Post n°184 pubblicato il 07 Febbraio 2021 da nuvolabianca_1968
Il venerdì, in Valtellina, si mangia di magro. Se vuoi metterti all'opera, eccoti la ricetta dei pizzoccheri. INGREDIENTI (dosi per 4 persone) • 400 g di farina di grano saraceno• 100 g di farina bianca • 200 g di burro • 250 g di formaggio Valtellina Casera dop • 150 g di formaggio grana grattugiato • 200 g di verze (possono essere sostituite, a seconda della stagione, con coste o fagiolini) • 250 g di patate • uno spicchio di aglio, pepe PREPARAZIONE Mescola le due farine, impasta con acqua e lavora per circa 5 minuti fino ad ottenere un impasto sodo ed elastico. Con il mattarello tira la sfoglia fino a uno spessore di 2-3 millimetri e taglia delle fasce di 7-8 centimetri. Sovrapponi le fasce e tagliale nel senso della larghezza: otterrai delle tagliatelle larghe circa 5 millimetri. Cuoci intanto le verdure in acqua salata, le verze a piccoli pezzi e le patate a tocchetti, unisci i pizzoccheri dopo 5 minuti. Cuoci i pizzoccheri con le verdure per 10 minuti, scolali un pò alla volta con la schiumarola e versali in una teglia ben calda, cospargi con formaggio grana grattugiato e Valtellina Casera dop a scaglie, prosegui alternando pizzoccheri e formaggio. Friggi il burro con l'aglio lasciandolo colorire per bene prima di versarlo sui pizzoccheri. Senza mescolare servi i pizzoccheri bollenti con una spruzzata abbondante di pepe nero. ![]() |
Post n°183 pubblicato il 30 Gennaio 2021 da nuvolabianca_1968
L’herpes labiale è una malattia che come dice il nome si manifesta sulle labbra. Il ceppo virale che la provoca si chiama herpes simplex e si manifesta con la comparsa di vescicole dolorose sulle labbra, le vescicole sono composte da un liquido contenente il virus, quindi è altamente contagiosa e il rischio di infettare un’altra persona è molto alto. Le vescicole tendono poi ad asciugarsi e seccarsi generalmente in una decina di giorni. Questo disturbo è molto frequente durante periodi di stress elevati che possono riguardare il corpo o la menteLo stress indebolisce le difese immunitarie dell’organismo e ci rende più fragili di fronte a virus e batteri, il virus dell’herpes rimane latente all’interno delle cellule, quindi non muore mai nemmeno con l’utilizzo dei farmaci e può quindi ripresentarsi varie volte nel corso della vita. Capita molto frequentemente che il virus si rimanifesti in altre occasioni, magari momenti della vita molto impegnativi e debilitanti. Ci sono poi altri fattori che possono favorire la comparsa dell’herpes labiale: ad esempio una prolungata esposizione ai raggi solari, alterazioni ormonali tipiche della gravidanza o del ciclo mestruale, un’indigestione o l’assunzione prolungata di alcuni tipi di farmaci. Alimentazione consigliataLa vitamina C favorisce la guarigione, quindi sono indicati i vegetali a foglia verde scuro, sono da evitare invece il cioccolato e il grano integrale, perché sono ricchi di L arginina che è un amminoacido che aiuta la proliferazione dei virus, indicati invece tutti gli alimenti che contengono l’amminoacido L lisina che ostacola la diffusione dei virus lo possiamo trovare nel pollame, nel pesce, nelle verdure e nei legumi. Consiglio di evitare sempre i prodotti raffinati perché indeboliscono enormemente il sistema immunitario. In questo caso ci viene in soccorso il pompelmo Il pompelmo è un agrume abbastanza grosso, ha la polpa di colore giallo o rosato divisa in spicchi e l’albedo che è la parte bianca della scorza è la parte più ricca di principi attivi. Proprietà nutrizionali del pompelmoIl pompelmo è ricco di vitamina B1, B2, B3 e B9, inoltre è ricco di vitamina A e C, i sali minerali presenti in esso sono ferro, potassio, calcio, fosforo e zinco. Viene utilizzato nelle diete dimagranti perché ci permette di assorbire meno grassi e zuccheri e calma anche lo stimolo di fame, nella buccia