IL DUBBIO

La vita non è fatta solo di terra da arare o produttiva, ma anche di montagne di sogni e di sotterranei di dolore ¨ Abraham Heschel

 

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"Quando il potere spinge l'uomo all'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe il campo dei suoi interessi, la poesia gli ricorda la ricchezza e diversità della sua esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia purifica"

John Fitzgerald Kennedy - pochi mesi prima di essere assassinato ...

 

DEDICATO ALLA CLASSE POLITICA ITALIANA

"Bisogna sempre tener presente questi due principi: primo, agire unicamente secondo ciò che ti suggerisce il bene dell'umanità; secondo, cambiar parere se trovi qualcuno capace di correggerti, rimuovendoti da una certa opinione. Questo nuovo parere, comunque, deve sempre avere una ragione, come la giustizia o l'interesse comune, ed esclusivamente tali devono essere i motivi che determinano la tua scelta, non il fatto che ti sia parsa più piacevole o tale da procurarti maggior gloria."
Tratto dai "Ricordi dell'imperatore Marco Aurelio (121-180 D.C.)

 

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ALDO MORO: Il sacrificio di un innocente

Il giorno 16 marzo del 1978 l’auto che trasportava il Presidente della DC Aldo Moro alla Camera dei Deputati fu intercettata in Via Fani da un commando delle Brigate Rosse. I terroristi uccisero gli agenti di scorta Oreste Leopardi, Francesco Zizzi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino e Giulio Rivera; Moro fu rapito. Successivamente il 9 maggio, dopo una prigionia di 55 giorni, il suo cadavere fu ritrovato nel cofano di una Renault 4 in Via Caetani, a poca distanza da Piazza del Gesù, allora sede della Democrazia Cristiana , e Via delle Botteghe Oscure, sede del PCI.

Non avevo ancora 17 anni, quel giorno ero a scuola ed il clamore di quella notizia sconvolse tutti noi. Nessuno di noi studenti poteva pensare che un gruppo di terroristi, anche in quegli anni di piombo, sarebbe arrivato a tanto. Un colpo inferto al cuore dello Stato attraverso il personaggio che in quegli anni rappresentava il dialogo tra le parti politiche appartenenti al cosiddetto “arco costituzionale”.

Aldo Moro aveva sempre cercato il dialogo, ma senza mai rinunciare ai suoi valori ed ai suoi ideali. Fu uno dei fautori, insieme a Fanfani, del centro-sinistra, e cioè dell’accordo di governo con i socialisti. Nelle elezioni politiche del 1976 c’era stato un sostanziale pareggio tra i due maggiori partiti di allora (DC al 36% e PCI al 34%). Moro capì che occorreva fare in modo di attuare una sorta di pacificazione nazionale che imponeva la temporanea collaborazione tra i 2 maggiori partiti. Poi, diceva Moro, compiuto quel passaggio, DC e PCI sarebbero tornati ad essere partiti tra loro naturalmente alternativi.

Il ricordo principale che ho del grande statista è quello degli interminabili discorsi (anche 5 ore) con termini che ai più apparivano incomprensibili, come quello delle “convergenze parallele” che rappresenta allora l’astrattezza della politica ed un modo anche per ironizzare sulla presunta incomprensibilità dei discorsi di Moro. Riporto qualche stralcio di un articolo di Dario Franceschini, ora dirigente del PD, che lo ricorda:

 

…noi invece conoscevamo un altro Moro. Quello di cui ci avevano parlato i nostri predecessori nel Movimento Giovanile, capace di andare, quando era presidente del Consiglio o ministro in carica, a certe riunioni semiclandestine di circoli o associazioni cattoliche giovanili solo per ascoltare. Seduto in ultima fila a sentire cosa avevano da dire quei ragazzi che vivevano il ’68 da democristiani. Il professore che non aveva mai voluto interrompere la sua attività universitaria proprio per tener vivo il suo rapporto con i giovani.

