dagherrotipi

Ogni tanto un passo avanti

Dire che oggi piove è un eufemismo. Ma va bene così, risparmiamo sull'acqua per le piante, anche se poi ci toccherà comprare più benzina per tagliare l'erba del prato. Ma pure questo va bene così.

Ieri sono stata dal dentista: ultimi due impianti prima dell'avvento dei denti perfetti. Avrò un sorriso stupendo che immortalerò circondato da tutte le nuance di rossetto in mio possesso. Voglio ricordarmelo questo evento che quando accadrà segnerà definitivamente la fine di un epoca durata 60 anni, e cioè l'epoca del fai da te: perché piuttosto che andare dal dentista me li tolgo da sola.. sdraiata su quella sedia mai e poi mai... il rumore del trapano... il disinfettante mi fa venire il vomito.. non c ho soldi per il dentista..

Fatto sta che questo diniego m'è costato una fortuna ed ora devo dire addio per almeno cinque anni a ferie che si dicano ferie.... porcaputro....
La cosa meravigliosa è che ora mi sdraio sulla poltrona del dentista, come se fosse quella del cinema, chiudo gli occhi e m'affido a lui come ad un innamorato.

Ricorderò il 2023 come l'anno in cui ho vinto una mia grande paura. Sono fiera di me.

non c'è trippa per gatti

Il problema vero è che non ho capito quale fondamentale differenza ci sia tra la mia vita di merda e la  vostra.

capisco ch'è tutta una questikone di cervello

La bella e la bestia

Quando vado a farmi i piedi, lei li mette qualche minuto in una vasca con acqua calda e il piano vibrante. A meno che non possediate questo marchingegno non potete capire la soavità che s'irradia dalla pianta dei piedi e sale .. sale  attraverso le gambe, il bacino, la pancia, lo stomaco, la gola ...arriva alla testa.. e vi ha già fatto chiudere gli occhi ed in quel momento potete pensare di avere i piedi nell'acqua di mare, li, proprio in riva, fra la sabbia..

e l'acqua è gelata.. e i peli superstiti delle gambe si drizzano dal piacere...e voi sentite che in quel momento il mondo è li, tra le piante dei piedi e il cervello. In qualsiasi posto stia il piacere, il godimento, in quel momento possedete la chiave per non lasciarlo andare.
Mi piace affidarmi alle mani di lei, si prende cura dei miei piedi, della mia pelle, delle mia mani, del mio viso e per traslato.. io mi prendo cura di me.. e placo ogni dolore.. lo mitigo..
Perché se ti ami e ti prendi cura di te, nessun dolore sarà tanto profondo da non alleviarsi un poco..

L'ho imparato negli anni, quando si è giovani si pensa che le cose da fare per amarsi, siano poche. Siamo belli di una bellezza riflessa, basta metterci davanti ad uno specchio e vediamo quel che vogliamo... magari anche illuminato dal faro della giovinezza ..
Poi invecchi, ti guardi allo specchio e ti viene da ridere: ma chi cazzo è quella tipa li?... Di certo non sono io, o quella io che so di essere, perché c'è una dicotomia tra ciò che realmente siamo e ciò che siamo convinti di essere.. e io favorisco senz'altro ciò che penso di essere.. sono più spiritosa, più audace, più .. più tutto... e quindi forse dovrei mettere dei panni agli specchi come facevano una volta quando moriva qualcuno...
E' morta Margherita! Margherita vive e sorride...:-))

Il caldo non perdona, non si respira, ma io ho i piedi sull'arena del mare e l'acqua ricama su di loro una carezza..

Chissà perché certuni pensano che dolcezza e tenerezza siano solo per chi si ama.  Menti limitate, gente che ha paura di vivere.

che caldo.. che noia

Cosa c'è di più bello che l'assoluta libertà di ricevere in casa propria le persone che vengono a trovarti? Uno ama girare per casa in modo informale, il che vuol dire in mutande e canottiera, al massimo in body.

E poi c'è l vicino di casa, babbo natale, che viene a portare le nespole mature a mamma e non si schioda più..

E m'è toccato rivestirmi.. che caldo.. che noia.

Sabato sera... e fa un caldo della madonna

- Ciao, tu come ti vesti?

- Penso pantaloni e un top, l'ho comprato stamattina al mercato, è carinissimo, oppure un vestito leggero .. ma fa un caldo assurdo... hai deciso dove andiamo?

- Io metto un tubino, te lo ricordi quello che ho messo per il compleanno di Anna? va bene secondo te? .. le scarpe, sono indecisa per le scarpe, non troppo alte che se balliamo poi mi vengono male ai piedi..