del pompelmo sono contenute sostanze antidepressive e stimolanti della circolazione sanguigna, questa parte del frutto è commestibile solo se proveniente da agricoltura biologica, la varietà rosa, contiene sostanze come antociani e licopene, che svolgono una funzione antiossidante e protettiva per la circolazione sanguigna ma soprattutto antitumorale. E’ sempre importante ricordare che il succo di pompelmo inibisce in modo significativo l’assorbimento di numerosi medicinali ad esempio della pillola anticoncezionale o dei farmaci antipertensivi, ne bastano due bicchieri al giorno per ridurne gli effetti. Nel caso dell’herpes labiale è utile applicarne qualche goccia direttamente sulle labbra, aiuterà il processo di guarigione, è molto utile anche in caso di stomatiti e gengiviti, in questo caso si userà il succo di pompelmo come collutorio. |
Post n°182 pubblicato il 22 Gennaio 2021 da nuvolabianca_1968
Oggigiorno sono in molti tra di noi a soffrire di dolore intestinali e diverse problematiche legate alla difficoltà nel processo digestivo. L’origano già ampiamente usato ovunque nella cucina mediterranea possiede una svariata quantità di proprietà terapeutiche e si colloca come un ottimo rimedi naturale grazie alla sua forte funzione di antibiotico naturale, combatte raffreddore, stati influenzali e molto altro ancora. L’Origano, un potente antibiotico naturale per aiutare l’intestinoL’origano(Origanum Vulgare) conosciuto anche con altri nomi: Erba acciuga, Maggiorana Selvatica, Origano comune. E’ una pianta aromatica perenne, l’origano raggiunge un’altezza di 30-60 cm. Originario dell’Europa meridionale e dell’ Asia nord-occidentale, è molto diffuso in regioni a clima temperato. Lo troviamo in terreni asciutti e collinari,cresce spontaneamente. Le proprietà dell’origano: una pianta ricca di vitamine ma non soloL’origano è un potente antibiotico naturale, molto utile nelle malattie respiratorie, è un potente antiinfiammatorio, antisettico, antismasmodico, ricco di vitamina A, B e C e presenta diverse proprietà antiossidanti. Viene utilizzato ampiamente in aromaterapia e floroterapia ed è ritenuto molto prezioso per il suo olio essenziale, ritenuto da molti il miglior antisettico presente in natura. Negli ultimi anni alcune ricerche hanno evidenziato la capacità dell’origano nel combattere le cellule cancerogene che si sviluppano nell’uomo, e di conseguenza una particolare tendenza combattere il tumore alla prostata che affligge gran parte della popolazione di sesso maschile. Altre proprietà dell’origano e possibili utilizzi:
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Post n°181 pubblicato il 13 Gennaio 2021 da nuvolabianca_1968
Ecco un elenco di 9 fra gli alimenti più ricchi di vitamina D, un micronutriente alleato della salute di ossa, muscoli e sistema immunitario. ndata di vitamina D per la popolazione italiana sono i Larn (i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia della Società Italiana di Nutrizione Umana). L'assunzione adeguata per i bambini al di sotto dell'anno di vita è di 10 μg al giorno; l'assunzione raccomandata sale poi a 15 μg al giorno fino ai 75 anni, quando aumenta ulteriormente raggiungendo i 20 μg al giorno. La maggior parte delle fonti alimentari di vitamina D sono cibi di origine animale. La si trova infatti in alcuni pesci, nell'olio di fegato di merluzzo, nel fegato, nelle uova e in latte e derivati. Attenzione, però: esiste anche un livello massimo tollerabile di vitamina D. A indicarlo sono sempre i Larn, che lo fissano a 40 μg al giorno nel primo anno di vita, 65 μg al giorno da 1 a 3 anni, 75 μg al giorno da 4 a 10 anni e a 100 μg al giorno a partire dagli 11 anni. Ecco 9 alimenti inclusi fra i cibi salutari con il più alto contenuto di vitamina D.1. Trota salmonata e salmone Si tratta di due specie appartenenti alla famiglia dei Salmonidae molto diffuse