Creato da giova.pando il 28/06/2014

giopando

appassionato di fotografia

 

I miei Commenti - Due foto dell’autore Daniele Bettazzi

Post n°33 pubblicato il 26 Agosto 2015 da giova.pando

Ciao a Tutti, spesso si legge che i bravi fotografi sono capaci d’entrare dentro la scena e far partecipi gli osservatori che guarderanno la foto, delle emozioni provate. È proprio la cosa che calza a pennello a questa foto di Daniele Bettazzi.
Cavalieri Prato - Cammi Calvisano

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L’autore ne aveva postato anche una in precedenza, del tutto simile ma diversamente forte emotivamente, questa.
La mischia

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Trattasi del medesimo scatto ma sviluppato in modo diverso. Spesso una foto ha bisogno di una personalizzazione da parte dell’autore. Lui è il solo ad essersi emozionato nel vedere la scena dal vivo e quindi può correggere in pp quello che ha ritratto per renderlo conforme alle proprie intenzioni. La mischia è certamente una foto incisiva, il B/N forte e maschio ben si sposa alla scena, ma nell’altra un poco di luce in più ha reso i volti più leggibili. Questa piccola differenza ne ha fotto due foto diverse, diverse sono le emozioni che si provano nel guardare la stessa scena. La mischia vince l’assieme, il gran groviglio degli atleti, a stento si distingue l’appartenenza all’una o all’altra squadra. Nell’altra le espressioni dei visi concorrono ed attraggono l’attenzione, il groviglio si trasforma da macro elemento a micro elementi espressivi. In quest’ultima si assapora, più palesemente la fatica, le smorfie dello sforzo degli atleti. È probabile che l’autore abbia voluto esprimere ambedue le emozioni e non pago, perché non convinto che “La mischia” contenesse completamente quelle emozioni, ne ha sviluppato un’altra che completasse il ventaglio emozionale da lui provato. L’autore poteva titolare la seconda foto con “La mischia1”, invece l’ha nominata con i nomi delle squadre che si scontravano, una ulteriore decisa volontà per chiarire che trattasi di una foto diversa. Inoltre da foto generica di una mischia, vi è stata una connotazione, trattasi della mischia tra Cavalieri Prato e Cammi Calvisano. Nella prima foto è fantastica l’espressione del giocatore a sx, in questa ben leggibile, sconfortato non sa da dove prendere il filo di quel groviglio; questa espressione da sola avvalora tutta la foto. Mi complimento con l’autore .
Giovanni.

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Commento scritto il 24 maggio 2014


Le foto mi sono state gentilmente concesse dall’autore, Daniele Bettazzi, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di esse; è vietato il loro utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

 
 
 

I miei Commenti - Foto "Il cacciatore" autore Daniele Bettazzi

Post n°32 pubblicato il 09 Maggio 2015 da giova.pando

Un rapido sguardo sul web per fare gli auguri di buon anno, quando nota la foto di Daniele  "Il cacciatore".

Ecco la foto.

 

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Una foto che mi ha affascinato da subito. In questo periodo mi sono molto avvicinato alla pittura, mi sono anche associato ad un centro d’arte del mio paese. Questa foto incontra le mie passioni pittoriche. L’atmosfera creata è molto bella, le cromie calde sembrano scelte da un pittore tanto sono ricercate ed in armonia tra loro. Il paesaggio, nell’ora in cui è stato ritratto, ha assunto una luce particolare, luce che ha avvolto la vegetazione, i canali ed il cielo rendendolo così piacevole da guardare. La presenza del fotografo è una chicca, impreziosisce non poco la foto. La composizione è impeccabile, i canali e il filare di alberi creano un’ottima visione prospettica, dando profondità alla scena. Il fotogramma pur non essendo diviso nelle canoniche proporzioni 1/3 e 2/3 risulta bilanciato ed armonico, la terra ed il cielo sono uniti dall’albero spoglio in primo piano, che rappresenta anche il punto d’inizio dell’esplorazione del paesaggio.
Con quest’opera Daniele ha dimostrato molta bravura nel ritrarre la scena e padronanza nel trattamento in pp. Per ottenere cose di questo livello v’è sempre un’idea ispiratrice che guida l’autore, e questo emerge con vigore da questa foto.
Una foto che farebbe bella mostra di se in una stanza arredata con mobilio d’epoca.
Mi complimento con “Daniele Bettazzi”.

