtroppo Napoli è Napoli con la sua storia appena descritta, Venezia è altra cosa, città profondamente diversa da Napoli in termini di storia cultura e società, a venzia si è potuto fare tutto ciò che hai descritto perchè c'erano tutte le condizioni necessarie affinchè si potesse realizzare un progetto, c'era l'HUMUS giusto affinchè germogliasse la pianta, venezia non ha le ATAVICHE contraddizioni socio-culturali della citta partenopea.
Non sono contro le nuove tecnologie di smaltimento dei rifiuti, tu che mi conosci lo sai, l'impianto che è in via di realizzazione ad acerra è un FERRO VECCHIO costruito con una tecnologia obsoleta di 35 anni, un mostro che dovrebbe bruciare a regime 4000-QUATTROMILA- tonnellate di rifiuti al giorno, in tutta europa non troverai un altro impianto dalla portata simile.Per rendere l'idea l'impianto danese di cophenaghen non credo arrivi alle 700 tonnellate al giorno. Gli stessi impianti di CDR producono delle balle di pessima qualità.La via d'uscita la conosciamo bene entrambi, RIDUZIONE DEI RIFIUTI,da soli gli imballaggi costituiscono il 40% in peso dell'intera massa di rifiuti urbani e fino al 60-70 in volume.
POLITICHE DI RICICLAGGIO E DIFFERENZIAZIONE DEI RIFUTI, IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO PER LA FRAZIONE UMIDA, infine gli impianti di smaltimento con tecnologie avanzate, a basso impatto ambientale, per la parte dei rifuti che non'è possibile riciclare e differenziare.
Vito, grazie di cuore per la citazione nel post e per la stima che mi rinnovi, l'affetto è ricambiato nella stessa misura, un abbraccio,Michele.
 
 
svitol5
svitol5 il 08/01/08 alle 11:09 via WEB
Caro Michele, ti ringrazio innanzitutto per l'esaustiva descrizione della storia di questa emergenza infinita. Si vede che hai molto a cuore la tua terra e ti fa onore. Secondo me, il più grande problema della stragrande maggioranza degli abitanti della Campania non è solo la camorra e la malavita organizzata, ma è soprattutto di mentalità: chiamiamola poi rassegnazione, fatalismo, come vuoi. Queste cose messe insieme sono un cocktail micidiale per il vivere civile e lo hai detto tu stesso quando parlavi dei continui spostamenti di rifiuti da un comune all'altro. Hai effettivamente ragione, l'impianto di Acerra è un ferro-vecchio ed per questo motivo che andrebbero costruiti immediatamente altri 2 termovalorizzatori di portata più piccola e distribuiti all'interno della Campania. Poi siamo assolutamente d'accordo sulla gestione dei rifiuti a regime. Lancerei una provocazione: mettiamo Formigoni governatore della Campania e la Moratti sindaco di Napoli. Vuoi vedere che quando c'è volontà, responsabilità e decisione politica poi anche i cittadini si adeguano? Michele, ti faccio un caro saluto e ti ringrazio per il tuo bellissimo intervento. Vito
 
   
stella112
stella112 il 08/01/08 alle 20:47 via WEB
IO vorrei porre una domanda. Come mai io faccio la raccolta differenziata da 10 anni circa e in Campania ancora no? Non si può sempre aspettare che siano gli altri a fare le cose e non si possono sempre chiudere gli occhi su situazioni gestite male o non legalmente. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ora vi chiedo: "se le persone che stanno creando disordini in Campania sono infiltrati della camorra, perchè i cittadini non si oppongono a questa guerriglia arginando gli infiltrati? Tra loro si conoscono per cui non penso che sia così difficile individuarli. Queste sono le domande che mi pongo e che vi pongo. Grazie... Ciao Vito (*_*)
 
     
svitol5
svitol5 il 09/01/08 alle 09:33 via WEB
La raccolta differenziata in Campania sarebbe dovuta partire più di 10 anni fa, invece ancora oggi siamo a percentuali da Terzo Mondo, con tutto il rispetto per il Terzo Mondo. Per la tua domanda sulle infiltrazioni della cammorra nel tessuto sociale della Campania, leggi con attenzione il commento di Joiyce:E' un problema culturale e di mentalità. Ieri sera a Ballarò Galimberti ha detto che per cambiare la mentalità e la cultura occorrono decenni se non secoli ... Ciao Roberta e grazie per il commento. Vito
 
blackadder79
blackadder79 il 08/01/08 alle 20:51 via WEB
Scusa anche me x il ritardo ma questa è una situazione tragicomica, degna di un film con Totò e Peppino. I nostri politici non sanno più cosa inventarsi per cercare di scaricare le colpe su questo o quello (ho visto la puntata di "Porta a Porta" ieri sera e dopo poco che lo seguivo non sapevo se era più fantascientifico quel programma o "Il ritorno dello Jedi" su Italia 1), senza contare che più passa il tempo più siamo la vergogna d'europa. Il problema più grave è comunque la Camorra e piuttosto di mandare le truppe in Iraq sarebbe stato meglio mandarle in Campania una volta per tutte. Ciao e buona serata )))
 
 
svitol5
svitol5 il 09/01/08 alle 09:37 via WEB
Ah ah, bella questa della fantascienza. Mi facevano quasi pena Bassolino e Pecoraio Scanio ... Per quanto riguarda la camorra spesso diventa una scusa per giustificare le negligenze e le incompetenze. Ciao e buona giornata anche a te. Vito
 