sui banchi delle nostre pescherie. Fonti di omega 3 (acidi grassi dall'azione antinfiammatoria noti per i loro effetti benefici per la salute del cuore) contengono anche buone dosi di vitamina D. Anche il pesce spada è allo stesso tempo fonte di omega 3 e di vitamina D. Quest'ultima è presente in dosi pari a 13,9 μg ogni 100 grammi di parte edibile. Con i suoi 13,8 μg ogni 100 grammi è un'altra buona fonte di vitamina D associata ad acidi grassi polinsaturi omega 3. Il contenuto di vitamina D di aringa e sardine è simile: 4,2 μg in 100 grammi per la prima, 4,8 μg per le seconde. Sono necessarie 2 uova intere per assumere un po' più di 2 μg di vitamina D. A contenerla è solo il tuorlo, dove è presente in concentrazioni pari a 5,4 μg ogni 100 g. Rispetto ad altri pesci contiene dosi di vitamina D decisamente inferiori, pari a 1,7 μg ogni 100 grammi nel caso in cui si tratti di tonno fresco. Per chi ama la praticità di quello in scatola, la buona notizia è che questa vitamina non viene persa nei processi di lavorazione. In 100 grammi di latte intero sono presenti 1,3 μg di vitamina D. Non si tratta, quindi, dell'alimento più ricco di questa preziosa vitamina, ma può dare un contributo al suo apporto quotidiano. Il contenuto di vitamina D nel fegato di bovino brasato non è molto diverso da quello del latte intero: 1,2 μg ogni 100 grammi. A seconda della varietà presa in considerazione, 100 grammi di funghi apportano circa 0,2-0,4 μg di vitamina D sotto forma di vitamina D2. Proprio come la vitamina D3 nella pelle, anche la vitamina D2 nei funghi viene sintetizzata in seguito all'esposizione ai raggi ultravioletti. Il caso dell'olio di fegato di merluzzo Infine, anche l'olio di fegato di merluzzo è un'ottima fonte di vitamina D, con una concentrazione di 250 µg/100 g. Ad essa si aggiunge una buona dose di vitamina A, pari a 30 mg ogni 100 g, accompagnata da dosi elevate di omega 3. Trascorrere tempo all'aperto, al sole, è il modo migliore per ottenere la dose giornaliera di vitamina D di cui si ha bisogno. Un'esposizione adeguata durante la bella stagione permette di fare scorte anche per l'inverno. |
Post n°180 pubblicato il 04 Gennaio 2021 da nuvolabianca_1968
Vitamina C, bambini e anziani Per i bambini e gli anziani è particolarmente importante l’assunzione giornaliera della giusta dose di vitamina C. Nel caso dei bambini, l’acido ascorbico è fondamentale per la crescita, per via della sua funzione nella sintesi dei tessuti e dei neurotrasmettitori. Inoltre è importantissimo a causa del suo ruolo di difesa delle cellule del sistema immunitario e del suo contributo all'assorbimento di ferro, dato che la deficienza di quest'ultimo è la più frequente. La dose giornaliera raccomandata per i bambini dai 4 agli 8 anni di età è di 25 mg, quella per i bambini fra i 9 e i 13 anni è di 45 mg al giorno. La Food and Nutrition Board definisce come limite massimo (UL) i 650 mg al giorno per i bambini fra i 4 e gli 8 anni e 1,2 milligrammi al giorno per quelli fra i 9 e i 13. È consigliabile non assumere dosi pari a questa soglia per non riscontrare effetti collaterali. Andare oltre questa soglia significa affaticare i reni e avere altri effetti avversi per la salute, soprattutto quando l'assunzione di vitamina C avviene tramite integratori. Per quanto riguarda gli anziani, questa categoria è doppiamente esposta alla possibile carenza di vitamina C in quanto può presentare malattie che diminuiscono l'assorbimento di tale vitamina e in più spesso non ha una dieta sufficientemente variegata. Si ritiene che la vitamina C possa diminuire il declino cognitivo e l'incidenza la degenerazione maculare legata all’età (AMD). In realtà questi effetti, probabilmente, derivano dall'assunzione giornaliera della giusta dose di vitamina C durante tutta la vita. Ma l'acido ascorbico è importante a prescindere per gli anziani, a causa della sua azione antiossidante, che aiuta l'assorbimento intestinale, la cicatrizzazione e il metabolismo e protegge il sistema immunitario, il sistema digerente e i tessuti in generale. Questi benefici derivano da una dose sufficiente di vitamina C: non è necessario superare la dose consigliata (RDA) a meno che non vi siano particolari necessità, nel qual caso occorre discorrere con un medico. La RDA è di 75 mg per le donne e di 90 mg per gli uomini. ![]() |