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Commento scritto il 31 dicembre 2014


La foto mi è stata gentilmente concessa dall’autore, Daniele Bettazzi, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

 
 
 

I miei Commenti - Foto "In penombra" autore Gioseppe Guadagno

Post n°31 pubblicato il 29 Aprile 2015 da giova.pando

Voglio commentare questa ultima foto di GiGi, non so proprio da dove incominciare. Faccio così, inizio dal principio.Ecco la foto.

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La foto ancor prima che il cervello dell'osservatore possa elaborare una interpretazione cognitiva, viene rapito, viene attratto dalla garbata grazia di questa composizione. In questo primo impatto l'osservatore viene rapito e sedotto dall'immagine, prosegue poi nella visione razionale del soggetto ritratto. Di solito una fotografia ci porta alla percezione reale del soggetto, in questa foto ciò non avviene, nonostante quello ritratto è un soggetto reale, la nostra percezione è ingannata, il soggetto ci appare irreale, ci appare sognante. Sognante è anche la nostra percezione emotiva.
La composizione s'avvale di due elemento sapientemente uniti, la disposizione diagonale e l'andamento sinusoidale delle linee disegnate dalle due foglie. Queste curve determinano e trasmettono un effetto di calma e di tranquillità. Sulla prima curva sinuosa si poggia il fiore, un fiore semplice dalle cromie delicate. Il suo stelo è presente, ma parzialmente visibile, si confonde con la foglia. Condizione molto ricercata; con stelo perfettamente coperto dalla foglia, il fiore sarebbe apparso innaturale, sarebbe apparso sospeso, o addirittura un fotomontaggio.

Lo sfondo è in tono con la composizione, un flou con cromie che richiamano: in alto il fiore, in basso le foglie. Esso risulta oltremodo ricercato e fine. Il soggetto, pur essendo ben definito, non contiene contrasti, le forme si stagliano bene ma non hanno i tipici particolari minuti delle foto naturalistiche. Infatti questa non è affatto una foto naturalistica, pur riprendendo un soggetto che lo è.

Per chiudere definirei questa immagine un inno alla grazia irreale.
Non posso non complimentami con GiGi, amico virtuale di lunga data. Le sue immagini sono impregnate della sua grande sensibilità, e della sua maturata e consapevole bravura nella ripresa e nel trattamento in pp.

Giovanni.

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La foto mi è stata gentilmente concessa dall’autore, Giuseppe Guadagno, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

 

 
 
 

I miei commenti - "Foto porta a porta ( Door to Door )" Autore Sandro Sardoz

Post n°30 pubblicato il 21 Marzo 2015 da giova.pando

Le peculiarità di questa fotografia, che in primo luogo mi hanno colpito, sono:
- la sua possibilità di rendere la realtà letterale e concettuale con concretezza e ricchezza di dettagli;
- prima che il contenuto dell’immagine giunga alla coscienza di chi la guarda, prima che avvenga la lettura dell’illusione di realtà rappresentato, già incredibilmente egli è sedotto e ipnotizzato dall’immagine.
È la prima volta che mi accingo a commentare una foto “costruita”. Comincio con qualche chiarimento per introdurre il commento che poi farò a questa fotografia:

porta a porta ( Door to Door ) autore Sandro Sardoz

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Questo genere fotografico non è ne semplice ne aperto a tutti, nel senso che non tutti sarebbero capaci di radunare comparse, un gran numero come spesso si vede in foto spettacolari, per realizzare un’idea. Direi che oltre alle doti fotografiche l’autore deve avere altre capacità, la più importante è l’inventiva. Inventiva nel trovare i mezzi e la personalizzazione per trasformare, tirar fuori l’anima da un luogo e/o realizzare una sua idea o sogno. Trovare comparse che si prestino a posare per una foto non è semplice, aumenta le complicazioni, allora Sandro utilizza la tecnica dell’autoscatto multiplo, e lui stesso a posare nelle foto. Ovviamente questo sposta le difficoltà nel reperire, in difficoltà tecniche per realizzare. Con questo ha aggiunto all’inventiva una tecnica fotografica di ripresa molto raffinata e complessa. Naturalmente la validità della foto non è nella tecnica utilizzata, ma nei suoi contenuti emozionali.
Nel caso della foto in esame Sandro conosceva il luogo, magari ne ha fotto visita tempo prima. Nella sua mente si è messo in moto la sua inventiva, come rappresentare quel luogo fatiscente ed abbandonato? Tanti avrebbero cercato cose o scritte che potevano connotare e/o raccontare di quello che fu, ma lui ha voluto far di testa sua. Ha voluto armonizzare la vita in mezzo a tanto abbandono, ha voluto utilizzare le porte simbolo di chiusura e di protezione e figure umane. Le ante utilizzate sono certamente provenienti dal luogo (si notano mancanti da alcuni stipiti). Con esse ha costruito una struttura con triangoli sovrapposti ad incastro. In essa si è posizionato in tre diverse posture. Tre diversi stati, uno rannicchiato e compresso in uno spazio chiuso, uno beatamente arrivato si gode disteso la sommità, l’altro energico è intento a scalare per arrivare e godere la beatitudine. La struttura può essere sintetizzata da linee intersecanti triangolari o quasi; triangoli come simbolo del numero tre, tre lati, tre uomini, come derivazione della linea spezzata trasmette dinamismo e tensione. Quindi grafismo per rafforzare il messaggio comunicativo emozionale. Penso che Sandro abbia voluto rappresentare quella struttura, sede di antico potere, sede dove si consumavano le storie degli uomini che lì v’erano. Infatti il titolo “Porta a porta” oltre al richiamo alle porte utilizzate per la struttura, vuole richiamare sintetizzando lo stato degli uomini. Uomini più o meno noti e arrivati che parlano e giudicano dei frustrati e degli oppressi e sparlano e si difendono da quelli che s’arrampicano e cercano d’arrivare per prendere il loro posto. La foto è stata costruita con ottima regia, mi piace la scelta del B/N in controluce, il B/N ha semplificato, il controluce, in uno al gioco prospettico del corridoio, ha creato un ottimo movimento di linee di fuga. Quindi cura al contenuto ed all’aspetto grafico/compositivo fotografico. Come ho già detto in apertura, l’osservatore è subito sedotto e ipnotizzato dall’immagine.
Mi complimento con Sandro, per questa foto e per le altre con essa assonanti, presenti nella sua galleria fotografica. Un complimento a parte va alla tecnica da lui utilizzata. Ho commentato la foto e solo dopo ho saputo di come era stata realizzata, la tecnica non ha influenzato ne la scelta della foto ne il suo commento.

Giovanni.

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Commento scritto il 2 giugno 2014

La foto mi è stata gentilmente concessa dall’autore, Sandro Sardoz, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

 
 
 

I miei commenti - "Foto Gente di Parigi" autore Marco Furio Perini

Post n°29 pubblicato il 25 Gennaio 2015 da giova.pando
 

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La riuscita di una foto è certamente frutto di un equilibrio fra racconto e composizione. La composizione deve aiutare a comprendere la scena, se lo fa in modo univoco, in modo che tante persone che vedono la foto vi leggono lo stesso racconto, allora significa che il linguaggio usato dal fotografo può dirsi universale.
Questo preambolo è ovviamente dedicato alla tua foto Marco, Tutti i personaggi in scena hanno una loro caratteristica, ma non si disturbano a vicenda, perché posti nei punti opportuni e tagliati “sapientemente”.
Le gambe della ragazza, attirano ma non tanto, un poco di ragazza in più e sarebbe stato un grosso disturbo. Il giovane partecipa attivamente alla scena, ma è discreta la sua posizione, sul margine della cornice, costituita dal treno con le poste spalancate. I soggetti, la famiglia di colore, colta in un normale colloquio, normale ma interessante, tanto da interessare e/o incuriosire il giovane.
Giustamente qualcuno, commentando prima di me, lo ha paragonato ad un palcoscenico su cui gli attori hanno mimato la scena poi ritratta dal fotografo. Street puro dove il colpo d’occhio, la bravura ed un pizzico di fortuna, sono i connotati di una foto super. Aggiungo, la fortuna bisogna cercarla, non è mai lei che viene da noi.
Complimenti Marco per questa ennesima bella e significativa foto.
Cordialmente Gio.

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Commento scritto il 25 giugno 2011

La foto mi è stata gentilmente concessa dall’autore, Marco Furio Perini, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

 
 
 

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