bedavid
bedavid il 08/01/08 alle 23:17 via WEB
Un bel post che permette di farsi un'idea approfondita sull'intricata e tragi-comica (se vista dall'esterno) situazione attuale. Quel che è certo è che in qualche modo il problema va risolto una volta per tutte; nel resto d'Italia problemi del genere non ci sono, non vedo perché in Campania non si riesca a prendere delle decisioni da far rispettare... Ciao, buona serata! Davide
 
 
svitol5
svitol5 il 09/01/08 alle 09:45 via WEB
Ho lanciato la provocazione di avere Formigoni presidente della regione Campania e la Moratti sindaco di Napoli, così si potrebbe vedere se è un problema di classe dirigente. Per il restocredo che sia un problema di cultura e mentalità oltre che di criminalità organizzata. Ciao e grazie per il tuo intervento. Vito
 
stranasiruazione
stranasiruazione il 09/01/08 alle 10:50 via WEB
Ho una mia idea . Leggila nel mio post. Complimenti per quello che dici e per come lo dici.
 
 
svitol5
svitol5 il 09/01/08 alle 17:13 via WEB
Grazie per i complimenti che, naturalemnte, ricambio. Ciao Vito
 
eranaeala
eranaeala il 09/01/08 alle 11:03 via WEB
E va bene la camorra, ma i politici sono gli stessi da 15anni in Campania/Napoli. Finchè continueranno a votarli imperterriti nulla cambierà. Molto bello l'esempio dell'inceneritore veneto! complimenti per il post
 
 
svitol5
svitol5 il 09/01/08 alle 17:16 via WEB
Grazie per i complimenti. E' un classico esempio di immobilismo politico. Pensa che Bassolino, tra sindaco, governatore e commissario di emergenza è lì da quasi 20 anni. Doveva rappresentare il "nuovo rinascimento napoletano"; verrebbe quasi da ridere ... Ciao Vito
 
lucia.l64
lucia.l64 il 09/01/08 alle 13:31 via WEB
ciao e buon anno a te e famiglia ciao .lucia...passa ogni tanto...
 
 
svitol5
svitol5 il 09/01/08 alle 17:18 via WEB
Carissima Lucia, ricambio e, non ti preoccupare, in qualche modo cercherò di passare più spesso dal tuo blog. Ciao Vito
 
luce1001
luce1001 il 09/01/08 alle 14:41 via WEB
Ciaooo..Felice pomeriggio con un abbraccio.LUCE
 
 
svitol5
svitol5 il 09/01/08 alle 17:19 via WEB
Carissima Luce, una buona serata. Un abbraccio Vito
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 09/01/08 alle 15:52 via WEB
E finalmente ho letto tutto il post e con molto interesse. Un post elaboratissimo come tutti i tuoi post, sei bravissimo! Non vorrei però commentare la situazione e ... di nuovo per un motivo ovvio. Quel che vorrei SI dire però è che in Italia si usavano le bottiglie di plastica per l'acqua già quando da noi erano ancora le bottiglie di vetro, quelli che non si buttava via ma li riportava in negozio appena svuotate. Il solo pensare a quante bottiglie buttate via siccome l'acqua in Italia non è sempre potabile ... e se penso da quanto tempo esiste la raccolta differenziata in Austria mentre in Italia e dico in tutta l'Italia non se ne parlava nemmeno ... Questo SI che fa pensare! Un caro saluto e ... è sempre un piacere leggerti! Helga
 
 
svitol5
svitol5 il 09/01/08 alle 17:24 via WEB
In se le bottiglie di plastica non sarebbero un grande problema se ci fosse un buon riciclo. Pensa che in Campania c'è una fabbrica che costruisce sedie con materiale di riciclo che è costretta a farsi mandare le bottiglie di plastica da altre regioni ... Voi siete molto avanti anche con i termovalorizzatori, mi sembra che ne avete uno anche nel centro di Vienna senza nessun problema di inquinamento ambientale. Mi immagino che sarai inorridita vedendo le immagini dei rifiuti a cielo aperto in televisione. Come italiano provo molta vergogna. Ciao Helga e grazie per il tuo commento. Vito
 
   
eccomiqui4
eccomiqui4 il 10/01/08 alle 22:49 via WEB
Certo che le bottigle di plastica sono riciclabili. E non solo si producono sedie, ho sentito parlare di un gran numero di prodotti fatti da bottiglie riciclati. Il problema però è sempre la raccolta, la disciplina di VOLERE!
Si, abbiamo un termovalorizzatore nel centro di Vienna, ha un bel aspetto artistico grazie al Sig. Hundertwasser... Tu però non ti vergognare come italiano, non siete tutti uguali come si sa bene e ... il mio amore per Napoli c'è ancora, solo che mi spiace molto vederla così! Ciaooooooo
 
     
svitol5
svitol5 il 11/01/08 alle 09:35 via WEB
Brava Helga, bisogna avere educazione, formazione ma soprattutto imposizione e, da parte dei cittadini, accettazione, disciplina e senso del bene pubblico. Per questo in Austria siete più avanti ... Ciao e grazie ancora per il commento. Vito
 
cassetta2
cassetta2 il 09/01/08 alle 18:09 via WEB
buon delurking day...
 
luce1001
luce1001 il 10/01/08 alle 13:18 via WEB
Felice e serena giornata .LUCE
 
luce1001
luce1001 il 11/01/08 alle 12:26 via WEB
..Che il sole splenda come non ha mai fatto..per augurarti un caloroso..BUONGIORNO.LUCE
 
lucia.l64
lucia.l64 il 23/01/08 alle 18:52 via WEB
ciao ti auguro una buona serata...grazie di essere passato .un bacio lucia..
 
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