Conoscevamo Aldo Moro per averlo letto e riletto; gli scritti giovanili, i suoi interventi alla Costituente, i suoi discorsi politici che accompagnavano e spesso anticipavano il divenire della nostra storia politica ….

Ci colpiva soprattutto quella che lui stesso definiva “intelligenza degli avvenimenti” e che nasceva proprio dalla consapevolezza della democrazia come processo che continuamente si svolge … Aldo Moro era per noi il politico capace di tenere accesa la luce su quella “umanità che vuole farsi”, come disse nel ’68 in uno dei suoi discorsi più belli. E noi giovani cattolici ci sentivamo un pezzo di quell’umanità nuova …

Trent’anni dopo è giusto tornare a pensare ad Aldo Moro. Alla sua politica. Alla lezione di questo “uomo buono, mite, saggio, innocente ed amico” come disse Paolo VI nella sua preghiera in Laterano, che è sopravvissuta all’odio, alla violenza, alle ombre di troppe verità che ancora mancano e che ha continuato a dare frutti.

 

Di quei lunghissimi giorni in cui Moro fu prigioniero ho ancora il ricordo dello scontro che ci fu all’interno del quadro politico tra i sostenitori della linea della fermezza (quasi tutta la DC e tutto il PCI) e quelli della trattativa, tra cui Craxi e Fanfani. Furono momenti drammatici scanditi dalle lettere rivolte alla sua famiglia ed al suo partito. Riporto quella che fu l’ultima, bellissima, lettera di Moro a sua moglie:

Mia dolcissima Noretta,
dopo un momento di esilissimo ottimismo, dovuto forse ad un mio equivoco circa quel che mi si veniva dicendo, siamo ormai, credo, al momento conclusivo.  Non mi pare il caso di discutere della cosa in sé e dell'incredibilità di una sanzione che cade sulla mia mitezza e la mia moderazione.  Certo ho sbagliato, a fin di bene, nel definire l'indirizzo della mia vita.  Ma ormai non si può cambiare.  Resta solo di riconoscere che tu avevi ragione.  Si può solo dire che forse saremmo stati in altro modo puniti, noi e i nostri piccoli.  Vorrei restasse ben chiara la piena responsabilità della D.C. con il suo assurdo ed incredibile comportamento.  Essa va detto con fermezza così come si deve rifiutare eventuale medaglia che si suole dare in questo caso. E' poi vero che moltissimi amici (ma non ne so i nomi) o ingannati dall'idea che il parlare mi danneggiasse o preoccupati delle loro personali posizioni, non si sono mossi come avrebbero dovuto.  Cento sole firme raccolte avrebbero costretto a trattare. E questo è tutto per il passato.  Per il futuro c'è in questo momento una tenerezza infinita per voi, il ricordo di tutti e di ciascuno, un amore grande grande carico di ricordi apparentemente insignificanti e in realtà preziosi.  Uniti nel mio ricordo vivete insieme.  Mi parrà di essere tra voi.  Per carità, vivete in una unica casa, anche Emma se è possibile e fate ricorso ai buoni e cari amici, che ringrazierai tanto, per le vostre esigenze. Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli.  A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani.  Sii forte, mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile.  Sono le vie del Signore.
Ricordami a tutti i parenti ed amici con immenso affetto ed a te e tutti un caldissimo abbraccio pegno di un amore eterno.  Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo.  Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo.  Amore mio, sentimi sempre con te e tienmi stretto.  Bacia e carezza Fida, Demi, Luca (tanto tanto Luca)
Anna Mario il piccolo non nato Agnese Giovanni.  Sono tanto grato per quello che hanno fatto.
Tutto è inutile, quando non si vuole aprire la porta.
Il Papa ha fatto pochino: forse ne avrà scrupolo

Ed ancora un’altra, mai recapitata, che ieri sera Massimo Ghini a Niente di Personale ha letto con una emozione e trasporto eccezionali:

 Mia dolcissima Noretta,
credo che questa sia proprio l'ultima. Per ragioni misteriose mi sembra preclusa qualsiasi speranza. Non si sa neppure approssimativamente, che cosa accade, in che si concludano le varie iniziative delle quali una volta si parla. Il Papa non può fare niente neppure dimostrativamente, in questo caso? Perché avevamo tanti amici, a schiere. Non una voce che io sappia, si è levata sin qui. Di voi ho ricevuto la sola lettera del "Giorno", che volevo portare sul petto, così per farmi compagnia, all'atto di morire. Ma si è perduta nel pulire la prigione. Per quanto abbia chiesto, non ho saputo altro. Quasi pensavo di aver fatto qualcosa di vergognoso. Ma è il meccanismo, deve essere così. Ed a voi devono avere consigliato (proibito) di fare qualsiasi protesta, che non sarebbe servita a nulla, ma avrebbe dimostrato che io qualche persona cara l'ho ancora. E' stato tutto freddamente determinato ed io sono stato trattato come se solo mi fossi servito della D.C. Ma non hanno nemmeno un momento esaminato la situazione, per vedere che cosa era opportuno fare, salvare il salvabile, capire. Una spaventosa improvvisazione. Per me, è finita. Penso solo a voi e, se non sono oppresso fino alla follia, vi richiamo, vi rivedo, da grandi e da piccoli, da anziani e da giovani e tra tutti il dilettissimo Luca con cui passo ancora i momenti disponibili. E poi il dubbio della vostra salute, la ragione del vostro silenzio. Spero che Freato e Rana vi seguano. I nostri dopo 40 giorni si saranno un po' abituati, ma dimenticati, spero, no. Se a Torrita non venite, comincia col tenermi a Roma, o nella chiesa di Torrita. Abbracciameli tutti tutti, uno ad uno, ogni giorno, come avrei fatto.
Ricordatemi un po', per favore. Io sono cupo e un po' intontito. Credo non sarà facile imparare a guardare e a parlare con Dio e con i propri cari. Ma c'è speranza diversa da questa? Qualche volta penso alle scelte sbagliate, tante; alle scelte che altri non hanno meritato. Poi dico che tutto sarebbe stato eguale, perché è il destino che ci prende. Mentre lasciamo tutto resta l'amore, l'amore grande grande per te e per i nostri frutti di tanta incredibile e impossibile felicità.
Che di tutto resti qualcosa. Ti abbraccio forte, Noretta mia. Morirei felice, se avessi il segno di una vostra presenza. Sono certo che esiste, ma come sarebbe bello vederla.
Aldo

Riguardo al riferimento che fa Moro del Vaticano e della sua scarsa propensione alla trattativa, ho letto un articolo di una giornalista del mensile Jesus che scrive che, a quel tempo, si erano addirittura offerti come ostaggi 3 alti prelati che furono poi dissuasi dall’allora segretario di stato Vaticano, Casaroli (molto amico di Andreotti, anche egli contrario alla trattativa) con la motivazione che Moro era un pericolo, in quanto aveva aperto le porte del governo italiano al Partito Comunista.

Forse, con il senno del poi, fu giusto non trattare e quindi non liberare nessun detenuto brigatista per dimostrare che lo Stato non si arrendeva al terrorismo. Ma questo fu pagato con la vita di un uomo innocente. Ebbi sempre l’impressione, ultimamente poi più che confermata, che all’interno della DC ci fossero bieche ragioni politiche e di potere che spinsero tutti i leader democristiani di allora (tranne Fanfani che fece la proposta di liberare chi non si era macchiato di sangue) a lasciar morire Moro. Invece all’interno del PCI sembrava che ci si volesse liberare a tutti i costi di una certa base che pensava addirittura che i brigatisti fossero “compagni che sbagliano”.