- ma daiiii!!  mica puoi mettere le scarpe basse.. fai schifo! non me lo ricordo il tubino .. sarà mica quello da educanda???, cerca di non farmi fare brutta figura eh.. c'è un sacco di bella gente questa sera, una festa di compleanno ...

- ma dove andiamo?

- al TaroTaro..

- Ok.. passa prima che ci trucchiamo, hai un rossetto bello? mi sono accorta che il mio rosso l'ho quasi finito..  A dopo...

non avevamo il cellulare, ma le comunicazioni avvenivano a tre voci... ed erano precise. E il sabato sera era la serata dei "catturi".. che finivamo la domenica alle 3 del mattino, quando, se non andavamo al mare a vedere l'alba e fare colazione, c'infilavamo nel letto e finalmente prendavamo sonno.

Ti prego volgi lo sguardo verso di me...

Niente, non c'è stato niente da fare, ma già lo sapevo, sono andata solo per capire... ed ora che mi hanno spiegato, sono più indignata che arrabbiata. Quandi t'imbatti nell'equivalente del fac totum(coglione) dello sceriffo di Nottingham che ci vuoi fare?

Pertanto, tornata a casa, mi son detta: tanto vale che mi metta a tagliare l'erba.. che è alta ormai... fatti cento metri dal tagliaerba è partita una scheggia... metà lama (avete presente le lame dei tagliaerba della Honda..?) è partita dritta davanti a me.. per fortuna non all'indietro. A quest'ora, il meccanico mi ha garantito, sarei stata su una sedia a rotelle, per sempre.. Diciamo che tutto è bene quel che finisce bene: la macchina è da rottamare, l'erba è sempre più alta, ed io sempre più stupefatta ed incredula..

Mamma sta meglio, decisamente meglio. Nella sua testolina sono in corso i preparativi per la serata di domani: prosciutto e melone, tortelli d'erbetta e poi non so cos'altro. E' San Giovanni, e dalle mie parti si aspetta la rugiada e si raccolgono le noci per fare il nocino.. Il problema è che deve essere una vergine a raccoglierle. Di sti tempi dovrei far venire mia nipote tredicenne da Avezzano... sarebbe anche una bella cosa ch'è dalla morte di mio fratello che non ci abbracciamo. Comunque a me il nocino non piace, pertanto le noci resteranno per terra e prenderò la rugiada sdraiata sul lettino immersa negli effluvi degli zampironi, che qui siamo assaliti dalle zanzare...

Ho visto su FB un gruppo di donne che con un pullmino viaggiano e si divertono... quanto mi mancan queste cose... mi manca davvero avere a che fare con persone che parlano, si raccontano, guardarle negli occhi e ridere con loro. Mi trattengo ma è un enorme solitudine quella che provo dentro e la mia paura è di diventare un animale selvatico non più in grado di socializzare. Mi mancano le serate con le amiche, quelle mi mancano tanto...

Giorni fa sono andata a bere una birra con un amico. Ho parlato sempre io, tanto, e avrei continuato a farlo se non avessi avuto il tarlo di dover tornare a casa da mamma... penso che avrei parlato fino all'alba. Il bello è che lui proprio mi ascoltava e non dava segni di cedimento.. eppure faceva un caldo della madonna. Spero di avere un altra birra da bere...

Grazie al cielo che qualche volta guarda anche a me....

GALLINA VECCHIA FA BUON BRODO

... laddove, la vecchia gallina, son proprio io... .

Ed è con non poco piacere che nonostante mi risvegli con male alle braccia se dormo con la finestra aperta (ma come si respira in questa stagione?), un poco di fiatone se salgo le scale do corsa (ma se dimagrisco son convinta che sparisca), gli occhiali da vista... ecco, qui l'argomento si fa scottante... devo pendere appuntamento per la cataratta nel secondo occhio, e poi tanti piccoli malori/malesseri o meglio definiti fastidi, io, gallina vecchia, faccio ancora buon brodo,  quasi una sex bomb!! (l'importante è crederci ragazzi..).

E me lo dico da sola ché questa mattina, dopo una lunga seduta di trucco parrucco crema e profumo, rossetto rosso alle labbra, mi son presentata con quasi dieci minuti di ritardo all'Agenzia delle Entrate  e voi capite bene che già entrare all'Agenzia delle Entrate, è un motivo per chiededre sostegno a qualcuno da lassù.  E' vero, ero in ritardo, mi son detta : non saranno fiscali per dieci minuti, cribbio!! e così è stato.

