L'Anticonformista

Post N° 200

Lo vedi quel grande prato verde, bambino? Ecco... lì non si coltivano margherite, ma si coltivano sogni.
Entraci, bambino. Fallo da solo: solo così potrai sentire il battito della tua partita.
È lì che inizierai a vivere e a metterti in gioco, ma ricorda: non sarai contro gli altri, ma contro te stesso, contro quella incredibile voglia di superarti. E se lo vorrai fare, corri, bambino.
Lì diventerai un uomo e non per avere messo una palla in rete, ma perché quando in quella maledetta prima volta non ci sei riuscito, hai raccolto tutte le tue forze e poi ce l'hai fatta. Contro di te e superandoti.
Sarai un grande, bambino. Ma solo se lo vorrai, solo se sarai in grado di sentirti illimite.
Non spaventarti quando ti sentirai attaccato, altrimenti non sarai un ricordo: combatti, corri incontro alla tua porta, ma non perché è la porta in se stessa, ma perché quella è la tua meta, la tua stella. E tu devi brillare con lei. Segna, bambino, esulta e innamorati. Ama quel gioco che avrai inventato tu: è solo tuo il destino della vita. E allora ti regaleranno sorrisi perché hai raggiunto il tuo obiettivo, ti ameranno; ma lì sarai tu a decidere di non frenarti, perché se crederai di essere al massimo, sbaglierai.
Combatti per il meglio. Perché si può volare anche senza ali, bambino, basta usare il cuore. E quando la tua partita sarà finita, non andare via. Sdraiati e ascolta, porgi il tuo orecchio su quella terra, su quel campo dove tu hai vinto, perché sei diventato forte.
Inizia a sorridere per tutte le volte in cui hai sbagliato, ma in cui hai saputo rimediare, piangi per tutte le occasioni che hai perso: perché il gioco deve insegnarti ad essere un uomo libero e un uomo libero sa piangere. E adesso alzati per quello che sei, per tutti quelli che non ci avevano creduto, per tutti quelli che non volevano che tu cogliessi sogni, ma margherite.
Sogna bambino. Alza gli occhi verso il cielo: è tuo. Perché sarai amato. Perché tu stesso hai saputo amare le tue convinzioni. Perché hai saputo nascere e morire, ogni volta, grazie ai tuoi sogni.