Ma erano solo delinquenti e non “combattenti”. Pur con molte anomalie e contraddizioni, in Italia, avevamo comunque una Democrazia e, sopprimere un uomo giusto e buono, è stato il peggior crimine che si potesse compiere nella nostra Storia.

Un saluto a tutti

Vito

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Commenti al Post:
a_tiv
a_tiv il 18/03/08 alle 17:01 via WEB
Caro Vito...ho letto con molta attenzione il tuo post. Anche la lettera di Moro la ricordo lucidamente e devo dirti che al tempo ne ho tratto una mia opinione abbastanza negativa. La democrazia cistiana, dopo De Gasperi ed il Centrismo, quando animata dall'ispirazione e lo spirito di Don Sturzo sembrava voler imprimere una svolta moderata al Paese, impegnandosi alla sua ricostruzione ed al suo sviluppo in un contesto difficile ma sereno e solidale tra le esigenze della povera gente e lo spazio per il coraggio imprenditoriale e l'impresa, dai primi anni 60 subiva un lento ma progressivo tracollo delle opportunità e della crescita. Prevalse l'intervento pubblico e con esso la malversazione, l'intrigo, la moltiplicazione degli incarichi e delle prebende, il sottogoverno. Moro, Fanfani ed altri furono gli ispiratori di queste politiche nuove che ci allontanarono dal percorso europeo mantenendoci ai margini della crescita e dello sviluppo. E' chiaro che la vicenda mi lasciò sbigottito e preccupato ma anche convinto, come lo sono tuttora, che non si dovesse trattare. Non si può pensare che lo Stato dovesse sentirsi in debito con la politica o con i suoi uomini. Anche la politica è un servizio, come quello dell'ultimo dei servitori dello Stato, e lamentare mancanze o indifferenza, che invece non mi è sembrato che ci siano state, non mi sembrò giusto allora e non mi sembra giusto oggi. La pietà e la comprensione sono cose diverse anche se ho pensato che un uomo di Stato di grande livello debba sempre avere un suo debito verso la società che lo ha sostenuto politicamente, quel debito di rappresentare i valori della dignità , qualità di solito nota ai grandi uomini. Eroi però non si diventa e la politica, benchè sappia cogliere le espressioni di alto pofilo culturale, non è luogo di grandi sacrifici e di eroismi. Ma la pietà prevale e si perdona, si comprende, ed a distanza di 30 anni si pensa ancora che la nostra storia allora sia stata interrotta e sviata. Il compromesso storico sarebbe stato allora, prima di tangentopoli, il fallimento della prima repubblica. Mai il pci aveva raggiunto percentuali così alte sull'onda di un'Italia democristana, illiberale, statalista ed allo sfascio e ...senza un risultato politico avrebbe subito il declino dell'impotenza. Buona serata. Vito
 
 
svitol5
svitol5 il 19/03/08 alle 14:34 via WEB
Ciao Vito, non voglio cimentarmi sui meriti o sui demeriti di Moro, dato che ero troppo giovane per poterlo giudicare ... Da quello che so, comunque, le vere cause dell'inizio della nostra crisi italica sono avvenute qualche anno più tardi con l'enorme debito pubblico accumulato e tutti gli interventi di spesa pubblica dei successivi governi Craxi e vari. Il rammarico e la disperazione di Moro erano perfettamente comprensibili: lui uomo aperto al dialogo con tutte le parti non si sentiva responsabile di quello per cui veniva accusato dai terroristi. Certo si aspettava comprensione dalle istituzioni ed anche dal Papa, è umano ed ogni uomo nelle sue condizioni credo lo avrebbe fatto e pensato. Riguardo al compromesso storico non sappiamo come sarebbe andata a finire ... Di sicuro avrebbe chiuso completamente le porte a Craxi, al socialismo rampante, alla corruzione, a Tangentopoli ecc. Ciao e buona giornata. Vito
 
lara382
lara382 il 18/03/08 alle 22:17 via WEB
sai Vito che ricordo quei giorni di tristezza infinita! Ero bimba.. in casa mia nonsi parlava mai di politica eppure di questo si! Ricordo l' espressione di mio padre quando ci fu il rapimento, e quanto fu ritrovato in quell'auto rossa..... ci vestimmo di baìianco per andare a scuola! ma solo da adolescente ho potuto conoscere la grandezza di questo uomo! bravo Vito... che mantieni vivo questo pezzo di storia!
 
