life of a waster

la gente deve imparare ad essere coerente con il proprio modo di pensare.

sì, sono un po' confusa sinceramente.
Credo sia impossibile trovare delle persone coerenti con se stesse e con le proprie idee.  

Ultimamente tornano alla ribalta persone che con me avevano deciso di non voler avere più niente a che fare. Eppure, puntualmente, si riscoprono, senza di me, con qualcosa che gli manca. Così iniziano i riavvicinamenti per "vie traverse", catene sulla mail (circa 3 di fila dopo 2 anni di tranquillo silenzio) alle quali non ho mai dato peso pensando che mi fossero state inviate per sbaglio... e poi, ieri, una mail di quelle di live messenger che mi dice sei stato invitato a far parte della rete di "D**** V**********". Ah... bene.... Questa poi non me la aspettavo proprio sinceramente. Tanto sicuro di sé, del suo modo di vedere le cose, un egocentrismo smisurato a cui con gli anni mi ero abituata a convivere perché sapevo leggere quel che c'era dietro... non mandava mai a dire niente a nessuno, solo con me aveva come "paura" di parlare. Perché aveva capito che sapevo leggere tra le righe, che lo conoscevo meglio di quanto lui non credesse di conoscere se stesso. 

Vado a vedere il suo profilo (non è pubblica la mia visita) e leggo un messaggio di stato che dice "ad una persona in particolare: non pensare che per me è stato facile abbandonarti...". A me sinceramente sembra invece proprio il contrario, senza contare gli insulti che mi sono presa nel frattempo. Sono stata definita: falsa, stronza, pazza (nel vero e proprio senso della parola) e il resto credo di averlo rimosso. 

Questa persona si è permessa di giudicare me, la mia relazione col mio uomo ed anche lui singolarmente (L.) dandogli addosso per stronzate inesistenti senza nemmeno rendersi conto del senso della cosa (dato che non l'ha mai conosciuto) per pura gelosia... Ha scaricato le sue colpe addosso a L. e a me.

Facile, dico io. 

Ha sempre ribadito la sua integrità, il suo essere schietto e diretto... e adesso? adesso prova ad avvicinarsi (perché se la fa sotto) con mezzi da ragazzini di 15 anni, come quando per dire qualcosa al ragazzo che ti piaceva gli mandavi un messaggio che facevi credere diretto ad un'amica dicendo poi "ops, scusa". Oltretutto mi abita a 2 km e mezzo da me. Ha tutti i miei numeri di cellulare e di casa, potrebbe benissimo essere coerente con se stesso e con il suo "io sono una persona schietta, sincera e diretta" e venire a dirmele in faccia le cose. 

Che poi... se pure fosse... lo so che se anche decidessi di riparlargli le cose tornerebbero quelle di prima. Sarei sempre io quella che ha torto, quella che non capisce, quella stronza che gira le frittate per come le fa comodo, e una serie di altre cazzate infinite che non sto qui ad elencare. 

Che poi... se pure fosse... non sarebbe lo stesso tipo di amicizia. Se pure si decidesse di restare amici "a patto che non si parli di certi argomenti", per me non sarebbe la stessa cosa. Non posso uscire con un amico (o almeno con uno che si definisce tale) con il quale devo stare attenta a ciò che dico per paura di non creare problemi; non sarei me stessa.

Che poi... se pure fosse... ci vorrebbe una vita a riconquistare la mia fiducia ed il mio affetto.

Che poi... se pure fosse... Parlando in termini artistici... quando una tela si strappa... non è detto che si riesca sempre a restaurarla... e non è detto nemmeno che, una volta restaurata, lo sgarro non si veda.