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La prima volta

Post n°317 pubblicato il 01 Novembre 2008 da miabau
 

La prima volta.

Questa formula contiene qualcosa di paradossale.

non c'è forse nulla di più commovente di "una prima volta".

E' un momento che conta e in quanto tale rende interessante l'esistenza.

Quante emozioni creano il primo giorno di scuola,il primo bacio,il primo amore....

dominare batticuori,placare desideri,subire attese,vincere paure ,soffocare angosce.

Ma dopo la prima volta,viene la seconda,la terza e poi non si contano più.

E' la vita.La vita rende insignificante ciò che la prima volta era importante.

Attraverso la ripetizione della prima volta,l'esperienza si banalizza.

Quello che succede la prima volta è unico.

Da questa espressione insignificante si può arrivare a riflessioni straordinarie.

Paradossalmente nella vita si ha un prima ed un dopo 

ma l'eperienza della morte riesce a rimanere "l'unica prima volta".

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Commenti al Post:
gipsy.mm
gipsy.mm il 01/11/08 alle 17:11 via WEB
Ogni esperienza presuppone l’attimo in cui la vivi e la possibilità di ripercorrere le stesse sensazioni nel prossimo futuro, mai identiche sempre con la diversità intrinseca dell’azione che con l’esperienza diventa perfezione, non abitudine, perché sarebbe come voler dire negazione di quello che si sta vivendo… La morte, esperienza unica ed ineluttabile, si deve preparare, blandire ed assaporare. Ultima esperienza della vita il sogno, per quante ne avrai sfiorate dicendo “l’ho toccata” non ne conoscerai il gusto fino a quando non l’assaggerai…
 
harchidhamore
harchidhamore il 02/11/08 alle 13:36 via WEB
ciao, ieri giornata a tema "prima volta" sia nel tuo blog che nel nostro... a dire il vero mi sembra un po' negativa come visione, in fondo non è solo l'effetto prima volta che rende speciale un'evento... ogni volta può essere la "prima volta" se le persone riescono a rinnovarsi, se riescono a trasmettere sempre emozioni nuove. Ogni risveglio al mattino è una "ripetizione" e, allo stesso tempo, una "prima volta" ma credo non ci sia giorno uguale a quello prima. Mi piacerebbe una tua riflessione a tema sul nostro blog. buona giornata, ciao.
 
miabau
miabau il 02/11/08 alle 18:39 via WEB
io non credo che il mio pensiero sulla prima volta sia pessimista.lo so che ci sono tante altre volte dopo la prima,ma non sono più una "prima volta". voglio dire che la prima volta è qualcosa che non avevamo ancora fatto.la storia si spezza in due:ci sono un prima e un dopo.si tratta perciò di un'esperienza che in quella maniera non si può ripetere.non si può dare due volte il primo bacio,perciò,la prima volta in senso stretto è una locuzione assurda,poiché lascia intendere che le può succedere ciò che essa stessa ha reso impossibile. noi vediamo tutti i giorni la luce ,ma l'esperienza della prima volta che l'abbiamo vista non si può ripetere.poi ci sono naturalmente esperienze che si ripetono ma non sono la prima volta.poi qui bisognerebbe chiamare in causa gli stoici per i quali non esiete la prima volta,poiché per gli stoici il tempo non è lineare ma come un cerchio passa e ripassa senza sosta dagli stessi punti,cosicché,secondo loro,certamente,nessuno ha mai dato il primo bacio.comunque qui il tema si allarga,ma vorrei farti capire che nonc'è nulla di negativo in sé, nel pensiero della prima volta. ciao,ciao.
 
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storia zen




quando aveva ormai più di
sessant'anni e stava per
lasciare questo mondo,Eshun,
la monaca Zen,pregò alcuni
monaci di fare una catasta
di legna nel cortile.
poi si sedette risolutamente
nel mezzo della pira funebre
e ordinò che vi appiccassero
il fuoco tutt'intorno.
"o sorella"gridò un monaco
"c'è caldo,lassù"
"soltanto uno stupido come te
potrebbe preoccuparsi di una
cosa simile" rispose Eshun.
le fiamme divamparono e lei morì





 

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(Dante ,Purgatorio,VIII,1-6)


 

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E' tenera la notte
insieme al tuo sorriso.
Guardo la luce fioca della strada
accarezzata dalla pioggia battente
e rammento il rossore delle tue guance
quando soavemente ti parlano di me.
La tua dolcezza sfiora la mia mente
e caro risale nel mio cuore
il tuo volto inebriato
dalla brina silente del mattino.
Cosa dire? Cosa fare?Dove andare?
inutile chiedere risposte
al domani senza un perché.
Vivere,gioire,sognare.
Ecco il cammino che porta al tuo fiore
Ecco il cammino che porta al tuo sole
Ecco il cammino che porta all'amore.

Seppur dimenticava chi lo seguì per ore,
poi se ne ricordò con immutato ardore.
Prese un pezzo di cielo con tutte le sue stelle,
illuminò le nuvole per renderle più belle.
Voleva solo un sogno, altro non gli serviva,
viveva solo all’alba, di notte poi finiva.
E adesso è qui che attende, da più di mille anni,
non lo spaventa il tempo, non può fargli dei danni.(solopesie)



 

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storia zen




quando aveva ormai più di
sessant'anni e stava per
lasciare questo mondo,Eshun,
la monaca Zen,pregò alcuni
monaci di fare una catasta
di legna nel cortile.
poi si sedette risolutamente
nel mezzo della pira funebre
e ordinò che vi appiccassero
il fuoco tutt'intorno.
"o sorella"gridò un monaco
"c'è caldo,lassù"
"soltanto uno stupido come te
potrebbe preoccuparsi di una
cosa simile" rispose Eshun.
le fiamme divamparono e lei morì





 

PENSIERI E PAROLE

pensieri e parole per me
da una persona particolare



Ieri sera mentre guardavo il cielo
il mio sguardo

è caduto su una piccola stellina

che brillava più delle altre...

mentre la guardavo con più attenzione

ho rivisto in lei lo stesso splendore

che vedo guardando i tuoi occhi...

allora ho capito che, ovunque io sia,

avrò sempre una ragione per vivere...

perchè quando alzerò gli occhi al cielo

mi ricorderò del tuo splendido viso..


Se tu fossi un'isola… solitaria in un oceano di beltà...

nuoterei per raggiungerti...

Se tu fossi una città... terra di speranza e gioia...

 correrei per raggiungerti...

Se tu fossi una stella...

limpida chiarificatrice della mia vita...

volerei per raggiungerti...

Ma sei il mio Paradiso... quindi..

morirò per raggiungerti...

 
 
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