 
svitol5
svitol5 il 19/03/08 alle 14:35 via WEB
Grazie Lara, è stato un uomo che ha fatto la nostra storia, pur nei suoi limiti ed errori ... Mi sembrava giusto ed utile ricordarlo. Ciao e buona serata. Vito
 
gioe.rita
gioe.rita il 19/03/08 alle 00:27 via WEB
Ciaooo!! una serena notte di sogni... ^__^
 
mareadentro
mareadentro il 19/03/08 alle 10:47 via WEB
ciao, vito...bello e interessante ,il tuo post..Io allepoca ero all'ultimo anno di liceo classico..e abbiamo vissuto la vicenda in maniera molto sentita.. Cera un clima di terrore.. di sconcerto..tra noi giovani e non capivamo veramente cosa stesse succedendo.. Ora a dostanza di tanti anni e di tante parole sulla vicenda, mi sento di dire che è stato un omicidio di Stato..Se avessero avuto solo il minimo interesse a trovare dove fosse e salvarlo lo avrebbero potuto fare.. e ci sarebbero riusciti. Ma non conveniva forse a nesuno che Moro, il grande deluso..il grande ststista, il grande assertore di una politica diversa, vivesse.. dopo. Almeno, questa è la mia opinione.. Un sorriso Vito.. e scusami se sono sempre così rare la mie visite.. Sono un po' assente da qui ,ultimamente.. Un abbraccio forte.. Fede
 
 
svitol5
svitol5 il 19/03/08 alle 14:40 via WEB
Ciao Fede, bentornata. Non direi che è stato un omicidio di Stato: forse è stato invece una "omissione di Stato". Non è stato fatto tutto il possibile per salvarlo. Come ho detto non so se sia stato giusto, non abbiamo la controprova. Molti, soprattutto all'interno della DC, hanno manovrato perché Moro, il grande dialogatore, non sopravvivesse. Carissima Fede, ti saluto e ti ringrazio del tuo bel commento. Vito
 
bil37
bil37 il 19/03/08 alle 13:51 via WEB
Ho un ricordo un po' vago di quel triste episodio, forse perché durante l'adolescenza non si ha il tempo di analizzare con la giusta misura e maturità gli eventi storici e politici contemporanei. Ripercorrendo quei tragici eventi, resta il sospetto che la morte del grande statista democristiano potesse essere evitata. La "Real Politik" ci ha abituato a compromessi ben più grandi: alleanze diplomatiche con dittatori e Stati "canaglia", guerre preventive, torture in carceri segreti, connivenza con la criminalità organizzata, etc.etc. Forse la vita di Moro non valeva abbastanza?
 
 
svitol5
svitol5 il 19/03/08 alle 14:43 via WEB
Bravo Paolo, hai centrato l'obiettivo. E' stata proprio la Real Politik di allora a fare in modo che Moro non sopravvivesse ... Ciao e buona serata. Vito
 
luce1001
luce1001 il 19/03/08 alle 13:56 via WEB
Buongiorno felice e sereno mercoledi'..auguri a tutti i papa' del mondo..e a tutti i Giusepe compreso il mio bimbetto.kisss LUCE
 
gioe.rita
gioe.rita il 19/03/08 alle 21:25 via WEB
grazie a te...una dolce notte rita
 
linda.68
linda.68 il 19/03/08 alle 23:19 via WEB
Ciao Vito, scusa se non vengo mai a trovarti e se non commento, mi collego raramente ad Internet. So che sei padre e volevo farti gli auguri per la festa del papà! Un abbraccio figliale da chi il papà non ce l'ha più e complimenti sinceri per i tuoi post e per il tuo impegno. Un caro saluto! Marisa.
 