L'ambiente con pretese tecnologiche è enorme, ma incredibilmente ... vuoto. Saremo stati una ventina tra addetti e questuanti, mi ricordavo molti anni fa una massa caotica di richiedenti, alcuni incazzatissimi, altri quasi soddisfatti: i più, compresa me, quasi con le lacrime agli occhi.

Comunque avevo bisogno di un raggaglio su una richiesta per IRPEF non pagato (ai dipendenti statali è impossibile evadere l'IRPEF) risalente all'anno 2007 (in prescrizione).  Quindi nei giorni scorsi mi sono munita di tanta pazienza e talento informatico per entrare nel sito della suddetta Agenzia, e ho formulato la richiesta: sbagliata.

Stamattina, con un sorriso messo in risalto dal rossetto rosso ciliegia, maglietta bianca e gonna lunga blu, passo marziano scandito dai tacchi, ho varcato la porta, mi sono diretta decisa alla receptions. Il giovanotto gentilissimo (sapete che hanno tutti la maglia uguale, è rossa, col logo del ministero), mi ha subto rassicurata per il piccolo ritardo... L'ho guardato (agli occhi il mio adorato kajal) e sorridendo l'ho ringraziato. Meglio ringraziare anche per nulla, sempre meglio...

Alla fine della fiera mi ha detto che avevo sbagliato a prendere l'appuntamento, e che sarei dovuta tornare, quindi inizia a prendermi lui l'appuntamento ... e qui iniziano i problemi: uno.. due.. tre... solo al terzo appuntamento concordiamo su ora e giorno. Gli altri ero impegnata per ceretta, mani e parrucchiera.. Ma al terzo mi ha fatto tenerezza e gli ho detto si! E sapete come si chiama il tipo di appuntamento che mi ha dato: 43bis.....

- Mi scusi, ma devo venire con il cambio..? Avete intenzione di trattenermi per molto?-
- Signora, non si preoccupi, noi non le facciamo queste cose.... per ora...- e qui, il suo vicino di sportello che di fronte aveva tre persone che aspettavano informazoni, interviente scherfzando:
- io signora, se mi dessero tre mesi per risolvere tutto, me li farei... immagina.. tre mesi di relax....-
- Sa che quasi quasi mi ha convinto... ci farò un pensierino...-  e sorriso smagliante anche per lui, anzi, risatina.... con gli astanti interdetti dalle cretinate che ci dicevamo.

Altro sorriso smagliante e sguardo occhi negli occhi:
- allora ci rivediamo tra una settimana.. arrivederci -
. signoraaa... aspetti che le do un promemoria..-

Bene, tra una settimana sarò di nuovo li, per risolvere questo mistero. Credo che il trucco parrucco sarà lo stesso, risolverò nulla, ma almeno mi sentirò seducente.

Tornata alla macchina, apro la portiera e guardo per terra: c'è un groviglio di corda sfilacciata a formare un cuore trafitto da una freccia... Credo che sia il mio giorno fortunato.

p.s.: non vi viene voglia di ballare???? a me, tanto....:-))

Esaminiamoci

come eravamo... e come siamo...

In questi giorni il mio nipote Uno ha iniziato gli esami di terza media (ma non erano spariti?).... Sua mamma, mia figlia, lo sta tampinando manco fosse l'esame di diritto amministrativo, povero ragazzino..

Ma lui ha capito come comportarsi: ieri ha passato il pomeriggio a suonare la chitarra (Dylan, lo ama come suo nonno) e a rilassarsi. E sua madre rompighiacco a tampinarlo. Ha finito le medie con la media del nove. E' proprio vero: più dai, più vorrebbero..

Gli ho mandato un messaggio: com'è andata, amore? Come tutti gli esaminandi ha quel giusto patos, quella giusta paura che è normale... è il primo esame che fa. Noi, se non ricordo male, avevamo un esame anche in quinta elementare... era forse un dettato?...Almeno ne uscivamo sapendo di saper scrivere, ben consci delle nostre pecche!! E comunque in terza media eravamo già alla seconda prova d'esame.

Non ricordo come fossi io con i miei figli... sicuramente STRESSANTE, ma conoscendo le loro capacità volevo facessero bella figura, E la fecero.

Oggi sarei uguale, mia figlia è uguale, mio figlio non lo so.. ma temo...

Comunque vorrei sottolineare che nel bene , ma sopratutto, nel male, la scuola è cambiata. E quello che per noi era normale oggi non lo è più, con risultati disastrosi, ma al passo coi tempi.

