24 anni, ben 24 anni dopo l’attentato di Capaci in cui nel 1992 furono vilmente il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, quel tragico evento è ancora nitido, vicino a noi. Passare per quel tratto di autostrada ancor oggi scuote l'animo come quel giorno scosso fu l'asfalto, che letteralmente fu sollevato dalla violenza dello scoppio di un quantitativo tanto immane quanto vigliacco.
Quell'evento cambiò, però, per sempre la storia del nostro paese. 57 giorni dopo, il 19 luglio, analoga fine brutale per opera altrettanto vigliacca toccò in via D’Amelio al giudice Paolo Borsellino e ai cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Simboli, martiri, ma anche e sopratutto protagonisti, fino in fondo, nonostante tutto: magistrati in prima linea mai lasciati soli dalla propria fidata scorta. Loro, come purtroppo altri, tanti, troppi, così da non poter fare un elenco senza forse scivolare nella dimenticanza involontaria di qualcuno. A volte persino col dubbio, perché a volte non rimane nemmeno una bara per nomi che restano nel limbo degli scomparsi, fagocitati dal vuoto del mostro criminale.
Ma non solo mafia, di certo però tanta mafia e proprio da questo evento simbolo del 23 maggio ecco che nasce la celebrazione della Giornata della Legalità, a ricordare chi ha combattuto una guerra anche a costo della propria vita.
Uccisi, barbaramente e vigliaccamente, ma non piegati.
Mortificati nel corpo, ma trionfatori sul fallimento di chi ne voleva cancellare del tutto la loro opera, resa emblematica invece proprio dal loro sacrificio ed elevata a modello per generazioni future.
Perché le bombe fanno paura, i colpi di pistola fanno paura, le minacce agli affetti più cari e non solo a sé fanno paura. Ma è un fragore di un vuoto assassino che non sa seppellire l'eco di chi non ha mai chinato il capo rinunciando alla legalità, anche quando lasciati soli dallo Stato.
E così anche noi di Said in Italy vogliamo ricordare i magistrati, le donne e gli uomini in prima linea delle Forze dell'Ordine, i "comuni" cittadini che hanno restituito a tutta la cittadinanza una prova speciale, oltre il loro essere sindacalisti, giornalisti, politici, imprenditori, semplici passanti sfortunati. Vogliamo ricordarli con un video dove vi sono non solo macerie da deflagrazione ma anche visi sorridenti, visi giovani, visi della vera parte bella di questa Italia che a loro deve tantissimo.
Il pensiero nostro va a loro, a loro tutti, caduti non solo per mafia o criminalità organizzata o terrorismo, ai tanti che questo video non è riuscito a ricomprendere ed inserire ma che sono ben presenti nel cuore di tutti noi e, non ultimi, a tutti i loro familiari e cari, che hanno pagato un altrettanto devastante prezzo.
“Gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini” (Giovanni Falcone)
Inviato da: laura1953
il 23/12/2021 alle 00:33
Inviato da: pasqualina2008
il 11/11/2019 alle 12:07
Inviato da: pokerinadepressa
il 06/10/2019 alle 04:44
Inviato da: laura1953
il 21/04/2019 alle 10:47
Inviato da: laura1953
il 28/03/2019 alle 11:07