Post n°179 pubblicato il 27 Dicembre 2020 da nuvolabianca_1968
Il tocco alla genovese o “U tuccu zeneize”, un sugo tradizionale della cucina genovese preparato con il “tocco” di carne e sugo di pomodoro. La carne cuoce molto molto a lungo fino a diventare morbidissima e dona gusto alla salsa di pomodoro con la quale verranno conditi i ravioli. Il pezzo di carne poi verrà servito come secondo piatto in modo da avere primo e secondo insieme. Ogni volta che preparo il tocco alla genovese Simo fa festa perchè è in assoluto uno dei suoi piatti preferiti, se poi con il sugo ci condisco anche i ravioli di carne allora è davvero al settimo cielo. Era tanto tempo che non preparavo il tocco alla genovese e mi è venuta voglia di farlo assaggiare anche a Bb così sono andata dal mio macellaio di fiducia, mi sono fatta dare il pezzo di carne giusto e poi ho iniziato la cottura. Sì perchè il tocco di carne cuoce piuttosto lentamente e per molte ore fino a che si sfalda completamente ma mica dovete starlo a girare come il risotto eh! Quindi tranquilli perchè cuoce da solo. Correte a comprare la carne e a preparare il tocco genovese poi se avanzerà conditeci i ravioli e fatemi sapere! ![]()
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Post n°178 pubblicato il 17 Dicembre 2020 da nuvolabianca_1968
C’è poco da fare… io la Pasta c’anciova non la so fare buona buonissima come quella della mamma! Ieri l’ho osservata cercando di memorizzare i semplicissimi passaggi, che con la sua maestria hanno trasformato un piatto della tradizione Palermitana in una cena col profumo di casa e di famiglia. Leggerete tra gli ingredienti la spiegazione per preparare la “muddica atturrata” che sarebbe il pangrattato abbrustolito che nei piatti poveri siciliani serve per dare croccantezza, e per sostituire il parmigiano che non ce lo si poteva permettere… Pasta c’anciova (dosi per 3 persone) 50 g di pangrattato (possibilmente fatto in casa) Un cucchiaio di olio ed un pizzico di zucchero Mia mamma ha fatto sciogliere le acciughe in un pentolino insieme all’olio. Non appena si è riscaldato ha aggiunto l’aglio che la sua figlioletta adorata aveva tritato finemente e ha continuato a girare stando attenta che non diventasse scuro, ha aggiunto l’uva passa, i pinoli e ha girato qualche istante. Ha aggiunto la passata di pomodoro ed un filo d’acqua, ha assaggiato e non ha neppure aggiustato di sale, perché con l’acciuga non serve. Ha preparato la Muddica atturrata mettendo il pangrattato in un padellino antiaderente, girandolo continuamente con il fuoco medio-basso. Non appena inizia leggermente a scurire lo si deve tenere ancora di + d’occhio, perché rischia di bruciarsi. Si spegne il fuoco non appena risulta di un arancione intenso, a quel punto si unisce un pizzico di zucchero ed un filo d’olio, e con una forchetta si va sgranando. Gli spaghetti si cuociono al dente, poi si condiscono con la salsa e si spolvera sopra la muddica. A piacere si può aggiungere del prezzemolo tritato, ma io preferisco senza :D. Grazie mammiiiinaaaaa 😀 N.B. : Io sono di origini palermitane. |
Post n°177 pubblicato il 26 Novembre 2020 da nuvolabianca_1968
La zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae e la sua diffusione in Europa si deve ai coloni spagnoli, che qui la importarono, dal XVI secolo in poi. In Italia viene coltivata soprattutto in alcune regioni settentrionali, ma è ampiamente consumata ovunque, rappresentando l’ingrediente base di diverse e gustose ricette. |