 
svitol5
svitol5 il 21/03/08 alle 11:57 via WEB
Marisa carissima, grazie per i complimenti e per gli auguri per una festa che in molti dimenticano. Sei stata veramente una delle poche a farmi gli auguri ... Ti saluto con affetto e ti auguro una felicissima Pasqua. Vito
 
bruno14to
bruno14to il 20/03/08 alle 00:00 via WEB
Ciao, a distanza di anni permangono dei misteri sulla vicenda. Un esperto Cia ha ammesso candidamente di aver contribuito alla preparazione del falso documento del lago della Duchessa. Indubbiamente era scomodo e molto scomode le lettere. Notte, Bruno
 
 
svitol5
svitol5 il 21/03/08 alle 12:00 via WEB
Ciao Bruno, dopo molti anni si capiscono molte più cose di quanto ci abbiano voluto far credere. Riguardo al documento di cui parli credo che fosse relativo ad una presunta seduta spiritica che indicava che il corpo di Moro era stato gettato nel lago, credo. Grazie per il tuo intervento e buona Pasqua. Vito
 
lucia.l64
lucia.l64 il 20/03/08 alle 09:46 via WEB
BUONGIORNOOOOOO..TI AUGURO UNA GIORNATA,DI SOLE....BUONA GIORNATA..NON MI VA' DI COMMENTARE SUL CASO MORO...E' STATO LO STATO AD UCCIDERLO..CON QUESTO HO DETTO TUTTO..UN SALUTO CON AFFETTO..LUCIA..
 
 
svitol5
svitol5 il 21/03/08 alle 12:01 via WEB
Lucia carissima. Lo Stato sicuramente non ha fatto nulla per salvarlo .... Un saluto e buona Pasqua. Vito
 
luce1001
luce1001 il 20/03/08 alle 11:23 via WEB
Un'abbracio e un sorriso..per un sereno giovedi'..Kiss LUCE
 
stella112
stella112 il 20/03/08 alle 17:12 via WEB
Ciao Vito, ne avevo sentito parlare anche in una trasmissione radiofonica dell'amaro anniversario che riguardava Aldo Moro e la sua scorta e anche in quell'occasione mi sono chiesta se sia stato giusto non scendere a compromessi per liberarlo. Io sono contro i patteggiamenti in genere, ma quando si tratta di salvare la vita di un uomo penso che non debba passare avanti nulla. Quello di Moro è stato un sacrificio inutile, ed è stato fatto, molto probabilmente solo perchè faceva comodo così. Questo amareggia ancora di più. Un saluto e buona Pasqua. Ciao ciao
 
 
svitol5
svitol5 il 21/03/08 alle 12:03 via WEB
Ciao Roberta, effettivamente si è sempre trattato con tutti i più pericolosi terroristi, anche in Iraq o in Afghanistan, e non si è voluto trattare per Moro. Amareggia ed ingenera molti sospetti verso la gestione di un rapimento che avrebbe potuto avere un esito diverso, se si fosse voluto ... Grazie per il tuo intervento e Buona Pasqua. Vito
 
lightdew
lightdew il 20/03/08 alle 21:13 via WEB
e io ripenso a palermo, e una lacrima riga il mio volto...volevo lasciarti gli auguri di buona pasqua, nn so il senso, adesso...ciao, caro amico blogger
 
 
svitol5
svitol5 il 21/03/08 alle 12:04 via WEB
Ciao carissima, ti capisco ... ma ti faccio lo stesso tanti cari auguri per una felice Pasqua. Vito
 
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Sant'Ambrogio - padre della Chiesa (339 - 397 d.C.)

 

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Gunther Anders - filosofo (1902 - 1992)

 

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