A proposito di al passo coi tempi", stamattina è morto Berlusconi. Era evidente che stava morendo, nonostante la maschera che gli federo indsossare per l'ultima intervista, una maschera mal fatta, grottesca, che voleva nascondere, invece evidenziandolo, lo stato reale della salute di quest'uomo.
Sono esterrefatta dalle parole che si susseguono in queste ore. Mi fa veramente senso. Ma confido sul fatto che tra qualche anno qualcuno, magari uno studente, o più d'uno, analizzeranno le mille controverse facce di quest'uomo, e forse riusciranno a dipanare o mille nodi che hanno interrotto la sua vita. E la nostra politica.  Speriamo che tutti questi coccodrilli trovino pace e tornino da dove di solito vengono.

Domani nipote due verrà in vacanza NON premio in campagna da me: per lui ho previsto il taglio dell'erba dell'intero giardino. Poi, una lauta mancia.

L'ARCHIVISTA DI TORRECHIARA

ascolta: Duo Ghiribizzo

Il momento temporale è pre-pandemia, quando ancora in castello potevano venire tante persone e si organizzavano serate in cui i visitatori venivano portati lungo un percorso che comprendeva anche la visita alla torre di S.Nicomede, posta sopra l'omonima cappella, ora sconsacrata. Da li si arrivava alla Camera d'Oro, la magnifica sala nuziale di Pier Maria Rossi, ideatore e padrone del maniero, e della sua amante Bianca Pellegrini. Quella sala vista di notte ci rimanda ad uno splendore pittorico senza paragoni nell'epoca in cui fu creata dal Bembo, famoso pittore dell'area lombarda, operativo presso le signorie più importanti della seconda metà del 1400.

Ma torniamo a noi... a quel tempo anch'io portai in visita i gruppi di visitatori, molti bambini, interessati e preparati. Insomma, ci divertivamo entrambi, prova che se dai la possibilità di interagire non solo per dire ciò che si può o non si può fare, i rapporti tra custodi e visitatori, arricchisce e gratifica entrambi.Io però non ero pronta a sapere quanto mi avrebbe gratificato a lungo termine questa visita guidata.. Un giorno si presentò in castello una bionda signora con un sorriso solare, il marito tedesco e il figlio indiano. I due tra l'altro sono musicisti e docenti di chitarra. Ci mettemmo a parlare e mi confessò che dopo quella visita, nella notte le venne l'idea per un libro, che concretizzò nel tempo di tre anni. Le avevo dato lo spunto con il mio raccontare il castello.. Ne fui lusingata... non sapevo che quel libro conteneva una premonizione. Quando me ne resi conto, due anni dopo, ne rimasi colpita.. Ora il libro è uscito da circa due anni, Lei, Paola Minussi e il suo editore Bertoni, stanno facendo un ottimo lavoro e chissà, magari vi potrebbe capitare ti imbattervi in una presentazione in una delle librerie della vostra città. Andate ad ascoltarla, e se vi fidate di me, prendete il libro e leggetelo ... e poi mi darete ragione...

vipera

Probabilmente non me ne sono accorta, ma tutta la pioggia che è venuta ha fatto esondare anche il fiume acquifero che è dentro di me, ed ora la mia me stà galleggiando attaccata ad un pensiero a forma di zattera.. Ma io chiudo gli occhi e spero che la stella polare guidi la mia zattera e mi faccia approdare in un isola deserta, non voglio nessuno, nemmeno Venerdì, niente di niente.  Perché ci sono troppe margherite dentro Margherita e fanno tutte un casino della madonna, vogliono  tutte dirmi cosa fare e cosa non fare, ma io non voglio ascoltarle.

Voglio solo stare in silenzio.

E non sentire la voce fioca di mia madre, sentire il suo pianto da bambina, vedere i dieci cuscini poggiati sul divano girare a destra e a sinistra in un vortice d'inutili ricerche di stabilità. Abbiamo cambiato due divani, provato cinque sei posizioni, ora non vuole dormire nel letto, e non si sa dove ...

Davvero, e loro non ci credono, glielo dico, ma non ci credono, voglio andarmene per qualche giorno e vogio non essere reperibile, e guai a loro se contattano "Chi la visto" che se uno vuole andarsene e non tornare indietro, avrà pure il diritto di scegliere quel che vuole per la sua vita? Che impiccioni insopportabili e ficcanaso, e i parenti che magari manco li cagavano prima, vengono intervistati in lacrime: "tona a casa , ti prego.. non possiamo stare senza te".. Ipocriti

Sono avvelenata, velenosa e inviperita.