Post n°176 pubblicato il 19 Novembre 2020 da nuvolabianca_1968
Ricca di nutrienti, l'uva costituisce un elisir per la salute dell'organismo perché contiene vitamine e sali minerali, ha un effetto detox e diuretico, è un antiage naturale, aiuta la circolazione ed è benefica anche sotto forma di succo. Ma quando e come utilizzare l'uva per il nostro benessere? Ecco le cose da sapere. Tutti i benefici dell'uvaUno dei frutti più diffusi e amati è l'uva bianca, che compare sulle nostre tavole a partire dai mesi estivi fino all'autunno inoltrato. La polpa, soda e succosa, è di colore chiaro, ricoperta da una buccia tendente al verde. L'uva possiede un effetto rimineralizzante e dissetante, per questo è consigliata durante le giornate di afa, quando con il sudore perdiamo liquidi e sali minerali essenziali. Uno dei momenti ideali per il consumo di questo fresco alimento è al mattino, per colazione o merenda. Attenzione, dal punto di vista nutrizionale uva nera e uva bianca si equivalgono: le principali differenze possono riguardare le tipologie di appartenza, dunque influire sul grado zuccherino. Inoltre, l'uva nera, a causa della presenza degli antociani, responsabili della pigmentazione, contiene una maggior concentrazione di antiossidanti. Di solito elimini la buccia? Non farlo! Se i semi contengono quantità importanti di acido linoleico, in grado di contrastare l'eccesso di colesterolo, la buccia è ricca di polifenoli e resveratrolo: un motivo in più per gustare ogni acino senza scartare nulla dell'uva. Unica controindicazione è per chi soffre di digestione difficile. Soltanto in questo caso, infatti, può essere utile togliere la buccia, in grado di rallentare i processi digestivi a causa del contenuto di cellulosa. L'uva fa ingrassare?Grazie al sapore zuccherino, l'uva appaga la nostra voglia di dolcezza. Uva bianca o nera: qual è meglio scegliere? A livello calorico, uva bianca, rosata e nera all'incirca si equivalgono: 67 calorie per 100 gr. Naturalmente le calorie aumentano quando si tratta di uva passa (300 per 100 gr), ecco perché è bene consumarla in piccole quantità, come in generale la frutta secca. La quantità di zuccheri presenti, principalmente fruttosio e glucosio, può essere differente a seconda del grado di maturazione e del clima. Sebbene il fruttosio sia uno zucchero naturale i cui effetti sono ben diversi da quelli dello zucchero raffinato, anche nel caso della frutta è bene evitare di esagerare: un grappolo d'uva costituisce una merenda nutriente e rinfrescante, facile da portare anche a scuola o al lavoro. Uva, proprietà e controindicazioniAttenzione, il consumo di uva è controindicato in caso di diabete. Anche se è importante ricordare che il grado zuccherino, così come la composizione degli elementi chimici, può variare notevolmente non solo in relazione alla varietà, ma all'annata, l'area di produzione e le condizioni climatiche. In generale, poi, l'uva contiene un'alta quantità di acqua, oltre a fibre, vitamine del gruppo B e C, vitamina K, acido folico, sali minerali quali ferro, potassio, fosforo, calcio. Gli zuccheri presenti (glucosio, levulosio, mannosio) la rendono un alimento energetico, rinfrescante e dissetante, già noto al popolo etrusco e nell'Antica Roma. Inoltre, l'uva presenta un effetto diuretico, lassativo e antiage. È in grado di contrastare la stipsi e aiuta la circolazione, specialmente in caso di fragilità capillare e vene varicose. Ha proprietà antivirali e antiossidanti. La presenza di quercetina rende questo frutto un cibo capace di contrastare stanchezza e sintomi di affaticamento, ottimo quando abbiamo bisogno di energia, prezioso per la memoria e il mantenimento della funzionalità cerebrale. Infine, l'uva fa bene al cuore e riduce il colesterolo. E anche in menopausa diventa un alleata del benessere: grazie all'alto contenuto di minerali, fra cui boro, infatti, mangiare uva aiuta la salute delle ossa migliorando l'assorbimento del calcio e allontanando il rischio di osteoporosi. Cura dell'uvaAntocianine e resveratrolo presentano preziose proprietà antinfiammatorie, ecco perché introdurre l'uva nella dieta durante la stagione autunnale può trasformarsi in una cura naturale in grado di stimolare le difese immunitarie e combattere l'attività dei radicali liberi. Hai mai sentito parlare della dieta dell'uva? Già nota nell'antica Grecia, si tratta di un metodo per disintossicare l'organismo: l'ampeloterapia è una vera e propria dieta detox per ripulire fegato e reni dalle tossine; prevede un consumo unicamente di uva per alcuni giorni. Questo delizioso frutto, infatti, ha importanti proprietà lassative, diuretiche e antiossidanti. Di solito la dieta dell'uva ha una durata massima di cinque giorni. Si va da pochi grammi a due chili di uva al giorno, intervallando con tisane e infusi. Tuttavia prima di iniziare è opportuno confrontarsi con il proprio medico. Oltre all'uva Victoria, fra le più precoci, e l'Uva Italia, la più nota, esistono varietà che non sempre conosciamo perché costituiscono nicchie di mercato spesso ignorate dalla grande distribuzione. Ginosa e Castellaneta, nella provincia di Taranto, insieme ai comuni baresi di Rutigliano e Noicàttaro rendono la Puglia uno dei luoghi più importanti del nostro Paese per la produzione di uva da tavola, senza contare regioni come Valle D'Aosta, che presenta vigneti fra più alti d'Europa, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, Liguria e Friuli Venezia Giulia, dove la coltivazione della vita ha radici che risalgano a duemila anni fa. Andare in cerca delle produzioni locali e avvicinarsi alle varietà meno diffuse significa sperimentare il piacere di un connubio fra gusto e benessere, in grado di salvaguardare gli splendidi tesori del territorio e al tempo stesso aggiungere consapevolezza al nostro approccio alimentare. Succo di uva nera: proprietàFra gli antociani, importanti per l'azione antiossidante, si trovano sostanze come cianidina, peonidina e alvidiva, pigmenti responsabili del colore rosso-viola tipico dell'uva nera. Perché non cogliere l'occasione per un succo di uva nera? Delizioso e ricco di nutrienti, può essere gustato al naturale. Aiuterà le naturali difese dell'organismo migliorando la risposta immunitaria. Il succo di uva presenta un alto potere antinfiammatorio, stimola la diuresi e ha un effetto drenante. Attenzione, però. Un conto è il succo fresco, un altro i prodotti confezionati: spesso pubblicizzati come concentrati di vitamine e sali minerali, in realtà hano un contenuto di zuccheri molto alto. Inoltre, l'unico modo per fare il pieno di antiossidanti e apprezzare al meglio le virtù della frutta è… consumarla cruda! Ecco perché il succo fresco preparato fai da te rappresenta un'insostituibile ricetta benessere. ![]() |
Post n°175 pubblicato il 09 Novembre 2020 da nuvolabianca_1968
Radicchio al forno un contorno facilissimo, gustoso, leggero ma saporito. E va bene che per fare un radicchio al forno non ci vuole una laurea in Ingegneria Nucleare ma voi sapete come fare a togliere un po’ di amaro? Anche se poi alla fine il sapore amaro è quello che caratterizza il radicchio, spesso è troppo amaro. Ho trovato un trucchetto che vi permetterà di toglierne un pochino…non tutto eh…provatelo anche voi sentirete che buono! Ingredienti per ammollo
per la ricetta
QUALE RADICCHIO COMPRARE
![]() Proprietà e benefici del radicchio Quanto a minerali, il radicchio rosso contiene soprattutto potassio, ma anche magnesio, fosforo, calcio, zinco, sodio, ferro rame e manganese; contiene, inoltre, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, vitamina K. |
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